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Autore: Hyrim    15/10/2012    1 recensioni
Epoca d'oro della colonizzazione Americana, inglesi e Spagnoli che non fanno altro che sfidarsi nel tentativo di affermarsi come i più potenti.
Ed è proprio in questo tempo di corsari e Pirati che il giovane Spagna, Antonio Fernández Carriedo, si trova a dimostrare il suo lato più crudele e spietato... almeno così pare voglia mostrarsi.
peccato che un giorno a raggiungerlo è una sua vecchia conoscenza... Una conoscenza che non ha alcuna esperienza in tutto ciò che riguarda il mare.
Con l'intento di riportarlo in Europa, finirà per perdersi insieme a lui in questo mondo completamente alieno alle sue abitudini, divenendo comunque il suo compagno di avventure... e forse anche qualcosa di più.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Tutti fuori. Ahora. -
La voce del ragazzo spezzò  quel breve silenzio carico di tensione e di sorpresa.
 I marinai presenti sembrarono per un secondo avvolti da una campana di vetro.  
Nessuno si mosse. Nessuno parlò.  
Gli occhi di tutti puntati sulla ragazza ancora trattenuta al centro  della cabina.
 Occhi spalancati, come se quello che stessero osservando fosse un demone spuntato da chissà dove…
 E poteva anche darsi per i loro pensieri, dato che una ragazza con capelli argentati ed occhi scarlatti non era poi così facile da trovare.
- He dicho AHORA.-
 ripeté Antonio con tono più autoritario, visibilmente poco incline alla pazienza.
I marinai lasciarono all’istante la ragazza e sparirono nel giro di pochi secondi.  Il nostromo seguì gli altri due di corsa, chiudendosi poi la porta alle spalle, in faccia alla Prussiana che stava per uscire con loro.
- Tutti tranne te, credevo fosse chiaro.-
- Già… avrei dovuto immaginarlo. – La ragazza si grattò la nuca, tornando lentamente davanti allo Spagnolo,  che nel frattempo la stava guardando male. Molto male.
- Sarò veloce: cosa diavolo ci fai qui!? Come ci sei arrivata!? -
- Mi ci hanno trascinata i tuoi uom… - Venne interrotta quasi subito.
– Non in questo alloggio. Qui ai Caraibi. E ti prego, non dilungarti nelle tue solite storie assurde. -
- Sai… - Fu la risposta – Potrei farti la stessa domanda… -
- Oye, sono io quello che fa le domande qui. E quindi vedi di rispondere. -
Ci fu una pausa di qualche secondo. Silenzio totale…
Poi lei scoppiò a ridere.
Senza un preavviso esatto, senza dire nulla.
Scoppiò a ridergli in faccia.
Lo spagnolo la fissava allibito.
Ma che accidenti le era preso!?
- J…Julchen!!- Esclamò.
- Scusa… ma non sono riuscita a trattenermi! Tu… che fai l’autoritario!? Tonio, temo che l’aria di questo posto ti faccia male, credimi. -
Lo Spagnolo arricciò il naso, visibilmente infastidito.
- A me non interessa il tuo parere, Prussia. Qui sono io che comando, non tu. Ed ora… -
Si avvicinò pericolosamente al viso della ragazza, gli occhi verdi che sprizzavano scintille dalla rabbia
 - Tienes que contestar. -
- E nel caso non mi andasse di esporre le mie ragioni!? -
Rispose lei con tutta la sua strafottenza.
- Ti farò chiudere in una delle celle e butterò via la chiave finchè non mi dirai tutto ciò che voglio sapere. -
- … -
 Non ricevendo una risposta annuì, capendo che la ragazza aveva tutt’altra intenzione rispetto al collaborare.
- Ti manda Kirkland, vero? -
A quella domanda lei alzò un sopracciglio.
- Dovrebbe? -
- Sì. Non mi fido di quell’essere…  è capace di tutto. -
- E va bene… Cos’è successo fra te e il Britannico? -
A quella domanda Antonio si girò di colpo. Tornò davanti alla grande vetrata ad osservare il mare per nascondere l’ira che lo aveva appena colto.
- Quel bastardo… - Sibilò.
- Quel bastardo sta facendo di tutto per rovinarmi la vita! Ha preso le mie colonie… I miei commerci…  E il mio onore di nazione. ¡ Yo soy la España ! Non posso lasciare che quel maledetto mi annienti. No puedo. -
Strinse i pugni, tremante dalla rabbia.
- Tonio… - La ragazza lo fissò scioccata.
Poteva davvero essere diventato così rigido? Così… pieno d’odio?
Antonio… Spagna… Dov’era finito quel ragazzo sempre sorridente e dolce con tutti?
- Tonio, devi tornare in Europa. Non voglio che tu stia qui.
Sei in pericolo costante qui. Arthur ti farebbe a pezzi! -
Disse poi, seriamente preoccupata per lui.
- E così… credi davvero che non sarei in grado di fronteggiarlo!? -
- Non è questo che ho detto! -
- O sei con me o sei contro. –
Fu un ultimatum. Spagna lo sapeva.
 Non avrebbe accettato mezze misure. Non stavolta.
- Beh, allora scusami, ma credo proprio che stavolta saremo contro. -
Rispose lei con voce fredda. Ghiacciata.
- Claro. – Annuì gravemente lui.
- Entonces… comincerò a trattarti come un nemico… -
La sua mano scivolò sul tavolo da carteggio, andando a prendere una pistola carica che puntò immediatamente verso la fronte della Prussiana.
- Questa è la mia nave. E le leggi le faccio io. -
E detto questo fece scattare la sicura.
Faceva sul serio…
E Julchen lo sapeva.
  
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