Libri > Twilight
Segui la storia  |      
Autore: Kingdom11    12/10/2012    0 recensioni
Dalla mia follia è nata una nuova ff: un crossover tra Supernatural, True Blood e Twilight..
Spero vi piaccia il prodotto della mia mente malaticcia ;)
XOXO
Genere: Azione, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Cross-over, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo primo
Troppi, troppi uomini!

 
Da qualche parte in Louisiana
“Dean cambia stazione ti prego!” urlò esasperato Sam, un metro e novanta per una novantina di kg di muscoli e pettorali da urlo.
I want you-yoou..” gli rispose indifferente Dean, il fratello maggiore continuando a cantare la canzone che stava trasmettendo la radio.
“Sam ti prego lo stendi con un cazzotto? Sto cercando di studiare!” si unì alla protesta l’unica ragazza del trio, Renesmee, seduta sui sedili posteriori, con una pila di libri aperti accanto.
“Tanto non vi ascolto!” continuò Dean, mentre con la coda dell’occhio continuava ad osservare lo specchietto retrovisore, ammirando lo splendore dei boccoli ramati della ragazza illuminati dal caldo sole pomeridiano.
“Driiiig” suonò il cellulare di Nessie. Lei lo estrasse e vide il nome sul display. Eric. Il suo capo, e una sua vecchia fiamma.
“Pronto?”
“Ho sentito che sei nei paraggi..ho bisogno di parlarti, vieni al Fangtasia!”le sussurrò la voce calda del vampiro.
“Come fai a sapere do-..”
“Hai bevuto il mio sangue, e io il tuo, ricordi?so sempre dove sei e cosa stai provando” ridacchiò lui.
“Ragazzi, il mio capo vuole parlarmi, possiamo passare al Fangtasia?”
“Si beh tanto non abbiamo nulla di meglio da fare..”borbottò sarcastico Dean. “Quando il grande capo chiama, la sua innamorata corre, no Sam?” scherzò poi.
“Ehm, si..”annuì  poco convinto Sam.  “Dannazione” pensò “Tutte le volte che quel dannato vampiro chiama, lei scatta come fosse questione di vita o di morte…come vorrei essere al posto di quel succhiasangue..”
“Stai ancora pensando a come sarebbe la tua vita con la tua bella Ness, eh fratellino?”
“DEAN!taci idiota potrebbe aver sentito!”
 
 
                                                                                             *
 
 
Fangtasia
 
“Mio tesoro!sempre incantevole” la salutò Pam, la progenie di Eric.
“Ciao Pam!” salutò cortesemente Nessie, mentre Sam e Dean si limitarono ad un essenziale cenno.
“Eric ti sta aspettando..” disse poi la vampira vestita in rosa shocking e latex. “Solo lei” aggiunse poi rivolta ai fratelli Winchester. “Gradite qualcosa da bere?”
“C’è qualcosa oltre al True Blood, possibilmente di fresco?”chiese Sam.
“Si, escludendo anche il nostro sangue, s’intende”
“E’ vecchia questa, Dean Winchester” borbottò Pam avvicinandosi al bancone.
 
