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Autore: lorian    13/10/2012    1 recensioni
Una spiaggia, all'alba!!! Due anime che s'incontrano, due persone che più diverse non posso essere.
Tratto dal primo capitolo:
Quando ansimanti ci separammo, da quel meraviglioso bacio, le chiesi: " Chi sei? Come ti chiami? Te ne prego ho bisogno di saperlo!!".
Lei mi fissava, con uno sguardo profondo e con la voce melodiosa mi rispose: " Non è ancora il momento!!".
" No" dissi deciso " ti prego tu devi dirmelo!!".
Riuscirà questo sentimento a superare le differenze e l'opposizione dello show business?
Se vi ho incuriosito leggete questa storia che sono certa vi appassionerà.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Bene ragazze eccomi qui a postare il nuovo capitolo.

Oggi vedremo Robert alle prese con Lisa e con il momento in cui dovrà dirle dell'imminente partenza per la Grande Mela inoltre vedremo l'incontro che il nostro protagonista avrà con Peter.

Riuscirà Robert ad aiutare il suo amico e dirgli le parole giuste per farlo stare meglio.

Io non credo voi che ne dite?

Vi ringrazio come sempre e vi mando un grosso bacio.

 

Capitolo 28 - Progetti svelati e un dolore che annega nell'amicizia

 

POV LISA

 

Quando rientriamo in casa nostra, Robert mi porta fino al divano poi mi fa sedere e con un sorriso

mi domanda: " Allora piccola mia, ti sei divertita?" e io gli rispondo: " Oh si tesoro! Non mi sono

mai divertita tanto.

Non credevo che i tuoi amici fossero così simpatici e la giornata è stata strepitosa anche se all'ultimo purtroppo, il discorso su Peter l'ha un pò guastata!".

L'espressione sul volto di Robert cambia, scurendosi poi a bassa voce dice: " E ora sto per guastarla ancora di più io!".

Lo guardo confusa poi gli chiedo: " A che ti riferisci Rob?" e lui stringendo i pugni, risponde: " Non avrei mai voluto affrontare questa discussione Lisa ma purtroppo ci sono costretto e credimi se ti dico che ci sto male da cani!".

" Robert calmati per favore " gli dico sorridendo con un pizzico di preoccupazione " così mi fai agitare!".

Lui mi fissa poi mi fa una carezza e dice: " L'ultima cosa che vorrei fare è farti preoccupare, amore mio ma voglio essere del tutto sincero con te, anche se so che ti darò un dolore grande.

Non so veramente come comportarmi ma credo che sia inutile girarci intorno; presto dovrò partire per New York per iniziare le riprese di Cosmopolis e starò via un mese."

Sento il gelo scendermi nelle vene e a fatica cerco di deglutire poi riporto gli occhi su di lui e dico:

" Quando partirai?" e lui abbassando lo sguardo, mi dice: " Fra una settimana!".

" Una settimana... così presto?" gli dico con la voce rotta dal pianto imminente poi continuo: " E mancherai un mese?".

" Si" mi risponde lui poi mi dice " starò via un mese e se devo essere sincero non so ancora cosa fare".

" Riguardo a cosa?" gli chiedo con la voce tetra e lui dopo avermi afferrato la mano, dice: " Stavo riflettendo sulla possibilità di portarti con me a New York!".

Lo fisso sconvolta poi quando riesco a riprendere il controllo delle mie emozioni, gli chiedo: " Stai dicendo davvero, Robert?" e lui serio mi risponde: " Si amore, sto dicendo davvero.

C'è però da riflettere su alcuni punti e cioè che se io ti porto con me, saremo costretti a prendere due stanze separate, non potremo mangiare allo stesso tavolo, mentre giro le scene sarai costretta a rimanere da sola, dato che non potrò portarti con me sul set e se ci incontreremo davanti ad altre persone, dovremo fare finta di non conoscerci.

Sei sicura di riuscire a sopportare tutto questo?".

" Beh, questi sono ostacoli facilmente aggirabili!" gli dico convinta e lui fissandomi, chiede: " Che vuoi dire?".

Io sorrido e poi rispondo: " Posso accettare di dormire in due stanze separate, solo se le prendi vicine o comunicanti in modo che così, nella privacy della nostra camera ci potremo incontrare quando vogliamo.

Per quanto riguarda la cena o il pranzo basterà cenare o pranzare in stanza, usufruendo del servizio in camera.

Per il fatto di rimanere da sola mentre lavori, potrei utilizzare quel tempo per fare la turista, dato che non ho mai visto la città ed infine per quanto riguarda il problema di ignorarci davanti agli altri, nonostante so che sarà difficile non gettarti le braccia al collo, stringerò i pugni in attesa di vederti in camera".

Robert ghigna prima di dirmi: " Caspita Lisa, se non ti amassi tanto potrei definirti un vero e proprio genio del male.

