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Autore: Delena85    15/10/2012    1 recensioni
"sono passati molti giorni da quando Elena si è trasformata e Stefan, sta provando ad insegnarle a controllarsi, ma le cose non vanno come vorrebbe tutto è più complicato di come si aspettava, e l'indifferenza di Damon a tutto ciò non le è di aiuto."
ho provato ad immaginare i primi episodi della stagione quattro, naturalmente secondo il mio punto di vista, spero che vi piaccia e che commenterete in tanti. vi dico da subito che questa è la mia prima storia quindi se potete siate magnanimi. (Vi sono alcuni spoiler riguardanti la stagione 4, tutti di carattere generale.)
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: Lime, Otherverse | Avvertimenti: Triangolo
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Ero appena uscita dalla vasca e mi stavo pettinando i capelli, quando sentii il portone di casa Salvatore spalancarsi, era Caroline. Incontrando Damon al piano di sotto si fermò
“Elena è di sopra?” esordì senza troppi preamboli
“Ciao anche a te barbie” fu la risposta di Damon
“Allora?” chiese Caroline spazientita
“Fino a qualche minuto fa stava facendo il bagno, sai per riprendersi dall'eccitazione  del…ops forse non dovrei parlartene” lasciò la frase in sospeso deliberatamente, inducendola a pensare a qualcosa di molto più piccante di quello che in realtà era successo
“Che vuoi dire, che è successo, non avrete mica…?” balbettò incredula e non riuscì a terminare la frase
Alzai gli occhi al cielo e lo maledissi per il suo modo di fare, ora Caroline mi avrebbe sottoposto a un terzo grado degno dei migliori processi per omicidio.
Damon non rispose alle sue allusioni ma ero certa che stava sorridendo. Sentii la mia amica dirigersi con foga verso le scale e la voce di Damon rincorrerla
“Ma certo Caroline vai pure, fa come se fossi a casa tua”
Lei non rispose e continuò a salire le scale con impazienza mentre lui borbottava
“Uno di questi giorni dovrò decidermi ad ammaliare qualcuno e cedergli la proprietà di questa casa, così potrò tenere alla larga le fastidiose Barbie vampiro”
Stavo ancora ridendo per quello che aveva appena detto quando Caroline entrò nella mia stanza come una furia
“Lo trovi divertente?” chiese visibilmente agitata “Sei impazzita o cosa, come ti è venuto in mente di andare a letto con lui. E Stefan, a lui non ci hai pensato?”
“Calmati Care” dissi cercando di difendermi da quella valanga di domande “Non è come credi”
“Ah no?” mi interruppe
“No…se mi lasci spiegare”
“Avanti sentiamo, sono tutt'orecchi”
“Non sono andata al letto con Damon, siamo solo stati… a caccia” esitai nell'usare quel termine
“Ora si chiama così?” mi rispose inarcando le sopracciglia
“Care davvero è tutto qui, non c’è nient’altro” cercai di convincerla, ma lei non voleva saperne e finse di assecondarmi
“E da quando in qua tu e Damon andate a caccia insieme, non mi sembra proprio un tipo da conigli, e poi non avevi detto che il sangue animale non faceva per te?”
Quando ci si metteva era peggio di una mitragliatrice, per un attimo pensai che Damon non avesse tutti i torti, in fondo l’idea della  cessione di proprietà non era male.
“Non ho detto che sono andata a caccia di animali” risposi esitante
Caroline sgranò gli occhi e cadde a sedere sul letto
“mi stai dicendo che ti sei nutrita di un umano?” era incredula e forse anche un po’ invidiosa 
Mi lasciai cadere scompostamente sul letto di fianco a lei
“sì…Damon mi sta insegnando come fare…nutrirmi senza uccidere”
Si voltò a guardarmi con un espressione preoccupata sul volto
“Ma Elena è pericoloso, se non riuscissi a fermarti, sono persone, è sbagliato uccidere”
“Te l’ho detto mi sta insegnando a controllarmi, e comunque di solito bevo dalle sacche, oggi è stato un caso”
Ripensai al mio pomeriggio con lui, alla corsa nel bosco ed ebbi un brivido di piacere, ma Caroline mi riportò subito alla realtà
“E perché oggi è stato diverso?”
