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Autore: My Pride    13/10/2012    3 recensioni
~ Raccolta di cinque flash fiction fluff incentrata sulla coppia ZoSan&San/Zo ♥
» 5. Shining stars
Sin da bambino, quand'era ancora a bordo del Baratie e prima ancora sulla nave da crociare sulla quale aveva lavorato, aveva sempre osservato il mare e si era perso nel contemplare le onde che si increspavano grazie al lieve venticello che si innalzava di tanto in tanto, ma mai come quella notte aveva trovato tremendamente interessanti le stelle e il colore bluastro del cielo che li sovrastava. Ed era ancora lì, adesso, ad ascoltare il suono dell'oceano e il respiro profondo di Zoro.
[ Partecipante alla «Fluff Fest» indetta dal forum Contest&Challenge Mania ]
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Four seasons (with your love)'
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Our first date

Titolo: Our first date
Fandom: One Piece
Tipologia: Flash Fiction [ 809 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Sanji Black-Leg, Roronoa Zoro
Rating: Giallo
Genere: Generale, Sentimentale, Fluff
Avvertimenti: Shounen ai, Assurdità sparse, What if?
Humanity Strip: #10. Scarpe
Tabella/Prompt: Cibo › 06. Polpette
Contest&Challenge Mania, Tabella/Prompt: Autunno › Cambiamenti


ONE PIECE © 1997Eiichiro Oda. All Rights Reserved.



