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Autore: Little_Lotte    14/10/2012    2 recensioni
Raccolta di One Shot Klaine, scritte per la Klaine Week post 4x4.
Perchè, a prescindere da tutto il resto, Kurt e Blaine sono semplicemente fatti l'uno per l'altro, in qualsiasi luogo, tempo e universo.
Prompt:
Day 1- Cooper/Klaine
Day 2- Roomates!Klaine
Day 3- Heroes!Klaine
Day 4- Skank/Nerd!Klaine
Day 5- Photographer/Model
Day 6- Dalton!Klaine
Day 7- Winter in NY
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Cooper Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Day Seven:
From Now On















<< Kurt, dai... muoviti! Faremo tardi in aeroporto! >>

<< Sì, sì... un attimo, sto arrivando! >>

Blaine sospirò profondamente, allargando le braccia con fare sconsolato ed appoggiandosi svogliatamente ad uno dei pilastri dell'ingresso. Sapeva che, in genere, il suo ragazzo era un tipo decisamente puntuale e che solo di tanto in tanto si concedeva il lusso di farlo attendere un po' più del solito, ma - dannazione - doveva scegliere proprio quel giorno per essere così in ritardo?! 

<< Kurt! >> ripetè ancora una volta Blaine, con insistenza << Sbrigati, l'aereo atterrerà fra meno di un'ora, non possiamo permetterci di arrivare tardi! >>

<< Solo un minuto, Blaine, per favore! >>

Blaine alzò gli occhi al cielo e sbuffo, ormai del tutto rassegnato; nel linguaggio segreto di Kurt Hummel - che solamente loro due erano in grado di comprendere e parlare correttamente - un minuto equivaleva esattamente ad un quarto d'ora, e non vi era assolutamente niente che lui potesse fare per accelerare il processo.

Del resto, aveva imparato a farci l'abitudine, dopo quasi cinque anni di convivenza a New York.

Il giovane Anderson si ritrovò inevitabilmente a sorridere, al pensiero di tutti quei mesi trascorsi a stretto contatto con Kurt, giorno dopo giorno, senza mai averne abbastanza l'uno dell'altro; i due avevano sempre saputo di essere anime gemelle, destinate a trascorrere insieme il resto delle loro vite - nonostante, di tanto in tanto, avessero avuto qualche sgradito ed inaspettato incidente di percorso - ma adesso che si trovavano assieme in quell'enorme città, abbastanza adulti e responsabili da poter prendere in mano il proprio destino, tutto acquisiva finalmente un senso, tutto sembrava infinitamente più vero, più reale.

Il loro futuro era ormai così chiaro e perfettamente definito, che Blaine avrebbe potuto benissimo allungare una mano per palparne la solida, stabile consistenza.

<< Eccomi! >>

Circa quindici minuti dopo, Kurt comparve finalmente nell'ingresso, sorridendo così ampiamente da poter completamente illuminare la stanza solamente con la luce del proprio sorriso, senza neanche il bisogno di dover accendere l'interruttore; indossava un paio di morbidi pantaloni neri ed un coloratissimo poncho di lana, portato sopra un semplicissimo lupetto grigio e perfettamente abbinato con un piccolo basco di colore blu scuro, tenuto leggermente storto sul capo.

Tutti indumenti che provenivano dalla sua nuova collezione invernale.

<< Wow! >> esclamò Blaine, letteralmente senza fiato << Sei... bellissimo. >>

Per un attimo si sentì un tantino fuori luogo, imprigionato in un paio di banalissimi pantaloni marroni ed un vecchio maglioncino color panna, con sopra disegnata una piccola renna natalizia; inutile dire che, nonostante i continui sforzi di Kurt nell'aiutarlo a migliorare il proprio stile, i suoi gusti in fatto di abbigliamento non erano affatto cambiati.

Kurt arrossì lievemente, lusingato dagli apprezzamenti dell'innamorato.

<< Oh, ti ringrazio! >> rispose, facendo una rapida piroetta su se stesso << In effetti, trovo che questo completo mi doni moltissimo. >>

<< Sì, però adesso non pavoneggiarti troppo! >> lo canzonò Blaine, ridacchiando sommessamente << Non vorrei che Cooper pensasse che stai facendo tutto questo per lui. >>

<< Beh, ma è ovvio che lo faccio per lui! >> esclamò scherzosamente Kurt << Insomma, quando mai mi ricapiterà l'occasione di avere Cooper Anderson come ospite nella mia umile dimora? >>

I due scoppiarono in una risata fragorosa.

Ultimamente Cooper sembrava passarsela bene a Los Angeles, tra film e serie televisive, ma non si poteva certo dire che Kurt e Blaine non fossero alla sua altezza: Kurt lavorava ormai a tempo pieno da Vogue.com - aveva già realizzato le sue prime linee di abbigliamento - e Blaine era alle prese con il suo primo ruolo da protagonista a Broadway. Si poteva dire, senzal alcuna ombra di dubbio, che entrambi avessero realizzato pienamente i loro sogni, anche se le cose non erano andate esattamente nel modo in cui le avevano programmate sin dall'inizio; in ogni caso, alla fine, tutto era comunque andato secondo i piani e Kurt e Blaine erano di nuovo insieme, a New York, felici ed irrimediabilmente innamorati l'uno dell'altro, proprio come il primo giorno.

