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Autore: ebstin    14/10/2012    9 recensioni
'-Non credo di doverti spiegare altro.- il gelo si cominciava a far sentire nell'abitacolo di quell'auto scassata.
-Invece ho bisogno di spiegazioni Sam.- ribattè Zayn, avvicinandosi sempre più alle labbra viola della ragazza.
-Cosa c'è da capire?- domandò lei retorica usando un tono più alto del dovuto.
-Voglio capire perchè mi eviti come se fossi la lebbra.- rispose lui, mentre sbatteva abbattuto le ciglia in modo più lento degli attimi precedenti.
Cosa poteva ancora inventarsi?
Le risorse erano finite.
-Ecco.. io, beh.. tu..- balbettò mentre le mani sudavano nonostante la neve fuori scendesse inesorabile.
Il ragazzo fu più veloce delle parole sconnesse pronunciate da Sam, che non uscirono mai, bloccate dalle labbra di Zayn, intente a donare un bacio vellutato.
Sam rimase immobile, quante volte aveva sognato quel momento?
-Tu mi piaci. Moltissimo.- concluse quindi Zayn, abbassando lo sguardo.
La ragazza si fiondò subito sulle labbra dolci del moro, ricreando quel contatto appena sciolto
-Non hai idea di quanto ho aspettato queste parole.- rispose Sam con gli occhi che brillavano.'
*
Due ragazzi, diventati ormai adulti, accomunati da una grande passione che sembra essersi spenta, sono costretti ad incontrarsi dopo sei anni. Sarà un bene o un male?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Prologue.

Now.




 


Il mondo ruota da sempre attorno a un asse. Non è perpendicolare ed è solo grazie a quell’imperfezione se sulla Terra c’è vita.
Tutti si scordano infatti di ringraziare i piccoli particolari che fanno di questo pianeta la perfezione.
A differenza della figlia di Madre Natura, gli abitanti di essa non sono perfetti. I loro particolari spesso li rendono solo peggiori, e anche gli uomini che hanno brillato per il loro successo, per la loro perfezione, hanno sempre peccato lungo il loro cammino, disseminando errori e accatastandoli ai lati della loro via.
Tra tutta quest’imperfezione però qualcosa di perfetto c’è.
Sono quei suoni che gli esseri umani riescono a produrre grazie alla tecnica, alle arti da loro inventate e a loro volta insegnate. E Samantha è felice di poter contribuire a quella perfezione mentre preme i tasti del suo piano davanti a un pentagramma ingiallito.
Produce note leggere che volano per la stanza senza l’aiuto di ali, mentre il tempo corre instancabile sulle lancette.
Avrebbe solo bisogno di urlare in quel preciso istante, eppure si limita a suonare per cercare di scaricare un minimo di frustrazione.
Non vorrebbe assolutamente  distrarsi, ma tutto sembra un invito a scappare dall’ordine che trova mentre salta tra le linee del pentagramma, dalla signora che cucina al piano superiore ai bambini che corrono per il vicolo sottostante.
Evidentemente non è giornata per suonare.
Chiude con delicatezza il piano e sorride involontariamente.
Le chiavi sono appoggiate sul mobile dell’ingresso, ormai è abbastanza grande per permettersi il lusso di avere una casa –non enorme ma comunque una casa- propria, da non dover dividere con nessuno.
Non si è mai considerata una ragazza degna di sguardi da parte del genere maschile, probabilmente perché troppo presa dal suo universo parallelo alla vita delle persone.
Scende di due piani e si riempe il petto di aria pulita –per quanto l’aria di Londra lo possa essere- dirigendosi con passo spedito verso la sua auto verde bottiglia.
 
 



Il pennello scorre sulla tela scivoloso, bagnando di colore la tela candida, che sembra pregare di essere imbrattata dalle mani di un pittore e essere riempita di pensieri vivaci.
I colori si mischiano su campo neutro, formando tonalità ogni secondo diverse, aspettando di essere parte di qualcosa di più grande, di un disegno che lasci il segno probabilmente.
Così le linee si plasmano, crescendo e creando una figura di senso compiuto, formando ciò che volevano diventare sin da subito, anche se il pittore non lo sapeva ancora.
E’ come se il pennello si muovesse da solo, spinto da qualcosa di più grande che Zayn non riesce a controllare, data l’ispirazione che sembra essersi finalmente concessa.
Gli artisti sono spesso menti incomprese, nascoste il più delle volte in angoletti riparati della nostra testa, raggomitolati in un luogo pieno di ombre scoraggianti e venti rumorosi.
Per questo Zayn preferisce nascondersi come il suo artista al mondo circostante, lo fa piangere in silenzio quando vorrebbe dipingere alberi dove non ci sono, costruire grattacieli con una matita hb ed essere semplicemente sé stesso, senza filtri o vestiti griffati.
Si limita a reprimere il suo istinto, se ne vergogna; si vergogna di tutte quelle tele che agli occhi di suo padre e la sua ragazza sono perdite di tempo, si vergogna dei pennelli che deve andare a ricomprare perché troppo usurati, si vergogna delle sue mani sporche di pittura.
Perciò si fionda al piano inferiore, pronto a scappare e trovare un attimo di quiete in quel mondo pieno di rumori sordi e amari.
 
