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Autore: xtheysavedmylife    15/10/2012    2 recensioni
Una torta. Cos'hanno di speciale le torte?
Appena ci pensi ti viene in mente qualcosa di felice, qualcosa da festeggiare,un compleanno.
Ma una torta può unire due persone?
Questa è la storia di Linda,Joseph e Nicholas. Loro sono diversi,non sono come tutti,loro sono speciali.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Joseph sentiva bruciare i muscoli, ma doveva fare un ultimo sforzo per fare almeno l’ultimo piegamento.
Ormai erano quasi due ore che si allenava, ma come diceva sempre: non è mai abbastanza.
Certo, per affrontare il tipo di vita che faceva lui doveva tenersi in forma.
Fece l’ultimo e si stese a terra.
Aveva la fronte imperlata di sudore ma si sentiva bene. In quel silenzio stava in pace con sè stesso.
Doveva farsi assolutamente una doccia  o sarebbe arrivato in ritardo all’appuntamento con Linda. Quella ragazza lo aveva colpito, capiva che in lei c’era qualcosa di speciale. Forse quel tipo di speciale che era la loro famiglia.
-Joseph,Joee!- quella voce spezzò i suoi pensieri e lo riportò alla realtà. Era suo fratello Kevin che l’osservava dalla porta. Era il maggiore dei suoi fratelli, un bel ragazzo alto, dal fisico asciutto, capelli ricci e dei bellissimi occhi verdi. Se gli avessero mai chiesto come descriverebbe suo fratello direbbe una sola parola: sorridente. Quel ragazzo aveva un sorriso radioso e sapeva trasmettere sicurezza agli altri.
- Dimmi Kevin!-
- Come mai con quel bel sorriso mentre fai attività fisica? –
- Credo di aver trovato quello che stavamo cercando.-
Il maggiore cambiò completamente espressione e si sedette accanto a lui interessato.
-Dici? Il ragazzo delle scritture?-
-O per meglio dire la ragazza.-
Kevin rimase perplesso. –Ragazza? Non ho mai letto di una ragazza sul libro..-
-Ma il libro non specifica se è un ragazzo o una ragazza,giusto?-
-Giusto…ma vacci piano fratello, non puoi rivelarle chi sei subito.-
-Lo so Kevin, mi hai preso per un bambino?!- disse Joseph sbuffando e sì alzò. – ora devo andare da lei, poi stasera ti faccio sapere se so qualcosa.-
- Sì, mi raccomando che stasera viene Marcus e dobbiamo parlare con lui!-
-Davvero? Allora starò a casa il più presto possibile!- disse di fretta e salutò in fratello con un cenno, dirigendosi velocemente in bagno.
 
Nel frattempo Nicholas si trovava nell’enorme giardino di casa Jonas.
Gli piaceva starsene tutto solo, più che altro non voleva farsi vedere dalla famiglia in quello stato.
Quel sapore di sangue in bocca non si toglieva mai e cominciava a chiedersi quando la metamorfosi si sarebbe completata. Non capiva il perché soffrisse così tanto per quel cambiamento, i suoi fratelli non avevano avuto tutti quei problemi. Erano cambiati e…basta. Cominciava a sentire un forte dolore alla schiena, forse era il momento.
Sputò ancora del sangue, ma ora sapeva che era l’ultima volta. Sentì una forte fitta alla schiena e cacciò un urlo.
Sentendo le urla di dolore arrivarono subito i genitori del ragazzo con il fratello maggiore.
-Nicholas ti senti bene?-  disse Kevin preoccupato.
-Oh mio dio..- sua madre Denise era sconvolta, aveva visto altre trasformazioni dei figli, ma quella di Nicholas fu la peggiore.
- Ce l’ha fatta a trasformarsi...- disse il padre con un filo di voce.
Osservavano Nicholas in tutta la sua maestosità. Il bellissimo ragazzo dai capelli ricci sudati era finalmente speciale come la sua famiglia. Aveva indosso solo i pantaloni e la maglietta stracciata a causa della fuoriuscita di due splendidi e possenti ali. Avevano una moltitudine di piume, sembravano soffici solo nel guardarle. Il ragazzo le sbatteva per abituarsi al nuovo corpo, ora si sentiva completo, quasi felice. Cominciò a sbatterle velocemente e sentì i piedi sollevarsi da terra, si sentiva bene come non mai. Lui era speciale, lui era un angelo.
 Ma l’espressione del padre lo fece preoccupare.
-Non è possibile..- disse Paul.
-Cosa succede papà?- intervenì subito Kevin.
-Non capita da anni ormai, non lo credevo più possibile! Nicholas è diverso da te e Joseph,Kevin. Lui ha le ali nere.-
-Cosa significa? È grave?- disse Denise visibilmente preoccupata.
-E’ sempre un angelo, ma come dire, ha poteri diversi da noi. Lui può fare anche del male. Può catturare persone con solo il suo sguardo. Come nella leggenda del libro lui è l’angelo nero.-
-Credo proprio che mi dovete spiegare questa leggenda papà, con queste ali mi sento benissimo!-
Ormai nessuno poteva fermare Nicholas, era leggero e planava intorno alla casa, ma ritornò a terra per non rischiare di essere visto. Era felice, aveva un sorriso enorme, finalmente ce l’aveva fatta. Ma le parole del padre lo turbavano. Lui può fare anche del male, ha poteri diversi da noi. Il ragazzo voleva sicuramente qualche spiegazione.
Può un avvenimento così bello per la famiglia Jonas spezzare l’equilibrio? Quando si tratta di angeli neri, probabilmente sì.
 