 
Nessie si diresse verso l’ufficio del “capo”: pareti scure circondavano la scrivania e l’immensa poltrona rosso cremisi sulla quale era seduto Eric. Non appena percepì la sua presenza, alzò lo sguardo dai fogli che aveva in mano e le sorrise.
“Ciao Eric”
“Ciao piccola”
“Volevi vedermi?”
“Evitiamo i formalismi, accomodati” le disse indicando una poltrona più piccola davanti alla scrivania.
Una volta seduta, percepì lo sguardo di Eric su di lei: prima sui capelli ramati con riflessi dorati, poi sulla sua pelle di porcellana ed infine sugli occhi, castani dorati. Leggermente imbarazzata, arrossì e, alzando lo sguardo, notò che Eric sorrideva notando il sangue che le era affluito in viso.
“Sei sempre più bella..se solo tu mi prendessi in considerazione…”
“Ti prego, finiscila con i soliti complimenti..e poi sai benissimo che sei troppo stronzo e sadico per i miei gusti”
“Ma è la verità..e dire che continuo ad avere flashback di qualcosa che purtroppo non ricordo bene…se solo tu mi aiutassi a ricordare…”
“Non ho neanche idea di cosa tu stia parlando..”
In realtà Renesmee ce l’aveva eccome un’idea a riguardo: Eric alludeva ad un episodio accaduto l’anno prima, quando, a causa di un incantesimo fattogli da una strega, era rimasto completamente privo di memoria ed era stato affidato alle “cure” di Nessie e dei Winchester. Durante una notte, Eric e Nessie erano rimasti intrappolati in una baita in montagna, mentre Sam e Dean erano a cercare aiuto. E in quella baita il desiderio  di Eric ( e di Nessie) si era avverato: avevano trascorso la notte insieme. Nessie, oltre a sentirsi al sicuro tra quelle braccia così muscolose, aveva scoperto tutta la tenerezza di cui Eric era capace, e purtroppo per lei era rimasta vittima di entrambe le cose al punto di dire l’impensato: “Ti amo Eric” aveva detto. E lui l’aveva pure ricambiato!
Tuttavia la favola era durata ben poco: al mattino i due erano stati soccorsi e dopo neanche 12 ore l’incantesimo era stato spezzato. Eric era tornato quello di sempre e Nessie, con il cuore spezzato, aveva dovuto negare tutto quello che c’era stato tra loro due (che, per sua fortuna, Eric non ricordava affatto!).
Passato un anno era riuscita finalmente a “guarire” e a dimenticare tutto: aveva continuato a lavorare per Eric anche se l’aveva visto solamente un paio di volte. E purtroppo per lei, che negava il contrario, lui le faceva sempre lo stesso effetto: bello come un dio vichingo, alto, potente e vigoroso, anche se nel nuovo adattamento de “La favola di Nessie ed Eric” lui era ritornato ad essere l’eterno malvagio dopo una pausa  come occasionale principe azzurro.
 
“Cosa volevi dirmi?Ordini da re Compton?”
“No, stranamente Sua Maestà e le sue pretese assurde non c’entrano questa volta….La verità è che ho ricevuto una telefonata da Forks, forse ti suonerà familiare il nome..”
Forks. Il sogno che aveva continuato ad ossessionare tutta la sua infanzia c’entrava con la parola “Forks”. Nel sogno lei veniva presa in braccio da qualcuno, mentre intorno a lei tutto era caos. Sembrava quasi una battaglia, però non udiva alcun suono, solo il fragore di marmo che sbatte contro altro marmo, o in lontananza un ululato. Poi tutto diventava nero.
“No, non penso…perché dovrebbe?”
“Perché è da lì che provieni…”
“Cosa?no non scherziamo!Io sono nata in Kansas da John e Mary Snow, i vicini di casa dei Winchester!li conosciamo dalla nascita..siamo cresciuti insieme finché le nostre madri…”s’interruppe ricordando la fine simile delle due donne. Entrambe infatti furono uccise da un demone la notte del sesto mese dei loro piccoli, ossia Sam e Nessie. Il demone era interessato ai due bambini, ma le madri, quasi all’unisono, si erano frapposte tra lui e il proprio neonato, e non avevano visto il sole sorgere il giorno successivo.
“No Nessie, quello che ti hanno raccontato è tutta una frottola”
“Ma come è possibile? Sai meglio di me della morte dei miei genitori e del periodo trascorso con i nonni e John Winchester e figli!E sai anche dell’incidente con Angelus!E’ assurdo che sia tutta una finta”
“Ascoltami bene: tutto quello che sai è falso…pensaci un attimo, cosa ricordi della tua infanzia?ti ricordi il volto di tua madre per caso?o l’attacco di Angelus?”
Nessie aggrottò la fronte, cercando disperatamente di non piangere.
Eric la osservò: era a un passo dalle lacrime…avrebbe voluto fare qualcosa ma purtroppo avrebbe aggravato la situazione. Lui era innamorato di lei, ma era a un passo dal perderla. Se fosse stato un tremendo egoista, avrebbe potuto tenere tutto per sé ed evitare di perderla. Ma non poteva farle una cosa simile: meritava di sapere la verità. “Che razza di rammollito sono diventato” si rimproverò mentalmente.
 
