Bene
ragazze eccomi qui a postare il nuovo capitolo.
Oggi
vedremo Robert alle prese con Lisa e con il
momento in cui dovrà dirle dell'imminente partenza per la
Grande Mela inoltre
vedremo l'incontro che il nostro protagonista avrà con Peter.
Riuscirà
Robert ad aiutare il suo amico e dirgli le
parole giuste per farlo stare meglio.
Io
non credo voi che ne dite?
Vi
ringrazio come sempre e vi mando un grosso bacio.
Capitolo 28 -
Progetti svelati e un
dolore che annega nell'amicizia
POV LISA
Quando
rientriamo in casa nostra,
Robert mi porta fino al divano poi mi fa sedere e con un sorriso
mi domanda: "
Allora piccola mia,
ti sei divertita?" e io gli rispondo: " Oh si tesoro! Non mi sono
mai divertita
tanto.
Non credevo che
i tuoi amici fossero
così simpatici e la giornata è stata strepitosa
anche se all'ultimo purtroppo,
il discorso su Peter l'ha un pò guastata!".
L'espressione
sul volto di Robert
cambia, scurendosi poi a bassa voce dice: " E ora sto per guastarla
ancora
di più io!".
Lo guardo
confusa poi gli chiedo:
" A che ti riferisci Rob?" e lui stringendo i pugni, risponde: "
Non avrei mai voluto affrontare questa discussione Lisa ma purtroppo ci
sono
costretto e credimi se ti dico che ci sto male da cani!".
" Robert calmati
per favore
" gli dico sorridendo con un pizzico di preoccupazione "
così mi fai agitare!".
Lui mi fissa poi
mi fa una carezza e
dice: " L'ultima cosa che vorrei fare è farti preoccupare,
amore mio ma
voglio essere del tutto sincero con te, anche se so che ti
darò un dolore
grande.
Non so veramente
come comportarmi ma
credo che sia inutile girarci intorno; presto dovrò partire
per New York per
iniziare le riprese di Cosmopolis e starò via un mese."
Sento il gelo
scendermi nelle vene e
a fatica cerco di deglutire poi riporto gli occhi su di lui e dico:
" Quando
partirai?" e lui abbassando
lo sguardo, mi dice: " Fra una settimana!".
" Una
settimana... così
presto?" gli dico con la voce rotta dal pianto imminente poi continuo:
" E mancherai un mese?".
" Si" mi
risponde lui poi
mi dice " starò via un mese e se devo essere sincero non so
ancora cosa
fare".
" Riguardo a
cosa?" gli
chiedo con la voce tetra e lui dopo avermi afferrato la mano, dice: "
Stavo riflettendo sulla possibilità di portarti con me a New
York!".
Lo fisso
sconvolta poi quando riesco
a riprendere il controllo delle mie emozioni, gli chiedo: " Stai
dicendo
davvero, Robert?" e lui serio mi risponde: " Si amore, sto dicendo
davvero.
C'è
però da riflettere su alcuni
punti e cioè che se io ti porto con me, saremo costretti a
prendere due stanze
separate, non potremo mangiare allo stesso tavolo, mentre giro le scene
sarai
costretta a rimanere da sola, dato che non potrò portarti
con me sul set e se
ci incontreremo davanti ad altre persone, dovremo fare finta di non
conoscerci.
Sei sicura di
riuscire a sopportare
tutto questo?".
" Beh, questi
sono ostacoli
facilmente aggirabili!" gli dico convinta e lui fissandomi, chiede: "
Che vuoi dire?".
Io sorrido e poi
rispondo: " Posso
accettare di dormire in due stanze separate, solo se le prendi vicine o
comunicanti in modo che così, nella privacy della nostra
camera ci potremo
incontrare quando vogliamo.
Per quanto
riguarda la cena o il
pranzo basterà cenare o pranzare in stanza, usufruendo del
servizio in camera.
Per il fatto di
rimanere da sola
mentre lavori, potrei utilizzare quel tempo per fare la turista, dato
che non
ho mai visto la città ed infine per quanto riguarda il
problema di ignorarci
davanti agli altri, nonostante so che sarà difficile non
gettarti le braccia al
collo, stringerò i pugni in attesa di vederti in camera".
Robert ghigna
prima di dirmi: "
Caspita Lisa, se non ti amassi tanto potrei definirti un vero e proprio
genio
del male.
In pochi secondi
hai trovato la
soluzione a tutti i nostri problemi quindi direi che da domani potrai
iniziare
a fare le valigie, dato che ti porterò con me nella Grande
Mela!".
Felice come non
mai, mi avvicino e
gli accarezzo il viso mentre lui inebriato da quella coccola, chiude
gli occhi
inspirando profondamente.
Dopo che termino
la mia carezza,
Robert apre gli occhi e dice: " Se questa è la ricompensa che
riceverò
per portarti con me, credo
che presto ti farò fare il giro del mondo!".
