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Autore: Hatsuyo    14/10/2012    2 recensioni
Proprio in riva al lago della scuola, in un momento perfetto, Lily, James e Severus mostreranno ciò provano.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Lily si stava aggiustando la veste color prugna. Con un piccolo sbuffo di irrequietezza notò che il bordo della lunga manica destra si stava sfilacciando, allora fece un piccolo gesto con la bacchetta e lo fece tornare a posto. Nel dormitorio femminile dei Grifondoro, tutte le ragazze dormivano profondamente, eccetto lei, sapendo che, se anche ci avesse provato, l'emozione l'avrebbe tenuta sveglia.
Per qualche strana ragione, aveva finalmente accettato di uscire con James Potter, brillante allievo del settimo anno, nonché ragazzo un po' presuntuoso, arrogante e vanitoso, un gran miglioramento, rispetto a due anni prima. Decisamente non era il suo tipo, allora perché da qualche mese sentiva le farfalle nello stomaco quando lo vedeva, o si scioglieva se lui la salutava? Non c'era spiegazione, ma quando lui le aveva proposto, dopo tanti rifiuti, di uscire insieme, lei, dimenticandosi di tutti i litigi davanti alla scuola, di tutte le fatture che gli aveva lanciato e di tutte le volte che lo aveva sgridato,  aveva risposto "si", cercando comunqe di mantenere il tono gelido e maturo che usava con lui.  
Quindi, in quella serata fresca e piacevole, si sarebbe vista con lui, che l'aspettava in Sala comune. 
Lily si guardò nello specchio del dormitorio, i suo occhi verdi erano più luminosi del solito e la sua autostima meno forte. La ragazza aprì la porta di fronte a lei e scese con grazia la scala che portava in Sala Comune, lì, ad attenderla, con un mantello argenteo e una vecchia pergamena in mano, si trovava James, i capelli scuri disordinati e un sorriso stampato su quel volto perfetto.
Lily sorrise, quegli ultimi gradini sembrarono durare secoli e, persa nello sguardo di lui, gli si avvicinò, poi distolse lo sguardo, sentiva il cuore martellarle nel petto, certa, per qualcosa che sentiva dentro, che battesse all'unisono con quello di James. Lily alzò gli occhi per navigare in quelli castani del ragazzo, indossava una lunga veste verde bottiglia.
James la contemplò come se non avesse mai visto nulla di più bello e le passò una mano sul braccio con delicatezza, perché era sicuro che se l'avesse toccata con più forza, lei si sarebbe frantumata come vetro e lui si sarebbe trovato nel suo letto,  quel momento era troppo bello per non essere un sogno. Poi parlò, con la voce piena di gioia -Sono contento che tu abbia accettato l'invito, ero sicuro che mi avresti di nuovo lanciato una fattura Orcovolante- e il sorriso gli si allargò.
-Non credere che non ci abbia pensato, Potter- ribatté lei gelida, ma le labbra le si incurvarono in un sorriso -cos'hai lì?- chiese, accennando al mantello argenteo e alla vecchia pergamena.
Il sorriso di James vacillò -Hem...- rispose -so che non ti  piace violare le regole, Evans, ma...- la guardò negli occhi verdi, non aveva mai capito come potessero essere così belli -...dovremmo fare qualche eccezione, stasera- concluse.
-Se è questo che devo fare per uscire con te, lo farò- disse Lily, non le importava niente delle regole, voleva solo stare con lui.
James la guardò incredulo e sentì che il suo cuore accellerava, Lily voleva davvero uscire con lui. Allora le porse il braccio e sussurrò -vieni vicino a me-. Lily gli si avvicinò, James poteva sentirne il fiato sul collo. Poi prese il mantello e coprì entrambi.
Lily gli sorrise -Dove andiamo?- chiese, raggiante.
-Lo vedrai- rispose James, facendole l'occhiolino. 
Insieme uscirono dalla Sala Comune e James sussurrò qualcosa che suonava come un giuramento, poi colpì la pergamena che aveva in mano con la punta della bacchetta. Era una mappa.
Lily la guardò stupita, ma non chiese niente, anzi, lo abbracciò.
James le sorrise lentamente e arrivarono all'ingresso, ma qualcuno li seguiva. Il ragazzo non guardava più la mappa, o si sarebbe reso conto che non erano soli, aveva occhi solo per Lily, non aveva mai amato qualcuno così tanto. Si avvicinarono al portone d'Ingresso, il costude si dimenticava spesso di chiuderlo e loro uscirono nella notte. 
La brezza accarezzava i loro visi, anche se coperti dal mantello. Non faceva freddo, era la serata più bella dell'anno. 
Lasciando il portone socchiuso, James condusse Lily verso il lago, non sotto al faggio dove si sedeva con gli amici, ma più in fondo, verso una piccola area circondata dai cespugli. Piccole candele bianche alleggiavano sopra una tovaglia rossa, distesa sull'erba.
