Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Ricorda la storia  |       
Autore: olly winch    12/10/2012    3 recensioni
-Non dargli peso, tesoro. Non farti influenzare dai loro pregiudizi. Non lasciare pių che ti facciano del male. Loro non sono nessuno per farti questo. Mi hai capito?- Con quelle dolci ma ferme parole mia nonna Helena riuscė a frenare i miei instancabili singhiozzi. Mentre mi stingevo pių a lei, facendo prigioniero delle mie narici il suo odore che sapeva cosė tanto di casa.
FF scritta per lei. Grazie all'aiuto dei Chem.
Spero solo che ti piaccia. Grazie.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way | Coppie: Frank/Gerard
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Buon giorno/buonasera/'notte! (Dipende dai punti di vista.)

I Chem mi hanno aiutato molto in questo periodo, e se non ci fossero stati loro probabilmente ora non so se sarei ancora qui. Mi hanno aiutato anche a parlare di lei, e soprattutto a scrivere su di lei. Li ringrazio infinitamente.

Non ho nulla da dire su questa ff. Solo che avrà due parti e che ho stravolto i fatti e le date per rendere più ''credibile'' la ff.

Non scrivo nulla di tutto ciò a scopo di lucro, non conosco realmente i membri del gruppo dei My Chemical Romance. (MA MAGARI!)

L'ho scritta solo per lei, quindi se la leggete o no, fottesega.

E' per lei.





Per te, nonna.

Mi dispiace così tanto. Mi sento tremendamente in colpa. Ma ora è inutile lamentarsi. E' troppo tardi.

Avrei solo dovuto essere una persona migliore.

Ed ora che non ti ho più al mio fianco, non posso fare altro che illudermi e scrivere di te.

Spero solo che ti piaccia.


***




Can you forgive me for who I've been?


-Part 1.-




-Non dargli peso, tesoro. Non farti influenzare dai loro pregiudizi. Non lasciare più che ti facciano del male. Loro non sono nessuno per farti questo. Mi hai capito?- Con quelle dolci ma ferme parole mia nonna Helena riuscì a frenare i miei instancabili singhiozzi. Mentre mi stingevo più a lei, facendo prigioniero delle mie narici il suo odore che sapeva così tanto di casa.

Mi teneva stretto sul suo letto. Tra le sue braccia mi sentivo al sicuro, quello era l'unico posto dove veramente mi sentivo a mio agio.

Tutti i giorni passavo da lei, per tenerle compagnia, per raccontarle di me e della giornata appena trascorsa e soprattutto perché volevo riempirmi l'anima di lei.

Solo che quel giorno era successo l'inevitabile.

Ero seduto sull'imponente gradinata che preannunciava l'imponente edificio del mio fottuto liceo, con imponenti teste di cazzo al suo interno.

Fumavo la mia santissima sigaretta, gustandomela perché avevo aspettato troppo tempo prima di poter estrarre quella dolce droga che era la nicotina e che mandava in estasi i miei nervi che subito si rilassavano.

Mi guardavo intorno. ''Troia, coglione, troia, stronzo, troia, sbruffone.. uno scoiattolo!'' Mi divertivo a classificare tutti i bellissimi esemplari di animali che frequentavano quello schifo di liceo.

Poi la mia attenzione fu catturata da un gruppetto di scimmioni in un angolo nascosto agli altri da grandi alberi, ma che io dalla mia posizione riuscivo ad osservare perfettamente. Gli animali stavano pestando qualcuno, lo vedevo dalla disposizione dei corpi. Due evidentemente tenevano le braccia al povero mal capitato -come se tenerlo fermo sarebbe servito. Non potevi comunque ribellarti.- e altri tre si alternavano a colpirlo in ogni parte del suo corpo, con calci, pugni, ginocchiate e gomitate.

Erano solo dei codardi e degli sfigati. Cinque contro uno, è normale? Quello fece scattare la mia rabbia.

Lasciai tutte le mie cose li -zaino con dentro telefono e ipod, l'adorato giubbotto di pelle e l'ormai caduta sugli scalini amata sigaretta- e avanzai, quasi correndo, verso il gruppo di animali.

