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Autore: skolirofraevarinia    14/10/2012    1 recensioni
Le fate non esistono? Ditelo a Ecila!
Entrate a scoprire la vita segreta della fata del pozzo...
Un racconto breve scritto per il concorso RiLL Un Racconto in Mostra. Enjoy!
Genere: Comico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho scritto questo racconto per partecipare al concorso RiLL Un Racconto in Mostra, le battute che si potevano utilizzare erano poche (1800 battute spazi inclusi) quindi ho pensato: cosa meglio del delirio di un personaggio magico?
Purtroppo non sono stata ammessa tra gli autori finalisti, ma ero pronta al fallimento, dato che è stato il primo concorso di scrittura a cui abbia partecipato. La cosa che più mi irrita però non è aver constatato i racconti finalisti (su cui avrei molto da ridire, ma non mi esprimerò su questo sito), ma non aver ricevuto alcun feedback sulla qualità della mia scrittura.

Quindi mi piacerebbe molto sapere la vostra opinione!



L'ultima cosa che ammetterò

 

Le fate non esistono e Puff! la mia vicina di casa cade per terra morta stecchita, sottoforma di polvere.
Evitate quindi per favore di dirlo o pensarlo di nuovo. Nell’elenco è compreso: Non credo nella magia, che provoca un micidiale raffreddore, e in generale qualsiasi dubbio al riguardo del mondo fatato, che fa venire i capelli bianchi e le rughe a tutte noi.
Sono nata nel 1787 grazie alla lacrima più pura di tutte caduta in una cavità circondata di mattoni e riempita d’acqua. La mia funesta creatrice è un’innocente bambina di nome Alice, che avendo perso il suo pupazzetto è venuta a frignare in questo luogo, dando vita a un pozzo magico. Dannato destino!
Non solo vivo letteralmente in un buco, ma sono vincolata a chiamarmi Ecila, il suo nome al contrario. Indubbiamente poteva capitarmi di peggio.
Povera fata della quercia… proprio Adrem doveva chiamarsi quel bambino?
Un pozzo non è un luogo piacevole in cui vivere: buio, umido, nessuno che riesca a vedere i miei fluenti capelli color del sangue e la mia pelle azzurrina. Sono famosa e questo non mi dispiace, ma proprio per questo i passanti credono che lanciarmi monetine in testa, come fosse il tiro al bersaglio, sia il metodo giusto per farmi esaudire i loro stupidi desideri.
Voi lo fareste? Io no di certo.
L’unico sollievo è qualche bel giovane che di tanto in tanto trascino qui con me per un po’ di conversazione, ma chissà perché sono tutti poco loquaci e li ripescano un po’ rigidi e puzzolenti. Probabilmente la mia bellezza li lascia senza parole. Ultimamente poi hanno cominciato a prosciugarmi, convinti che la mia acqua possa curare qualsiasi malattia. Poveri illusi!
L’unica conseguenza è la mia pelle secca e screpolata.
Sono davvero stanca della mia insulsa vita. Forse sarebbe meglio se:
“Le fate non esist- ”



Grazie per aver letto! :)

Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate!

  
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