Se quella notte fossi stata più in me stessa, mi sarei persa la cosa più bella della mia vita.
Siamo tutte note dello stesso pentagramma ed il destino è il nostro compositore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Oddio, che male alla testa!
Non riuscivo nemmeno ad aprire gli occhi.
Cerco di avvicinare una mano alla fronte e inizio a massaggiarmi delicatamente.
Ma per quanto piano facessi, le mie dita sembravano pesanti come macigni.
Provo a girarmi, lentamente, perché ad ogni piccolo movimento mi sentivo cadere.
Giravo io o la stanza?
Non ero nemmeno sicura di questo!
Mentre ruoto, i capelli mi finiscono in faccia.
Puzzano schifosamente di fumo. E sì che il mio balsamo alle mandorle aveva una fragranza intensa.
Cerco di indirizzare tutta la forza che mi resta sul braccio destro per tentare di spostare i capelli dal viso, ma appena la mano di avvicina la stanza riprende a girare.
Oddio ma quanto sto male?!
Devo aver esagerato troppo questa volta.
Resto immobile con la testa schiacciata sul cuscino per un’altra mezz’ora.. o forze un’ora, non ne ho idea… forse anche il tempo girava, come la stanza o come la testa.
Le lancette della sveglia facevano un casino tremendo!
Tic-Tac.. Tic-Tac.. TIC..TAC… T-I-C – T-A-C..
Sembravano sempre più forti e insistenti.
Tic-Tac.. Tic-Tac.. TIC..TAC… T-I-C – T-A-C..
Mi stavano spaccando il cranio.
Tic-Tac.. Tic-Tac.. TIC..TAC… T-I-C – T-A-C..
Hey!! Aspetta un momento!
Io non ho una sveglia con le lancette!
Mi alzo di scatto sul letto, tirando fuori un’energia che non immaginavo nemmeno di avere il secondo prima. I capelli mi volano attorno ricordandomi che non c’era tanta differenza tra me e un posacenere. Spalanco gli occhi, ma devo subito richiuderli perché un filo di luce che entra dalla finestra mi acceca e mi fa ritornare quel tremendo male alla testa d prima.
Porto le mani alle tempie, contraggo il viso e cerco di farmi passare quel tremendo dolore. Come se qualcuno mi stesse prendendo a martellate.
Questa non è camera mia!
Dove sono finita?
A poco a poco riapro gli occhi e inizio a guardarmi attorno.
No, questa non è decisamente camera mia!
Ma dove sono?!
Il cuore aveva aumentato i battiti e sentivo il sangue pulsare con violenza nelle vene.
Respiravo affannosamente cercando di ripassare quello che era successo la sera prima e poi..
Mi giro alla mia sinistra, gli occhi intanto si erano abituati a quel fottuto raggio di sole che prima mi aveva ammazzata, che proveniva proprio da quella direzione.
Mi giro e lo vedo.
Lì accanto a me, avvolto a metà tra le lenzuola stropicciate.
Oh mio Dio! Cosa avevo fatto?
Cosa era successo quella sera?
Non potevo crederci.
Chi era questo ragazzo?
E dove mi trovavo?
Avrei dovuto scappare.
Rivestirmi e scappare.
Ma non ci riuscivo! Lo shock mi aveva paralizzata.
Restavo lì su quel letto a fissare il corpo di questo sconosciuto, con la mente vuota e le tempie che scoppiavano.
La sua schiena risplendeva a quel raggio di sole.
Era sicuramente una delle schiene più belle che avessi mai visto.
Poi ad un tratto, come se avesse percepito i miei occhi puntati su di lui, questa creatura quasi eterea si volta e i nostri occhi si incontrano.