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Autore: Verobelieber    13/10/2012    9 recensioni
Luce ha perso il padre, e con lui la capacità di amare e la passione di dipingere.
La madre per mantenerla fa la sgualdrina, portando i suoi clienti a casa mettendo quindi in pericolo la ragazza. Per farle avere una vita migliore, la madre acconsente che Luce vada a vivere a Los Angeles con Stef, la sua migliore amica.
Nella scuola di Luce c'è un ragazzo di nome Justin, puttananiere di prima categoria, che
riuscirà a guarire il suo cuore dal dolore...
All'inizio solamente per una scommessa, ma in seguito egli capirà ben presto di essere innamorato della ragazza.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazze ho passato i debitiiiiiii!!!! 
Non potete immaginare la mia felicità!
Coooomunque mi sono messa subito all'opera, ma purtoppo fra una cosa e l'altra ho continuato a rimandare e quindi sono passati de ms...
...Come?
Ho detto che sono passati due ms... Eh? OK CAZZO SONO IN RITARDO DI DUE MESI SCUSATE TANTISSIMO!!!
 Okok insultatemi nelle recensioni, e mi scuso meglio dopo :)
Ah avete notato che figo il banner *-* A me piace mucho, anche perchè ci ho messo due pomeriggi per farlo :)
IMPORTANTE AVVISO SOTTO!
A fondo capitolo aiehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh <3
 
Luce's pov:
 
