Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: nuccetta    15/10/2012    8 recensioni
A volte il destino ti porta ad incrociare strade che non pensavi di conoscere, ti porta in quei posti che non credevi esistessero, ti crea delle amicizie alle quali non rinunceresti mai, ti fa innamorare di uomini che spesso ti faranno soffrire. Mi chiamo Nina e questa è la mia storia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Paul Wesley, Un po' tutti, Zach Roerig
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pov Nina

 

 

Mi trascino con poca convinzione in cucina. Mia madre è impegnata a sfornare frittelle di mele, mio padre si intrattiene con il Times.

Devo ancora abituarmi ai ritmi estivi, svegliarsi tardi al mattino, tornare a casa a notte inoltrata, ingurgitare tonnellate di alcol puro che potrebbero mandarmi in pappa il fegato ancora prima di raggiungere una veneranda età... tutte cose a cui devo decisamente ancora abituarmi!

In casa oggi regna il silenzio, non so se sia dovuto alla straordinaria assenza di Torrey, che oggi è in giro per negozi con Paul, o a qualche recente litigio matrimoniale, opterei più per la seconda, però.

Mi soffermo a pensare sopra la mia tazza di latte al cioccolato, mi sento così inutile e stupida.

 

 

Lo guardo truce da dietro la porta del suo camerino, anche in una situazione come questa non riesco ad ignorare il suo sex appeal, forse hanno ragione le sue fans a considerarlo tra gli uomini più provocanti del mondo.

Prendo un respiro a pieni polmoni, parlare in questo momento è la cosa più difficile, ma è anche assolutamente necessaria.

Ian”. Si volta lentamente verso di me, la visione di due splendidi ghiacciai non mi aiuta di certo a ragionare in modo razionale!

Non risponde, è come se le parole in questo momento non servissero, non a lui almeno.

Ho valutato le tue proposte e ho fatto la mia scelta”.

Il cuore inizia a martellare in modo angosciante nel petto, temo quasi l'imminente arrivo di un infarto. Prendo coraggio e insieme a questo anche la mia decisione.

Ti amo. Ti amo così tanto che a volte ho quasi paura di impazzire. Questi con te sono stati i sette mesi più belli della mia vita. Pensavo che sarebbe stato complicato, che cinque anni non si possono buttare per sempre in un cestino, ma per mia enorme sorpresa da quando sto con te, Julian è sparito. In un attimo ho capovolto la mia vita, le ho dato un senso diverso... quel senso eri tu”.

Nina...”.

Alzo una mano per bloccarlo. “Lasciami parlare, per favore. Ho pensato che eravamo destinati a stare insieme, che questo amore non sarebbe mai finito e ci speravo veramente. Ma ora, ora che lei è tornata nella tua vita e non l'ha fatto da sola, che cosa rimane di tutto questo amore? Cosa rimane di quella che ero io quando stavo con te? Assolutamente niente”.

Non parlare così, è una stupidata. Io ti amerò in maniera incondizionata, il mio amore non cambierebbe mai!”.

Gli sorrido debolmente, vedo la disperazione nei suoi occhi, so che se restassi ancora qui non farei che peggiorare le cose, mi butterei tra le sue braccia e tornerei a condurre la mia vita fatta di lui. Ma non posso, lo devo al piccolo che sta arrivando, necessita di due genitori che provino almeno a darsi una seconda possibilità, lo devo all'uomo che amo, che ha bisogno di trascorrere con tranquillità la sua vita e lo devo un po' anche a me stessa, voglio una vita da protagonista, le quinte non sono fatte per me.

Ti amo, Ian. Ma un figlio ti sconvolge la vita e in questo momento la tua vita non prevede me”.

Giro sui tacchi dopo avergli dedicato un ultimo sguardo commossa e mi allontano.

Le lacrime mi impediscono la vista ed il pensiero di dover recitare insieme non mi aiuta sicuramente a migliorare il mio umore.

In una sola giornata ho posto fine alla parte più bella della mia vita, quella che aveva davvero senso di essere vissuta e tutto questo fa male. Non è stato come con Julian, quando l'amore finisce è pur sempre un dolore, ma un conto è quando si tratta di una storia arrivata al capolinea, un altro è quando due persone si amano così tanto da poter morire l'una per l'altra, ma la vita e i suoi eventi riescono ad ostacolare il futuro.

 

 

Finisco la mia colazione e mi avvicino a mio padre per leggere con lui le notizie, non che mi interessino in questo preciso istante, ma è pur sempre giusto farsi un'idea di ciò che ti circonda.

Il mio telefono inizia a vibrare, leggo sorridente un messaggio di Candice.

 

La mia nuova vita da single è uno spasso e la notorietà mi sta dando alla testa, adoro tenerli sul filo del rasoio! Mi manchi tanto, puffettina. Baci. -C

 

Già, la storia con Steven non è andata a buon fine, lui l'ha tradita e, a ragione, lei non lo ha perdonato. Ora finge di essere tranquilla, ma io so benissimo che dentro di lei soffre, solo che non vuole ammetterlo neanche con se stessa. L'impavida Candice non può di certo farsi abbattere da una folata di vento!

