Serie TV > I Tudors
Segui la storia  |       
Autore: LadyPalma    13/10/2012    1 recensioni
Potranno Caterina e Maria trovare la felicità dopo inganni, tradimenti e fughe? Forse, ma questo è ciò che può accadere dopo. All'inizio c'è solo una lettera e un altro piano dei Bolena!
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
5.

Erano passate ormai quasi due settimane da quando Maria si era trasferita nel suo Palazzo, due settimane da quando anche Charles aveva abbandonato la Corte e sapeva che quel dettaglio non sarebbe di certo rimasto a lungo inosservato. Quella che stringeva nelle mani era una lettera da parte del Re, che chiedeva espressamente il motivo della sua assenza, ma lui non la stava leggendo, non più, aveva al contrario gli occhi fissi alla finestra, perso nei suoi pensieri, interrogandosi sul da farsi. Avrebbe dovuto affrontare la questione con il Re? Avrebbe dovuto spiegargli l’accaduto che aveva coinvolto la sua prima moglie e sua figlia? Certo, Anna era ancora la Regina d’Inghilterra, mentre Caterina ancora ripudiata, ma l’amore di Enrico non poteva essere così cieco e anzi i Bolena, dopo l’ultimo aborto di Anna, sembravano aver perso gran parte del loro potere. Tuttavia, era un rischio che Charles non si sentiva di correre, avrebbe aspettato il momento giusto; per il momento avrebbe semplicemente accennato vagamente a problemi di salute della Principessa Maria, di qui il motivo di una più sicura e tranquilla dimora.

“Charles, buongiorno” lo salutò Maria entrando nella stanza.

Lui si voltò a guardarla e rispose al saluto con un semplice cenno del capo, ancora in parte perso nei suoi pensieri.

“Oggi siete stati voi ad aver disertato il pranzo” continuò lei con un lieve sorriso.

“Si, stavo ripensando alla lettera di vostro padre” rispose con aria leggermente preoccupata “Non ho altra scelta che tornare a Corte” aggiunse poi posando la lettera sul tavolo del salotto.

“Intendete raccontargli tutto?” chiese la Principessa in un sussurro, animata da un’improvvisa paura, una paura che non riguardava solo lei o sua madre, di cui ancora non aveva alcuna notizia, ma si ritrovò a pensare anche ai rischi che avrebbe potuto correre l’uomo che le era di fronte per averla difesa ed essersi schierato così nettamente contro i Bolena.

Il duca mosse rapidamente qualche passo verso di lei e le afferrò le spalle costringendola a guardarlo. Voleva rassicurarla e darle conforto, ma solo quando si ritrovò a fissare i suoi occhi blu, si rese conto del fatale errore che aveva commesso nell’avvicinarla.

“Non dovete preoccuparvi, non intendo farlo per il momento, troverò una scusa” disse alla fine, mentre lei si limitò semplicemente ad annuire.

Lui avrebbe voluto aggiungere qualcos’altro, ma non trovava niente da dire. Più guardava i suoi occhi, più si chiedeva dove fosse finita la bambina vivace e spensierata, e più si rendeva conto che quella bambina non c’era più. Maria non era più una bambina, e tecnicamente non era più sua nipote. Spinto da quella improvvisa rivelazione, Charles la baciò delicatamente sulle labbra. Maria sgranò gli occhi per un attimo, ma poi si ritrovò a ricambiare quello che era il primo bacio che avesse mai dato.

Non più vergine. Solo le labbra ovviamente.


**

Gregory Cromwell scese lentamente dalla carrozza e si guardò intorno: era ufficialmente tornato a casa. Quando era partito per WhiteHall, su espressa e ambigua richiesta da parte del Re, non era stato molto contento, eppure, nonostante avesse trascorso le ultime due settimane del soggiorno a Corte quasi da solo, senza neppure la presenza di suo padre, adesso nel tornare non era così felice. Sentiva già la mancanza di quella dama italiana che aveva conosciuto per caso, anche se lo rincuorava tuttavia la prospettiva di essere in una sorta di missione proprio per suo conto. Entrò nell’immenso Palazzo che il Re aveva donato a suo padre ormai da un anno, in qualità di suo più fedele collaboratore, e un servitore lo scortò fino all’ufficio personale di suo padre, dove lui l’aspettava seduto dietro la scrivania, leggendo alcune carte.

“Padre!” lo salutò sorridendo, palesando la sua presenza.

“Gregory!” esclamò Thomas mettendo da parte le carte e alzandosi in piedi per raggiungerlo.

Si scambiarono un rapido abbraccio e qualche parola a proposito del viaggio, del lavoro o della situazione a Corte, mentre, calandosi nel ruolo di spia che gli era stato affidato, il giovane Cromwell si guardava intorno alla ricerca di qualche particolare.

“Tutto bene?” gli chiese d’un tratto il padre un po’ confuso, cercando di seguire la direzione del suo sguardo.

Ma Gregory non era molto adatto nel ruolo di spia, e preferiva di gran lunga la schiettezza.

“Padre,devo parlarvi di un argomento piuttosto importante” rispose dopo alcuni attimi in tono serio “E devo farvi alcune domande…” aggiunse in fretta, alzando lo sguardo su di lui.

“Certo, puoi farmi tutte le domande che vuoi!” acconsentì il padre annuendo col capo “Ma prima devo mostrarvi io una cosa” disse poi poggiando una mano sulla spalla del figlio.

Anche il Lord Cancelliere sembrava adesso diventato improvvisamente serio e si fermò  qualche attimo di fronte a lui ancora un po’ esitante. Poi scosse la testa con vigore e iniziò a camminare facendogli cenno di seguirlo. Gregory obbedì e si ritrovò ben presto fuori dalla stanza, ma il suo cervello era ancora rimasto a quelle domande che ancora aveva chiesto.

“Padre, vi prego di ascoltarmi un attimo” lo chiamò ancora “Vedete ho incontrato una giovane a Corte e lei mi ha detto che…” aggiunse poi, pensando che sarebbe stato meglio spiegare le cose dall’inizio.

“Una ragazza? Sapevo che sarebbe successo ed è bella?” lo interruppe suo padre, rallentando di poco il passo e con un sorriso divertito sul volto.

“No! Cioè si, è bella…” balbettò lui colto di sorpresa arrossendo leggermente “Ma non è questo il punto… Lei mi ha chiesto alcune cose… Il punto è che io devo chiedervi se sapete dove si trova al momento una certa persona…” continuò facendosi coraggio.

Thomas però lo ascoltava appena, mentre giunto davanti a una stanza della casa, che il più giovane sapeva essere vuota, si mise a bussare.
“Se so dove si trova chi?” domandò poi lanciandogli una rapida occhiata.

Ma Gregory adesso non aveva più bisogno di alcuna risposta. La porta si era aperta e pur non avendo mai visto così da vicino la persona che aveva di fronte, sapeva esattamente chi era.

“My Lady, questo è mio figlio Gregory” disse suo padre indicandolo, mentre lui ancora stupito, fece un goffo inchino.

E Caterina d’Aragona gli sorrise.
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > I Tudors / Vai alla pagina dell'autore: LadyPalma