In pochi secondi hai trovato la soluzione a tutti i nostri problemi quindi direi che da domani potrai iniziare a fare le valigie, dato che ti porterò con me nella Grande Mela!".

Felice come non mai, mi avvicino e gli accarezzo il viso mentre lui inebriato da quella coccola, chiude gli occhi inspirando profondamente.

Dopo che termino la mia carezza, Robert apre gli occhi e dice: " Se questa è la ricompensa che

riceverò per portarti con me, credo che presto ti farò fare il giro del mondo!".

Io sorrido maliziosa poi gli dico: " Veramente stavo pensando a ricompensarti in un altro modo!".

Rob captato il mio messaggio subliminale, spalanca gli occhi e senza stare a ripeterlo due volte si alza dal divano e corre a chiudere la porta finestra a chiave e quando gli chiedo perchè lo ha fatto, lui ghignando mi risponde: " L'ho chiusa per evitare altre visite a sorpresa non tanto gradite!".

Io annuisco e lui in due passi mi raggiunge, si piega verso di me e con un solo gesto mi solleva in braccio e si dirige verso la stanza da letto.

Giunti lì, mi appoggia delicatamente sul letto poi mormora: " Sappi tesoro che ho intenzione di fare l'amore con te per tutta la notte, quindi non provare a ribellarti, perchè sei mia, ti voglio e ti desidero.

Ti amo da impazzire mia piccola stella e stanotte ti donerò il mio cuore, unito a tutta la passione di cui sono capace!".

Lo guardo profondamente poi mormoro: " Non vedo l'ora tesoro!".

Poi non ci c'è più posto per i pensieri e i progetti; Robert è di parola e ci amiamo tutta la notte, con passione, dedizione e completezza.

E quando giunge l'alba, io e il mio amore crolliamo distrutti ma soddisfatti.

 

POV ROBERT

 

Sono passati due giorni da quella magnifica notte e l'intesa che c'è tra me e Lisa non è scemata neppure un secondo.

Lei è la metà della mia mela, è colei che mi completa e a volte mi sorprende vedere quanto riesce a capirmi.

Le basta guardarmi negli occhi per capire i miei stati d'animo e per trovare le parole giuste per aiutarmi.

Come stamattina, che mi ha sostenuto sapendo che avrei dovuto incontrare Peter.

Lisa sa quanto questo appuntamento mi metta l'ansia addosso e ha trovato le parole giuste per aiutarmi.

E ora che sono qui, seduto sul mio divano in attesa dell'arrivo del mio collega ha compreso che voglio restare da solo con lui e senza dire una parola, è andata da Erica.

Devo ammettere che non sapere come comportarmi con Peter, mi mette l'ansia addosso ma so che glielo devo, perchè lui non ha esitato neppure un secondo a prendere un aereo con tutta la sua famiglia, per raggiungermi a Budapest.

Sobbalzo quando sento il campanello suonare e senza pensarci più un secondo mi fiondo ad aprire la porta e non appena lo faccio, mi trovo davanti la persona che più mi è stata vicina in questi mesi e che ora ha bisogno di me. 

Mi sposto per fare entrare Peter e lo faccio accomodare in salotto poi vado in cucina a prendere due birre ghiacciate e ne passo una a lui che la prende ringraziandomi.

Dopo aver fatto una lunga sorsata, lui mi guarda e mi dice: " Robert, sono corso qui quando mi hai chiamato. Che è successo, c'è qualche problema con Lisa?"

Io scuoto la testa poi tirando un sospiro profondo gli dico: " No Peter, con Lisa va più che bene e non ci sono problemi, piuttosto vorrei sapere che cosa sta succedendo a te con Jenny!".

Peter si rabbuia poi fa un sorriso triste e mi risponde: " Lo sapevo che Billy non avrebbe perso tempo nel dirtelo!".

" Non prendertela con lui" dico per difendere il nostro collega e Peter sconsolato, scuote la testa prima di dire: " Non lo sto facendo Robert! So che tutti voi avevate diritto di saperlo, prima di apprenderlo dai giornali ma non ho voluto rovinare la vostra felicità, nell'aver trovato le vostre fidanzate".

Lo guardo sentendo stringermi il cuore e cercando di mantenere il controllo delle mie emozioni, gli dico: " Potresti spiegarmi che cavolo è passato nella testa di Jenny?".

Peter scoppia a ridere, di una risata amara poi tornato serio mi risponde: " Sai Robert, vorrei proprio saperlo anche io!

So solamente che ha deciso da un giorno all'altro, che non valeva più la pena di far continuare il nostro matrimonio.

Quando le ho chiesto le motivazioni, mi ha detto che non era tenuta a dirmele e che mi doveva bastare sapere, che non voleva essere più mia moglie!".

