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Autore: Kicca_Styles    15/10/2012    10 recensioni
[...]I due amici salirono nella macchina di Liam,che mise in moto e partirono verso il centro commerciale che la sua ragazza gli aveva accennato il giorno precedente.
-Mi dici che intenzioni hai?- chiese Niall dopo un po’ che erano partiti.
-Semplice, no?Arriviamo li, tu vai da lei e glielo chiedi!-
-Cosa??!! Tu stai scherzando!? Sai che ho una cotta per lei,dove lo trovo il coraggio di chiederle una cosa del genere?!- gli rispose usando un decibel della voce, che nessun essere umano potrebbe mai sognarsi di raggiungere.
-Avanti su Nialler,sì uomo!- gli disse posteggiando l’auto nel parcheggio del centro commerciale.
La gamba del povero Niall iniziò a battere come quella del coniglietto di “Bambi” quando stava vicino alla coniglietta; e non aveva intenzione di fermarsi. [...]
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Prom?

Yo bella gente! Look at me! Prima di iniziare a leggere volevo avvertirvi su due cose! Chi mi conosce sa già come funziona ma i nuovi ancora no: durante la lettura troverete due link per youtube. Serviranno a creare l'atmosfera, ma non siete costretti a cliccarci su e leggere con un pò di muscia di sottofondo!
C'è una novità! Il secondo link è accompagnato con il testo tradotto perchè.....poi lo saprete se leggete la storia, in poche parole leggete la traduzione seguendo le parole della musica e capirete ancora di più il senso della storia!
Grazie per i vostro supporto!
Buona lettura, spero di leggere una vostra opinione sulla One-shot :)



 

Ormai Maggio era alle porte alla Clifton High School di Bristol, e questo voleva dire solo una cosa: Ballo di fine anno.
I ragazzi passavano parte delle loro giornate a trovare modi sempre più innovativi e convincenti per poter invitare le loro ipotetiche compagne, mentre le ragazze uscivano con le amiche alla ricerca dell’abito perfetto, immaginando come sarebbe andata la notte più bella della loro vita.
Mancava solo una settimana al grande evento, e già nei corridoi della scuola si respirava aria di festa.
In ogni angolo della scuola si vedevano coppiette che festeggiavano e gruppetti di ragazze su di giri per l’imminente evento.
 

