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Autore: xisthemoment    14/10/2012    4 recensioni
Sindrome di Stoccolma, indica una condizione
psicologica in cui la persona vittima di un sequestro
può manifestare sentimenti positivi
(talvolta fino all'innamoramento)
nei confronti del proprio sequestratore.
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Londra, 13 ottobre 2009, ore 7.00 am
Correva, Kaleigh, correva, doveva correre più veloce.
Per scappare, scappare da lui, anche se, più cercava di aumentare il passo, più la stanchezza saliva, il ragazzo si avvicinava e un modo per salvarsi ancora non si trovava.
FF SCRITTA A QUATTRO MANI CON Fri For Your Dreams E CON L'AIUTO DI Michelle
Genere: Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Stockolm Syndrome.
 

Prologo
 


Tanto per precisare: Kaleigh si legge Cheli

Londra, 13 ottobre 2009, ore 7.00 am

Correva, Kaleigh, correva, doveva correre più veloce.
Per scappare, scappare da lui, anche se, più cercava di aumentare il passo, più la stanchezza saliva, il ragazzo si avvicinava e un modo per salvarsi ancora non si trovava.
Lui si avvicinava sempre, sempre di più.
Lo zaino che le pesava sulle spalle, l’ansia e il terrore che aumentavano ad ogni passo che lui faceva verso di lei e le scarpe che le facevano male ai piedi la rallentavano.
E pensare che quando lo aveva intravisto, uscendo di casa, le era sembrato un ragazzo come tutti gli altri.
Si era insospettita, però, quando lui aveva iniziato a seguirla.
Più lei aumentava il passo più lui faceva altrettanto, a quel punto, le tornarono in mente tutti i discorsi che sua nonna le faceva sugli stupratori; e così, iniziò a correre.

Vedere quella solita sagoma rossa, l’autobus, che si fermava a pochi metri da lei le infuse un senso di sicurezza; iniziò così ad aumentare il passo, concentrando tutte le sue forze rimaste su quell’azione.
Quel piccolo bagliore di speranza che si era acceso si spense definitivamente quando l’autobus ripartì.
Kaleigh, scoraggiata, si fermò nel vano tentativo di riprendere fiato.
Le lacrime iniziarono a bagnarle il viso quando capì di non avere nessuna speranza.
In quel momento un’auto le si accostò a fianco, il finestrino si abbassò mostrando, alla guida, un dolce volto di un ragazzo che a lei parve divino.
-hai bisogno di aiuto?- le chiese gentilmente con un sorriso sornione, mostrando le sue adorabili fossette e scompigliandosi i capelli ricci.
-si, ti prego, ti scongiuro, lui mi stà seguendo- disse, disperatamente respirando affannosamente, mentre si voltava a controllare la posizione del suo inseguitore –ti prego aiutami, si avvicina-
Il ricciolino diede una veloce occhiata allo specchietto retrovisore intravedendo la figura di un ragazzo che si avvicinava.
-salta su- disse frettolosamente.
Kaleigh non se lo fece ripetere due volte, aprì la portiera più vicina a lei, ovvero quella posteriore, entrò e la richiuse il più velocemente possibile.
Il ‘suo angelo’ partì sgommando.
Kaleigh sentendosi al sicuro, si rilassò, prese dei respiri profondi, appoggiò la cartella sul sedile di fianco a sé, si asciugò le lacrime e si sistemò i suoi lunghi capelli rossi in una coda.
Dopo pochi minuti il ricciolino, facendo uno strano sorrisetto fermandosi nel bel mezzo di un vicolo abbandonato, Kaleigh si guardò intorno disorientata e spaventata.
La rossa, presa da un attacco di panico, iniziò a scrutare l’interno della macchina, il suo sguardo si posò sulla portiera, spaventata cercò di uscire dalla macchina, ma la portiera era bloccata.
-Hei!- urlò terrorizzata –apri la portiera, voglio uscire- disse prendendo la cartella, iniziando a cercare il cellulare.
Nel cercare il telefono non si accorse che dal lato opposto era appena salito qualcuno.
L’ultima cosa che sentì fu il fiato di quel qualcuno sul suo collo ed un lancinante dolore alla testa.
Poco prima di svenire, in sottofondo udì la risata divertita di due ragazzi.





 L'angolino di Nicole e Francesca:
allora, speriamo proprio che questo prologo vi abbia incuriosite; se è così beh... recensite!
Vorremmo precisare che abbiamo speso bene 3 ore per scrivere queste poche righe perchè ci siamo messe a provare ogni singolo movimento che faceva Kaleigh, così da rendere la storia più naturale.
Vorremmo anche ringraziare Michelle che ci ha aiutate.
Ed ecco la faccia di Kaleigh: http://24.media.tumblr.com/tumblr_mb6phpmQ2z1rtmlvfo2_250.gif 
Un bacio, alla prossima!
 
   
 
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