Felicità.
Pura, semplice, veritiera felicità.
Era tutto quello che sentiva il mio corpo in quel momento, tutto quello che ogni singola mia particella percepiva e trasmetteva.
Abbracciata al mio amore, a riversare lacrime amare sulla sua maglietta e a stringere con le dita la soffice stoffa, ero felice.
Piangevo sfinita, distrutta e stufa, per tutto quello che abbiamo dovuto sopportare prima di ricongiungerci, e piangevo di gioia, per poterlo ancora stringere fra le braccia, accarezzargli i capelli e baciare le sua labbra dolci e perfette.
Sussultai alla frenata brusca dell'auto, ora ferma davanti all'hotel di Justin.
"Piccola siamo arrivati, calmati adesso" mi sussurrò dolce, baciandomi leggermente una guancia bagnata dalle lacrime.
Io annuì, per poi riattaccarmi al suo corpo e lasciarmi sollevare completamente di peso, avvertendo l'aria fredda della sera sulla pelle.
Mi strinsi maggiormente al suo corpo caldo, mentre Justin si destreggiava nella spaziosa hall per arrivare all'ascensore.
Eccitata all'idea di ripossederlo incominciai a baciargli lentamente il collo, facendolo sussultare più e più volte, rischiando di sbagliare il tasto del piano. Le mie mani correvano fra i suoi morbidi ciuffi, mentre l'ascensore barcollava continuando a salire sempre più su, fino all'ultimo piano. Appena le porte si aprirono ci rivelarono un altra porta, bianca come il latte, con una fessura argento in cui Justin stava inserendo una tessera magnetica. Al lato destra della porta si poteva leggere dentro una targhetta con la scritta: "Suite Royal".
"Però ti fai trattare bene eh?" pronunciai piano e con voce roca, interrompendo i miei languidi baci sulla sua pelle nivea.
Emise un risolino sommesso, per poi spalancare le porte. "Solo il meglio per la mia principessa" pronunciò dolce, facendomi scendere dalle sue braccia e posandomi a terra, per poter ammirare la stanza, o meglio l'appartamento.
Davanti all'ingresso c'era un tavolino basso rivestito d'oro, sul quale erano riposti champagne, dolci e frutta di vari tipi. Stava al centro di un elegante tappeto persiano, con in ambedue i lati due divani di pelle color violetta. Davanti a ciò un caminetto basso, che lasciava intravedere dietro ad esso l'ampio letto matrimoniale a baldacchino, con copriletto e lenzuola rosse e oro, al richiamo del tavolino.
Dietro il muro non esisteva, bensì la parete era ricoperta da vetri e vetrate oscurate all'esterno, in modo da poter vedere ma non essere visti.
Spalancai la bocca estasiata, iniziando a correre per ammirare la vista. Abbandonai i tacchi ai piedi del letto e mi ci si tuffai sopra, sporgendomi dal lato dei cuscini contro uno dei tanti vetri. San Francisco era magica.
Potevo vedere i diversi grattacieli, uno spazio verde conosciuto come il polmone della città e in fondo, sovrastante in mare, il Golden Gate.
"E' da togliere il fiato" sussurrai nuovamente. "Non come la persona che sta condividendo con me questo momento" la voce candida di Justin mi arrivò vicina all'orecchio, e girandomi rimasi ad un soffio dal suo viso delicato. Allungo una mano mostrandomi due bicchieri di cristallo, e nell'altra la bottiglia di champagne. Me ne porse uno e da galantuomo mi versò un pò del tanto agogniato liquido chiaro e frizzante.
"Un brindisi" disse girandosi verso di me e appoggiando la bottiglia sul comodino. "A te" continuò sorridendo, avvicinando il bicchiere per il consueto 'tin', ma io lo allontanai prontamente sporgendomi con il viso. "A noi" conclusi sorridendo, facendo finalmente scontrare i due bicchieri. Mandai giù il liquido dolciastro sentendo giusto un lieve calore per la gola, che passò subito.
Sollevai gli occhi portandoli sulla sua figura perfetta, intenta a riporre il suo bicchiere.
Le labbra leggermente socchiuse, le ciglia lunghe che contornavano gli occhi vispi e il suo sorriso perfetto e rassicurante.
Lanciai il bicchiere sul fondo del letto e mi fiondai violentemente su di lui, facendolo atterrare di schiena sul morbido materasso.
Gattonai fino al suo viso posizionandomi con le ginocchia ai suoi fianchi, avvicinandomi maggiormente al suo petto facendo incontrare i nostri bacini già eccitati. Spalancò gli occhi incredulo, mentre iniziai a baciargli lentamente il collo e le guancie. 