Mi torna in mente la sua telefonata di qualche tempo fa.

 

Ciao, Candi”.

Ciao, Nina. Anzi, forse dovrei dire Santa Nina”.

Non riesco a centrare bene il suo discorso, ma dal tono non si preannuncia nulla di buono.

E' successo qualcosa?”.

Inizia ad agitarsi in modo piuttosto evidente. “E' successo che il miracolo del martirio dovresti lasciarlo al tuo personaggio”.

Continuo a non seguirti!”. Ed inizio ad avere un po' di paura. Questo però non glielo dico.

Ho sentito Ian”.

Ops, cacchio lei sa tutto e non l'ha saputo da me.

Ah”. Mi limito a rispondere imbarazzata, in fin dei conti se ha sentito Ian sa già tutto da sé.

Cos'è questa storia?”.

Quale storia?”.

Quella di te e Ian che non state più insieme, pur amandovi alla follia”. A volte parlare con lei mi diventa davvero difficile, riesco a fatica a stare dietro ai suoi ragionamenti all'avanguardia.

Penso sia abbastanza esplicito. Megan, bambino, famiglia. Vuoi un disegno?”. Cerco di essere sarcastica, inutile dire che mi esce parecchio male, non mi viene bene quando sono felice, figuriamoci in una situazione del genere!

Ian. Nina. Amore. Un bambino rientrerebbe perfettamente in questi piani”.

Non sarebbe figlio mio”.

No, ma lo sarebbe dell'uomo che ami. Impareresti ad amare anche lui”. Oddio, quando si impunta su qualcosa, Candice sa essere davvero snervante, è anche per questo che noi tutti la adoriamo.

Se per una volta non ti lascio l'ultima parola è la fine”.

Assolutamente sì. Nina, tu stai soffrendo, Ian sta soffrendo. So che va di moda la ragazza dal cuore spezzato che trascorre la giornata seduta sul davanzale a scrivere nel diario e che si abbuffa di gelato e cioccolata calda, ma questo non è il tuo caso. L'uomo di cui sei innamorata ricambia esattamente i tuoi sentimenti, cosa potrebbe esserci di più bello al mondo?”.

Sospirando attacco, so che se la prenderà e proverà a chiamarmi altre ottocento volte, ma poi le passerà e saremo amiche come prima.

 

 

Anche la mia vita non è niente male, ma sono molto più contenta per te, falli impazzire tutti! Mi manchi tanto anche tu, tesoro mio. Non vedo l'ora di rivederti. Ti voglio bene.

 

Rivedere Elizabeth e tutto il resto della compagnia mi ha fatto un enorme piacere, però la mia giornata senza la ricorrente chiacchierata con Candi non è giornata. Incredibile come un angelo dai capelli biondi ed il caratterino impepato posso attirarti in questo modo quasi ossessivo. Tutti le vogliono bene, sarebbe inverosimile il contrario.

Metto la tazza nel lavandino e mi incammino verso la camera per prepararmi. Domani è il gran giorno e devo ancora sistemare le ultime cose.

 

 

 

Pov Ian.

 

 

Finalmente un po' di vacanza anche per me, tutto sommato me la merito in pieno.

E' stato un periodo parecchio complesso: il finale di stagione, le convention in giro per il mondo, le miriadi di interviste, gli impegni con questa fondazione che sta per spiccare il volo e... Nina.

Ho voglia di un attimo di pace, mi sento come dopo una corsa, l'unica cosa che voglio è un po' di pace e soprattutto di ossigeno.

Metto la cinquantesima firma della giornata ad uno dei tanti fogli che ogni tanto Sally mi porge. Le sorrido benevolo, è davvero una grande compagna di squadra, dovrò ringraziare soprattutto lei se il progetto della Ian Somerhalder Fondation andrà a buon fine.

Questo lavoro mi piace un casino, mi permette di collaborare direttamente con le persone, ma dà l'opportunità di impegnarmi su fronti diversi e lasciar trasparire le mie innaturali doti da filantropo, ma soprattutto mi aiuta a non pensare. Ed ora che non giriamo più scene, sono davvero convinto che non pensare mi serva più del dovuto.

Per un attimo la testa va a quella sera.

 

 

La bacio con dolcezza, una dolcezza inspiegabile che non le ho mai regalato. Kevin inizia a pronunciare le parole di chiusura scena ed è parecchio euforico, forse inizia a infastidirsi quando il bacio si spinge oltre le sue direttive.

Senza aggiungere niente, Nina si allontana timidamente dal mio corpo asciugandosi le labbra con la manica della maglia, io non riesco a dire parola, il mio cervello è entrato in una sorta di stand by permanente.

Non so come accade, mi ci ritrovo per caso, e se oggi ci penso mi prenderei a capocciate da solo.