<< Beh, sarà meglio che Cooper tenga le mani apposto. >> commentò Blaine, avvicinandosi a Kurt e posando gentilmente le mani sui suoi fianchi << Perchè io non ho nessuna intenzione di codividerti con lui! >>

Kurt ridacchiò, gettando le braccia al collo del proprio innamorato e strofinando dolcemente il naso con il suo.

<< Di' un po', Anderson... >> mormorò maliziosamente << ... non avevi detto che dovevamo sbrigarci, se non volevamo rischiare di arrivare in ritardo all' aereoporto? >>

<< Beh, Cooper aspetterà. >> replicò sfacciatamente Blaine, colmando la distanza fra i loro corpi << E poi, con tutta probabilità, verrà assalito da un'orda inferocita di fan scalmanate non appena metterà piede a terra; credimi, non avrà neanche il tempo per accorgersi della nostra assenza! >>
 
Kurt scoppiò a ridere e, senza aggiungere altro, si sporse vero Blaine per catturare le sue labbra in un tenero bacio, stringendosi a lui più che poteva ed affondando entrambe le mani nei suoi capelli corvini; amava il fatto che il suo ragazzo avesse smesso da tempo di impiastricciarsi la chioma con tutta quella robaccia chimica, finalmente aveva la possibilità di giocherellare con quei meravigliosi riccioli morbidi, cosa che lo appagava e deliziava più di ogni altra cosa al mondo.

A parte, naturalmente, fare l'amore con lui.

Le loro bocche continuarono a torturarsi piacevolmente per diversi minuti, fino a che Blaine - preso forse da un improvviso rimorso di coscienza - non pose fine al bacio, adducendo come motivazione il fatto che, dopo tutto, non era poi così carino da parte loro fare attendere Cooper troppo a lungo.

<< Beh, sei pronto? >> domandò briosamente Blaine, afferrando il suo cappotto e quello di Kurt dall'attaccapanni << L'operazione " Cooper a New York" sta per avere ufficialmente inizio! >> 

Kurt rise di gusto.

<< Dio, spero che non vada a finire come l'ultima volta a Lima. >> disse, afferrando il proprio soprabito << Te lo ricordi il Ringraziamento di due anni fa? Accidenti, fu proprio come dover fare da baby sitter ad un bambino di cinque anni! Pensi che questa volta le cose andranno un po' meglio? >>

Blaine abbozzò un sorrisetto sghembo, facendo segno di no con la testa.

<< Cooper ha compiuto trentadueanni a ottobre. >> rispose, con una risatina sommesa  << Il che significa che sarà esattamente come dover fare da baby sitter a due bambini di cinque anni! Mi dispiace, Kurt, ma se pensi davvero che mio fratello acquisisca maturità con il trascorrere degli anni, allora sei decisamente fuori strada. >>

Kurt si battè una mano contro la fronte e scosse la testa con fare sconsolato, seppur lievemente divertito.

<< Beh, credo di poter sopravvivere anche questa volta. >> disse, rivolgendo poi al proprio ragazzo uno sguardo profondamente innamorato << Del resto, se questo è il prezzo da pagare per avere te nella mia vita, sono disposto a tollerare anche quel pazzo scatenato di tuo fratello, purchè non diventi un' abitudine! >>

Blaine sorrise ampiamente, accogliendo ancora una volta Kurt fra le proprie braccia e posando un rapido bacio sulle sue labbra.

<< Non lo diventerà. >> rispose dolcemente, le sue labbra che ancora sfioravano delicatamente quelle del controtenore << Del resto, te l'ho detto anche prima: non ho alcuna intenzione di condividerti con lui, amore mio. >>

Kurt semprò essere particolarmente soddisfatto da quella risposta e, dopo aver lasciato un secondo bacio sulle labbra di Blaine, si decise finalmente a trascinarsi fuori di casa insieme a lui, pronto ad affrontare quello che - ne era abbastanza certo - sarebbe stato senza alcuna ombra di dubbio il Natale più insolito e divertente di tutta la sua vita.
 
 



*
 
 


Cooper non era cambiato di una sola virgola dall'ultima volta che Kurt e Blaine lo avevano visto, appena due anni prima: per essere un uomo di oltre trent'anni ne dimostrava a malapena ventisette, il suo sorriso era sempre smagliante e seducente come quando era ragazzo e persino il suo fisico, nonostante l'avanzare dell'età, si manteneva ancora perfettamente asciutto e prestante, merito sicuramente di tutte quelle ore trascorse in compagnia del suo massaggiatore e del personal trainer.

Quanto al suo carattere e al suo tipico atteggiamento da Divo... beh, quelli difficilmente sarebbero mai potuti cambiare.

<< Kurt, Blaine...oh, ragazzi, è davvero meraviglioso vedervi! >>

Il giovane attore abbandonò senza troppe preoccupazioni un gruppo di febbricitanti ragazzine in adorazione, per precipitarsi a rotta di collo fra le braccia dei due ragazzi, i quali per un pelo non rischiarono seriamente di lasciarci le penne, risucchiati da quel violento ed impetuoso uragano di esuberanza chiamato Cooper Anderson.