"Da quando sei così intrepida?" disse annaspando l'aria. Io di tutta risposta mi sollevai leggermente portando le mani ai bordi della sua maglietta, la tirai e feci scorrere la stoffa per tutta la sua pelle candida, per poi lanciarla in qualche dove nella stanza.
Feci per tornare su di lui e dedicarmi finalmente al petto e alle labbra, ma mi bloccò con una presa salda sulle mie spalle.
"Lucinda, ti prego dimmi che non sei andata a letto con qualcun altro, ed è da lì che hai appreso sicurezza" mi misi a sedere osservandolo desideriosa e confusa. Le sue labbra mi attiravano come una calamita, e non ero del tutto indiferrente neanche al rigonfiamento visibile al cavallo dei suoi pantaloni. "Dov'è finita la mia dolce e tenera Luce, quella intimidita anche da un singolo bacio?" chiese triste, accarezzandomi leggermente con le dita la pelle della clavicola. Feci congiungere le nostre mani sul mio corpo, e presi ad accarezzarli la sua.
"Sono sempre io amore, siamo sempre io e te, solo che siamo usciti da un lungo periodo di agonia. Entrambi siamo cambiati, esteriormente quanto interiormente, frustrasti e distrutti da queste settimane. Ma ora siamo insieme, tutto andrà bene da ora in poi. Lo sento" Gli dissi sorridendo, riavvicinandomi leggermente per osservare meglio la sua reazione. "Non mi avevi mai chiamato così" constatò.
"Come? Amore?" chiesi furba avvicinandomi ulteriormente mentre lui annuiva leggermente con il capo.
"Amore Amore Amore Amore!! Mio mio e solo mio!!" gli urlai prima di ricatturare le sue labbra fra le mie.
Emisi un sospiro, beandomi della dolcezza e del sollievo ottenuto. Avevo ritrovato la mia vitamina, la mia aria, la mia droga.
Dopo svariati minuti mi staccai leggermente, per riprendere fiato, notando un sottile filo di saliva che ancora univa le nostre bocche.
"Ah cucciolo..." sussurrai sulle sua labbra. "Si?" chiese piano, alzando gli occhi e puntandoli sui miei.
"Tu sei stato il primo ma anche l'ultimo. Sei l'unico Justin." gli sussurrai in viso, beandomi della sua espressione traboccante di felicità.
"Ti amo" disse semplicemente invertendo le posizioni e cacciandomi con la schiena sul materasso, unendo i nostri petti.
"Sapessi io" gli risposi flebile, beandomi delle attenzioni delle sue labbra sul mio collo nudo. Lo sentì sorridere sulla pelle, mentre piano piano risaliva la mia mandibola e arrivava alle labbra, succhiandole, mordendole e baciandole avidamente, creandomi fremiti in tutto il corpo.
Percorsi repentina il suo petto con le mani, scendendo fino ai jeans scuri e fermandomi sul cavallo, massaggiandolo leggermente. Mi beai della sua espressione confusa ed eccitata insieme, mentre si apprestava a farmi scendere lentamente la zip del tubino, accarezzando man mano i pezzi di schiena nuda. Ci staccammo un secondo per far scivolare il soffice tessuto di pizzo dal mio corpo latteo, ma subito tornammo feroci ognuno sulla pelle dell'altro. Io, scontenta dell'ingiustizia di essere già in intimo, iniziai a sbottonargli i pantaloni, mentre con l'altra mano tiravo e lasciavo il suo elastico dei boxer.
"Aia!" esclamò stringendo possessivamente un mio seno in segno di vendetta, mentre io emisi 
una leggera risatina. "Oh povero piccolino" sentenziai ironica, portando le mie mani al suo viso e trascinandolo con forza davanti al mio. 
"E' finita la pacchia sai?" gli dissi furba, per poi baciare le sue labbra con tutta la passione che avevo accumulato nel corpo in queste settimane.
Justin si mise a sedere trascinandosi dietro me, io aprì le gambe e strinsi il suo bacino, mentre lui intrappolò la mia schiena.
Eravamo attorcigliati come l'edera sui balconi, uniti per sempre, potevano tagliarci e farci del male ma noi saremmo comunque ricresciuti.
Si staccò per passare avido ai mie seni, leccandoli e lambendo la pelle intorno ai capezzoli, per poi succhiare questi ultimi.
Emisi più di un gemito senza preoccuparmi di risultare volgare o inappropriata.
Era il mio ragazzo? Stavamo per fare l'amore? Lasciatemi godere in pace!
"Mi piace la nuova te, è assolutamente eccitante!" esclamò con il fiatone tornando a fissarmi con gli occhi arrossati.
"E siamo solo ai preliminari cocco!" gli dissi in faccia, per poi sbottonare veloce gli ultimi bottoni e togliere pantaloni e boxer insieme.