“No, so solo quello che mi hanno raccontato…immagino fossi troppo piccola per ricordarlo”
“No, sei una mezza vampira con poteri psichici: ti ricorderesti anche il minimo particolare…Semplicemente non ricordi perché questo non è mai accaduto..lascia che ti racconti la verità…
Allora, i tuoi genitori sono Edward Cullen e Isabella Swan-Cullen, lui un vampiro da un secolo, lei solamente da 7 anni…ti hanno concepita quando lei era ancora umana, ecco il perché della tua doppia natura. Da quanto mi è stato riferito, tua madre è stata trasformata subito dopo il parto..”
“Ma non capisco, anche ammesso che ciò sia vero, perché non sono più con loro…non mi..”
“Lasciami continuare..Edward e Bella ti hanno amata sin dal primo momento, e così anche tutta la loro famiglia, i Cullen, una delle poche famiglie di vampiri residenti stabilmente nel nord America..Il problema della tua nascita è legato alla tua natura: mezza umana e mezza vampira. Esseri con una doppia natura sono pressoché inesistenti al giorno d’oggi, noi vampiri non amiamo procreare con gli umani e per di più non molti secoli fa era una pratica illegale, condannata dai Volturi…”
“La famiglia reale più antica e potente..”
“Esattamente, la cui parola è legge, perciò immagina quando Aro, Caius e Marcus sono venuti a conoscenza della tua esistenza..in pochi giorni hanno lasciato Volterra e sono arrivati a Forks, per ammirare la “creatura”. Il loro obiettivo era quello di ottenere la tua custodia per educarti e crescerti nel loro esercito di “trofei”: ossia vampiri con “poteri speciali” come i tuoi..In caso contrario ti avrebbero annientata, poiché considerata “un pericolo per l’umanità”…Come se a loro importasse poi degli umani…
“…”
“Ovviamente la tua famiglia organizzò un contingente di vampiri pronto a combattere per la tua salvezza: oltre ai Cullen, si unirono i loro confratelli dall’Alaska e altri vampiri nomadi chiamati a combattere in nome di sacri legami tra vampiri..Oltre a noi vampiri, si unirono anche un branco mutaforma della zona, un branco di lupi…”
“Ecco spiegati gli ululati e il marmo che cozzava..”sussurrò Nessie.
“Parli del sogno che ti ossessiona vero?Credo che tu abbia tutte le conferme ora che non si trattava di un sogno, ma della battaglia alla quale hai in parte assistito..”
“In effetti sembra che tutti i tasselli stiano andando a posto…aspetta un attimo!Tu come fai a sapere del sogno?”
“So molto più di quanto tu possa immaginare: infatti fui io a portarti via da Forks e successivamente ad affidarti agli Snow..”
“COSA?”
“Io e Carlisle Cullen, tuo nonno, ci conosciamo da secoli e pochi giorni prima dello scontro con i Volturi ricevetti una telefonata da lui..mi implorava di salvare la sua nipotina e di tenerla al sicuro finché i Volturi non si fossero calmati e disinteressati a te..”
“E così tu mi hai salvata?”
“Andai a Forks e, seguendo precise informazioni, feci quello che mi fu detto: portarti in salvo prima a Shreevport e poi in Kansas, e costantemente vegliare su di te fintanto che tu non fossi in grado di cavartela da sola..”
“Ma..non capisco..perché l’hai fatto?E come andò a finire lo scontro?E perché ora mi “rivogliono” indietro?”
In realtà ero abbastanza riluttante ad accettare, ma una volta a Forks, è stupido, ma mi affezionai profondamente di te a tal punto da giurare sui miei antenati che ti avrei protetta e salvata in qualsiasi situazione” pensò Eric  prima di rispondere.
“La verità è che non hanno mai smesso di volerti indietro..semplicemente ora che la minaccia dei Volturi è stata debellata..”
“cioè?”
“l’Autorità li ha arrestati per aver massacrato indiscriminatamente e quasi alla luce del sole milioni di umani… se conosco i membri dell’Autorità, i Volturi e il loro seguito verranno giustiziati a breve”
Nessie poco convinta, iniziò a guardarsi lo smalto. Eric, intuendo il suo disagio, si alzò e le si avvicinò per un abbraccio. “Dai piccola, è meglio così: i tuoi sono ancora vivi e non vedono l’ora di riaverti tra loro…” le sussurrò abbracciandola. Nessie sosprirò asciugandosi una lacrima. “Non so cosa dire..”
Eric le sollevò delicatamente il mento con una mano, si concesse un paio di secondi per guardare quegli occhi color nocciola. Poi, senza bisogno di parole, la salutò in silenzio con un bacio in fronte.
 