<< Wow, ma state benissimo! >> esclamò con entusiasmo Cooper, guardando prima Kurt e poi Blaine con fare inquisitorio << Vi mantenete ancora in splendida forma! Beh, a dire il vero Schizzetto mi sembra un po' ingrassatello dall'ultima volta che ci siamo visti. Di' la verità, Kurt, continui a rimpinzarlo di biscotti al cioccolato? Sai che non gli fa bene, Blaine ha la tendenza ad ingrassare facilmente, al contrario di me; non vorrai mica ritrovarti con un fidanzato cicciotello e affetto da una grave dipendenza da glucosio?! >> 

Kurt soffocò una risata, facendo bene attenzione a non farsi notare da Blaine, mentre quest'ultimo rivolgeva a suo fratello un'occhiata assassina.

<< Ciao Cooper, ma quanto sei gentile! >> replicò con sarcasmo << Sì, anche io sono felice di vederti. >>

Cooper sorrise ampiamente, quasi non avesse colto la palese ironia nelle parole del fratello.

<< Beh, ovvio che lo sei. >> disse, gonfiando orgogliosamente il petto << In fin dei conti, sono o non sono il tuo fratellone preferito?! >>

Blaine si battè una mano contro la fronte, sconsolato, mentre Kurt scoppiò in una risata fragorosa, incapace di trattenere ancora a lungo le proprie reazioni.

" Eh sì! " pensò il giovane Hummel, sempre più divertito " Il nostro Cooper non cambierà mai! "

<< Aaah, che meraviglia essere qui a New York con voi! >> cinquettò allegramente Cooper, sgranchedosi le braccia e le gambe << E' tutto assolutamente stupendo: c'è la neve, ci siete voi, i bagels più buoni del mondo e le fan più affettuose e calorose che abbia mai incontrato in vita mia! Accidenti, alcune di loro stavano quasi per spogliarmi, e forse ci sarebbero anche riuscite se qui non facesse così freddo e non mi fossi letteralmente aggrappato al mio nuovo cappotto di marca. >>

Blaine sollevò un sopracciglio, rivolgendo a suo fratello l'ennesimo sguardo perplesso; perchè, si domandò, suo Cooper non poteva essere una persona normale, esattamente come tutti gli altri? Non si trattava solamente del fatto che fosse un attore, Blaine ne aveva conosciuti altri nella sua vita, ma nessuno di essi si era mai rivelato così borioso, eccentrico e maledettamente fuori di testa come suo fratello.

Probabilmente, pensò, doveva essere caduto dal seggiolone quando era piccolo. 

<< Beh, Coop, come è andato il volo? >> domandò curiosamente Kurt, prendendo l'attore sotto braccio << Hai viaggiato bene? >>

<< Oh, meravigliosamente! >> rispose briosamente l'altro, passandosi una mano fra i capelli con fare vanesio << Di solito preferisco viaggiare in Business Class, ma di tanto in tanto è divertente anche imbarcarsi con la comune plebe, tanto per divertirsi un po' ad osservare le reazioni della gente quando mi vede. >>

Blaine alzò gli occhi al cielo, sospirando con esasperazione.

Sì, decisamente suo fratello doveva essere caduto dal seggiolone quando era piccolo.

<< Inoltre, ragazzi, credo proprio di essermi innamorato. >> aggiunse poi, con voce sognante << Ho conosciuto sul mio aereo la ragazza più bella e meravigliosa del mondo, seduta proprio nel posto di fianco al mio! Credo che fosse un segno del destino! >>

Blaine, al suono di quelle parole, drizzò immediatamente le antenne, incredulo; suo fratello Cooper, innamorato? No, non riusciva davvero a credere che fosse possibile. Che avesse battuto la testa anche in aereo, oltre che da piccolo?!

<< C-Cooper, ma è fantastico! >> esclamò a gran voce Kurt, con molto più entusiasmo del fidanzato << E' davvero meraviglioso, stento quasi a crederci! Dai, parlaci un po' di lei. >>

Cooper sospirò beatamente, gli occhi che brillavano come quelli di un giovane studende liceale alle prese con il suo primo amore; e, in un certo senso, per lui era veramente così.

<< Abita qui a New York, era a Los Angeles in vacanza. >> raccontò << Il suo nome è Faith, ha ventitrè anni e da pochi mesi ha ottenuto il suo primo incarico come supplente in una scuola elementare di Manhattan. >>

<< Ventitrè anni? >> domandò Blaine, sollevando un sopracciglio con diffidenza << Non è un tantino giovane per te, Coop? >>

<< Oh, smettila Blaine! >> lo ammonì Kurt, continuando a guardare Cooper con sguardo ammaliato. Nonostante avesse ormai superato i vent'anni, continuava ad essere un irrimediabile romantico e non si sarebbe mai lasciato sfuggire l'occasione di farsi raccontare tutti i dettagli di quella inaspettata storia d'amore ad alta quota, dal primo all'ultimo << L'amore non ha età, questo lo sai benissimo anche tu! Avanti, Coop, continua. >>

Cooper tirò un ennesimo sospiro, sempre più estasiato

<< E' la ragazza più bella del mondo. >> dichiarò << Ha i capelli biondi, due enormi occhi color acquamarina, un sorriso dolce come il miele e la voce più soave e cristallina che io abbia mai udito in vita mia! Abbiamo trascorso praticamente tutto il viaggio a parlare, sei ore senza mai zittirsi neanche per un istante; pensate che non sono neanche andato in bagno! >>

Blaine inarcò entrambe le sopracciglia, sempre più sorpreso. Sei ore intere, senza mai zittirsi? Strano che la ragazza non si fosse buttata giù dall'aereo in volo dopo solamente i primi quindici minuti di chiacchiere.