Lui nudo, io in reggiseno di pizzo bianco. Assolutamente divino.
Non potei non far cadere l'occhio sul suo sesso dritto e pulsante, e mi avvicinai a lui maliziosa baciandogli la bocca, mentre una mia mano andò ad accarezzare la sua intimità. Spalancò gli occhi stranito mentre io aumentavo la velocità, avvicinandomi maggiormente con il mio bacino. Justin sorrise beandosi delle carezze, mentre con dita esperte mi andò a slacciare il reggiseno, facendo scendere leggermente entrambe le spalline.
Andavamo a ritmi opposti. Io desideriosa ed eccitata, stavo compiendo ogni gesto furtiva e selvaggia.
D'altro canto lui andava calmo e pacato, beandosi tutte quelle piccole cose che gli erano mancate in queste settimane.
Mentre eravamo impegnati in un altro magico bacio, mi sporsi maggiormente e gli addentai piano la lingua, intrappolandola nella mia bocca.
"M che nincia ai!" blaterò incomprensibilmente, facendomi ridere. "Mi piace la tua lingua" gli sussurrai maliziosa.
Velocemente mi spinse nuovamente sul letto, posizionandosi all'altezza della mia pancia. "Non avresti dovuto dirlo!" ringhiò famelico, iniziando una scia si baci salivosi per tutta la pancia, continuando a scendere fino all'inguine. Arrivato lì scostò leggermente gli slip chiari, e mi aprì maggiormente le gambe.
Dio non vorrà...
Lanciai un grido non appena sentì la sua lingua calda intrufolarsi nel punto più nascosto del mio corpo, facendomi toccare il cielo con un dito, anzi, facendomi spiaccicare sopra a mo di mosca sul parabrezza. "Dio Justin" sussurrai fra un gemito e l'altro, alzando gli occhi sulla sua figura, e constatando felice che mi stava già guardando. Sentì un solletico famigliare percorrermi le gambe, fino a fermarsi al centro della mia intimità e scoppiare. Inarcai la schiena mordendomi le labbra per non urlare, mentre Justin risalì lento sul mio corpo, baciandomi sonoramente in bocca. "Sei un adorabile stronzo maniaco" sentenziai attirandolo a me. "E tu sei bellissima" mi disse strappandomi altri baci.
Sentì le sue mani allargarmi le mani, prima che lui ci si fosse inserito dentro. "Lucinda Marie Lewis, vuoi essere di nuovo solamente mia, stanotte?" mi chiese dolce, spostando i suoi occhi nei miei. "E me lo chiedi pure amore mio?" gli risposi sorridendo, baciandogli ancora, ancora ed ancora quelle labbra prefette, mentre sentì la sua punta avvicinarsi alla mia apertura."Di...dimmi se ti faccio male ok?" iniziò tornando improvvisamente serio. Io annuì piano, stringendo il bacino al mio per fargli capire che era tutto a posto. Dopo un lungo respiro diede una leggera spinta e mi penetrò dolcemente, iniziando a muoversi lentamente.
Sentì il consueto bruciore iniziale, che ben presto si tramutò in piacere.
E in quel momento, risi.
Non so il motivo, non so la ragione ma risi, semplicemente.
Risi perchè tutto quello che era successo era una cazzata, noi non avevamo mai veramente litigato, eravamo sempre stati uniti.
Magari ci legava solo un sottile filo invisibile, ma anche quello, non si era mai spezzato.
Alzai gli occhi e li puntai in quelli di Justin, e con mia gioia notai che anch'esso stava sorridendo. Il mio piccolo angelo mi sorrideva.
"Ti amo Justin, con tutta me stessa" gli sussurrai fra i sospiri, allacciando le braccia alla sua schiena. "Sapessi io amore, sapessi io" finì lui, per poi concentrarsi sul mio povero e già distrutto collo, ricominciando a morderlo e a succhiarlo.
Chiusi gli occhi beandomi di tutte le sensazioni che si stavano trasmettendo per il mio corpo, finchè non sentì Justin emettere un gemito soffocato, ed appoggiare il capo sul mio petto, continuando però a spingere. Infatti poco dopo venni anch'io, stringendolo forte a me e baciandogli più volte il capo sudato. Con poche forze allungò una mano e ci coprì con il lenzuolo e il piumone rosso ed oro, scendendo da sopra di me e allacciandomi le braccia dietro la schiena. Con la mano percorsi tutto il suo viso, intrecciando poi le mie gambe fra le sue.
"Buonanotte amore, fai bei sogni" mi sussurrò per poi baciarmi dolcemente. "Buonanotte Justin" sussurrai in risposta, stringendomi a lui.
Non credo che stanotte potrò fare un sogno più bello della mia attuale realtà.
 