Inizio a camminare tranquillo per la strada, come nelle più tragiche storie d'amore da cinema, di fronte a me solo coppiette innamorate. Mi viene difficile non pensare a lei, alle parole d'amore di questa mattina, al suo addio pulito e altruista, tipico da lei insomma.

Entro in un locale, mi siedo su uno sgabello di quelli alti che stanno vicino al bancone ed ordino un wiskey, molto alla Damon per spiegarci. E sembro realmente lui, ritrovo nell'alcol un alleato alla mia battaglia, la battaglia di dimenticare per almeno qualche ora. Bevo un bicchiere dopo l'altro e mi spingo nel baratro nel momento in cui chiedo al barista un'intera bottiglia da portare via, decisamente non da me.

Butto giù il liquido ambrato ma ciò che sento è solo dolore, che poi il dolore è solo la metafora di una verità.

Mi siedo su un muretto e mi soffermo ad osservare il fiume, è come se volessi sprofondare nell'oscurità di quella notte, forse perchè solo lei in realtà mi può capire, forse perchè abbiamo lo stesso modo di vedere le cose al momento.

La testa inizia a girare. E pensare che è stata proprio una notte a rovinare tutto, una notte sbagliata che neanche volevo affrontare. Ed ora eccomi, con i piedi penzoloni, l'alito che sa di alcol a reprimere silenziosamente la nascita di un bambino che non ne può niente.

Qualcuno mi scrolla velocemente tutti questi pensieri di dosso, la sua mano pesante fa presa sulla mia spalla destra. Ci metto un po' a realizzare che forse sarebbe il caso di girarsi.

E tu che ci fai qui?”.

Me lo chiedo anche io. Cosa ci faccio qui?”. Non ho mai visto Paul così arrabbiato, e sono davvero tanti anni che ci conosciamo.

Non ti ho chiamato io”. Che non ci si metta anche lui, avere problemi con il mio migliore amico non rientra assolutamente nella mia lista, non per stasera soprattutto.

Oh, questo lo so. Però quando mi ha chiamato Simon, dicendomi che ti ha visto barcollare per strada con una bottiglia in mano, ho ritenuto necessario raggiungerti subito”. Maledetto Simon, il suo ruolo di portinaio gli si cuce addosso a pennello.

Spero che almeno tu abbia una motivazione valida. Sai, questa sera Torrey era parecchio disponibile, non capita spesso nell'ultimo periodo”.

Ehi, mi sta forse facendo pesare la sua scopata persa?

scendi da qui, non fare il buffone”.

Cerco di riprendermi dalla sbornia, devo ammettere che pensavo fosse più facile, forse avrei dovuto compatire un po' di più Nina nelle sue serate folli con Candice. Cavolo, ho bevuto per dimenticare, non per sorridere come un ebete ai suoi ricordi!

Allora, vuoi raccontarmi cosa è successo?”.

Mi dilungo nel discorso, gli racconto tutti i dettagli, Paul è l'unica persona che cui possa realmente essere libero di parlare, so che non mi giudicherebbe mai, non ne è proprio capace.

Ha solo paura, Ian. Devi darle tempo. So che Nina sembra forte e determinata, ma è una donna. Ha bisogno delle sue certezze e l'arrivo di un figlio tuo gliene toglierebbero parecchie. So che non è facile da pensare, ma ricordati che ha solo ventun anni, sta affrontando qualcosa che è più grosso di lei”.

Quale parte della frase Nina mi ha lasciato non ti è chiara, Paul?”.

Alza gli occhi al cielo, è così buffo da riuscire a strapparmi anche un sorriso.

La riconquisterai, Ian. Anzi no, non devi riconquistarla, devi solo darle dei buoni motivi per tenerla ancora legata a te. Sono sicuro che non sarà difficile”.

 

 

Paul, sono pochi giorni che non lo vedo e già mi manca. E' un amico perfetto, al quale non potrei mai rinunciare, è una sorta di fratello che mi è entrato nelle vene. Senza di lui non sarei mai riuscito a superare quel momento drammatico, gliene sarò debitore a vita.

Quando sprofondi negli abissi e trovi il coraggio di uscirne fuori è perchè chi ti circonda ha profonda stima di te e la mia fortuna è stata trovare persone come lui. Solo così l'oscurità ti sembra un po' meno nera.

 

 

 

 

Pov Nina.

 

 

“Sì, Candice, ci credo”.

“Guarda che se fosse così te lo direi. Poi, cavolo tra tutti quelli con cui potrei provarci, proprio quel demente di Trevino!”.

“Da quando lo denigri così”.

“Da sempre”.

Sono due ore che siamo al telefono e sta cercando in tutti i modi di convincermi, o meglio di convincere se stessa, che non prova nessun tipo di attrazione per Michael.

“Dimmi un po', tu come te la passi?”.

“Mmm, non c'è male. Con Torrey e Paul mi annoio un po' meno”.

“Beh, meno male. Stasera stai a casa?”.

“Sì. Domani è il gran giorno, trascorrerò tutta la giornata con Liam, devo risparmiare energie”.

Sorride gioiosa.

