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Autore: Wolfgirl93    13/10/2012    3 recensioni
La storia di quattro amici che riusciranno a stare assime anche oltre la morte.
Dalla storia:"Era una fresca giornata di primavera, quattro amici se ne stavano sdraiati ai piedi di un albero, quello stesso albero dove circa dieci anni prima si erano conosciuti; ormai quei ragazzi avevano venticinque anni. Il più timido di loro, Filippo, se ne stava con la schiena contro la corteggia di grande albero di ciliegio e con i suoi grandi occhi azzurri ammirava il sole, Dario il migliore amico di Filippo stava seduto accanto a lui, lo guardava come ad assicurarsi che nessun pericolo potesse far del male all'amico. Gli altri due Cesare e Matteo se ne stavano seduti a giocherellare con dei fili d'erba, i quattro amici adesso erano riuniti. (...)"
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un consiglio che vi do è quello di ascoltare questa canzone (http://www.youtube.com/watch?v=Vg-0DFNTBm0&feature=related) mentre leggete la storia. Buona lettura.


Per sempre
 

Era una fresca giornata di primavera, quattro amici se ne stavano sdraiati ai piedi di un albero, quello stesso albero dove circa dieci anni prima si erano conosciuti; ormai quei ragazzi avevano venticinque anni. Il più timido di loro, Filippo, se ne stava con la schiena contro la corteggia di grande albero di ciliegio e con i suoi grandi occhi azzurri ammirava il sole, Dario il migliore amico di Filippo stava seduto accanto a lui, lo guardava come ad assicurarsi che nessun pericolo potesse far del male all'amico. Gli altri due Cesare e Matteo se ne stavano seduti a giocherellare con dei fili d'erba, i quattro amici adesso erano riuniti. Il primo che iniziò a parlare fu proprio Filippo “Mi dispiace rovinare una così bella giornata.” Iniziò a dire, le parole faticavano ad uscire, prese un lungo respiro e poi continuò il suo discorso “Mi rimane poco da vivere, amici. S...Sono malato da un po', ma...Beh solo adesso ho trovato il coraggio per dirvelo. Scusatemi.” Le ultime parole furono solo un lieve sussurro perchè le lacrime ormai avevano preso possesso di Filippo. I tre amici rimasero senza fiato a quella confessione, per loro era una cosa impensabile credere che a breve si sarebbero dovuti dividere per sempre da un loro caro amico. Il primo che prese la parola fu Dario, il suo viso sempre allegro e solare adesso era triste e scuro “No...Non è possibile. Non può essere!” le parole gli si mozzarono in gola mentre dei singhiozzi iniziarono a crescere dentro il suo petto. Gli altri due amici non riuscirono a dire nulla, ogni parola sembrava suonare superflua in quel momento. Tutti e tre si alzarono e andarono a stringersi attorno all'amico, un abbraccio sincero e sentito da tutti e quattro i ragazzo, forse l'ultimo che si sarebbero potuti dare.

I giorni intanto passavano, le condizioni di salute di Filippo però peggioravano drasticamente. Non passava giorno in cui i tre ragazzi non andassero a trovare il loro amico, ogni giorno però quando tornavano alle loro case temevano che il loro amico non ce l'avrebbe fatta a superare la notte. Per Filippo sapere di non essere solo e avere sempre vicino i suoi amici era come una medicina, ogni volta che quei tre ragazzi gli stavano vicino lui si sentiva meglio, si sentiva come guarito; ma ogni volta che rimaneva solo in quella piccola stanza, ecco che il suo dolore ritornava più prepotente di prima.                                                                                                                                                                                                                                                  Un giorno in cui Filippo sentì di essere prossimo alla morte prese tra le mani il rosario di sua madre e dopo averlo stretto fra le dita iniziò a chiedere aiuto al Signore “Ti prego Dio, non voglio restare solo. Non voglio separarmi dai miei amici, ti prego.” I grani del rosario che il ragazzo stringeva fra le dita si bagnarono delle sue lacrime mentre quelle parole risuonarono per tutta la stanza.

I fiori di ciliegio ormai era sbocciati e il loro profumo si espandeva in tutto il prato, i quattro amici se ne stavamo sotto il grande albero: Dario guardava i fiori che danzavamo mossi dal vento, Cesare e Matteo si beavano del calore del sole che con dolcezza accarezzava la loro pelle, Filippo invece se ne stava sdraiato e dormiva un lungo eterno sonno vicino ai suoi tre amici.

   
 
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