Io sorrido
maliziosa poi gli dico:
" Veramente stavo pensando a ricompensarti in un altro modo!".
Rob captato il
mio messaggio
subliminale, spalanca gli occhi e senza stare a ripeterlo due volte si
alza dal
divano e corre a chiudere la porta finestra a chiave e quando gli
chiedo perchè
lo ha fatto, lui ghignando mi risponde: " L'ho chiusa per evitare altre
visite a sorpresa non tanto gradite!".
Io annuisco e
lui in due passi mi
raggiunge, si piega verso di me e con un solo gesto mi solleva in
braccio e si
dirige verso la stanza da letto.
Giunti
lì, mi appoggia delicatamente
sul letto poi mormora: " Sappi tesoro che ho intenzione di fare l'amore
con te per tutta la notte, quindi non provare a ribellarti,
perchè sei mia, ti
voglio e ti desidero.
Ti amo da
impazzire mia piccola
stella e stanotte ti donerò il mio cuore, unito a tutta la
passione di cui sono
capace!".
Lo guardo
profondamente poi mormoro:
" Non vedo l'ora tesoro!".
Poi non ci
c'è più posto per i
pensieri e i progetti; Robert è di parola e ci amiamo tutta
la notte, con
passione, dedizione e completezza.
E quando giunge
l'alba, io e il mio
amore crolliamo distrutti ma soddisfatti.
POV ROBERT
Sono passati due
giorni da quella
magnifica notte e l'intesa che c'è tra me e Lisa non
è scemata neppure un
secondo.
Lei è
la metà della mia mela, è colei
che mi completa e a volte mi sorprende vedere quanto riesce a capirmi.
Le basta
guardarmi negli occhi per capire
i miei stati d'animo e per trovare le parole giuste per aiutarmi.
Come stamattina,
che mi ha sostenuto
sapendo che avrei dovuto incontrare Peter.
Lisa sa quanto
questo appuntamento mi
metta l'ansia addosso e ha trovato le parole giuste per aiutarmi.
E ora che sono
qui, seduto sul mio
divano in attesa dell'arrivo del mio collega ha compreso che voglio
restare da
solo con lui e senza dire una parola, è andata da Erica.
Devo ammettere
che non sapere come
comportarmi con Peter, mi mette l'ansia addosso ma so che glielo devo,
perchè
lui non ha esitato neppure un secondo a prendere un aereo con tutta la
sua
famiglia, per raggiungermi a Budapest.
Sobbalzo quando
sento il campanello
suonare e senza pensarci più un secondo mi fiondo ad aprire
la porta e non appena
lo faccio, mi trovo davanti la persona che più mi
è stata vicina in questi mesi
e che ora ha bisogno di me.
Mi sposto per
fare entrare Peter e lo
faccio accomodare in salotto poi vado in cucina a prendere due birre
ghiacciate
e ne passo una a lui che la prende ringraziandomi.
Dopo aver fatto
una lunga sorsata,
lui mi guarda e mi dice: " Robert, sono corso qui quando mi hai
chiamato.
Che è successo, c'è qualche problema con Lisa?"
Io scuoto la
testa poi tirando un
sospiro profondo gli dico: " No Peter, con Lisa va più che
bene e non ci
sono problemi, piuttosto vorrei sapere che cosa sta succedendo a te con
Jenny!".
Peter si rabbuia
poi fa un sorriso
triste e mi risponde: " Lo sapevo che Billy non avrebbe perso tempo nel
dirtelo!".
" Non
prendertela con lui"
dico per difendere il nostro collega e Peter sconsolato, scuote la
testa prima
di dire: " Non lo sto facendo Robert! So che tutti voi avevate diritto
di
saperlo, prima di apprenderlo dai giornali ma non ho voluto rovinare la
vostra
felicità, nell'aver trovato le vostre fidanzate".
Lo guardo
sentendo stringermi il
cuore e cercando di mantenere il controllo delle mie emozioni, gli
dico: "
Potresti spiegarmi che cavolo è passato nella testa di
Jenny?".
Peter scoppia a
ridere, di una risata
amara poi tornato serio mi risponde: " Sai Robert, vorrei proprio
saperlo
anche io!
So solamente che
ha deciso da un
giorno all'altro, che non valeva più la pena di far
continuare il nostro
matrimonio.
Quando le ho
chiesto le motivazioni, mi
ha detto che non era tenuta a dirmele e che mi doveva bastare sapere,
che non
voleva essere più mia moglie!".
Mi sento male
per lui e vorrei
trovare davvero le parole per aiutarlo ma non so che cosa fare e non
sapere
come comportarmi mi fa infuriare quindi cerco se pur nel mio piccolo,
di
cercare di capire e con la voce tetra gli dico: " Ma tutto questo non
ha
senso! Sei sicuro che lei non abbia un altro?".
