14/10/2012
2 recensioni~First...~
-Liam, alzati!
Da sotto il piumone invernale mi arriva lo strillo della pazza sclerotica.
Dieci minuti dopo nessun mio muscolo ha ancora preso l'iniziativa di muoversi e fare un qualsiasi movimento...eeh la forza magnetica di un letto caldo!
-Liam, sono le sette e mezzo!
So che mente, tutte le madri mentono in questi casi, è per "invogliare" i figli ad alzarsi.
-Liam, sottospecie di bradipo! Sono le otto meno un quarto!
Ed ecco la terza chiamata, che per me è come ricordarmi che ho diciotto anni e vado ancora a scuola. Decido di alzare una punta della coperta per sbirciare l'orario (vi ho già detto che non mi fido della schizofrenica): un onda di aria a meno trenta gradi congela il letto. Poi metto a fuoco la vista...
-Ma porca vacca!
Rotolo giù dal letto cercando di tenermi alle coperte con poco successo
-Mamma sono le otto meno dieci! Perchè non mi hai svegliato prima! Tra dieci minuti devo essere a scuola!
La testa di Cristhina sbuca dalla cucina per guardarmi malissimo, sbuffa e mi lancia una merendina al cioccolato
-Uff, grazie.
Borbotto mentre tra i denti ho la colazione e intanto mi infilo i vestiti che mi ha offerto l'armadio.
-Payne, sei in ritardo di secoli.
Chiedo perdono con una smorfia e strisco i piedi verso la penultima fila.
-Ma ti sei pettinato con lo sguardo stamattina?
Urlano dalla curva sud. Tutto lo stadio esplode in una risata.
Ignoro e vado a sedermi e faccio una scannerizzazione della classe: manca Louis, gli sarà andata una foglia secca sul parabrezza del Mercedes e si sarà sentito costretto di lavare e lucidare tutta la sua "piccolina". Ah no, eccolo, cammina tra i banchi quasi a rallentatore per beccarsi tutte le ragazze sbavanti, tra poco scivola se non gli tolgono gli occhi di dosso. Scivola con fare felino nel banco vuoto dietro di me, affianco ad Hallison...
-Ciao Taylor, com'è?
-Ciao Tomlinson, se devi interagire con me, sei pregato di farlo normalmente, comunque tutto a posto.
-Mi piace quando fai l'aggressiva, mrao!
-Louis sei ridicolo...
Lei è così, respinge tutti e accoglie tutto, mi fa impazzire, sono quelle persone che più ti ignorano e più tu le desideri, ma non le ho mica detto qualcosa vi pare? Lei è troppo...troppo. Si è messa a scrivere, così, a caso, ma sicuramente per lei non è a caso, ogni volta sembra che balli con la sua penna...affascinante.
Il prof apre il registro, al contrario, lo gira, si sistema i pesanti occhiali sul naso ricurvo e pesca la malcapitata persona da interrogare
-Prensky! Alla lavagna, prego.
-Grazie, ma..mi giustifico!
Si alza diritta lei mostrando dalla prima fila un gran bel fondoschiena, in risalto dai jeans strappati. Hallison non si metterebbe mai una cosa del genere.
-Ma ha già sei giustificazioni...
-E questa è la settima!
Si dirige sprezzante verso la cattedra legnosa e poggia un foglietto sul registro con la firma improbabile di suo padre.
Così il prof è costretto a chiamare l'unico nome a caso che conosce
-Liam Payne!
Sa già che non farò storie e la sua Bic sta già tracciando la piena sufficenza..
Gli faccio la traduzione completa di un brano latino e cito a memoria le proprietà della terza declinazione, solo un cumulo di parole messe in ordine al momento giusto, ma il prof è contento e gli basta: 9.
Cammino svelto sui ciottoli bagnati dalla neve sciolta, pensando alla giornata scolastica (ho solo quello a cui pensare in fondo), direi un bilancio positivo, nulla potrebbe rovinarlo!
-Porca puttana!
Urlo in mezzo alla strada in prendo al panico, faccia sbiancata e mani tra i capelli, sguardo fisso davanti ai miei piedi. Tutti mi stanno fissando,
Gli occhiali, cazzo gli occhiali! Io non mi so manco mettere le lenti a contatto, come minchia faccio ora??? Ma in cosa sono inciampato? Dov'è questo fottutissimo coso?
In effetti è un coso, cioè non so che sia, torno un attimo sui miei pasi e afferro un buffo pezzo di mettallo cilindrico, tutto incarpognato e con soli due fori per estremità, cos'è? un piffero? Una cannuccia scappata da una mostra d'arte moderna? bah..boh..mah..
Me lo porto a casa, l'assassino dei miei occhiali.
Sto sul letto, gambe incrociate, il sedere che sprofonda nel piumone imbottito e tra le mani il "piffero magico". La mamma direbbe -è destino che ci sei caduto sopra tu e non qualcun'altro, è un messaggio per te certo, per lei è tutto destino e fate e unicorni, mia nonna, da nonna regolare, parlerebbe a proverbi -Tentar non nuoce
E tutti sono dalla parte del coso di latta...chiudo gli occhi ed esprimo un desiderio, uno di quelli affidati alle stelle lontane, vorrei essere più giusto, più figo, come Louis, più strafottente, come il mio migliore amico, Zayn... lo porto alle labbra e soffio, l'aria manco esce, allora inspiro, e questa volta un'inebriante sapore mi riempe i polmoni...
Spazio Autrice
Ciao ragazza, ti stai chiedendo che c'è d'interessante in questa storia? Magari sei già tornata alla home alla ricerca di una fanfiction più coinvolgente. Forse la voglia di leggere ti è mancata già dall'inizio, forse no, ma si sa, è sempre meglio di studiare.
A me è mancata la voglia di scrivere.
Allora facciamo uno sforzo in due, ok?
Io racconto e tu leggi.
Poi tra qualche capitolo, magari, ti accorgi che in fondo questa storia non è così male e continuerai a farle l'onore di leggerla, o addirittura recensirla.
è il primo capitolo e forse finirà in fondo alla home, per questo non pretendo nulla, non chiedo un tot di recensioni per continuare, mi bastano le visite, vedere che qualcuno ha cliccato su questa ff invece che su un'altra. Mi basta questo per continuare.
Spero di risentirti al prossimo capitolo, bacibaci.
<3