“Beata te. Dai, tesoro, ci sentiamo stasera, ora vado a comprare un bel vestitino per la festa di domani”.

“Ok, allora a stasera. Ah, mi raccomando, buttati sul rosso, Michael lo gradisce di più”.

Non faccio in tempo a sentire la risposta che ho già riattaccato, mi sono appena guadagnata una serata di proteste e insulti gratuiti al povero Trevino!

Entro nella vasca da bagno che avevo già riempito prima che Candi telefonasse.

Mi immergo nella schiuma vaporosa ed inizio a pensare al passato, a quanto siano stati faticosi quei giorni, a Lui.

 

 

Nina ti vuole Paul”.

Torrey mi passa il telefono, lo afferro svogliatamente con una mano, mentre con l'altra abbasso di rimando il volume della televisione. Mi sono momentaneamente trasferita a casa di mia sorella e, come Paul non fa altro che ricordarmi a qualunque ora del giorno e della notte, mi sono anche impossessata della sua zona relax.

Pronto. No, non sono davanti alla tua televisione”.

Nina...”. Ha la voce allarmata, possibile che sia successo qualcosa? No, Torrey non sarebbe così tranquilla fosse così.

Che è successo?”.

Megan ha avuto le doglie, siamo tutti in ospedale”.

Non rispondo, ecco perchè tutta la preoccupazione, da quando io e Ian ci siamo lasciati, ok, da quando io ho lasciato Ian, ha sempre cercato di mantenere un certo riserbo per queste cose, poche volte ci siamo finiti a parlarne.

Nina, ci sei?”.

Sì, ci sono”.

Non ci raggiungi?”. Raggiungerli? Scorgere la gioia negli occhi dell'uomo che amo mentre stringe tra le braccia il bambino che io non ho potuto, anzi non ho avuto il tempo dargli?

Non saprei...”.

Fallo per lui, sai che lo vorrebbe”.

Mi preparo velocemente sotto lo sguardo attento di mia sorella, è preoccupata per il mio stato mentale, ma non dice niente.

In ospedale ci sono tutti, Candice, Paul, Michael, Julie, Kevin, Kat, perfino Zach. Di Ian nemmeno l'ombra, sarà in sala parto con Megan. Lo stomaco si contrae all'idea di lui che le tiene la mano, di quello che potrebbe succedere una volta nato il piccolo. Nei film funziona così, i bambini sono sempre in grado di riaccendere amori impossibili.

Paul mi si avvicina lentamente e mi stringe a sé con un solo braccio.

Hai preso la decisione giusta, fidati di me”.

Annuisco un po' scettica, faccio quasi per ribattere quando di fronte a me si materializza Ian con un bicchiere di caffè in mano, è visibilmente agitato, ma ciò che mi fa rasserenare subito è la sua presenza qui, con me e non con lei. I suoi occhi si dilatano per la sorpresa, mi sorprendo io stessa quando realizzo quanto mi sia mancato il suo abbraccio, cerco di assaporarlo come a farne scorta per tutta la vita.

Da bravo vampiro, hai pensato di non assistere al parto?”. Cerco di sdrammatizzare, anche se tutto quello che vorrei fare è scappare via e non tornare più.

No, semplicemente quello è il genere di cosa che fa una famiglia felice, io e Megan non potremmo mai stare tutto questo tempo nella stessa stanza senza litigare”.

Faccio un sospiro di sollievo, spero che però a lui sia sfuggito. L'idea che loro due potessero essere tornati insieme mi è balenata più volte nella testa, ma ho sempre preferito non farci troppo attenzione. Di sicuro questa è una delle notizie più belle della mia vita.

Prima che io possa rispondere con un'altra provocazione decisamente non da me, l'infermiera esce fuori con un fagottino blu tra le braccia. Ian inizia a tremare per l'emozione ed anche io non posso fare a meno di commuovermi. Dopo tutto quel cucciolino indifeso non ha nessun genere di colpa per i miei drammi amorosi.

 

 

 

Pov Ian

Metto il giubottino azzurro a mio figlio, è bellissimo e per fortuna è uguale identico a me.

Megan fa zapping davanti al televisore e guarda annoiata qualsiasi cosa le si presenti di fronte.

“Sei contento? Andiamo a trovare i nonni”. Stringe gli occhietti in una smorfia strana, è incredibile quanto siano simili ai miei, non pensavo che diventare padre mi avrebbe cambiato in questo modo.

Gli bacio delicatamente la manina, anche Megan gli rivolge uno sguardo dolce, uno dei pochi che io riesca a ricordarmi, devo ammettere che purtroppo non è esattamente l'incarnazione dell'istinto materno, ma va bene così.

Lo sistemo nel sedile posteriore, neanche il tempo di appoggiarlo , che si è già addormentato con la boccuccia semi aperta. Fortunatamente sua madre non fa problemi ai nostri piccoli viaggetti settimanali, a volte mi chiedo se non le stia facendo un favore. Ma anche questo non è un affar mio, fino a quando sono libero di vedere mio figlio quando mi pare e piace, non mi metterò di sicuro a litigare con lei.