Lui mi guarda
negli occhi poi mi
dice: " Che il Diavolo mi porti se lo so!
Se mi avesse
detto che si era
innamorata di un altro, al massimo della mia bastardaggine lo avrei
anche
accettato ma quando glielo chiesto non mi ha risposto.
Dopo che mi ha
dato quella bellissima
notizia è uscita di casa sbattendo la porta e io ho passato
tre ore seduto sul
pavimento della cucina a guardare le nostre foto, per cercare di capire
dai
suoi sguardi quando avesse smesso di amarmi.
Mi sono sentito
un patetico idiota,
che poteva solo stare fermo a vedere il treno della sua vita passargli
davanti,
senza che lui fosse a bordo!".
Io mi avvicino a
lui, gli metto una
mano sulla spalla e gli dico: " Peter non dire idiozie.
Tu non sei
né patetico né idiota,
perchè hai avuto un comportamento normale.
Credo che anche
io se perdessi Lisa,
farei esattamente come te e anche se la mia storia non si
può neanche lontanamente
paragonare alla vostra, credo che mi comporterei allo stesso modo!".
Peter annuisce
poi si alza e si
toglie la giacca quindi in maniche di camicie, si risiede sul divano e
dice:
" Tu mi conosci da tanto tempo Robert e sai quanto Jenny sia stata
importante
per me.
Io ci mettevo
una mano sul fuoco per
il nostro matrimonio e penso che se lei è arrivata a
prendere una tale
decisione, anche io devo avere le mie colpe.
La rabbia che ho
adesso è dettata dal
fatto che francamente per quanto ci provi, non riesco a trovare il vero
momento
in cui il nostro matrimonio a cominciato a colare a picco!
Stavo bene con
lei e l'amavo e l'amo
come il primo giorno ma lo stesso non è per lei e non posso
fare altro che
accettare la sua decisione.
Non ho mai
creduto nei matrimoni
tenuti su solo per il bene dei figli, perchè penso che poi a
farne le spese
siano solo loro e l'ultima cosa che voglio è fare del male
alle mie
piccole!".
Abbasso lo
sguardo di fronte al suo
dolore e comprendo che quello che sta dicendo è veramente
sacrosanto.
Peter si alza
dal divano e dandomi le
spalle, si avvicina alla vetrata che da sul giardino poi dopo
qualche minuto
di silenzio riprende a
parlare: " Sai cos'è che mi fa più male, Robert?
E' il fatto di
capire che ora,
risvegliarmi a 38 anni e trovarmi con un pugno di mosche nelle mani, mi
da il
vero senso che la mia vita è stata tutta una grande farsa.
Certo sono
conosciuto e amato da
milioni di fans in tutto il mondo, grazie al personaggio di Carlisle
che mi ha
dato notorietà ma ora come ora vorrei essere come lui, che
ha accanto la sua
splendida famiglia e l'avrà per l'eternità.
Anche io pensavo
che la mia fosse
perfetta ma evidentemente devo fare il conto con la consapevolezza che
non era
affatto così e che devo solo farci l'abitudine.
Non sono il
gelido Carlisle che tutto
può e tutto sistema, sono solo Peter l'uomo che dopo 15 anni
di matrimonio si
trova senza nulla in mano.
La mia unica
gioia sono solo le mie
figlie e per il loro amore cercherò di separarmi dalla loro
madre senza coinvolgerle
nel nostro dolore, perchè sarebbe il peccato più
grande che potrei commettere!
Loro sono
l'unico motivo per cui vado
avanti e non posso gettare la spugna, facendomi sopraffare dalla rabbia
e dalla
disperazione.
Se non ci
fossero le mie figlie a
quest'ora credo che mi sarei attaccata al collo della bottiglia e avrei
annegato il mio dolore nell'alcool ma per l'amore che provo, non posso
fare
questo quindi giorno dopo giorno mi sveglierò e mi
alzerò dal letto,
ricordandomi di respirare nonostante faccia male e lo farò
sempre, fino a
quando smetterà di fare così male!".
Lo guardo e
maledico Jenny per aver
distrutto un uomo così speciale poi passo dopo passo mi
avvicino a lui e gli
metto una mano sulla spalla.
Lui si gira e
non appena mi vede, mi
abbraccia cominciando a singhiozzare disperato e ogni suo singhiozzo mi
lacera
il cuore ma so che gli fa bene sfogarsi quindi stringo forte i pugni e
l'abbraccio
stretto come farebbe un fratello, cercando di confortarlo come posso.
Perchè
il dolore di perdere una persona,
non è mai quantificabile e lascia sempre delle cicatrici
profonde nel cuore
che, anche se con il tempo si chiuderanno rimarranno sempre latenti
dentro di
te.