 
Justin's pov:
 
Mi svegliai scocciato sentendo un fastidioso freddo intorno a me, al posto del calore della mia Luce.
Già... Mia di nuovo, finalmente e definitivamente. 
Non avrei più permesso a niente e nessuno di portarmela via, per nessuna ragione al mondo.
Allungai la mano sull'altra parte del morbido materasso e mi stupì di trovarlo vuoto. Mi alzai di scatto iniziando a sudare freddo, cercando di mettere a fuoco la stanza buia. La radiosveglia trasmetteva sul soffitto l'ora scritta in rosso lampeggiante, e in quel momento segnava le 04:23. Possibile che se ne sia andata? 
Feci scivolare via le coperte dal mio corpo ancora nudo e mi alzai stanco, cercando di camminare a tentoni fino al bagno, per controllare se fosse li. Ma niente.
Iniziai ad avere davvero terrore, puro terrore nei suoi confronti, per il fatto che potrei rimanere di nuovo solo, risentendomi vuoto.
I miei occhi ormai si erano abituati al buio, e velocemente tornai verso il letto, per prendere il cellulare e provare a chiamarla.
Nel farlo però, mi accorsi con innato sollievo che una minuta figura raccolta da un lenzuolo se ne stava nell'angolo più in disparte della stanza, a pochi centimetri da una vetrata, raccolta su se stessa.
Sospirai rincuorato, avvicinandomi lentamente e con passo ciondolante. Mi sedetti anch'io infianco a lei, trovandola sveglia a fissare un punto indefinito aldilà dei grattacieli. Aveva i capelli lasciati liberi di cadere sbarazzini sulle spalle ricorperte dal lenzuolo, e il bellissimo viso illuminato dalla luce chiara della luna appoggiato alle minute braccia, che a loro volta cingevano le gambe chiare. La fissai per svariati minuti, beandomi della sua bellezza e di tutto quello che lei significava per me... Il mondo, potrei dire.
"Non credo di essere stata mai abbastanza per nessuno sai? Non abbastanza bella, non abbastanza forte, non abbastanza brava, non abbastanza simpatica, non abbastanza niente. In ogni cosa che facevo c'era sempre qualcuno più bravo o capace di me, che mi surclassava sempre lasciandomi nell'ombra più totale. Non... penso di essere mai significata qualcosa per qualcuno appena un minimo rilevante da farmi sentire felice e viva, senza bisogno di camminare a passo svelto davanti a certi gruppi di persone o evitare certi posti frequentati dai cosiddetti VIP.Ma con te è diverso." Alzò lo sguardo su di me, regalandomi un timido sorriso, mente io continuavo ad ascoltare il suo discorso, con il cuore in mano. "Con te mi sento viva, unica importante. Mi sento come se gli altri dovrebbero abbassarsi o allontanarsi perchè sanno che per te ci sono solo io. Mi sento come una principessa in una favola ed è quello che credo che io stia vivendo, solo senza i castelli e i draghi" Fece una lieve risatina prima di appoggiare la testa sulla mia spalla scoperta, chiudendo gli occhi ed aspirando a piedi polmoni il mio profumo.
"Sei la svolta nella mia vita Justin, quella pedina che mi ha aiutato a fare scacco matto, quel qualcosa di inaspettato, che mi ha cambiato totalmente e stravolto i miei piani. Non potrei chiedere qualcuno di meglio, quindi credici quando dico che ti amo davvero" finì sorridendo, mentre le mie braccia stringevano la sua pelle chiara e candida. "Sai appena ho sentito il letto vuoto mi sono sentito morire, avevo paura che te ne fossi andata, per sempre" ammisi piano, stringendola maggiormente. Lei scosse il capo ridendo, per poi baciarmi leggermente sulla bocca.
"Non potrei mai lasciarti Justin, non c'è l'ha farei" sussurrò sincera. Con il cuore a mille unì le nostre labbra, in una serie di baci casti e 
dolci, facendola piano piano scivolare sotto di me. "Sei tutta la mia vita, piccola peste dagli occhi di ghiaccio" dichiarai ridendo, chiedendo in seguito un accesso più completo alla sua bocca, iniziando a ripercorrere i suoi tratti con la lingua, facendola mia solo con un bacio.
Con una mano le accarezzai il fianco scoperto, provocandole una miriade di brividi, visibili dalla sua pelle d'oca.
Quando notai però qualcosa di umido toccarmi la guancia mi bloccai fissandola intensamente. "Amore tutto bene?" chiesi allarmato.
"Perchè 
piangi?" continuai asciugandole quella piccola goccia. Annuì sorridendo piano.
"E' che... sono felice, finalmente, dopo tanto tempo"
Non mi servì sentire nient'altro, la spinsi definitivamente contro il pavimento morbido a base di moquette ed iniziai a lambirle interi pezzi di pelle lattea, drogandomi del suo profumo e del suo essere.
Scontrai il mio bacino già eccitato contro il suo, facendole scappare un accattivante gemito, e passai con la lingua tutta la lunghezza della sua pancia.
"Sei pronta al secondo round babe?" gli sussurrai maliziosio una volta arrivato al suo lobo.
Lei ammiccò accattivante, per poi scoppiare in una risata cristallina, che dio, faceva invidia agli angeli.