<< Non ho mai conosciuto una persona così. >> disse ancora Cooper, con rapimento << In genere le mie fan sono sempre tutte uguali, tutte meraviglisamente assillanti e maledettamente devote, lei invece non si è scomposta minimamente quanto ha scoperto di essere seduta al mio fianco! Pensate che, all'inizio, ha persino finto di non ricordare il mio nome! >>

<< Ma non mi dire! >> echeggiò Blaine, prendendosi palesemente gioco di lui << Che burlona, eh?! >>

Kurt lo fulminò con lo sguardo, mimandogli con le labbra di non prendere in giro suo fratello così scortesemente. Blaine sbuffò pesantemente e Kurt insistette affinchè Cooper andasse avanti con il suo racconto.

<< Ci siamo scambiati i numeri di telefono. >> disse l'attore, con un enorme sorriso che gli attraversava il volto da parte a parte << E lei ha promesso che ci vedremo presto, magari persino domani! Quando ha saputo che sarei rimasto a New York fino a gennaio ha fatto letteralmente i salti di gioia, scommetto che non vede l'ora di passare un po' di tempo con me per le romantiche vie della città. >>

Kurt ridacchiò sommessamente, guardando Cooper con adorazione; aveva un'aria così tenera ed adorabile, faceva quasi venire voglia di prenderlo fra le braccia e spupazzarlo come si farebbe con un orsacchiotto di peluche.

<< Insomma, quindi passerai tutto il tuo tempo libero con lei anzichè con noi. >> bubbolò Blaine, visibilmente irritato da una simile ipotesi << Grandioso, e io che speravo di invitarti a teatro a vedere il mio musical. >> 

<< Oh, ma ci verrò Schizzetto! >> rilanciò suo fratello, senza perdere neanche un grammo del suo entusiasmo iniziale << Solo che, probabilmente, non sarò da solo! >>

Blaine si arrese definitivamente, spalancando le braccia e sospirando con fare sconsolato. Aveva finalmente scoperto che cosa potesse esserci al mondo peggio di avere un fratello come Cooper: avere un fratello come Cooper, irrimediabilmente innamorato.

<< Sono sicuro che andrà benissimo fra voi due. >> disse a quel punto Kurt, dando a Cooper un'affettuosa pacca sulla spalla << Insomma, se è riuscita a sopportarti per pù di cinque ore di fila senza mai mandarti a quel paese, allora deve essere sicuramente la donna della tua vita! >>

Cooper annuì felicemente, mentre Blaine replicò a quell'affermazione con una risatina sommessa; l'aspetto divertente di tutta quell'assurda situazione, se non altro, era che avrebbe potuto continuare a prendere in giro suo fratello all'infinito, tanto non si sarebbe mai accorto di niente.

<< Beh, vogliamo andare? >>  domandò ad un tratto Kurt, cambiando decisamente argomento << Possiamo posare subito a casa il tuo bagaglio, tanto è dietro l'angolo, e poi faremo tutto quello che vuoi! E' ancora piuttosto presto e fortunatamente per noi, oggi non sta neanche nevicando. >>

<< Oh, è ancora aperto quel meraviglioso ristorantino del Rockfeller Centre? >> ribattè Cooper, sovraeccitato << Ho una fame da lupi e mi piacerebbe farci un salto. >> 

Kurt sorrise ampiamente, facendo segno di sì con la testa.

<< E Rockfeller Centre sia! >> approvò << Tu sei d'accordo, Blaine? >>

<< Sì, certo. >> sospirò Blaine, con fare accondiscendente << Ma solamente a patto che Cooper non dica una sola parola riguardo a ciò che mangerò. >>

Cooper rise di gusto.

<< Tranquillo, Schizzo, tanto tu a Kurt piaci esattamente così come sei. >> lo rassicurò << Anche quel filino di pacetta in più! >>

Poi si diresse trotterellando verso l'uscita dell'aeroporto, lasciandosi alle spalle un Blaine sempre più attonito e un Kurt ancora visibilmente divertito.

<< Sono senza parole. >> bisbigliò Blaine, con voce rotta << Mio fratello è un deficiente. >>

Kurt rise.

<< Beh, senza offesa per tuo fratello... >> disse, cingendo la vita di Blaine con un braccio << ... ma questa non mi sembra esattamente una novità. >>

<< Sì, Kurt, ma sta peggiorando! >> ribattè il moro, sempre più sconvolto << Avevo la netta sensazione che invecchiando non sarebbe diventato più intelligente, ma così è decisamente troppo! Sarà come dover fare da baby sitter ad un'intera scuola materna! >> 

La sospirò profondamente e sorrise.

<< Bene, allora muoviamoci! >> ordinò << Non vogliamo certo rischiare che il nostro pargolo si perda proprio il suo primo giorno qui a New York! Sennò, poi, chi la sente Faith?! >>

Blaine ridacchiò e fece segno di sì con la testa, stringendo dolcemente la mano di Kurt e dirigendosi assieme a lui verso l'uscita dell'aereoporto.

