Storie originali > Drammatico
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Autore: Anna Chloe Horan    12/10/2012    0 recensioni
A volte essere un'adolescente non è facile come sembra,sopratutto se il tuo nome è Ronnie Lee.
A volte le persone non capiscono quanto un gesto o una parola possa far male e quanto un sorriso possa mascherare. perchè ci vuole un attimo a chiamare una ragazza grassa,brutta,sfigata[...] ma lei se lo ricorderà per sempre.
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Self harming it's not a game


''-Ecco la sfigata-risero- Ronnie la latticina- -Vai nei bagni! é li il tu posto,con i tuoi fratelli cessi- -Sfi-ga-ta sparisci!-- Togliti!-''
erano queste alcune delle offese delle quali i corridoi della Manchester High School si riempivano al passaggio di Ronnie. 
La rossa si strinse nella larga maglia blu prima di aumentare il passo. Uno spintone, qualche gomitata, qualcuno le tiro i capelli e
 qualcun'altro le rifilo un calcio sulla caviglia destra, un'altr0 la strattono per il polso e lei strinse i denti per non urlare di dolore.
Un 'sparisci' sillabato a denti stretti vicino all'orecchio e poi uno spintone che la fece crollare insieme ai suoi libri.
Tutti i passanti scoppiarono in una fragorosa risata. Qualcuno tiro dei calci ai suoi libri,altri la additavano solamente ridendo a crepapelle.
La pallida pelle arrossi violentemente e con le lacrime che minacciavano di scendere racattò velocemente i libri correndo poi nel bagno. Si acasciò a terra con la testa fra le ginocchia.
Infilò la mano nella tasca dei jeans estraendo una piccola scatolina. Alzo il viso per estrarre dalla custodia una piccola lametta,alzo la manica della maglia sinistra e sfilò qualche bracciale. osservò attentamente i suoi polsi facendo una smorfia,analizzò per bene nella cerca di uno spazio vuoto e nonappena lo trovò appoggio la fredda lama sul suo altrettnto freddo polso. Affondò prima leggermente la lama,con gli occhi chiusi, ma nella sua mente c'erano ancor tutti quegli insulti,andò piu' a profondo finchè quelle parole divennero sempre piu sfuocate nella sua mente. con un colpo secco allontonò la lama osservando il risultato. estrasse dalla cartella,posta vcina a se, dell'acqua ossigenata disinfettndo quella ferita per poi nascondere il suo 'lavoro' ed uscire da quello spazio. si sentiva completata,anche solo per un attimo,ma si sentiva viva. le gambe le tremavano e si sentiva stanca e senza energie mentre camminava a passo svelto verso la sua classe sentendo suonare la campanella.
avvicinò la mano alla maniglia quando le ginocchia cedettero e il suo corpo rimase inerme,steso sul freddo pavimento,una risata,molte risate poi buio

  
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