*

 
Nel giardino della scuola,uno ragazzino biondo stava sbattendo la testa nell’albero più vicino mentre i suoi quattro migliori amici lo consolavano:
-Oh Nialler!Sta tranquillo!Solo perché noi abbiamo già una compagna non vuol dire che non la troverai anche tu-gli disse il ragazzo riccio dando una pacca sulla spalla all’amico che ancora, imperterrito, sbatteva la sua testa contro quel povero albero.
-Potresti chiedere alla Foster. Ho saputo che non l’ha ancora invitata nessuno!- disse il ragazzo che indossava una maglietta a righe.
Abigayle Foster era la ragazza che tutti evitavano,chi diceva fosse una gangster, chi un lottatore di Wrestling sotto copertura,insomma, avete capito il concetto no?
Il ragazzo castano dagli occhi marroni diede una gomitata al suo amico:
-Louis,finiscila!Non penso che Abigayle- disse sottolineando il nome –sia l’unica ragazza di tutta la Clifton senza un accompagnatore!-.
Ormai Niall si era fermato ma continuava ad appoggiare la testa sul tronco dell’albero.
-Tu dici?-disse sotto voce.
-Ma si ovvio!Harry, Zayn, andiamo in biblioteca a cercare qualche soluzione per il nostro povero irlandese. Niall vieni pure tu-. Eh si,perché il nostro caro Liam Payne risolveva tutto andando in biblioteca,proprio come Hermione Granger in “Harry Potter”.
-Ehy aspettate...ed io?- chiese Louis mettendo un finto broncio.
Liam si girò verso quest’ultimo e sorridendo gli disse:
-Perché non vai da Abigayle e vedi se ha bisogno di una mano con i libri?-
-Ah ah ah,spiritoso- gli rispose Louis con una finta risata per poi seguirli.
Loro cinque erano migliori amici da una vita,l’ultimo arrivato era stato Niall quattro anni fa,al loro primo anno di liceo nella Clifton,quando si era trasferito a Bristol dall’Irlanda, la sua amata Irlanda.
Passarono due ore in biblioteca alla ricerca di qualche libro romantico da dove poter prendere spunto.
-Aspettate un attimo- disse d’un tratto Liam,chiudendo di scatto il libro che aveva fra le mani facendo sobbalzare Zayn dalla sedia.
Tutti si girarono verso di lui.
-Cosa?-domandò il biondino disperato, invitandolo a continuare.
-Mi è venuta un’idea-gli disse l’amico guardando uno ad uno i quattro compagni che lo fissavano con punto interrogativo stampato sulla faccia.
Dopo un lungo minuto, che a Niall sembrò un’eternità,Liam continuò:
-Louis,El e Danielle sono andati a comprare l’abito,giusto?-
-Si ma questo che centra?-
-Hanno portato con loro anche Hope?-
-Ehhm...credo di si,ma mi dici il perché?!-gli rispose altamente irritato.
Hope era la sorella minore di Eleanor. Aveva sedici anni, ma sembrava molto più grande; e dato che solo gli studenti dell’ultimo anno potevano partecipare al ballo,a meno che non fossero stati invitati da quelli stessi, lei era ancora libera.
Non appena Niall sentì pronunciare il nome di Hope gli si illuminarono gli occhi: aveva sempre avuto una cotta segreta per lei ma lo aveva rivelato solo a Liam e in quel momento benedì il giorno in cui lo aveva fatto. Guardò il suo migliore amico come per ringraziarlo,quest’ultimo capì e ricambiò con un occhiolino.
Ora doveva solo trovare il coraggio per chiederglielo.
-Niall!-chiamò Liam a gran voce.
-Dimmi!-
-Vieni con me,dobbiamo andare in un posto- e così il biondino lo seguì lasciando gli altri tre che li seguivano con lo sguardo senza capirci un fico secco di quello che stava succedendo.
I due amici salirono nella macchina di Liam,che mise in moto e partirono verso il centro commerciale che la sua ragazza gli aveva accennato il giorno precedente.
-Mi dici che intenzioni hai?- chiese Niall dopo un po’ che erano partiti.
-Semplice, no?Arriviamo li, tu vai da lei e glielo chiedi!-
-Cosa??!! Tu stai scherzando!? Sai che ho una cotta per lei,dove lo trovo il coraggio di chiederle una cosa del genere?!- gli rispose usando un decibel della voce, che nessun essere umano potrebbe mai sognarsi di raggiungere.
-Avanti su Nialler,sì uomo!- gli disse posteggiando l’auto nel parcheggio del centro commerciale.
La gamba del povero Niall iniziò a battere come quella del coniglietto di “Bambi” quando stava vicino alla coniglietta; e non aveva intenzione di fermarsi.
 