RIP: il mio computer di merda non mi fa mettere le foto oggi :(
 
 
 
Hi my name is Rolanda!!
Ahahah l'avete vista la parodia? C'è fa sbellicare ahahah
...
Ok so che mi state uccidendo mentalmente, perchè credo che questo sia uno dei ritardi più gravi nella storia dei ritardi.
Potrei stare qui a elencarvi i motivi di ogni contrattempo giorno per giorno, ma per voi non cambierebbe niente, avete aspettato, e avete tutto il diritto di essere incazzate. Ancora di più perchè aspettate così tanto per queste merdina, è vero, ci sono scene scomparse da 10 o più capitoli, ma a parte che fanno pace e che Luce ha una crisi esistenziale non c'è molto.
PROMETTO, che ritaglierò ogni giorno un 10 minuti fra allenamenti, scuola, studio, amiche e ragazzo per scrivere, in modo tale che, in vece di stare 2 ore in un giorno, in una settimana e mezza avrete già qualcosa :)
Sono dispiaciuta per quelle che hanno tolto la storia dai preferiti, anche se hanno le loro ovvie ragioni, spero comunque che abbiate intenzione di continuare a seguirmi :)
IMPORTANTE:
Non so immaginarmi il vero e proprio finale di questa storia, ma ho tre ipotesi, e siete voi che dovete dirmi quale preferite:
a) 'Ancora qualche capitolo potremmo reggerlo' in questo caso aggiungerei qualcosa per fare un finale carino finendo intorno al 38.
b) 'Non c'è la facciamo più' caricherò l'epilogo fra 1 o massimo 2 capitoli. (Avverto che sarà alquanto monotono)
c) 'Non mi stuferò mai di questa storia!' In questo caso potrei dilungarmi fino anche al 45-50 ma credo che sarebbe pesante.
A voi la scelta mie predilette :)
Comunque, sono davvero felice di questi due, mi mancava scrivere qualcosa di dolce che li riguardasse :') Le cry!
Mi dispiace che l'altra non abbia molte recensioni, e sinceramente non me la sento di continuarla, pubblico ancora un capitolo in cui chiederò se volete che vada avanti, altrimenti ho già un altra idea in testa :)
Ah, non escludo che a breve potrei pubblicare una OS :D
Spero di trovare almeno 10 recensioni e che i preferiti risalgano, vi amo ragazze!!
 
P.S. CHE CAZZO DI FIGATA è IL VIDEO DI BAAB?!? C'è IL SUO SORRISO è ASSOLUTAMENTE MERAVIGLIO!!
 
 
 
 
   
 
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