 
Forks
“Io continuo a non capire” sbottò Sam.
Dean esasperato cambiò marcia alla sua bimba, l’Impala. “Cosa devi capire idiota? Hai sentito il vampiro slavaticcio..la sua vera famiglia è qui..”
“Ma…ma..” continuò Sam
“Sam ti prego…già è difficile per me..non infierire..” lo supplicò Nessie. “Ok, Dean, svolta laggiù a destra, dovremmo essere arrivati” Nessie si sporse verso i Winchester, mentre consultava una cartina geografica.
Sulla destra intravidero una struttura moderna in legno scuro e vetro. Dean spense la macchina fermandosi nel vialetto.
“Questa deve essere casa Cullen” cercò di alleggerire la tensione il fratello maggiore, mentre scendeva dalla macchina.
La porta si aprì e quattro persone uscirono sul portico. Nessie notò che tutti avevano gli occhi color miele sciolto. Come i suoi.
“Reneesmee” sussurrò melodiosa la più minuta del quartetto avvicinandosi . Nessie la guardò incuriosita. “Bella, aspetta” la bloccò un ragazzo con i capelli biondo rossicci. La vampira di nome Bella guardò il compagno, delusa. “Lo so..è solo che..”guardò Nessie poi il giovane accanto a lei. “Abbiamo tutto il tempo del mondo tesoro” le sussurrò lui.
Nessie guardò Dean, poi Sam. Onestamente non stava capendo molto. Si ricordava del ragazzo con i capelli rossicci, e vagamente anche degli altri. Certo che scherzo sarebbe stato se i due giovani vampiri fossero stati i suoi genitori, si trovò a pensare.
“Nessie” la chiamò il vampiro più anziano, alto e con i capelli biondi. “Permettimi di presentarti la tua famiglia” le disse avvicinandosi e porgendole la mano. “Io sono tuo nonno Carlisle, lei è tua nonna Esme” disse indicando la donna poco distante. “Loro invece sono i suoi genitori” aggiunse indicando i due teenagers “Edward e Bella” concluse indicandoli. Fantastico, pensò Nessie, i miei genitori sembrano i miei fratelli minori.
 
Qualche ora dopo, sempre Forks
“Ok, Sam direi che la bambina è in buone mani” concluse Dean finendo di spazzolarsi un cornetto. Il fratello bofonchiò qualcosa di incomprensibile, mentre i vampiri intorno a loro ridevano di gusto. I Winchester si alzarono e, finiti i convenevoli, uscirono richiudendosi la porta alle spalle, diretti all’Impala.
“Dunque nipotina” Nessie si voltò verso sua zia Alice, il simil folletto che, insieme all’altro vampiro biondo, Jasper, alla sorella bionda e algida, Rosalie e all’ultimo membro della famiglia, l’armadio a due ante chiamato Emmett, l’aveva aspettata in casa, “vuoi vedere la tua camera?”. Nessie le sorrise imbarazzata e si alzò per seguirla.
 