Le ruote sfrecciano veloci sull’asfalto bagnato che puzza di pioggia inglese, e Samantha non sa nemmeno dove andare, guida solamente, con la cappotta scoperchiata a novembre, chissene frega se si prenderà un raffreddore o la febbre, quello che conta è distrarsi da tutto.
La velocità la fa sentire come un qualcosa di più normale, cosa che lei purtroppo non è: non che questo le abbia mai recato problemi, sia chiaro.
Gliel’hanno detto in tanti, è diversa, diversa nell’allacciarsi le scarpe, nel camminare, nel non truccarsi, nel vivere la sua vita con una filosofia propria,
La società è l’ acerrima nemica di chiunque cerca di differenziarsi dalla massa, per questo Sam e la società non erano mai state in buoni rapporti.
Preme l’acceleratore, pregando Dio di portarla lontana da quel posto che riesce a portare alla mente ricordi di una persona che non vuole ricordare.
 
Zayn invece si gode il paesaggio dal finestrino abbassato, il Tamigi non gli era mai sembrato più bello.
Si ritrova un’altra volta a scappare da tutto e da tutti, anche se non dovrebbe: è accettato dal suo mondo, vive come nei film, invitato a cene eleganti e a serate nei locali più in voga di tutta Londra, mentre tutto ciò che vorrebbe sarebbe solo un po’ di tranquillità.
E non avrebbe mai pensato che scappare in quel pomeriggio autunnale l’avrebbe portato alla cosa più bella della sua vita.
Samantha alza lo sguardo verso il cielo grigio, pronto a un nuovo temporale, ma è abbassandolo che si stupisce –o spaventa- ancora di più.
Una mini cooper lanciata a gran velocità verso lei e la sua spider verde.
La sua mente cerca connessioni inesistenti tra i neuroni che sono andati in panne.
Al corso di guida le hanno insegnato cosa fare, ma in quel caso tutto le sembra mischiato, privo di ordine logico.
Anche Zayn sente la paura spargersi nelle sue vene, è nella carreggiata sbagliata e un incidente frontale è ormai inevitabile.
Entrambe le auto frenano, creando un frastuono incredibile, ma riducendo il danno causato dalla poca attenzione dei due guidatori.
Gli airbag vengono sparati a 200 km/h e Samantha non ha mai avuto tanta paura in vita sua, può giurarlo.
Il parabrezza è scheggiato quasi del tuttoe sembra sul punto di spaccarsi, l’interno dell’auto è stato deformato dall’impatto, insomma la macchina ormai è un catorcio pronto per la rottamazione.
Si slaccia la cintura e apre la portiera arrabbiata più che mai.
Anche Zayn fa la stessa cosa solo che al posto di partire all’attacco, entra in difesa.
- Ma cosa diavolo le passa per la testa?- urla infatti Samantha fuori dai gangheri.
-Mi scusi..- esclama il moro uscendo dall’auto, rimanendo folgorato dalla donna che si è trovato davanti.
-Sam.- bisbiglia quasi fissandole gli occhi cielo, una delle tante cose che lo avevano fatto innamorare.
La donna invece spalanca gli occhi sconvolta.
-Zayn.- appunta ferrea.
Il silenzio è rotto solo dai clacson delle auto che li superano, mentre la tensione si può persino annusare.
- Sam, io.. devo..-
-Non chiamarmi Sam.- lo corregge con voce tremolante, perché le viene da piangere solo nei momenti meno opportuni?




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heeeeeeeello everybody!
eccomi qui tornata con un'altra storia, perchè boh, questo weeend non riuscivo a dormire :o
due cosette sulla ff:
-questo è solo il prologo dovete dirmi voi se continuare o meno c:
-solo questo capitolo e l'ultimo sono nel 'now' il resto è tutto nel passato
mi ci sono impegnata tanto e spero davvero che questa storia piaccia a voi quanto piace a me, e mi piace taaaaaaanto lol
vi ringrazio per aver letto queste strane note d'autore, e spero che il capitolo sia degno di una recensione.
mi dileguo,
xoxo 
gossip ale.

ps. questo è il link all'altra mia storia c: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1064811
pps. vi lasio con questa immagine, sto ridendo da stamattina AHAHHAHAHAHHAHAHAHHAHAHHAHHAAH 

 

  
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