Salve a
tutti!
Stavolta vi
propongo una fan fic ambientata ai giorni nostri, nel mondo della
musica.
Questo capitolo è
incentrato su Naruto Uzumaki, che suona la batteria.
Nel prossimo
parlerò di Sasuke, che suona la chitarra, e di Sakura: cantante e tastierista e
di Ino, bassista
E’ una fan fic
diversa, nella quale Naruto, Sasuke, Sakura e Ino si ritroveranno assieme per la
prima volta…cosa succederà? Riusciranno quattro musicisti diversi ad andare
d’accordo? Nascerà una band? Si aiuteranno a vicenda, e riusciranno a vivere una
vita migliore?
Buona
lettura!
Una
batteria.
Le
bacchette.
Queste cose erano la sua
vita.
Non gli serviva
nient’altro.
Periferia
di Tokyo. Sera.
Centinaia
di macchine correvano per le strade di quella città grigia e
frenetica.
Centinaia
di persone camminavano veloci verso luoghi ignoti, come piccole formiche
operaie.
Nessuno
si curava di nessuno.
Tutti
facevano i fatti loro.
Una
città di sconosciuti.
Mentre
tutti si affaccendavano a seguire il corso di quella vita iniziata in rincorsa,
in una stanza di un palazzo nero, il tempo pareva essersi
fermato.
C’era
un ragazzo, dentro; un sedicenne seduto su di un seggiolino arancione, davanti
ad una batteria arancione con un set di piatti che sembravano d’oro.
Impugnava
delle bacchette e ci giocava con loro, facendole ruotare abilmente tra le
dita.
Aveva
due enormi cuffie alle orecchie. Muoveva la testa seguendo un ritmo che solo lui
conosceva.
Guardava
un punto imprecisato, gli occhi e la bocca socchiusi per la
concentrazione.
Il
piede destro si posò sul pedale della cassa e DUM DUM, cominciò a tenere un ritmo
continuo.
Le
bacchette finirono di ruotare, le impugnò bene e fece una rullata sul rullante
dalla pelle consumata a furia di battere.
La
bacchetta destra dapprima accarezzò il piatto come per provarne il suono, poi lo
colpì fortemente mente il suono da esso emanato si
mescolava a quello prodotto dalla cassa e dal rullante.
Ne
venne fuori un suono potente.
Peccato
che la gente fuori non lo potesse sentire perché le pareti erano rivestite da
blocchi arancioni in polistirolo.
L’espressione
sul volto del ragazzo si fece serena.
Il
sound gli piaceva.
Il
ragazzo che stava suonando si chiamava Naruto Uzumaki, abitava con suo fratello
maggiore nei sobborghi di Tokyo, aveva perso i genitori da piccolino e si era
sempre arrangiato.
Suo
fratello era sempre in giro, chissà cosa faceva.
Nessuno
si era mai preoccupato di Naruto e così era cresciuto solo, educandosi alla
meno peggio.
La
sua considerazione della vita era di assoluto me ne
freghismo.
La
vita non lo badava e perciò neanche lui badava alla vita.
Faceva
i suoi fatti, indisturbato.
Il
mondo pareva non volerlo, la città gli era estranea.
Non
aveva amici. Da piccolo aveva tanto desiderato averne uno, poi gli era passata.
La batteria era diventata la sua unica e fedele amica.
Aveva
passato l’infanzia a giocare in un angolo della scuola,
solo.
Era
un ragazzo testardo e non si faceva mettere i pedi in testa da
nessuno.
Aveva
sempre rifiutato ogni tipo di aiuto da qualsiasi persona; a scuola la gente gli
chiedeva se avesse bisogno ma lui negava
sempre.
La
gente cominciava a stufarsi di quel suo continuo rifiuto e pian piano iniziava a
lasciarlo perdere.
Come
in un circolo vizioso Naruto si ritrovava sempre più da solo, ma a lui proprio
non gliene importava nulla.
Si
era avvicinato alla batteria all’età di sei anni, per caso, provando a suonarla
a casa di un amico di suo fratello. Gli era piaciuto.
Successivamente
era venuto a conoscenza di una stanza appena fuori dal
centro di Tokyo dove c’era uno che l’affittava per
suonare.
Suo
fratello gli diede i soldi per pagarsi l’affitto, nessuno sa dove e come li
avesse trovati. Nell’affitto era inclusa anche la
batteria.
E
così Naruto ogni sera della sua vita andava lì, fuori
dal casino quotidiano, nel suo mondo sonoro, e si
sfogava.
La
sua anima si lasciava andare alla batteria, i suoi pensieri si azzeravano, nella
mente c’era solo la sua musica…
Erano
le undici di sera, il capo della stanza entrò:
-
Ehi, Uzumaki,sloggia, è tardi! Urlò al
ragazzo.
-
Sì sì…
Naruto
usci dal suo mondo ritrovandosi in mezzo alla folla.
Camminava
lento, senza nessuna voglia di tornare a casa, tanto chi l’aspettava? Suo
fratello? Che era sicuramente via con il suo gruppo?
No…nessuno
lo aspettava…mai…
Guardava
per terra. Disattento, quando…
-
Ehi, ragazzino, guarda dove metti i piedi!
Naruto
Uzumaki era finito addosso ad un omone altissimo, sulla quarantina, vestito di
tutto punto. Pareva un uomo importante…e lo era sul serio…
-
Scusa…
-
Ehi! Dai del tu a me? Chiese l’uomo.
-
Sì, perché?
Naruto
guardò quell’uomo con aria di sfida.
Adorava
far innervosire la gente.
L’uomo
si accorse che il ragazzo teneva in mano due bacchette, sorrise
compiaciuto:
“sta
a vedere che è proprio lui….bene bene ..allora la mia ricerca si conclude qui…” pensò
sorridendo….
Fine primo
capitolo.
Sicuramente vi
sarete detti:” ma Naruto è figlio unico!”; beh, in
questa mia fan fic ha un fratello e farete delle facce sbalordite quando vi dirò
chi è, parlerò di lui più avanti…
Fatemi sapere
cosa ne pensate!
Così vedo se
vale la pena fare un seguito.
Prossimamente
la storia prenderà forma, adesso sembra di no, ma l’ho già in
mente.
Al prossimo
capitolo su Sasuke,
Ciao
terrastoria