<< Ah, giusto per la cronaca... >> disse ad un tratto Kurt, guardando l'altro con adorazione << Cooper ha assolutamente ragione: tu mi piaci esattamente così come se, Blaine, anche con quel filino di pancetta in più. >>

Blaine sorrise ampiamente, per poi posare un rapido bacio sulle labbra del suo ragazzo e correre velocemente fuori dall'aeroporto, per recuperare suo fratello prima che avesse il tempo di ficcarsi in qualche guaio.

Fortuna, pensò, che c'era Kurt insieme a lui.

Senza l'amore della sua vita, non sarebbe mai riuscito a sopportare l'eccessiva esuberanza e le continue assurdità di quel pazzoide di suo fratello Cooper; e, a dire il vero, senza l'amore della sua vita, Blaine non sarebbe mai stato capace di sopportare neanche la sua stessa esistenza.
 



*
 
 


<< Cooper... santo cielo, vuoi spegnere quell'affare?! Vorrei ricordarti che sei venuto a New York per stare con noi, non per amoreggiare al telefono! >> 

<< Schizzo, non rompere: E' una telefonata importante e tu hai comunque Kurt a farti compagnia; lasciami respirare! >>

Blaine sbuffò pesantemente e si lasciò cadere a peso morto su una delle panchine del Rockfeller Centre, di fianco a Kurt, mentre suo fratello - a diversi metri di distanza da loro - continuava a parlare fitto fitto al cellulare con la sua nuova fiamma Faith, la quale sembrava essere stranamente interessata a tutto ciò che l'attore aveva da dirle.

<< Accidenti, guardalo! >> bubbolò il giovane Anderson, indicando suo fratello con un cenno del capo << E' a dir poco ridicolo: ha trent'anni suonati e si comporta come un adolescente in preda agli ormoni, non ha un briciolo di dignità! >>

<< Blaine, è semplicemente innamorato! >> replicò Kurt, guardando in direzione di Cooper con espressione sognante << Personalmente, io lo trovo adorabile. >>

Blaine sollevò lentamente il sopracciglio sinistro, in segno di perplessità.

<< Adorabile?! >> ripetè, storcendo il naso << Kurt, stai scherzando?! Insomma, guardalo: ha completamente perso il cervello! Più del solito, intendo. >>

<< Oh, Blaine... ma non ti ricordi come eri tu all'inizio della nostra relazione?! >> domandò a quel punto Kurt, con un sorrisetto particolarmente beffardo sulle labbra << Le ore passate al telefono, i bigliettini amorosi, tutte quelle chiacchierate romantiche sotto le stelle o davanti al caminetto della Dalton? >>

Blaine arrossì bruscamente.

<< B-beh, ma che c'entra?! >> farfugliò << Io avevo diciassette anni, a quell'età è normale perdere un po' la bussola per amore. >>

<< Sì, ma chi l'ha detto che deve esserci per forza un'età precisa per perdere la bussola? >> gli rispose Kurt dolcemente << Magari Cooper sarà un po' grandicello per comportarsi come un ragazzino di diciassette anni, ma non trovi che sia stupendo vederlo finalmente così felice ed innamorato?! >>

Blaine tirò un sospiro profondo, voltandosi ancora una volta verso suo fratello: Cooper stava camminando avanti e indietro per la piazza, il telefono ancora all'orecchio e le guance visibilmente in fiamme, parlando di chissà cosa con la sua nuova fiamma, un enorme sorriso raggiante che gli illuminava il viso persino da quella distanza. In quel momento, di fronte a quella visione, non potè fare a meno di sorridere dolcemente, avvertendo un'improvviso senso di calore al petto.

<< Beh... >> mormorò il giovane Anderson, con voce morbida << ... devo ammettere che non lo vedevo così da un sacco di tempo. >>

Kurt andò ad abbracciare il suo ragazzo da dietro, incastrando il mento nell'incavo della sua spalla.

<< E non ti sembra una cosa meravigliosa? >> chiese << Sì, forse è un tantino ridicolo visto da fuori - insomma, ha pur sempre la sua età! - ma che importa?! E' felice, questo basta. >>

Blaine ampliò il proprio sorriso, facendo segno di sì con la testa.

<< Sai, credo che tu abbia ragione. >> disse dolcemente << In fin dei conti, che importa se ha più di trent'anni e se si è innamorato dopo solamente sei ore di chiacchiere su di un volo di linea?! L' amore, dopo tutto, è una sorpresa continua; insomma, tu avresti mai detto, il giorno in cui ci siamo incontrati per la prima volta, che saremmo arrivati fino a questo punto?! >>

Kurt sorrise ampiamente.

<< Intendi seduti nel bel mezzo del Rockfeller Centre, a dicembre inoltrato, a chiacchierare della nuova ed inaspettata storia d'amore di tuo fratello? >> domandò scherzosamente.

Blaine rise.

<< Sì, beh...anche questo! >> roteò leggermente il busto, così da poter accogliere con maggior facilità il giovane Hummel fra le proprie braccia << Stiamo insieme da sette anni, Kurt, te ne rendi conto? Sette lunghissimi, splendidi, meravigliosi anni. E abbiamo avuto i nostri brutti momenti, abbiamo rischiato di precipitare più di una volta, eppure - alla fine - siamo sempre riusciti a rimettere tutto apposto; anche nei momenti più bui, siamo sempre ritornati l'uno fra le braccia dell'altro. >>

Kurt arrossì lievemente, poggiando la fronte contro quella di Blaine e rivolgendo lui un tenero sorrisetto innamorato.