“Ero un po’ nervosa, e Damon ha pensato che avrebbe potuto farmi bene, lo sai che le sacche di sangue in questi casi sono inutili”
“Lo so” rispose pensierosa, poi come se si fosse ricordata improvvisamente il motivo per cui era venuta continuò “Ho parlato con Stefan questa mattina”
Abbassai lo sguardo e intrecciai le mani sul ventre
"Oh...quindi sai tutto"
Mi prese le mani tra le sue e continuò con dolcezza
“Perché non me ne hai parlato?”
“Diciamo che non ne ho avuto il tempo, è successo tutto così in fretta” era la verità, erano successe più cose in quelle ultime ore che da quando mi ero trasformata
“Avresti dovuto trovarlo invece, ti avrei impedito di fare questa sciocchezza” mi rimproverò e il suo tono mi infastidì più del solito, ma liquidai la cosa dando la colpa alle mie nuove emozioni da vampira
“Non è affatto una sciocchezza, Stefan starà meglio senza di me” nonostante tutto lo dissi con fin troppa convinzione
“Elena sei veramente sicura di quello che hai fatto? Tu ami Stefan lo so benissimo….perché vuoi continuare a tenerlo lontano quando hai così  bisogno di lui?”
Ma avevo ancora bisogno di lui? Mi chiesi involontariamente.
Non diedi voce a quel pensiero, e cercai di spiegarle quello che sentivo in altri termini
“Perché è la cosa giusta…da quando mi sono trasformata ho visto ogni giorno il senso di colpa crescere nei suoi occhi, insieme alla delusione per ciò che stavo diventando… Care si aspetta che io sia qualcosa che non riesco ad essere, ed è frustrante”
“Ma non è vero lui sta solo cercando di aiutarti, vuole risparmiarti tutte le tribolazioni che hanno accompagnato la transizione di tutti noi”
Voleva molto bene a Stefan e non si faceva problemi a lasciarlo vedere agli altri
“All'inizio forse…ma ora non è più così, più passa il tempo e più lo vedo cedere” dissi con voce tremante
“E Damon invece ti capisce?” mi incalzò intuendo i miei pensieri.
La guardai accennando al piano di sotto, perché sapevo che stava ascoltando, e lei capì mordendosi le labbra
“Non dico questo, dico solo che almeno accetta quello che sono diventata e mi sta vicino considerando quello che sono ora e non quello che ero prima, e poi Care sinceramente penso che in questo momento sia meglio per tutti che io non stia con nessuno, adesso ho bisogno solo del sostegno di tutti i miei amici.” Conclusi rivolgendole un sorriso, lei lo ricambiò e mi abbracciò con affetto, nonostante la sua mancanza di tatto, era una cara amica e mi voleva bene.
Rimase con me per tutto il resto della sera, mi aggiornò su tutto quello che stava succedendo a scuola in quei giorni, mi raccontò di come Matt stava ignorando Rebekah , e di come l’aveva maltrattata un giorno in cui lei aveva cercato di riallacciare i rapporti con lui. Poi passò a raccontarmi di tutti i preparativi per la festa di Halloween descrivendo gli addobbi che aveva scelto e elencandomi per filo e per segno tutto il programma della serata. Alla fine concluse descrivendo il magnifico, così lo definì lei, vestito che avrebbe indossato per l’occasione. Io sorridevo e annuivo e di tanto in tanto, quando me lo lasciava fare, intervenivo con una parola o due. Ero contenta di quella piccola digressione dai miei problemi e mi sentivo normale, per quanto fosse ancora possibile.
Mi era mancata, anche se non era passato molto tempo da quando l’avevo vista l’ultima volta, ma non mi andava che se ne andasse, così le chiesi di rimanere per la notte e lei accettò di buon grado.
   
 
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