Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: lottieverdeen    14/10/2012    2 recensioni
Inutile Cato, oramai è tutto inutile, le tue suppliche sono parole buttate al vento, non vedi, che io, Clove, la ragazza più coraggiosa e più
crudele che sia mai esistita sto morendo? Non vedi che ormai è finita? Guardami ora Cato, perchè mi guarderai per l'ultima volta.
Guardami ora e non dimenticarmi mai, non quando tornerai al distretto, non quando riabbraccerai la tua famiglia.
Guardami ora. Non sembro innocente e senza peccati? Non sembro una ragazzina che non ha mai ucciso?
Guardami un'ultima volta e dimentica tutti i miei difetti, un'ultima volta, perchè presto sarò sotto terra. Dimenticata da tutti.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clove
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un colpo di cannone. Poi al cielo compare il volto di Marvel.
"Deve essere stata Katniss" Dice Cato.
"Non sei dispiaciuto?" chiede Clove ad un tratto.
"Uno in meno a cui preoccuparsi." Clove annuisce.
"Dovremmo spezzare la nostra alleanza." Dice il ragazzo ghignando
"Pensi che sia così stupida Cato? Pensi che riusciresti a battere i miei coltelli?"
"Dai Clove, non illuderdi! Sai benissimo chi vincerebbe tra noi due."
Clove si alza. Il coltello stretto in pugno. Cato era la minaccia più grande da quando era entrata nell'arena.
Non si era mai fidata del tutto di quel ragazzo.
"Appunto. Vincerei io Cato."
Cato impugna la spada. Si studiano, come due predatori affamati di sangue.
Clove è la prima a reagire. Si fionda verso Cato, stava per affondare il coltello quando la voce di Claudius Tempelsmith la distrae.
"Attenzione tributi. C'è stato un cambiamento di regole. D'ora in poi due tributi appartenenti allo stesso distretto possono sopravvivere."
Clove lascia cadere il coltello.
Il ragazzo si fionda verso la ragazza e la abbraccia. 
Per la prima volta in vita sua Clove si sente protetta. Sente la stretta di Cato. Il suo cuore pulsare contro il suo petto.
Ad un tratto un dubbio attroce si impossessa di Clove.
Spinge via da sè Cato e indietreggia.
"Cosa ti ho fatto Clove? Cosa ti ho fatto stavolta?"
"Non tu!" La ragazza raccoglie il suo coltello.
"Non c'è mai stato un cambiamento di regole. Mai. Non in settantatre anni. Perchè dovrebbero cambiare per noi?"
"Non per noi. Per 12." risponde lui.
"Non capisci?" 
Cato la guarda storto.
"CATO! SEI COSì STUPIDO COME SEMBRI? vogliono che una coppia resti per ultima. Vogliono vederci combattere!"
"Cosa?"
"NON CAPISCI?" Cato le appoggia una mano sulla bocca.
"Clove, ho capito. Ma adesso la minaccia più grande sono quelli del distretto 12. Se ci dividiamo sarà più difficile."
"E poi Cato, e poi? Non pensi mai alle conseguenze di una scelta?"
"Sul serio ragazzina cosa ti sta succedendo? Quando mai TU hai riflettuto sulle conseguenze?"
Clove non risponde. 
"Se dovessi pensare alle conseguenze non saresti qua!" Dice Cato.
Clove annuisce. Lei pensava spesso a cosa sarebbe successo se lei non avesse deciso di andare all'accademia.
Appunto. PENSAVA. Il tempo dei ricordi era finito. Clove doveva smetterla di farsi problemi. Lei avrebbe battuto Cato.
"Bene. Restiamo alleati finchè sono tutti morti. Poi riprenderemo il combattimento di oggi."
"E se avessero cambiato davvero le regole?"
"Non illuderti Cato."
"Se tornassimo a casa tutti e due?" chiede Cato
"Piantala! Non torneremo a casa tutti e due! solo uno." che sarò io.
Il sorriso è sparito dal volto della ragazzo.
Potrebbe avere ragione. Pensa Clove. Se volessero davvero far tornare a casa tutti e due i tributi?.
La ragazza ripensa al suo tempo nell'arena. Ha realizzato il suo sogno. E' tra gli otto finalisti e tornerà al suo distretto.
Con o senza Cato.
Staranno di sicuro intervistando suo padre. Sicuramente sarà pazzo alcolizzato come sempre.
Forse sta cantando una canzone agli intervistatori. Una di quelle canzoni squallide con cui ha tormentato Clove fin dalla sua infanzia.
Non è venuta a salutarla dopo la mietitura. Forse è meglio così. Clove non si era sentita triste. 
Era abituata alla solitudine, non le faceva più paura come un tempo.
Niente le faceva più paura.
"Clove ascoltami una buona volta senza interrompermi. Perfavore."
La ragazza annuisce.
"Quando mi hai baciato io..."
"No! Non iniziare con quel discorso Cato!" Lo interrompe Clove.
"Quando mi hai baciato io avrei voluto che non smettessi più."
"Cosa?" Clove si alza di scatto. "Non hai capito? Uno solo Cato! E sarò io!"
La ragazza si gira. Quanto sforzo deve essergli costato per dirle una cosa del genere?
Velocemente si allontana a Cato. 
Come avrebbe potuto ucciderlo ora?
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: lottieverdeen