<< Perchè ci amiamo, Blaine. >> rispose semplicemente << E quando due persone si amano, non esiste niente al mondo veramente capace di tenerle separate. >>

<< Oh, ma non è solo questo. >> Blaine dissentì, avvinghiandosi ulteriormente al corpo del suo innamorato, come se avvertisse tremendamente la mancanza del suo contatto << Non si tratta solo di amore, Kurt: io e te eravamo predestinati. Ti capita mai di pensare che cosa sarebbe successo se, quel giorno alla Dalton, tu avessi domandato indicazioni a qualcun altro invece che a me? >>

Kurt rimase in silenzio, facendo segno di no con la testa; Blaine sorrise nuovamente.

<< Io ci penso in continuazione. >> disse << E penso che quell'incontro fosse voluto dal destino; voglio dire, hai idea di quanti ragazzi ci fossero quel giorno alla Dalton, tutti vestiti in maniera assolutamente identica?! Eppure, in mezzo a tutte quelle divise uguali, tu hai scelto me. >>

Blaine allungò una mano verso quella di Kurt e la strinse forte.

<< Non smetterò mai di credere che quello è stato il giorno in cui ho incontrato l'amore della mia vita. >> proseguì, i suoi occhi così colmi di amore e devozione che brillavano come stelle durante una placida notte d'estate << Ci ho messo un po' a rendermene conto, ma sin dal momento in cui ho realizzato di voler stare insieme a te, ho capito che sarebbe stato per sempre. E in tutti questi anni abbiamo avuto i nostri problemi, siamo stati spesso sul punto di cedere...e io ho fatto delle cose mostruose, cose delle quali mi vergogno da morire solamente al pensiero. >>

<< Hey, smettila di torturarti per questa storia. >> lo interruppe Kurt, allungando una mano verso di lui e carezzandone dolcemente il volto << Ne abbiamo parlato un milione di volte, è arrivato il momento che tu dimentichi tutto! Ti ho detestato per ciò che hai fatto, è vero, ma non ho mai smesso di amarti! E ti ho perdonato, cosa della quale non mi pento affatto; non mi pentirò mai di averti dato una seconda occasione, Blaine, perchè so che la mia vita non avrebbe avuto alcun senso senza di te. >>

Blaine si morse con forza il labbro inferiore, sforzandosi - invano - di trattenere le lacrime.

Faceva ancora fatica a perdonarsi quello stupido tradimento, quella ridicola sbandata dettata esclusivamente dalla sua insicurezza e dall'incontrollabile paura di non essere più abbastanza, ma il fatto che Kurt avesse ormai completamente dimenticato l'accaduto lo faceva sentire in pace con se stesso e rendeva quell'inevitabile senso di colpa molto più leggero e sopportabile. In fin dei conti, l'odio che Blaine aveva provato per se stesso per tutti quei mesi era stato una punizione più che sufficiente, così come l'amore che lui e Kurt nutrivano l'uno per l'altro era stata una ragione più che valida per darsi ancora una volta la possibilità di ricominciare da zero.

Dopo tutti quegli anni, nessuno dei due aveva mai rimpianto di averne avuto il coraggio.

<< Vivere senza di te sarebbe stato impossibile. >> disse ancora Kurt, continuando ad accarezzare con dolcezza le guance ormai rigate dalle lacrime del giovane Anderson << Anche io sono stato stupido, ti ho dato per scontato, non mi sono mai realmente accorto di ciò che fosse veramente importante per me. Tu vali più di qualsiasi altra cosa, Blaine: vali più del mio lavoro, più della fama che potrò mai raggiungere e dei soldi che riuscirò a guadagnare, più di una prima pagina su di una qualsiasi rivista di moda e di tutto il resto! Ho sempre pensato che la mia vita ruotasse esclusivamente intorno al mio successo e al senso di riscatto, ma non è così: la mia vita sei tu. Se non posso avere te, allora non mi interessa nient'altro. >>

Blaine tirò su col naso, guardando il suo compagno con espressione di puro rapimento, gli occhi lucidi ed un enorme, innamoratissimo sorriso sulle labbra.

<< Ti amo, Kurt. >> dichiarò << Ti amo da morire, non ho mai smesso di farlo e so per certo che non smetterò mai! Io non ero niente, prima di conoscere te: tutti pensavano di conoscere il vero Blaine Anderson, ma la verità è che nessuno sapeva realmente come fosse fatto; tu sei stato il primo ad avvicinarsi a lui e mi ha dato il coraggio necessario per farlo uscire finalmente allo scoperto, mi hai aiutato ad abbattere quell'enorme muro che mi separava dal resto del mondo. Tu mi hai dato la forza di tornare ad essere me stesso, Kurt. >>

Kurt sorrise impacciatamente, le guance che si fecero ancora più rosse.