Lancio qualche occhiata dallo specchietto retrovisore e sorrido tra me e me. Incredibile quanto sia potente il legame tra genitore e figlio.

 

 

Sono agitatissimo, qua dentro nessuno si decide a dirmi niente e la mia pazienza ha appena raggiunto un limite compromettente.

Paul mi consiglia di andare a prendere un caffè, probabilmente il mio camminare avanti ed indietro riesce ad irritare anche lui.

Mi godo il favoloso effetto tranquillante della caffeina, so già che tra poco me ne pentirò, ma una sigaretta non può fare altro che bene. Addio ai sacrifici che io e Nina abbiamo fatto per smettere, ripensandoci è l'unica cosa che rimane di lei. Decido di tenermi la voglia di nicotina e tornare in sala d'aspetto.

Quasi mi cade il bicchiere dalle mani, la vedo. Tra le braccia di Paul, bella come solo lei può essere.

Mi corre tra le braccia ed io mi faccio coccolare dal profumo dei suoi capelli, risulterei ambiguo se dicessi che metto il suo balsamo ogni qualvolta mi lavo i capelli? Beh, correrò questo rischio.

Da bravo vampiro, hai pensato di non assistere al parto?”. Sorride, io però la conosco abbastanza bene da capire quando finge.

No, semplicemente quello è il genere di cosa che fa una famiglia felice, io e Megan non potremmo mai stare tutto questo tempo nella stessa stanza senza litigare”.

Sorride ancora, Dio quanto cavolo mi è mancato il suo sorriso!

All'improvviso l'infermiera esce dalla sala, ha in mano il mio bambino avvolto in una bella copertina blu. Mi tremano le mani mentre cerco di afferrarlo, sono un po' timoroso, lo ero anche all'inizio con i miei nipoti, è che i bambini sono così delicati.

Nina si sporge dalla mia spalla per guardarlo meglio, mi volto verso di lei per mostrarglielo. Si commuove e questo, anche se a torto, mi fa credere di avere una possibilità.

E' bellissimo, Ian”.

Lo so. E' spettacolare e anche tu lo sei”.

Non sorride più, le mie parole lo hanno cancellato dal suo volto.

E' complicato”.

Sì, se tu vuoi che lo sia”.

L'ondata di parenti e amici che mi raggiunge per guardare il piccolo me la fa perdere di vista. Quando mi libero un po' dal groviglio di mani che cercano di toccare mio figlio, la cerco per tutto il corridoio, ma di lei nessuna traccia.

Riporto il bambino a Megan, per quanto odi il fatto di aver avuto un figlio da lei, non posso negare di essere già innamorato di questa creatura che mi dorme tra le braccia, un po' di riconoscenza gliela devo anche!

 

 

 

 

Pov Nina.

 

 

Possibile che ogni ragazza sulla faccia della terra sappia mettere l'eye liner ed io mi imbratto sempre come se avessi dodici anni? Uffa, queste sono le ingiustizie della vita.

Sono così agitata, oggi iniziano finalmente le mie vacanze, tralasciamo il fatto che tra una settimana mi aspettano già le riprese della serie tv, ma sono felice così.

“Nina, hanno suonato alla porta”.

Mia madre urla come se fossi nell'altra casa, ha preso abbastanza bene la storia di Ian, anche se il più felice è sicuramente mio padre, non pensavo gli facesse questo effetto.

“Ok, scendo”. Ho il sorriso stampato sulla faccia, sembro una bambina alle prime esperienze. Beh diciamo che da questo punto di vista sono un po' una ragazzina alle prime armi.

Spalanco felice la porta e lo trovo di fronte a me.

 

 

Se devo morire, preferisco farlo in gran stile. Chiedo la macchina in prestito a Paul e corro da lui.

Basta soffrire per nulla, basta impedirmi la felicità. Voglio tornare a sorridere, voglio tornare a vivere.

Tiro fuori dalla borsa il mazzo di chiavi, questa casa mi è mancata immensamente, inoltre non è facile adattarsi ad una casa che non ti appartiene, ma soprattutto è giusto che mia sorella e mio cognato si godano la loro intimità, io sono decisamente di troppo.

Candice apre la porta, non è per niente stupita, la mia decisione è stata presa dopo giorni e giorni di scontri con lei, dopotutto.

Lui dov'è?”.

In camera sua”. Sorride.

Mentre entro saluto con la mano tutti quanti e mi affretto a salire le scale per raggiungere la camera che un tempo dividevamo.

Busso un paio di volte alla porta, mi apre uno Ian un po' sbalordito. Indossa l'accappatoio, questo spiega il suo ritardo ad aprire.

Nina”. Lo stupore nella sua voce mi fa sorridere, sbircio un po' la camera, è tutto come mi ricordavo, persino la foto di noi due a Disneyland che io avevo incorniciato con tanto amore. L'unico cambiamento è la piccola culla che affianca il letto che ha visto le notti infuocate tra me ed il mio uomo.

Cosa ci fai qui?”.

