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Autore: Sanae78    14/10/2012    1 recensioni
Raccolta di storie dedicate a Yotaro, il mitico gatto di Taro Misaki.
PS
Le storie non seguono alcun ordine cronologico.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa, Taro Misaki/Tom
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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10 Il papà di Taro

Ringrazio tutte le persone che leggono le mie storie … buona lettura!

Sanae78

 

 

“Il papà di Taro”

di Sanae78

 

 

“Papà quando potrò ritornare a scuola?” la voce di Taro era debole, affaticata dal gran febbrone che aveva.

Suo padre era seduto vicino a lui e si stava prendendo cura del figlio: “Non lo so Taro, perché hai ancora la febbre molto alta e deve passarti, prima di poter tornare a scuola.”

“Ma così perderò altri giorni di scuola.”

“Lo so figliolo, ma ricordati che prima di tutto viene la salute e, poi, tu sei talmente bravo che ci metterai un attimo a recuperare.”

“Dici davvero papà?”

“Si, cerca di star tranquillo e riposati.”

 

Il signor Misaki teneva una mano sulla fronte del figlio per sentire, quanto fosse calda, e, le sue parole, erano piene d’ amore.

Yotaro era lì anche lui, vicino a Taro e non si perdeva niente di quello che stava accadendo.

 

“E chi penserà a Yotaro?”

“Mi occuperò io del tuo micino e, non appena ti sentirai un po’ meglio, riprenderai a farlo tu.”

“Ma lui è abituato con me …”

“Lo so, ma vedrai che riuscirò anch’ io a prendermi cura di lui … in fondo, se riesco ad occuparmi di te, posso anche occuparmi di lui.”

 

Quando vedeva Taro con il suo papà, Yotaro ripensava alla sua mamma ed a tutti i suoi fratellini che non c’ erano più e gli veniva un po’ di tristezza.

Yotaro era solo un gattino di pochi mesi ed aveva sofferto molto per la perdita di tutti i suoi cari.

I gatti non sapevano cosa significasse avere un papà, perché, di loro, nei primi mesi di vita, si occupava solo la mamma gatta.

A Yotaro mancavano le dolci leccate della sua mamma ed il calore con cui lo riscaldava, quando faceva freddo la sera.

Gli mancava anche quel latte che aveva bevuto, fino a quel tragico giorno, in cui la sua famiglia era stata sterminata.

Il signor Misaki, per certi versi, assomigliava alla mamma di Yotaro, perché anche Ichiro si prendeva cura con tanto amore di suo figlio.

In quei momento, il gattino, aveva invidiato tanto il suo giovane amico umano.

 

“Forza, vieni piccolo che è ora di mangiare!”

 

La voce di Ichiro aveva risvegliato Yotaro dai suoi pensieri, accarezzandolo dolcemente sul dorso.

Anche le mani di quell’ uomo erano calde e trasudavano amore, proprio come quelle del suo amico Taro.

In quella casa Yotaro aveva trovato tanto calore e tanto amore, cosa che era riuscita a fargli superare i dolori che aveva già dovuto subire.

 

“Meuuu!”

 

Il gattino, allora, aveva fissato il signor Misaki con i suoi grandi occhioni pieni di riconoscenza, e , dopo essersi stiracchiato un pochino, l’ aveva seguito.

Ichiro aveva cercato di fare in tutto per tutto quello che faceva suo figlio, cercando di imitarne perfino l’ atteggiamento.

Taro gli aveva spiegato che Yotaro aveva già sofferto molto e che ci voleva molta pazienza con lui.

Yotaro, prima di andare a vivere con i Misaki, non aveva mai avuto dei contatti diretti con gli esseri umani, ed, i primi giorni, era stato molto diffidente, soprattutto nei confronti di Ichiro, e, solo l’ affetto di Taro, era riuscito a farlo ammorbidire.

 

“Bene Yotaro, questa è la tua pappa … mangia con calma, che poi andiamo a controllare come sta il tuo amico Taro.”

 

Ichiro era consapevole di quanto fosse importante quel gatto per suo figlio ed aveva intenzione d’ impegnarsi al massimo per rendere contento il suo Taro.

 

Yotaro in poco tempo aveva terminato tutto ed, insieme, erano ritornati nella camera di Taro che, nel frattempo, si era addormentato.

Ichiro si era rimesso a sedere accanto al letto, mentre Yotaro, delicatamente, era salito sulle coperte, acciambellandosi accanto a Taro.

Yotaro fingeva di dormire e, a volte, apriva un ‘occhio per fissare il signor Misaki, pensando che fosse bello anche avere un papà, e, sentendosi felice, perché ora non si sentiva più solo, ma tanto amato anche lui.

 

 

Fine

 

 

Disclaimer

 

I personaggi presenti in questa storia appartengono a Yoichi Takahashi.

 

Note

 

  • Yotaro è un personaggio di Yoichi Takahashi ed appare in una piccola vignetta del volume. 25 di ‘Capitan Tsubasa’ in cui dice ‘Salve, sono Yotaro Misaki!’
  • Yotaro era anche l’ amato gatto di Yoichi Takahashi, e, l’ autore, al termine di ‘Capitan Tsubasa World Youth’ scrive ‘Infine, dopo undici anni di vita insieme, proprio nel periodo in cui finivo questo lavoro, è spirato il mio amato gatto Yotaro, possa riposare in pace …’, Yoichi Takahashi ottobre 1997
  • Questa storia è ispirata dai miei gatti e dalle loro avventure

 

 

 

 

  
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