Linda aveva finito di preparare la cucina turbata da quello che aveva scoperto in biblioteca.
Quel nome vagheggiava nella sua mente…Marcus. Chi poteva essere quell’uomo?
E perché aveva la sua custodia paterna? Aveva notato che portava il suo stesso cognome, quindi sicuramente un parente.
Ma la mamma non le ha mai detto nulla. Forse per paura che lui gliela potesse portare via.
O forse perché le serviva in pasticceria. Pensò la ragazza.
La mamma aveva quel negozio ma lo gestiva quasi solo la figlia, la sua scusa era i clienti trovavano i suoi dolci molto più buoni. L’unico complimento che potesse farle quella donna.
Stava pulendo il bancone e sentì un forte dolore all’altezza delle scapole, ma cercò di non accasciarsi.
Ma come era possibile che si sentisse così?
Andò nel retro e si guardò allo specchio per capire cosa aveva. A momenti si sentì male.
Ma che diavolo erano? Si trattenne al non urlare.
Davanti allo specchio non c’era la solita Linda, ma c’era una figura maestosa, incantevole.
I suoi capelli erano di un castano dorato erano molto più luminosì, la sua pelle candida e le labbra rosso fragola.
E aveva delle meravigliose ali.
Era un angelo e lei non poteva crederci. Era morta? Certo che no.
Toccò delicatamente le piume bianche, erano soffici e morbide. Sì sentiva bene, emanava un’energia positiva.
Ma all’improvviso sentì il campanello del negozio suonare, era sicuramente Joseph.
Linda non poteva farsi vedere così, era nel panico. Non c’era modo per nascondere le grandi e possenti ali e d’istinto chiuse gli occhi, pensò fortemente che rientrassero e come per magia ritornò normale. Era scioccata ma ora non poteva darlo a vedere, doveva andare dal ragazzo.
<< ehi Joseph.>> disse sfoderando uno dei suoi sorrisi migliori.
<< ehi Linda, allora questi dolci?>>
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Lui rise. Aveva una bellissima risata pensò lei.
‘Ma che cosa stava dicendo? Lo aveva appena conosciuto’.
Si misero a lavoro per preparare i dolci prima che cominciassero ad arrivare i clienti. Linda cominciò a pensare che Joseph fosse davvero simpatico era un ragazzo spiritoso e brillante e non capiva come non aveva fatto a notarlo in quegli anni nella scuola.
-Bene,abbiamo finito di fare i muffin! Vuoi che ti insegno la mia specialità?- disse la ragazza con un sorriso enorme, non voleva che il ragazzo se ne andasse.
-E che cosa sarebbe questa specialità?- scandì le ultime parole, come per prenderla in giro.
-La torta degli angeli!- disse Linda tutta soddisfatta.
Il ragazzo trasalì. –Angeli?!-
-Sì,me l’ha insegnata mio padre quando ero piccina, ora voglio insegnarla a te!-
Era emozionata come non mai, si trovava bene in sua compagnia. Cominciò a mettere gli ingredienti e a impastare e nello stesso momento Joseph osservava la minuta ragazza quanta passione ci metteva nel fare quel dolce. Doveva ammettere che Linda era una ragazza molto bella, dall’aspetto angelico. I suoi boccoli castani le scendevano delicatamente sul viso e le incorniciavano il volto e nei suoi grandi occhi blu ti ci potevi perdere. Ma la ragazza non sapeva che l’incontro tra lei e Joseph non era stato casuale. Quando l’ha vista alla mensa aveva notato subito come somigliasse a Michael, un loro amico di famiglia morto parecchi anni prima in guerra. Oltretutto il padre gli aveva raccontato di una leggenda che riguardava un angelo bianco, uno nero ed infine un angelo che era diverso da tutti gli altri, il suo compito era cercare di capire chi erano questi tre angeli e il suo istinto gli diceva che centrava qualcosa il vecchio amico del padre, Michael.
-Ehi Joseph, sei ancora sulla terra?- la ragazza sfoderò uno dei suoi più grandi sorrisi.
-Sìsì, ero solo sovrappensiero,dicevi?-
- Devi aiutarmi ad impastare, è molto duro.-
-Certamente.- non diede neanche il tempo alla ragazza di spiegargli come che lui la avvolse con le sue braccia muscolose e mise le sue grandi mani su quelle di Linda e cominciò ad impastare. L’atmosfera era diventata magica, una strana luce circondava i ragazzi. La ragazza sollevò la testa per guardare Joseph negli occhi. Rimasero così per diversi minuti, lui si era perso nei suoi occhi azzurri e lei nei suoi occhi marroni. Quella luce diventò insistente fino a che Linda, spinta da qualcosa si sollevò sulla punta dei piedi e diede un bacio sulla guancia a Joseph.
Sorrisero entrambi a quel gesto e lui le baciò la testa.
Non sapevano che cosa, ma qualcosa era scattato tra di loro.
Qualcosa di magico, unico.
Non capivano quello che era successo.
Non capivano cos’era quella luce.
Ma capirono che da quel giorno non si sarebbero più separati.

La magia della torta li aveva fatti diventare migliori amici.

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Ecco a voi finalmente il terzo capitolooo! :D
ce l'ho fatta a partorirlooo. HAHAHAH 
Scusate ma con l'inizio della scuola non ho avuto un attimo per scriverlo.
Volevo scusarmi per un errore di battitura nel capitolo precedente, il padre della ragazza si chiama Michael,non David. Scusatemi, non c'ero con la testa e.e
Spero veramente che vi piaccia poichè questo capitolo è più o meno la chiave della storia.
Ci risentiamo al prossimo capitolo,
Baci
xtheysavedmylife.

  
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