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Autore: lottieverdeen    13/10/2012    3 recensioni
Inutile Cato, oramai è tutto inutile, le tue suppliche sono parole buttate al vento, non vedi, che io, Clove, la ragazza più coraggiosa e più
crudele che sia mai esistita sto morendo? Non vedi che ormai è finita? Guardami ora Cato, perchè mi guarderai per l'ultima volta.
Guardami ora e non dimenticarmi mai, non quando tornerai al distretto, non quando riabbraccerai la tua famiglia.
Guardami ora. Non sembro innocente e senza peccati? Non sembro una ragazzina che non ha mai ucciso?
Guardami un'ultima volta e dimentica tutti i miei difetti, un'ultima volta, perchè presto sarò sotto terra. Dimenticata da tutti.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clove
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il tempo del rimorso era finito, le lacrime esaurite.
I ricordi erano solo uno stupido spreco di tempo, e Clove aveva bisogno di tutto il tempo che poteva trovare.
Tre mesi alla mietitura. Si sarebbe offerta e avrebbe vinto. Tre mesi in cui doveva dare tutto.
Migliorare tecniche già perfette e impararne di nuove. Ma c'era poco da imparare per Clove. Sapeva già tutto.
Non pensava più a Cato, L'aveva ignorato per tutto il tempo che era pasato, e a Clove stava bene cos'.
Non poteva permettersi distrazione, doveva allenarsi.
Il tempo passava troppo velocemente. La ragazza aveva compiuto 15 anni. I tre anni all'accademia erano passati in fretta.
Gli allenatori dicevano di aspettare, ma lei non ne aveva più voglia. Non avrebbe imparato molto di più in un anno.
I ragazzi tenevano nascosto chi di loro si sarebbe offerto volontario, ma questo non preoccupava Clove.
Il misterioso tributo non le avrebbe dato molto filo da torcere.
Nessuno le avrebbe potuto impedire di vincere. Sarebbe tornata piena di onore e gloria. Una risata malvagia si fece strada sul volto di Clove. 
Era fiera di quello che aveva fatto, fiera dei risultati raggiunti, fiera della sua cattiveria.
Nel profondo del suo cuore sapeva che era sbagliato. Ma lei non ascoltava il suo cuore, solo la sua fredda mente calcolatrice.
Avrebbe dato agli spettatori un bel spettacolo. Avrebbe straziato gli altri ragazzi. Avrebbe fatto soffrire tutti.
Avrebbe dimostrato a tutti che lei era la creatura più malvagia di Panem.
Si, il tempo del rimorso era definitivamente passato.

Il sole splendeva alto nel cielo. Era finalmente il giorno della mietitura.
Il giorno in cui Clove si sarebbe offerta volontaria. Per vincere.
Fu estratto il nome di una inutile ragazzina, subito Clove si precipitò verso il palco.
"OH, bene bene! Abbiamo una volontaria." La voce stridula della presentatrice raggiunse a mala pena Clove.
Guardava il pubblico. Fiera, crudele e sadica.
Chi sarebbe stato il misterioso ragazzo, così egocentrico da tenere nascosta la sua identità fino alla fine?
Pensava di fare una figura migliore così?
Un urlo : "MI OFFRO VOLONTARIO"
Il cuore di Clove quasi si bloccò:
Il misterioso tributo di distretto 2 era Cato.


Per la prima volta in vita sua Clove si sentiva bella.
La corazza che indossava le donava forme e bellezza che non aveva mai posseduto.
Clove sorrise. Era un sorriso malvagio e bello allo stesso tempo.
"Resta così" Le disse sorridendo. "Ma non sorridere troppo, sennò a me non restano sponsor."
Per una volta Clove non si arrabiò. Normalmente avrebbe ucciso un ragazzo dopo un commento del genere.
Il loro carro entrò per secondo. Tutti applauidivano e urlavano il suo nome.
Era bello sentirsi al centro dell'attenzione.
Poi le urla ammutoliro. Ora non urlavano più il suo nome.
"KATNISS" "KATNISS"
Distretto 12 le aveva rubato la scena.

Il bagno iniziale era una cosa noiosa.
Non poteva far soffrire le sue vittime. Doveva uccidere velocemente, se non voleva morire anche lei.
Si erano alleati con quelli dell'uno. La ragazza era inutile.
Una stupida sgualdrina in cerca di attenzioni. Da Cato.
La rabbia saliva in Clove, ogni giorno che passava l'istinto omicida della ragazza aumentava.
Voleva vedere la biondina morta.
"Cato qua... Cato là..." Le sue urla stridule da oca erano insopportabili.
E Cato le dava corda. Forse era quello che dava più fastidio a Clove. Cato non badava neanche più a Clove.
Se non avesse ancora un conto in sospeso con la ragazza del 12, l'avrebbe perfino ringraziata per aver fatto cadere il nido degli aghi 
inseguitori su Glimmer.
Quando Clove vide il corpo morto di Glimmer si mise a ridere, e per sua grande sorpresa anche Cato sembrava felice. No. Sollevato.
"Pensavo che ti piacesse Cato." disse ghignando Clove.
"Pensavo che non ti interessasi Clove" 
"E chi l'ha mai detto?" Domandò la ragazza.
"Forse Clove... forse stavo solo cercando di farti diventare gelosa?."
Clove guardava Cato, ancora non capiva  cosa voleva dirle.
"E forse ci sono anche riuscito?"
"Dimenticatelo Cato. Si impara dai propri errori."
"Vuol dire che ti piacevo?"
"Può darsi." Disse Clove. Con un sorriso se ne andò.

  
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