-Hey Jake!- Urlai. Riconobbi il viso del capitano della squadra di calcio -si quella scuola era così sfigata da poter giocare solo a calcio perché il campo non era grande abbastanza e non attrezzato.-

Quando si voltarono, scoprii lo sfortunato della situazione. Quando Mark e Paul gli lasciarono andare le braccia cadde sulle ginocchia, stremato e senza forze. Si sforzò ad alzare il capo, per vedere in volto chi era il suo salvatore. Io sbiancai.

Era lui. No, non poteva essere. 

Ero proprio furioso. Gli scimmioni stavano pestando a morte -si, perché per come era combinato se non fossi arrivato io la ''vittima'' non penso sarebbe sopravvissuta.- Frank Iero. Ovvero, il primo ragazzo, per cui avevo preso la mia prima sbandata. Anche se andava avanti dal primo liceo, ed ora mi trovavo al penultimo anno, non volevo definirla qualcosa di più di una semplice cotta. L'idea di soffrire per amore mi spaventava. Quindi per me era solo una cosa ''passeggera''.

-Perché tu e i tuoi scimmioni non andate a farvi un giro allo zoo? Guardate che se non lo fate di vostra spontanea volontà mi vedrò costretto a chiamare la protezione animale, che vi sederà e vi rinchiuderà in gabbie anguste.- Continuai strafottente, cercando di non mostrare tutta la rabbia e la frustrazione per quello che avevo visto.

-Cos'è Way, vuoi proteggere il tuo fidanzatino?- Se la rise Jake. -O dovrei chiamarti... checca.- Sorrise beffardo il bullo, che mi fece l'occhiolino per farmi capire di cosa stava parlando. E lui come lo sapeva? Come era venuto a conoscenza della mia ''cotta'' per Frank Iero?

Diventai rosso peggio della salsa che mia madre metteva sempre sulla pasta e mi avvicinai al calciatore. Gli diedi un pugno sullo zigomo con tutta la rabbia e l'odio che provavo verso di lui e tutti quelli che avevano fatto del male alla mia cotta.

Jake accusò il colpo, perché non se lo aspettava, o almeno non da uno come me, che non aveva praticamente muscoli e non era alto un metro e settordici come lui. Si voltò verso di me massaggiadosi lo zigomo che tra qualche minuto avrebbe iniziato a prendere un colore violaceo ed io avevo già indietreggiato di qualche passo, per darmi un vantaggio. Guardai il corpo inerme di Frank, in posizione fetale, mi guardava. I suoi occhi nascondevano, paura, rabbia, rassegnazion e... cos'era quella.. gratitudine? Per me?

Incatenai il mio sguardo al suo e gli feci cenno di scappare, ora, o non ne avrebbe più avuto occasione. Lui capì e cercando di non farsi notare dal branco si alzò a fatica e poggiandosi al muretto si allontanò.

Ero più tranquillo in quel momento. Ero riuscito nel mio intento, l'avevo salvato. Ora potevano anche pestarmi.

Jake mi guardò furioso. Io gli sorrisi beffardo, indietreggiando ancora. Pronto per una corsetta leggera.

-Prendetelo!- Urlò il bestione capo ai bestioni soldati. Non gli feci neanche muovere un passo che ero giù ritornato sulle gradinate a riprendere la mia roba. L'afferrai con una mano e scappai attraverso il bosco, che mi avrebbe portato dritto a casa Rush.

Dopo quelli che saranno stati trenta minuti buoni di corsa a perdifiato per seminare i bestioni soldati arrivai davanti casa di mia nonna. Sorrisi, poggiandomi alle ginocchia per riprendere fiato, per la mia impresa appena compiuta.

Avevo salvato Frank Iero. Ero riuscito a dare un pugno a quel coglione di Jake. Ed ero arrivato sano e salvo, senza neanche un graffio. Magari mi sarebbero servite svariate bombole di ossigeno, ma quello era solo un particolare.

Ma evidentemente avevo parlato troppo presto.


***


L'ho divisa in due parti perché se no veniva giù un papiello manco la divina commedia!

Alla prossima parte. (?)

E grazie, Stef. Per tutto.

XO

Lover.

   
 
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: olly winch