<< E' stato un piacere. >> disse << In fin dei conti, è stato proprio quando mi hai rivelato il vero Blaine Anderson che ho capito di volerlo al mio fianco per il resto della mia vita. >>

<< E io non ti ringrazierò mai abbastanza per questo. >> replicò immediatamente Blaine, posando anche l'altra mano su quella del controtenore << Tu mi hai salvato, Kurt: dai fantasmi del mio passato, da una vita che aveva già deciso di voltarmi le spalle e, soprattutto, da me stesso. Sei il mio migliore amico, la mia anima gemella, il solo ed unico che desidero avere al mio fianco e... >>

S'interruppe.

Come se fosse stato appena colpito da un fulmine, un'improvvisa scarica elettrica che attraversò interamente le sue membra, rendendo di colpo tutto più chiaro e limpido; Blaine sorrise ampiamente, il cuore che prese a battere all' impazzata e il fiato che per un pelo non venne a mancare.

Sì, adesso.

<< Dio, Kurt... sposami. >> disse, inaspettatamente e con genuina spontaneità.

Kurt quasi non si strozzò con la sua stessa saliva.

<< C-che cosa?! >> domandò incredulo, gli occhi spalancati in un'espressione di puro stupore.

Le sue orecchie erano certe di aver compreso perfettamente le parole di Blaine, ma il suo cuore e la sua mente sentivano il bisogno di udirle una seconda volta; o, più semplicemente, volevano ascoltare nuovamente il suono di quell'improvvisa, meravigliosa parola.

<< Sposami, Kurt. >> ripetè il giovane Anderson, sorridendo ulteriormente << I-io voglio sposarti! Lo so che detto così all'improvviso può sembrarti una richiesta azzardata e senza senso, ma in fondo stiamo insieme da sette anni, abbiamo ormai una carriera lavorativa avviata e fra un paio di mesi la casa diventerà ufficialmente nostra! Non abbiamo più niente che ci trattenga dal fare il grande passo, nessun ostacolo o impedimento, per cui te lo domanderò ancora una volta, Kurt: Mi vuoi sposare? >>

Kurt si portò entrambe le mani alla bocca, nascondendo quel tenero sorriso commosso che, lentamente, si stava facendo strada lungo le sue labbra; per quanto fosse tutto così perfettamente chiaro e lampante, sembrava ancora incredibilmente difficile riuscire a credere che stesse succedendo davvero.

<< T-tu vuoi veramente sposarmi, Blaine? >> osò chiedere timidamente, come se davvero potessero esserci dubbi al riguardo.

Come se, nel profondo del suo cuore, non conoscesse già la risposta a quella domanda.

<< Kurt. >> rispose a quel punto Blaine, con un'intensità ed una dolcezza disarmanti << Ti amo così tanto che, se potessi, ti sposerei seduta stante e chiederei persino a Cooper di officiare la cerimonia! >>

Kurt rise e si scoprì nuovamente, non potendo più trattenere il suo evidente stato di commozione.

<< Beh, in quel caso credo che avrebbe più validità un matrimonio celebrato a Las Vegas da un sosia di Elvis! >> commentò scherzosamente.

Blaine ridacchiò sommessamente e, dopo aver asciugato qualche lacrima raminga dal volto di Kurt, si inginocchiò dinnanzi a lui, afferrandogli entrambe le mani e stringendole gentilmente fra le proprie.

<< Kurt Hummel. >> pronunciò << Amico speciale, mia anima gemella, mio solo ed unico compagno di vita...vuoi farmi l'onore di diventare mio marito? Di sposarmi, onorarmi, ed essere mio per sempre, permettendo a me di fare lo stesso? Vuoi essere il padre dei miei figli, invecchiare con me, vivere insieme a me ogni istante della nostra vita, ogni sogno, ogni dubbio o litigata, ogni sguardo e ogni sorriso, ogni singolo minuto delle nostre giornate fino a che morte non... >>

<< Shhh, Blaine smettila. >> lo interruppe Kurt, afferrando il suo viso fra le mani e guardandolo con occhi colmi di lacrime e devozione << Ti prego; mi avevi già convinto al " Kurt Hummel". >>

Blaine sorrise ampiamente e, prima ancora che avesse il tempo di aggiungere qualcosa, Kurt si era già precipitato sulle sue labbra, baciandole senza sosta e voracemente, quasi avesse deciso di volersi cibare di lui; Blaine avvolse il suo corpo fra le braccia e lo strinse forte, ricambiando il bacio con lo stesso impeto del giovane Hummel, incurante degli sguardi curiosi e fin troppo sfacciati dei passanti.

Che cosa poteva importargliene di quelli sguardi, adesso che l'uomo della sua vita gli aveva promesso di essere suo in eterno, in ricchezza e povertà, in salute e malattia, fino alla fine dei loro giorni? Era così felice, così meravigliosamente sereno ed in pace con il mondo, che niente e nessuno avrebbe mai potuto rovinare quel magico momento.

<< Hey Kurt...Blaine! Ragazziiiii! >>

Beh...quasi niente e nessuno.

I due innamorati interruppero il bacio di malavoglia, restando comunque saldamente avvinghiati l'uno all'altro, mentre Cooper correva allegramente verso di loro, brandendo il telefono cellulare come se fosse una specie di bacchetta magica o un preziosissimo trofeo.