Pensavo di farti piacere”. Mi fingo offesa.

Sai che è così”.

Ho bisogno di parlarti”.

Certo, entra. Anche perchè questa è camera tua, sei libera di fare ciò che vuoi”.

Mi accomodo sull'enorme letto, accarezzo le lenzuola nere di seta, avevo insistito tanto per comprarle, Ian invece le odiava, o almeno così mi ha sempre voluto far credere.

Paul e Torrey avevano bisogno dei loro spazi. Ho pensato di fare un giro da queste parti”.

E con tutti i posti che ci sono, hai scelto proprio la mia stanza? Saggia mossa, Dobrev”.

Non fare lo spiritoso con me, Somerhalder”.

Sorride a metà tra l'intimidito ed il compiaciuto e anche sul mio volto compare un piccolo risolino che cerco immediatamente di sopprimere.

Allora sei venuta qui per litigare?”.

Pensi questo?”.

Si siede al mio fianco, i miei atti respiratori aumentano convulsamente.

In questo momento preferisco non pensare. Sei qui con me, non potrei chiedere altro”.

Forse dovresti chiederti perchè sono qui con te”.

Perchè devi sempre rovinare la bellezza del momento?!”.

Inizio a ridere rumorosamente, mi erano mancate le sue battute, le sue facce buffe, le sue prese in giro.

Addirittura”.

Potresti tranquillamente dire che sei qui perchè avevi semplicemente voglia di vedere qualcosa di bello”.

Lo guardo un po' irritata, per gioco per carità. La sua espressione mi porterebbe a prenderlo a schiaffi, ma mi sentirei troppo in colpa a rovinare quel suo bel visino e poi le sue fans non me lo perdonerebbero mai. Decido comunque di giocare un po' lui, oggi sono di ottimo umore.

Sono venuta qui per parlarti di una cosa molto delicata”.

Ti ascolto”. Il suo volto si è indurito non appena il tono della mia voce è diventato greve.

Mi sono innamorata”. Non risponde, ma lo vedo comunque immobilizzarsi alle mie parole.

Continuo. “E' successo un po' di tempo fa. L'ho incontrato per caso e non ho potuto fare a meno di innamorarmene. Inizialmente ho provato a reprimere i sentimenti che provavo per lui, poi non ne ho più potuto fare a meno e mi sono buttata”. Ian continua a fissarmi incapace di replicare, è complicato confessare un tradimento, anche in una situazione comica come questa.

Poi ci sono stati dei problemi, tra questi anche la nascita del bambino, e ho deciso che tra di noi non poteva nascere nulla. L'ho lasciato, ma non ho smesso di pensare a lui, neanche un secondo. Mi dispiace, Ian”.

Non devi dispiacerti, è la tua vita e devi viverla come meglio credi. Deve essere un grande uomo per averti fatto innamorare, dopo tutto hai sempre avuto ottimi gusti”. Non mi aspettavo di certo una reazione del genere, non dal mio Ian, non dall'uomo che avrebbe fatto scenate di gelosia anche per il bacio di un bambino, è cambiato. In effetti, ripensandoci mio malgrado, è diventato papà, cosa può cambiarti più di quello?

Sei sempre modesto”.

Questa è una dote naturale”.

E tu? Come procede la tua vita sentimentale?”. Visto che ci sono è meglio spianare la strada.

Quale vita sentimentale?”. Tiro un sospiro di sollievo, posso procedere con il mio piano. Dio fa' che non si faccia indietro.

Mi avvicino maggiormente a lui, lo guardo negli occhi con un'intensità che non pensavo di avere. Mi basta un attimo per riempire anche quell'ultimo spazio che ci divide e lascio che le mie labbra scorrano libere sulle sue.

Si allontana da me come scottato da una pentola di olio bollente.

Nina, che stai facendo?”.

Bacio l'uomo che amo”.

Osservo il suo viso trasformarsi nel ritratto della felicità, sono una brava attrice su questo nulla da dire. Diciamo che anche Ian è una persona a cui fare gli scherzi viene particolarmente bene.

Cerco di avvicinarmi di nuovo alla sua bocca, ma con entrambe le mani mi blocca i polsi.

Cosa ti ha fatto cambiare idea?”.

Non ho mai cambiato idea su di te, semplicemente avevo bisogno di più tempo, dovevo metabolizzare la cosa”.

E lo hai fatto?”.

Ho completamente umiliato me stessa, ritrovandomi a baciarti come una prostituta, direi che ho proprio cambiato idea. Se c'è una cosa che non ho mai smesso di fare è amarti. Non ho mai, nemmeno per un secondo, messo in discussione il mio amore per te. E se starti vicino significa prendere anche ciò che viene con te, voglio farlo, sono pronta a farlo”.

Nina, pensaci bene. Tu hai una vita davanti”.