I due ragazzi girovagarono, cercando il negozio in cui si trovavano le ragazze; e poi Niall la vide, attraverso una vetrina, seduta su un divanetto di fronte a due camerini,con uno sguardo annoiato mentre si torturava una ciocca dei capelli castani che le ricadevano un po’ più sotto delle spalle, c’era Hope.
Nel momento stesso in cui vide i suoi occhi il cuore di Niall aumentò i battiti al secondo. Senza staccare gli occhi da lei, strattonò la camicia di Liam.
-Si?-chiese quest’ultimo. L’irlandese si limitò ad indicare la vetrina dove si trovava la sua Giulietta.
In quell’istante uscirono Eleanor e Danielle dai due camerini.
-Ah,eccole- esclamò per poi portarsi dietro Niall verso il negozio.
Quando entrarono,Hope stava dicendo a Danielle:
-Hmmm...credo che fra gli altri sette che hai provato questo è quello che ti sta meglio- e mentre lo diceva, l’interessata si guardò allo specchio compiaciuta.
-Concordo pienamente- disse Liam intromettendosi.
Danielle cacciò un urlo:
-Liam!Che ci fai tu qui?!Non dovresti vedere il vestito fino al ballo!- lo accusò mentre correva a nascondersi dentro il camerino dal quale era uscita un momento prima.
-Ah,quella cosa è valida solo per i matrimoni!- rispose lui di rimando con tono scettico.
Gli altri tre che assisterono alla scena scoppiarono a ridere.
-Invece Hope che ne pensi del mio?- chiese Eleanor dopo un po’ rigirandosi davanti all’immenso specchio che si trovava di fronte a loro.
-Nah, ancora non ci siamo- dichiarò. La ragazza sbuffando tornò, anche lei, nel camerino dicendo:
-Allora potresti andare a prendere l’altro,quello azzurro con la scollatura a cuore,ti ricordi?-
-Si si- disse Hope alzandosi dal divano e allontanandosi.
Niall la seguì con gli occhi fino a quando un manichino oscurò la sua vista; tornò a girarsi verso Liam che stava imprecando in silenzio.
-Che c’è?-gli domandò
-Che c’è?! Che aspetti?Vai da lei diamine!- gli rispose facendo segno verso la direzione che aveva preso la ragazza.
Era la sua occasione,finalmente sarebbero stati soli. Niall si voltò di nuovo e si diresse verso la ragazza.
La trovò intenta,in uno stand, a cercare il vestito che la sorella le aveva chiesto.
-Ehy...-disse il biondo timidamente.
-Ciao!- le rispose la ragazza sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi.
-Allora...eehmm...come va?-
-Tutto bene,e a te?-
-Non mi lamento-. Ecco ora cosa avrebbe dovuto dire?Doveva subito chiederglielo o dove girarci intorno?
La testa di Niall era in una piena confusione.
La guardò attentamente: indossava una maglietta azzurra a maniche corte,semplice, proprio come lo era lei. Aveva sempre pensato che quel colore le stesse benissimo.
Negli occhi aveva un filo di matita, lei non era il tipo di ragazza da mascheroni.
Hope si sentì osservata e si girò verso lui,che subito girò lo sguardo altrove.
Se n’era accorta? Niall non sapeva se sperare in un si o in un no.
Il tempo passava e si chiese quando mai avrebbe potuto avere un’altra occasione come quella, così, si prese di coraggio ed iniziò:
-Hope...-
-Si Niall?- gli chiese voltandosi verso di lui. Ecco,aveva nominato il suo nome; era bastato questo a mandare in pappa il cervello del piccolo Horan.
Deglutì sonoramente e poi continuò:
-Ecco...m...mi chiedevo se...ecco-. Non riusciva ad andare avanti.
Lei lo incoraggiò con gli occhi.
-Si,vedi...mi chiedevo se..- altra sospensione.
-...Se....se era questo il vestito che diceva Eleanor- concluse Niall maledicendosi per quello che NON aveva fatto.
-Ah si, è questo!Grazie- disse lei schioccandogli un bacio sulla guancia.
Il ragazzo si immobilizzò. La guardò tornare verso i camerini mentre si portava la mano sulla porzione di pelle che le labbra di Hope avevano appena toccato.
 

*

 
-Allora?Com’è andata?- chiese Harry non appena tutti e cinque si ritrovarono al parco dove giocavano sempre a calcio.
-Non glielo ha chiesto- rispose Liam guardando Niall.
-Oh ma come?!- disse Zayn con tono esasperato.
-Ragazzi,vi giuro che stavo per farlo,ma...ma non ce l’ho fatta!-
-Oh dai!Andiamo!- disse Harry imprecando.
-Cosa ci vuole ad andare da una ragazza e chiederle “Ehy ciao,mi chiedevo se volessi venire al ballo con me”?- continuò il riccio
-Tu hai tutte le ragazze ai piedi, è ovvio che per te sia facile!-
-Beh,in effetti hai ragione- rispose Harry tutto impettito.
-Sapete,mi è venuta un’idea- disse all’improvviso Louis,che fino a quel momento era stato in silenzio. (http://www.youtube.com/watch?v=Qt11Lg4MJ9I)
-E sarebbe?- chiesero i quattro amici in coro.
-Ecco,non per forza deve chiederglielo direttamente...-
 