La stanza le piaceva: era ampia e luminosa. Il letto a baldacchino in ferro battuto troneggiava al centro della stanza; una libreria alta un paio di metri era stata posizionata accanto alla scrivania in legno, occupando un’intera parete. Una vetrata terminava la stanza, permettendo alla luce di entrare nella camera e offrendo un panorama spettacolare. Nessie si avvicinò al baldacchino, sfiorando le coperte viola in raso e appoggiando il borsone da viaggio con gli “attrezzi” del mestiere. Chissà se sale o arco e frecce mi serviranno in questo posto sperduto, concluse prima di buttarsi a faccia in su sul letto.
“Toc toc” bussò qualcuno.
“Entra pure” permise Nessie.
“Ciao, ehm Re” la salutò Bella, sua madre. “Ti va di fare due chiacchiere con me e tuo padre?” chiese prima di entrare nella stanza. “Ehm, ok”. Nessie si mise a sedere e guardò i due “quasi coetanei” entrare e sedersi ad una certa distanza da lei sul letto. Poi, presa dall’impeto, Bella abbracciò la figlia. “Oh piccola mia..mi sei mancata..” lei disse scoppiando a piangere. “Ehm, no dai..non fare così” Nessie cercò di consolarla, guardando Edward che, non sapendo bene cosa dire, decise di sorriderle comprensivo.  “Bella, aspetta” Edward staccò la moglie dalla figlia “lasciale un po’ di tempo per ambientarsi..” “Ecco, si grazie..Edward” lo ringraziò Nessie. “Ragazzi” continuò la figlia arrossendo. “Pensavo di essere una persona..con altri genitori..morti..insomma..” si schiarì la voce “salvo poi scoprire che i miei sono ancora vivi e un’altra versione dei fatti” “Lo so, Nessie” iniziò il padre “E noi ti lasceremo tutto il tempo necessario, vero Bella?”
“Si tesoro, prenditi tutto il tempo” le sorrise timidamente la madre. “Grazie, ehm, Bella” sorrise a sua volta Nessie, non riuscendo a chiamarla per nome. Edward e Bella si avvicinarono alla porta, guardando la figlia con aria amorevole. “Ah Nessie” la chiamò il padre. “Dimmi” si voltò la giovane “ibrida”. “In giardino c’è una sorpresa per te”.
 
Nessie aprì la porta d’entrata sospirando. Si incamminò verso l’enorme giardino che circondava la casa dei Cullen. Che storia assurda! Ieri cacciavo i fantasmi e i demoni, e oggi ho una nuova famiglia… che altro può succedere ancora?
Si sentì afferrare da dietro. Due mani possenti le tenevano ferme le spalle. Un familiare odore di muschio la invase. In un nano secondo, le mani la girarono e qualcuno appoggiò impetuosamente le proprie labbra sulle sue. Il bacio fu passionale ed estremamente irruento. E anche estremamente corto.
Sbam
Nessie colpì alla mascella il suo “assalitore” con il tirapugni d’emergenza che portava sempre con lei. L’altro si staccò e fece qualche passo indietro. “Cavolo che destro” Nessie aveva già sentito quella voce rauca e cavernosa. “Cosa diavolo..” iniziò ad urlare. “Nessie” sentì accorrere i suoi familiari. Perfetto insomma, pensò la ragazza togliendosi la giacca di pelle, pronta per la lotta contro la figura che aveva davanti. “Chi diavolo sei tu?” gli urlò contro Nessie, scrutandolo con diffidenza.
La figura accanto a lei finì di tastarsi la mascella. Nessie notò che era imponente: alto, muscoloso e divertito. Sghignazzando, il ragazzo davanti a lei la squadrò sorridendole da capo a piedi. “Proprio non ti ricordi di me?” le chiese. “No”. “Sono Jacob” le sussurrò mentre le prendeva il mento tra le mani e avvicinava ancora una volta il mento al suo.
Sbem. Un altro cazzotto, questa volta dritto vicino all’ombelico. Ancora ridendo, Jacob si piegò in avanti sofferente. “Proprio non ti ricordi del tuo ragazzo?” “Smettila. Di. Baciarmi” gli urlò lei ansimando dalla rabbia.
Poi, accecata dalla rabbia, iniziò a correre in mezzo ai boschi.
 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Kingdom11