Te l'ho già detto, la mia vita ha un senso perchè ci sei tu a darglielo. Ti prego, non rendere tutto più complicato di quanto già sia. Ti ho solo detto che voglio tornare con te, perchè non potrei fare altrimenti. Perchè ho bisogno di svegliarmi al mattino e sentire il rumore dell'acqua mentre ti fai la doccia, ho bisogno di essere presa in giro quando spalmo le mie dosi generose di nutella sul panino, ho bisogno del bacio portafortuna prima di recitare, ho bisogno di fare l'amore con te semplicemente perchè abbiamo bisogno di farlo, senza pensare al tempo o allo spazio, ho bisogno di addormentarmi al tuo fianco e sapere che quello è il mio posto”.

Non faccio in tempo a concludere la frase che Ian mi ha letteralmente buttata sul letto. Tra un bacio e l'altro riesce anche a rispondermi.

Spero solo che non sia un sogno, ma se anche dovesse esserlo, ne vale davvero la pena”.

Sorridendo inizio a sbottonargli la camicia e a lasciargli baci bollenti sul petto. Mi lascio inebriare dal suo profumo, era troppo tempo che non lo sentivo sulla mia pelle.

Ian si abbandona alla mia lingua, lasciando la testa all'indietro. Ha gli occhi chiusi e le labbra semi aperte. Ancora una volta mi soffermo a pensare alla bellezza di ciò che ho davanti, all'intensità del mio miracolo personale sceso sulla terra per amare me.

La tensione arriva alle stelle quando la sua erezione non riesce a contenersi, come se ne fossi allarmata gli abbasso i pantaloni, andando su e giù per l'asta con entrambe la mani. Lo sento contorcersi sopra di me e, solo dopo parecchio tempo, mi decido a farlo entrare nel mio corpo.

Sento un calore riempirmi le viscere, non provavo questa sensazione da troppo tempo. Sembra che il tempo si sia fermato, esistiamo noi due ed il nostro piacere. Con le mani sulle sue spalle provo a dargli il tempo, e più il suo bacino entra a contatto per il mio, più, come se non dipendesse da me, le mie cosce si allargano per accoglierlo. Incredibile quanto sia cresciuto con il tempo il mio desiderio di averlo più mio possibile.

Capovolgiamo le posizioni, quasi scivoliamo dal letto. Ridiamo allegri ed eccitati . Inizia a leccarmi i capezzoli, a torturarli dispettoso con le dita. Più gli chiedo di non farlo, più si diverte a provocarmi ed il suo sorriso raggiunge vertici mai noti, quando mi abbandono su di lui, vittima del mio piacere puro e crudele.

 

 

 

“Ecco il mio principe azzurro”.

“In carne ed ossa”. Ian risponde sorridente, mentre io scuoto la testa contrariata. Sa che non mi riferisco a lui. Allungo le braccia per prendere Liam da quelle di suo padre. Sono identici e soprattutto bellissimi.

 

 

 

Pov Ian.

 

 

Liberty è tutto amore e baci con il piccolo Liam. Da quanto ho capito, è il primo bambino che entra in questa casa ed il suo desiderio di diventare nonno è diventato davvero insuperabile. Bè, nonno si fa per dire, ovviamente, ma sarà per Liam una delle figure più vicine ad un nonno che esistono.

Sono seduto accanto a Nina, quando lei è con me capisco di avere realmente un posto nel mondo.

Mi inoltro in una conversazione con Paul e quasi non mi accorgo che Nina si è addormentata sul divano con Liam, altrettanto assopito, tra le sue braccia. Mi si stringe il cuore a quella visione ed in cuor mio so quanto vorrei che la madre di mio figlio fosse lei.

Io però non dispero, un giorno anche noi avremo dei figli nostri e so con estrema sicurezza che questa donna eccezionale tratterà anche Liam come se fosse suo. Dopotutto già lo fa.

Osservo Torrey che in punta di piedi sta cercando di scattare una foto a questo spettacolo stupefacente, almeno so cosa mettere nella cornice d'argento che Daniel mi ha regalato per l'inaugurazione della Ian Somerhalder Foundation.

Prendo Liam dalle braccia di Nina e sveglio la mia principessa con un bacio sulla fronte.

“Inizia ad andare in camera. Preparo il latte per il piccolo”.

Liberty, sotto l'indispettimento di Paul, ha concesso a me e a Nina di dormire insieme. E' convinto che io abbia bisogno di lei per accudire il piccolo durante la notte. Ovviamente ho accettato di buon grado.

Dopo aver riscaldato il latte di Megan, cosa che mi fa davvero tanta impressione, auguro a tutti la buona notte e raggiungo le mie due ragioni di vita nella camera.

Nina è seduta di spalle, ha in braccio il piccolo che sembra stia ricambiando il suo affetto con un sorriso. Mi appoggio allo stipite della porta e continuo a godermi la bellezza di ciò che ho di fronte agli occhi. Non pensavo che Nina ce la facesse...

 

Voglio trascorrere una giornata con lui. Se voglio stare con te, devo iniziare a conoscerlo”.

Ti senti davvero pronta”.

E' la cosa più importante della tua vita e ciò che è importante per te, deve esserlo per me”.