<< Ragazzi, non potete immaginare quanto sia felice! >> esclamò gioiosamente, giungendo al loro cospetto << Faith ha accettato il mio invito a cena per domani sera, vi rendete conto?! Le piaccio davvero e non solo come attore di Hollywood e stella internazionale del piccolo e grande schermo... insomma, le piace il vero me! >> 

<< Il che la rende irrimediabilmente pazza o particolarmente coraggiosa. >> commentò allegramente Blaine, con un sorrisetto sornione sulle labbra << E mi auguro tanto per te che non si tratti della prima opzione. >>

Kurt ridacchiò e Cooper storse il naso, rivolgendo a suo fratello un'occhiata visibilmente offesa.

<< Sei solamente geloso di me, Schizzo. >> replicò quest'ultimo, in tono di supponenza << Perchè nonostante abbia quasi dieci anni più di te mi mantengo ancora in splendida forma e... hey, ma che cosa è successo a Kurt? Perchè sta piangendo? >>

Blaine si voltò verso il suo ragazzo, ancora avvolto fra le sue braccia e con gli occhi colmi di lacrime, lacrime di gioia che - nonostante i suoi sforzi - non era riuscito a contenere.

<< Beh, Coop... >> rispose timidamente il controtenore, con voce flebile << ... ci sono delle interessanti novità di cui dovremmo parlarti. >>

Cooper sbattè più volte le palpebre, guardando prima Kurt e poi Blaine confusamente.

<< Che cosa succede? >> chiese curiosamente << E' qualcosa per cui devo preoccuparmi, oppure... >>

<< Ho appena chiesto a Kurt di sposarmi. >> tagliò corto Blaine, in preda all'entusiasmo << E Kurt ha accettato la mia proposta. >>

Kurt fece segno di sì con la testa, stringendosi maggiormente nell'abbraccio del suo compagno mentre Cooper, letteralmente spiazzato, reagì a quella notizia con una specie di gridolino acuto e disumano.

<< Ossantissimocieloilmiofratellinosisposa! >> strillò l'attore tutto d'un fiato, mettendosi quasi a ballare per l'eccitazione << Non posso crederci, è la notizia più bella che io abbia mai ricevuto da quanto sono stato nominato per gli Emmy, due anni fa! E' fantastico, sono così felice per voi...avete già fissato la data?! >>

<< Hem...Cooper, a dire il vero è successo tutto piuttosto all'improvviso. >> rispose Kurt, abbozzando un sorrisetto divertito << Non abbiamo ancora avuto il tempo di... >>

<< Oh, ma che importa...penserò a tutto io! >> lo interruppe Cooper, sempre più in fibrillazione per quella notizia << Il matrimonio perfetto deve essere organizzato con mesi e mesi di anticipo, e vi assicuro che il vostro sarà un matrimonio più che perfetto! Oh, accidenti, devo telefonare subito a Faith per darle la bella notizia! >>

Prima ancora che Kurt e Blaine avessero il tempo di protestare, Cooper stava già parlando al telefono con la sua nuova ragazza, blaterando di cerimonie nuziali, fiori, colombe e viaggi di nozze; i due innamorati sorrisero divertiti, per voi voltarsi ancora una volta l'uno verso l'altro e rivolgendosi lo stesso tenero sguardo adorante.

<< Allora... per sempre? >> domandò timidamente Kurt, avvicinando ulteriomente il proprio volto a quello di Blaine, le loro labbra così vicine da potersi praticamente sfiorare.

Blaine fece segno di sì con la testa, facendo scorrere con dolcezza il dorso della propria mano lungo la guancia sinistra di Kurt, ancora lievemente segnata dalle lacrime.

<< Per sempre. >> echeggiò << E persino oltre. >>

Kurt sorrise ampiamente e poi, pochi istanti dopo, tutto si perse in un bacio: un bacio lento ed appassionato, pieno di ricordi e di belle speranze, di sogni infranti e nuovamente ricostruiti, di amore, musica e promesse sincere, a tratti sbiadite ma mai realmente tradite.

Il primo vero bacio di quelle nuova vita insieme.










N.d.A:  Ultimo giorno della Klaine Week, Winter in NY.

Lo so, scommetto che ve lo aspettavate tutti...vero? In fin dei conti, quale migliore occasione per una proposta di matrimonio se non d' inverno a New York? Lo ammetto, sono stata poco originale...ma, se non altro, nessuno si aspettava che le cose andassero in questo modo, vero? :)

Che dire... non c'è niente riguardo a Kurt e Blaine che io non abbia già detto, per bocca dell'uno o dell'altro, dalla prima all'ultima one shot di questa raccolta; con quest'ultimo capitolo, volevo solamente dare loro il lieto fine più perfetto e, da brava fan Anderbros che sono, ho voluto includere anche Cooper in questo evento.

Niente anelli, niente proposte sofisticate, cene a lume di candele, niente discorsi preparati con settimane e settimane di anticipo.

Solo Kurt, Blaine e New York sotto Natale.

Perchè, in fin dei conti, che cosa c'è di più romantico del puro e semplice vero amore?

Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa meravigliosa settimana e coloro che hanno percorso questo meraviglioso cammino insieme a me, leggendo e scrivendo fino allo sfinimento. Ero una grande Klainer, un tempo. Adesso, dopo queste emozioni, mi sento forse fra le Klainers più grandi del mondo.

Ed è solamente merito vostro.




 
  
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