*

 
Attaccai l’ultima lettera al foglietto e lo sventolai per farlo asciugare. Dovevo fare in fretta, la campanella stava per suonare e dovevo sbrigarmi, prima che Hope uscisse dalla sua classe.
Corsi tra i corridoi fino ad arrivare al suo armadietto e attaccai il foglietto nel quale avevo, prima attaccato e poi ritagliato delle lettere da dei giornali fino a comporre la frase:
“Hope ti tengo d’occhio. Vuoi venire al ballo con me?” ma senza lasciare una firma, perché avevo un piano; non appena lei avrebbe trovato il  foglietto all’armadietto sarei sbucato  e le avrei detto che ero stato io l’artefice.
Mentre fantasticavo già su cosa sarebbe successo al ballo, la campanella suonò e tutti gli studenti uscirono dalle classi. Mi misi dietro un angolo ad aspettare che lei arrivasse.
E poi eccola, mentre usciva dalla classe di scienze con una sua amica con due libri in mano, che un giorno avrei portato io per lei...
Le due amiche stavano chiacchierando mentre camminavano verso l’armadietto di Hope, poi lei si fermò notando il foglietto.
- Hope ti tengo d’occhio. Vuoi venire al ballo con me?- lesse ad alta voce.
Ecco,quello era il mio momento,così uscì dal mio nascondiglio e mi diressi verso di lei.
-Chi cavolo è che si diverte ad attaccare fogli di questo genere?! Perché è proprio uno scherzo di cattivo gusto!- disse un po’ alterata. Mi bloccai di scatto e tornai indietro a passo svelto.
Mi scontrai con Harry che mi disse:
-Ehy amico!Com’è andata? Il pesce ha abboccato al lamo?-
-Shh!Tu non mi hai mai visto qui!-gli risposi continuando a camminare velocemente lasciandolo li da solo con sguardo confuso.
 
Il piano “A” non aveva funzionato, ma esisteva il piano “B”!
La mattina del secondo giorno, osservai attentamente dove Hope posteggiava il motorino.
Avrei dovuto aspettare il pranzo per mettere in pratica la mia opera, e ne sarebbe valsa la pena.
La campanella delle 13:00 sembrava non voler mai suonare,ma pian piano il tempo passò e l’ora di pranzo suonò nella scuola.
Subito mi diressi al parcheggio, estrassi tre pacchi di post-it e iniziai ad attaccarli sul motorino di Hope,poi con un pennarello scrissi in essi:
“Vuoi venire al ballo con me?”. L’idea era di farmi trovare sopra il suo motorino.
Romantico no?
Questa mia invenzione occupò tutta l’ora di pranzo ma il risultato finale era sorprendete!Ne andavo fiero.
Mentre ammiravo il mio capolavoro avvertì una presenza alle mie spalle:
-Cosa hai fatto al mio motorino?!- disse una voce agghiacciante. Mi congelai li, avevo paura di voltarmi dopo aver sentito la voce di Abigayle Foster.
-Forse non hai sentito:COSA HAI FATTO AL MIO MOTORINO?!-
-Scusa ma questo non è quello di Hope Calder?- chiesi senza voltarmi.
-Sai leggere?- disse dopo avermi preso dal colletto e avermi portato dietro il veicolo.
In effetti c’era scritto Abigayle, ma allora...
Mi voltai alla mia sinistra e il motorino di Hope brillava alla luce del sole.
Cavolo,avevo sbagliato!
-Ah...è tutto in malinteso...in realtà..- e lasciando la frase in sospeso corsi più lontano da colei che mi avrebbe ucciso.
 
