Nicole Lamorliere amava le sue figlie alla stessa maniera. La sua figlia naturale, Jeanne, frutto delle sue avventure con il suo padrone, il duca di Saint-Remi, ultimo discendente dei Valois e Rosalie, la sua figlia adottiva, che le era stata affidata dalla madre biologica, Martine Gabrielle de-Gureille.

Nicole amava Rosalie tanto quanto Jeanne. Anche lei figlia dell'uomo che amava follemente. Erano sorellastre. E lei era una piccina adorabile, che si lasciava portare dalla corrente per sopportarla meglio e combattere, a differenza di Jeanne, che vi si opponeva di petto, affrontandone la forza devastatrice.

La Corrente si era indebolita.

Jeanne ne aveva approfittato per lasciare quel mondo modesto. Rosalie e lei avevano avuto una scarsa spiegazione, una specie di addio.

I vicini dicevano che Jeanne aveva rigettato la madre e la sorella, pensando solo alla nobiltà del suo sangue. Nicole sapeva che era il sogno della sua"Jeannette" di vivevere come la figlia di un Valois. Ma la sua partenza e questa verità le lasciavano  l'amaro in bocca. Rosalie, che non era sua filglia, le era rimasta fedele, lavorando per nutrirla e curarla. Lei sorrideva sempre e rimaneva ottimista.

- Sei così buona con me ... Rosalie

- Dai mamma, questo è normale! Non sono tua figlia?

Nicole l'abbracciò, tremando.

- Oh sì! Sì sì! Tu sei mia figlia, la mia piccola bambina adorata!

Rosalie aveva imparato una grande lezione:

I Legami di sangue non contano in una famiglia vera, amorevole e solidale.