Mi sento male per lui e vorrei trovare davvero le parole per aiutarlo ma non so che cosa fare e non sapere come comportarmi mi fa infuriare quindi cerco se pur nel mio piccolo, di cercare di capire e con la voce tetra gli dico: " Ma tutto questo non ha senso! Sei sicuro che lei non abbia un altro?".

Lui mi guarda negli occhi poi mi dice: " Che il Diavolo mi porti se lo so!

Se mi avesse detto che si era innamorata di un altro, al massimo della mia bastardaggine lo avrei anche accettato ma quando glielo chiesto non mi ha risposto.

Dopo che mi ha dato quella bellissima notizia è uscita di casa sbattendo la porta e io ho passato tre ore seduto sul pavimento della cucina a guardare le nostre foto, per cercare di capire dai suoi sguardi quando avesse smesso di amarmi.

Mi sono sentito un patetico idiota, che poteva solo stare fermo a vedere il treno della sua vita passargli davanti, senza che lui fosse a bordo!".

Io mi avvicino a lui, gli metto una mano sulla spalla e gli dico: " Peter non dire idiozie.

Tu non sei né patetico né idiota, perchè hai avuto un comportamento normale.

Credo che anche io se perdessi Lisa, farei esattamente come te e anche se la mia storia non si può neanche lontanamente paragonare alla vostra, credo che mi comporterei allo stesso modo!".

Peter annuisce poi si alza e si toglie la giacca quindi in maniche di camicie, si risiede sul divano e dice: " Tu mi conosci da tanto tempo Robert e sai quanto Jenny sia stata importante per me.

Io ci mettevo una mano sul fuoco per il nostro matrimonio e penso che se lei è arrivata a prendere una tale decisione, anche io devo avere le mie colpe.

La rabbia che ho adesso è dettata dal fatto che francamente per quanto ci provi, non riesco a trovare il vero momento in cui il nostro matrimonio a cominciato a colare a picco!

Stavo bene con lei e l'amavo e l'amo come il primo giorno ma lo stesso non è per lei e non posso fare altro che accettare la sua decisione.

Non ho mai creduto nei matrimoni tenuti su solo per il bene dei figli, perchè penso che poi a farne le spese siano solo loro e l'ultima cosa che voglio è fare del male alle mie piccole!".

Abbasso lo sguardo di fronte al suo dolore e comprendo che quello che sta dicendo è veramente sacrosanto.

Peter si alza dal divano e dandomi le spalle, si avvicina alla vetrata che da sul giardino poi dopo

qualche minuto di silenzio riprende a parlare: " Sai cos'è che mi fa più male, Robert?

E' il fatto di capire che ora, risvegliarmi a 38 anni e trovarmi con un pugno di mosche nelle mani, mi da il vero senso che la mia vita è stata tutta una grande farsa.

Certo sono conosciuto e amato da milioni di fans in tutto il mondo, grazie al personaggio di Carlisle che mi ha dato notorietà ma ora come ora vorrei essere come lui, che ha accanto la sua splendida famiglia e l'avrà per l'eternità.

Anche io pensavo che la mia fosse perfetta ma evidentemente devo fare il conto con la consapevolezza che non era affatto così e che devo solo farci l'abitudine.

Non sono il gelido Carlisle che tutto può e tutto sistema, sono solo Peter l'uomo che dopo 15 anni di matrimonio si trova senza nulla in mano.

La mia unica gioia sono solo le mie figlie e per il loro amore cercherò di separarmi dalla loro madre senza coinvolgerle nel nostro dolore, perchè sarebbe il peccato più grande che potrei commettere!

Loro sono l'unico motivo per cui vado avanti e non posso gettare la spugna, facendomi sopraffare dalla rabbia e dalla disperazione.

Se non ci fossero le mie figlie a quest'ora credo che mi sarei attaccata al collo della bottiglia e avrei annegato il mio dolore nell'alcool ma per l'amore che provo, non posso fare questo quindi giorno dopo giorno mi sveglierò e mi alzerò dal letto, ricordandomi di respirare nonostante faccia male e lo farò sempre, fino a quando smetterà di fare così male!".

Lo guardo e maledico Jenny per aver distrutto un uomo così speciale poi passo dopo passo mi avvicino a lui e gli metto una mano sulla spalla.

Lui si gira e non appena mi vede, mi abbraccia cominciando a singhiozzare disperato e ogni suo singhiozzo mi lacera il cuore ma so che gli fa bene sfogarsi quindi stringo forte i pugni e l'abbraccio stretto come farebbe un fratello, cercando di confortarlo come posso.

Perchè il dolore di perdere una persona, non è mai quantificabile e lascia sempre delle cicatrici profonde nel cuore che, anche se con il tempo si chiuderanno rimarranno sempre latenti dentro di te.

  
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