Pensavate che mi fossi arreso, eh? Invece no!
Eccomi qui,il terzo giorno,sopra un ponte che dava sulla strada mentre attaccavo uno striscione con l’ennesima scritta: “Hope,vuoi venire al ballo con me?”.
Era pomeriggio e Eleanor mi aveva detto che sua sorella andava a correre a quell’orario,facendo sempre lo stesso itinerario.
Bene,la stavo aspettando già da un quarto d’ora ma ero io in anticipo.
Dopo ancora un po’ la vidi che correva sul marciapiede con le cuffie alle orecchie,una tutina aderente che lasciava intravedere tutto.....via pensieri impuri!Devo prima chiederle se vuole venire al ballo!
Iniziai a sbracciarmi e ad urlare:
-Ehy Hope! Hope, mi senti? Guarda in alto!-. Ma lei non mi sentiva.
-HOPE!!!!- non c’era niente da fare
Ad un tratto sentì il rumore di un camion che si avvicinava.
No,ti prego...
Ma non ebbi neanche il tempo,passò da sotto il ponte e la piccola parte di striscione che pendeva venne risucchiata da esso.
-Andiamo dai!!- imprecai al cielo quando anche il terzo piano era fallito.
Con fare depresso tornai in macchina e mi sedetti sul sedile.
Diedi uno sguardo di sfuggita allo specchietto retrovisore e notai la mia chitarra sul sedile posteriore.
Eccola, era arrivata. Che cosa? L’idea geniale, il piano infallibile.
Misi in moto e sgommai verso casa mia.
Quando arrivai passai l’intero pomeriggio, e il seguente, a scrivere la canzone.
Quel venerdì mattina arrivai a scuola prestissimo, a causa dell’adrenalina non riuscì a dormire.
Non appena la campanella che dava iniziò alle lezioni suonò, Liam mi sbucò accanto:
-Niall è l’ultimo giorno,che intenzioni hai?-. Mi girai verso di lui e sorridendo gli risposi:
-Tranquillo amico,sono sicuro che stavolta funzionerà. Fai in modo di essere in mensa all’ora di pranzo- e facendogli l’occhiolino passai avanti dirigendomi verso la classe di matematica.
Per la seconda volta in quella settimana, mi sembrava che la campanella del pranzo non volesse suonare.
Odiavo profondamente la storia, ed ero stanco della professoressa Watson che parlava dell’ennesima guerra di conquista; invece trovai più interessante la lancetta dei secondi dell’orologio che stava sopra la cattedra.
10...9...8...7...
Si, c’eravamo quasi!
4...3...2...1...
Drriiiiiiiiiiiiiiiin!!!
Fui il primo ad alzarmi. Corsi  via verso il mio armadietto ed afferrai la chitarra,poi mi diressi verso la mensa.
Aspettai che si riempisse e poi cercai il tavolo di Hope.
La vidi seduta in uno dei tavoli che si trovava al centro dell’enorme stanza mentre chiacchierava con un gruppo di amiche.
Bene Niall, è il tuo momento, la tua ultima chance e se fallisci questa volta, sei un uomo morto.
Presi un bel respiro e afferrai una sedia; la portai vicino a Hope e le dissi:
-Scusa Hope ma devo chiederti una cosa...-
-Ehm ciao Niall...ma cosa...?- ma non le risposi.
Mi sedetti sulla la sedia e iniziai a suonare le prime note della canzone che avevo scritto negli ultimi due giorni (http://www.youtube.com/watch?v=_Y-QoE2E5g8 ) .
Sentivo gli sguardi di tutta la scuola puntati su di me, ma solo uno me ne importava.
Mi accertai che Hope mi stesse guardando, così alzai lo sguardo e incrociai i suoi occhi dolci con un’espressione confusa.
- Prendi la mia mano, respira
stringimi forte e fà un passo.
Mantieni i tuoi occhi fissi sui miei
e lascia che la musica sia la tua guida.
Mi prometterai, adesso mi prometterai
che non dimenticherai mai?
continueremo a ballare, continueremo a
ballare, qualsiasi cosa verrà dopo.
E’ come afferrare la luce,
la possibilità di trovare qualcuno come te
la possibilità di uno su un milione
le possibilità di provare quel che proviamo noi
e con ogni passo che facciamo assieme
continuiamo a migliorare
quindi posso avere questo ballo?
Posso avere questo ballo?
Prendi la mia mano
io prenderò il comando
e ad ogni giro sarai al sicuro con me.
Non aver paura, paura di cadere
sai che ti prenderò, lanciati pure!
E nessuno può dividerci
nemmeno un migliaio di miglia possono separarci
perchè il mio cuore, perchè il mio cuore
è ovunque tu sia.
E’ come afferrare la luce,
la possibilità di trovare qualcuno come te
la possibilità di uno su un milione
le possibilità di provare quel che proviamo noi
e con ogni passo che facciamo assieme
continuiamo a migliorare
quindi posso avere questo ballo?
Posso avere questo ballo?-.
Mi alzai e salì sopra il tavolo e porgendo una mano verso di lei dissi:
-Hope vuoi venire al ballo con me?-.
Lei mi fissò per un po’,avevo paura di averla messa in imbarazzo ma credo che ogni ragazza sogni una cosa del genere, io volevo essere solo il suo principe azzurro e l’avrei protetta da tutti quelli che volevano solo farla soffrire.
Sul suo volto si dipinse uno di quei sorrisi che mi stendevano sempre,afferrò la mia mano e salì sul tavolo.
-Ne sarei onorata!- mi disse. Tutta la mensa scoppiò in un applauso.
Hope si girò verso di me e mi abbracciò mentre il suo profumo riempiva le mie narici facendomi entrare in estasi. Le accarezzai i suoi morbidi capelli assaporando quel magnifico momento.
 