Lily uscì da sotto il mantello e si portò le mani al cuore, tutto quello era davvero meraviglioso. Le candele illuminavano anche il lago lì vicino. Lei si voltò verso James, che si era tolto il mantello.
Lui le sorrise dolcemente -Spero non faccia troppo freddo per te, Evans- sussurò, facendo un passo verso di lei.
-Forse, leggermente- rispose sempre in un sussuro lei, avvicinandosi a James, sentiva il suo cuore battere come non aveva mai battuto e vedeva solo lui d'avanti a se.
James le strinse le mani -Allora è meglio se stiamo vicini- poi la guardò negli occhi.
Insieme, si avvicinarono fino a sfiorarsi con la punta del naso, erano così vicini...socchiusero gli occhi e stavano per baciarsi quando...
-NO!-
Lily e James si separarono di scatto e si voltarono. In piedi, davanti a loro, c'era un giovane dai lunghi, unti capelli neri, un naso adunco e il volto pallido e olivastro, deformato dalla rabbia.
-Mocciosus!- sibilò James, con tutto il disprezzo e l'odio che poteva provare -Cosa ci fai qui?! Pensavo ne avessi abbastanza di essere appeso per la caviglia!- 
-Lily, non farlo- disse Severus, quasi in tono supplichevole, ignorando James.
-Cosa vuoi?- esclamò lei, arrabbiandosi. Poi tirò fuori la bacchetta e la puntò su Severus, anche James aveva tirato fuori la sua.
-Lily, ti prego, devi ascoltarmi- supplicò lui, e una lacrima gli scivolò sulla guancia -ti prego, ho bisogno di dirtelo-
James lo guardò in cagnesco, ma davanti a Lily non si era mai permesso di attaccarlo -Lily, ti prego, lascia che ci pensi io- disse, con gli occhi ancora puntati su Severus.
-No, James. Scusami, ma devi lasciarci da soli per un po'- non era una richiesta, era un ordine. 
James la guardò negli occhi, l'idea di lasciarla con quel verme lo turbava, ma non voleva discutere con lei, così abbassò la bacchetta e se ne andò lentamente, guardando Severus con quello che era un chiaro sguardo di avvertimento.
Quando si fu allontanato, fu Lily a parlare per prima.
-Severus, cosa ci fai qui?- domandò irritata.
-Lily...- sembrava in seria difficoltà a trovare le giuste parole -io te lo devo dire, te lo devo dire- sembrava stesse dicendo più a se stesso che a lei, la guardò, quegli occhi neri sembravano sciogliersi.
-Cosa mi devi dire, Severus?- chiese, nervosa.
-Lily, t-tu non puoi amare Potter!- esclamò balbettando -Non potete stare insieme, lo devi capire!-
Lily si infiammò di rabbia -E perché no, Piton?- ribatté in tono di sfida.
-Perché...- Severus la guardò per un istante, poi si fece coraggio e disse -Perché io ti amo, Lily, ti amo da sempre- sussurrò dolcemente, e sorrise.
Nessuno dei due disse niente, l'aria pareva essersi congelata e l'atmosfera riscaldarsi, ma non per quello che pensava Severus, infatti entrambi stavano diventando rossi, Piton di felicità, Lily di rabbia.
Lei gonfiò il petto -TU!- urlò, rossa come il fuoco -TU OSI DIRMI DI AMARMI?!- Piton certamente non si era aspettato quella reazione, perché indietreggiò e inciampò in una radice -PITON, QUESTA ME LA PAGHI! PENSI DI PRENDERTI GIOCO DI ME, UNA SPORCA MEZZOSANGUE?!- allora puntò la bacchetta su Severus e con un boato lui fece un volo di tre metri, prima di cadere a terra. Anche se Lily lo aveva fatto rallentare prima dell'impatto, il ragazzo era svenuto.
James arrivò correndo, il viso pallido, poi vide Severus a terra ed esclamò -Lily, perché non mi hai chiamato? Non dovevi attaccarlo!- suonava come un rimprovero, ma il ragazzo sorrideva con troppa gioia per apparire convincente.
Lily sorrise e disse -Che peccato per la serata- rimise la bacchetta in tasca e proseguì -che ne pensi di proseguire in Sala Comune?-
James finse di pensarci un po' su, prima di dre -Mi pare una buona idea- e le diede un forte bacio sulla guancia.
Senza neanche rimettersi il mantello dell'Invisibilità, i due ragazzi si avviarono al castello, mano nella mano.
In quella notte così bella, ore dopo, un giovane con i capelli neri sedeva in riva al lago, lo sguardo perso nel lago -Lily...- sussurrò, gli occhi gli si riempirono di lacrime e il cuore di dolore.
  
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