    Il cambiamento nella loro relazione non era stato così radicale. Prima c'era stata la totale indifferenza, poi gli scambi di battute taglienti; in seguito erano venuti gli insulti pesanti e le sfide, entrambe per celare il rispetto che, bene o male, provavano l'uno per l'altro; senza che nessuno dei due se ne rendesse conto, qualche tempo dopo, erano cominciati gli sguardi gettati di nascosto, quegli sguardi ricchi di un sentimento al quale non avrebbero saputo dare un nome. Quando era arrivato anche il primo bacio, scappato quando entrambi avevano alzato un po' troppo il gomito, avevano realmente capito che cosa significasse tutto quel punzecchiarsi e il cercare di attirare l'attenzione dell'altro: si erano innamorati. Loro due, che sin dal primo momento in cui si erano guardati in faccia avevano provato subito un certo tipo d'antipatia, si erano innamorati.
    Era quasi ironico, a ben pensarci. Però, e bisognava ammetterlo, a loro stava bene anche così. O almeno era ciò a cui stava pensando Sanji in quel momento, seduto al bancone di una locanda accanto a Zoro. Erano scesi in città per fare rifornimento e, per quanto avesse storto il naso al pensiero di entrare in quella sudicia bettola, alla fine aveva vinto il brontolio del suo stomaco e aveva seguito lo spadaccino, accomodandosi sullo sgabello e ordinando qualcosa al volo. Il cibo si era rivelato meno peggiore di quel che si era aspettato - mancava il sale e anche un po' d'aroma, certo, però era mangiabile, almeno -, e anche la compagnia di Zoro non era stata male, visto che non aveva fatto l'idiota come suo solito.
    «Queste polpette non hanno nemmeno un po' di sapore», asserì d'in tratto il Vice Capitano, osservando la polpetta di carne che aveva infilzato con la forchetta. Non sembrava convinto nemmeno della sua forma, dato il sopracciglio sollevato.
    A quella costatazione, però, Sanji si lasciò scappare uno sbuffo ilare. «E da quando te ne intendi di cibo, tu?» gli domandò ironico. «Pensavo che ingurgitassi soltanto qualsiasi cosa ti mettessero davanti».
    «Ohi, per cosa diavolo mi hai preso? Per una pattumiera?» borbottò di rimando Zoro, allungando una mano per afferrare la bottiglia di sake; dopo essersi portato la polpetta alla bocca, poi, avvicinò alle labbra anche la bottiglia, scolandosi un bel sorso di liquore per accompagnare il cibo, il tutto sotto lo sguardo alquanto divertito del cuoco. Nessuno spreco di cibo, in sua compagnia. Questo l'aveva imparato fin troppo bene.
    Stavano per apprestarsi a pagare e ad andarsene quando Zoro si sentì picchiettare una spalla, e nel sollevare un po' lo sguardo si vide davanti un tipo grande e grosso tutto muscoli, la cui fronte aggrottata non prometteva nulla di buono. «Roronoa Zoro?» domandò, e lo spadaccino sollevò un sopracciglio.
    «E tu sei?» gli venne spontaneo chiedere in tono ironico, e, prima ancora che potesse anche solo fare qualcosa, una mano dell'uomo si chiuse a pugno intorno alla sua maglietta bianca, lasciando ben intendere che quel tizio cercava rogne.
    Bastò una frazione di secondo a scatenare una rissa, alla quale si unirono la maggior parte dei tipi presenti in quel locale; uno di loro provò a colpire con un pungo Sanji, che, con un sospiro scocciato, si limitò semplicemente a sollevare una gamba e a colpirlo alla caviglia, facendolo capitolare sul pavimento. «Le loro testacce dure mi rovineranno le scarpe, ne sono certo», sembrò lagnarsi falsamente qualche attimo dopo, ricevendo un'occhiata scettica dal compagno.
    «Vorrà dire che te ne comprerò un paio nuovo».
    «Ah, ma davvero? E con quali soldi, marimo?»
    «Och, sta' zitto». Senza nemmeno sfoderare la sua Ichimonji, Zoro utilizzò unicamente il fodero di essa per colpire al fianco il proprio avversario, premurandosi di mettere in quel colpo tutta la forza che possedeva; l'uomo si accasciò a terra con il fiato mozzato, e Zoro se ne approfittò per gettare una rapida occhiata a Sanji, «Piuttosto consideralo come un primo appuntamento, cuoco», ironizzò, facendolo scoppiare a ridere.
    «Pranzo, liquore e rissa finale... non potevo chiedere di meglio», rimbeccò divertito, avendo il tempo di portarsi una mano in tasca per afferrare una sigaretta prima di sollevare una gamba e assestare un calcio ben piazzato all'uomo che si era gettato contro di lui.
    Lo scontro durò relativamente poco, essendo stati per lo più dei pesci piccoli. Sanji era stato sicuro che fossero passati appena cinque minuti da quando avevano cominciato, però, e bisognava ammetterlo, in un certo senso si era divertito. Non si sarebbe potuto aspettare un vero e proprio appuntamento con quello scemo di Zoro, ma, essendo pirati e uomini, a lui era andata bene anche così. «Manca solo una cosa, per essere un appuntamento che si rispetti». O quasi.
    Zoro, che si era appena sistemato alla cintola la sua katana, gli gettò un'occhiata scettica. «E cosa?» chiese, ma furono le labbra del cuoco poggiate sulle sue a rispondere a quella domanda, lasciandolo letteralmente spiazzato.
    Beh, doveva ammetterlo: quello di baciarlo in pubblico era stato un gran bel cambiamento
.






_Note inconcludenti dell'autrice
Io tra questi due non riuscirò mai a vedere un appuntamento normale, è inutile
Insomma, siamo pur sempre parlando di Sanji e Zoro, e di sicuro loro non sono quel tipo di coppia stucchevole che si regala fiori e cioccolatini o si sussurra frasi romantiche, no? Quindi, boh, penso che se mai avessero un appuntamento, esso si svolgerebbe più o meno in questo modo: pranzo, rissa e bacio finale u_u
Okay, okay, sono fuori di testa e ne sono maledettamente consapevole - anche colpa della febbre, mi sono appena svegliata e non capisco un accidenti di niente -, ma meglio una cosa del genere che quegli appuntamenti troppo stomachevoli dove non riuscirei a distinguere né l'uno né l'altro ò_ò
E dopo queste note ultra-inconcludenti in cui esprimo una mia opinione che può anche non interessare a nessuno, vi lascio e vi ricordo che c
ommenti e critiche sono ben accetti, ovviamente.
Alla prossima. ♥


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