*

 
Niall si aggiustò il suo papion per l’ennesima volta davanti a quello specchio.
Il telefono vibrò sul comodino e corse a prenderlo. Era un messaggio di Louis:
“Amico scendi,sono qui sotto”. Si erano messi d’accordo per andare a prendere le ragazze insieme.
-Mamma io vado- disse salutandola con un bacio sulla guancia.
-Ciao tesoro,divertiti!-.
Corse fuori e dopo aver salutato Louis salì in macchina più gasato che mai.
-Pronto?- gli disse l’amico accendendo il motore.
-Più di quanto tu possa pensare- gli rispose sorridendo.
Scappò una risata a Louis vedendo l’euforia del biondino. Mise le mani sul volante e si diresse verso la casa delle due sorelle.
Niall ancora non ci credeva a cosa stava per succedere, era eccitato ma allo stesso tempo anche imbarazzato.
 Mentre nella sua testa tutti questi pensieri stavano girando intorno al suo cervello, la frenata di Louis lo fece ritornare in se.
Cosa? Erano già arrivati? Si chiese incredulo e guardandosi intorno.
-Ci siamo amico!- annunciò Louis.
Niall scese dall’auto e lo seguì fino all’entrata. Poi la madre di Eleanor e Hope venne ad aprire:
-Oh salve cari! Ma come siete in tiro stasera!- li accolse.
-Grazie signora Calder-  risposero in coro.
-Vi chiamo subito le ragazze!- disse facendoli accomodare.
Dopo cinque minuti scesero le ragazze. Entrambi i ragazzi pensarono che fossero bellissime!
Tutte e due avevano un sorriso stampato in faccia, che Niall e Louis ricambiavano.
Hope si avvicinò al biondino e stampandogli un bacio sulla guancia gli sussurrò:
-Ciao-
-Sei pronta per la serata?-
-Non vedo l’ora!-
-Ci vediamo più tardi ragazzi!-  li salutò la madre delle due sorelle.
I quattro salirono in macchina e partirono verso il locale nel quale si sarebbe svolta la festa.
 

*

 
-Ti stai divertendo?- sussurrò il biondino all’orecchio di Hope.
Sentì il corpo della ragazza fremere al suo tocco. Stavano ballando un lento e lei aveva appoggiato la sua testa sulla spalla di Niall e aveva intrecciato le sue braccia sul collo di lui.
Sembravano fidanzati, pensò Niall.
Senza alcun preavviso le prese il volto tra le mani  e scostò i capelli, poi guardandola dritta negli occhi le chiese dolcemente:
-Hope, posso baciarti?-
Lei si congelò, quante volte si era immaginata quella scena? Quanti film mentali si era fatta su Niall? Ed ora era li che le chiedeva se poteva baciarla.
Non trovò né le parole né il coraggio per parlare.
Chiuse semplicemente gli occhi e aspettò che lui poggiasse le labbra sulle sue.
Fu un primo bacio dolce e innocente.
Nessuno dei due dimenticò mai quella sera.
   
 
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