Quel giorno vado a prenderlo a casa di Megan. La maternità deve averle fatto particolarmente bene, o almeno questa è una mia impressione. Di sicuro, qualche mese fa, non avrebbe mai permesso che io andassi a prendermi il bambino all'improvviso e lo portassi a trascorrere un week end con me e Nina.

Dopo un'intera giornata trascorsa alla casa al lago di Trevino, mi preoccupo seriamente. Nina non sembra accettare la presenza del piccolo, ogni attimo è buono per stargli lontano. Vedo nei suoi occhi l'imbarazzo, l'indifferenza e questo mi fa molto male. Mi fa male soprattutto sapere che, per la mia felicità, non posso rinunciare a nessuno dei due.

Osservo Liam che dorme nella carrozzina, istintivamente mi chiedo come sia possibile non volergli bene. Le guance paffute sono tinte di rosso, gli occhietti, così belli e luminosi nei brevi tratti della giornata in cui è sveglio, sono schiusi lasciando intravedere il suo azzurro cielo, le labbra formano una specie di cuoricino e le mani paffute sono strette a pugno sotto il suo mento. Mi commuovo e mi intenerisco, non perchè è mio figlio, ma non ho mai visto niente di così emozionante nella mia vita. Anzi, sto mentendo. Ripenso ai miei nipoti e a quelle sensazioni che la loro vista mi provoca, allora mi rendo conto di quanto sia potente la magia dei bambini. Ed io mi affido alla magia di Liam, per sperare che Nina riesca a superare questo suo piccolo blocco emotivo.

Quella mattina mi sveglio un po' frastornato, sento le ossa deboli e lo stomaco in subbuglio. Istintivamente, allungo le braccia per cercare Nina. Non c'è.

Come ogni volta che Liam dorme con me, spingo la testa per guardare nella carrozzina, ma di lui neanche l'ombra.

Inizio a preoccuparmi inutilmente fino a quando non sento il rumore di una dolce ninna nanna provenire dal piano inferiore.

Sorridendo, entro nella doccia e inizio a prepararmi per questa giornata magnifica in compagnia delle due cose più belle che abbia mai potuto avere. Già il fatto che Liam sia al piano di sotto con Nina è un grande passo avanti, dunque la mia giornata non può che iniziare bene.

Quando scendo, ciò che ho di fronte mi spiazza. Nina ha tra le braccia il piccolino e continua a cullarlo con una dolcezza che non credevo possibile. Mi ricorda uno di quei dipinti che ci facevano studiare al liceo, quelli che rappresentavamo appieno le meraviglie della maternità. Canticchia sottovoce una canzoncina dolcissima che ha qualcosa di familiare. Un sorriso si impadronisce del mio viso.

Impreco sottovoce quando il mio piede va a scontrarsi con un vaso appoggiato lì vicino, vedo Nina sobbalzare.

Si volta verso di me e sorride.

Buongiorno”. Mi avvicino a lei e mi siedo sul divano. Le lascio un bacio sulla guancia e prendo una manina di Liam tra le mie. E' sveglio, gli occhi fissi sul volto di Nina, in fatto di donne ha preso da suo padre!

E' davvero un bel bambino”. Sorride al faccino paffuto del mio piccolo.

E' uguale a suo padre”.

Mi raccomando, non diventare gonfiato come tuo padre, sarebbe la tua fine”. Si rivolge a Liam che sembra rapito dal suono melodioso della sua voce.

Gli piaci”.

Anche lui piace a me”.

Allora non è così difficile come pensavi”.

Con te al mio fianco nulla può essere difficile. Cercherò di essere per Liam, non una madre, perchè quella già ce l'ha, ma voglio essere sempre presente, voglio potergli insegnare qualcosa e diventare per lui un'altra figura di riferimento. Saremo per lui quella famiglia che altrimenti non potrebbe avere”.

 

 

La amo, non potrei fare altrimenti, è una donna che può solo essere amata.

“Ciao”. Mi parla senza rivolgere lo sguardo, non è facile prenderla alle spalle.

“Eccomi”. le porgo il biberon, ama farlo.

“Sei la mia vita, lo sai?”.

“Tu sei la mia”.

“Grazie”.

“Di cosa?”.

“Di essere come sei”.

 

 

 

 

Salve ragazze!!

allora siete soddisfatte? E' vero vi ho fatto penare, però ne è valsa la pena. O sbaglio?

Allora Nina e ian sono tornati insieme. Siete contente?

Inoltre la nostra dolcissima Ninetta ha, non senza fatica, accettato il piccolo Liam e ha creato con lui un rapporto stupendo!

Dal prossimo capitolo inizierà la nuova stagione e si sa... stagione nuova ,vita nuova, ma soprattutto problemi nuovi.

Grazie mille a tutte voi! Continuate a seguirmi. Vi mando un bacione

ringrazio: - aria3

-militerni

-sofiaroma

-Iansom

ele87nella

che hanno recensito la scorsa volta. Ringrazio inoltre chi segue la mia storia....

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: nuccetta