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Autore: Hazza_Boo    15/10/2012    1 recensioni
Zayn/Niall/Harry
''«E’ la tua prima volta, immagino…» venne interrotto da un gemito, poiché nel mentre iniziava a toccare le parti intime del ragazzo. «Se ti faccio male dimmelo o fermarmi, okay?»
Il ragazzo si limitò ad annuire e diede il via libero a Harry si spingerlo verso il divano, dove lo buttò e lo lasciò sprofondare nei morbidi cuscini.''
Non so che dire di più D: entrate e leggete.
Genere: Erotico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Lose Control
Bromance:Narry e Ziall.
Rating:arancione/rossastro. (ho inventato un nuvo rating XD )
Avviso:SLASH. STATE LONTANI SE NON VI PIACCIONO BACI TRA RAGAZZI… TRA TRE RAGAZZI.
Canzone:Lose Control degli Evanescence
Dettagli:Ho scritto quasi ogni bromance tranne la Narry, ma non mi andava di scrivere di Harry e Niall… avevo bisogno di un altro personaggio che convincesse Niall a perdere il controllo. Quindi sarebbe una Narry questa, come ospite speciale c’è Zayn.
Pubblicità:Per una Ziam passate qua:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1288324&i=1 e per una Larry qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1091509&i=1 se, invece, volete qualcosa di più “impegnativo” qua: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1144366&i=1
Autrice:Come sono solita fare, chiedo scusa per ogni errore che mi è sfuggito nella rilettura. Dio Santissimo, che schifo di os che ho fatto venire fuori. Chiedo venia per aver pubblicato questa ff ma non mi andava di tenere sta roba lì, in quelle cartelle fredde del mio pc. Comunque questa volta mi sono superata… stava per diventare una os rossa. Poi mi sono fermata quando mi sono accorta che stavo avvampando per la vergogna di ciò che avevo scritto. (porcate e filmini erotici di vario tipo)
Ps.Scusate se non è il massimo questa os. Ma, come già detto, è stata molto difficile scriverla anche se volevo farlo da tempo. E so che non riceverò molte recensioni per questo. Okay, lo accetterò
 
 
 

Lose Control

 
La musica suonava nelle loro orecchie. Rimbombava nella testa di Niall e non lo lasciava in pace. Si sentiva male solo al pensiero che l’avevano lasciato solo con Harry e Zayn.
Si sentiva come un piccolo esserino tra giganti assetati di umani. Si sentiva perso e spaventato, terribilmente fragile e vulnerabile.
A riempire l’aria della piccola stanza era solo il fumo delle sigarette, l’odore di alcol, le risate di Harry e Zayn che si mischiavano alla musica fuori controllo. Palpitava nelle vene di Niall, gli entrava nelle orecchie, facendogli scoppiare il cervello. Era potente, rimbombava sulle pareti, si espandeva in tutta la casa, e faceva saltare il cuore del ragazzo tra le costole del petto. Si alternavano i Queen con qualche altra canzone metal, punk… o qualsiasi altro genere che fosse martellante e distruttivo per le povere orecchie del ragazzo.
Zayn e Harry, seduti sul divano, ridacchiavano e parlavano vicini, si guardavano negli occhi come se si volessero saltare addosso da un momento all’altro. E Niall, con la poca pazienza che gli era rimasta, non faceva altro che fare avanti e indietro davanti gli amici, con le braccia conserte, lo sguardo furioso e accigliato. E continuava a ripetere offese, parolacce e lamentale varie come “Oh, lo dirò a Liam!” e “Vedrete cosa vi farà Liam quando saprà quello che state facendo!”.
Ma, come soliti, né Harry né Zayn ascoltavano le sue parole, ignoravano completamente la presenza dell’amico. Niall avrebbe ben voluto uscire da quella casa, scapparsene a casa sua, mettersi sotto le coperte calde del suo letto e restare a guardare filmini rossi mentre si divertiva a giocare con il suo corpo, oppure, più semplicemente, avrebbe preferito uscire con i suoi amici di Mullingar, per passare del tempo con loro, rimpiangendo di essere cresciuti troppo velocemente, e ricordando i bei momenti passati insieme. Ma no! Liam e Louis erano usciti con le loro rispettive ragazze e avevano affidato a Niall il compito di controllare che Harry e Zayn non facessero sciocchezze.
Suvvia, come si può fare da baby-sitting a due bambini capricciosi e testardi come loro due? Perché sì, Zayn e Harry sembravano tanto diversi ma, in realtà, erano identici, sotto molti aspetti. Innanzi tutto entrambi erano maliziosi e pervertiti, riuscivano ad influenzare le persone accanto a sé facilmente, erano testardi e riuscivano, chissà come, ad ottenere tutto ciò che volevano. Ed erano entrambi molto sensibili e dolci… solo che quel loro bel lato non lo mostravano molto spesso quando erano ubriachi, dopo essersi fumati canne e… Niall non sapeva nemmeno che altro avevano fatto. Però si era impegnato, cercando tenerli buoni, ma gli erano scappati via con niente.
E da quel giorno Niall avrebbe capito di certo una cosa: no, non sapeva fare il baby-sitter, soprattutto se si trattava di Zayn e Harry.
«Ssh, tappati quella bocca, Niall» lo ammutolì Harry biascicando le parole, con la voce roca e il fumo che gli usciva dalle narici e dalla bocca. Niall fermò le sue labbra, che stavano farneticando l’ennesima lamentala, fermò anche il suo corpo, voltandolo verso il divano sul quale, sbracatamente, erano distesi gli amici.
Puntò le mani sui fianchi, divaricò appena le gambe e assunse un’espressione più severa possibile «Harry Styles, Zayn Malik, smettetela subito!»
Oh, ci aveva provato. Ma aveva fallito di nuovo. E dire che il tono severo ed autoritario c’era, il volto minaccioso e serio pure, le minacce c’erano già state, per non parlare delle sgridate e delle punizioni! Ma proprio non ci riusciva: non riusciva a togliere sigarette, alcol e musica da quei due. Non riusciva a prenderli e portarli al piano di sopra, buttarli sotto una doccia fredda per fargli riprendere e dire loro di smetterla di darsi alla pazza gioia.
Succedeva spesso che, quando la band si riuniva a casa di uno di loro, Niall veniva lasciato con Harry e Zayn. Nessuno sapeva spiegarsi il perché ma, per un motivo o per un altro, finivano sempre così. Di norma i due amici se ne stavano in una stanza, mentre lui giocava alla playstation, o guardava la tv o invitava Josh per due chiacchiere. Però quella volta era andata diversamente. Zayn aveva deciso di fumarsi una sigaretta, da lì Harry gli aveva chiesto se gli faceva provare e, Niall non se lo sapeva spiegare, si erano ritrovati a bere bottiglie di vodka e birra, setacciando tutta casa Malik in cerca di alcol. E, per aggiungere ancora più divertimento, perfino musica a tutto volume.
«Ragazzi, non scherzo!» ribadì serio e minaccioso Niall. Guardò prima Zayn e Harry, che ridevano divertiti e sbronzi tra di loro, per poi battere i piedi e digrignare i denti furioso. Detestava quando non lo ascoltavano.
«Sei troppo agitato, Niall.» biascicò Zayn. I suoi occhi scuri osservarono l’amico dalla testa ai piedi, mentre, accanto, Harry continuava a ridacchiare allegro. «Adesso mettiti tranquillo e divertiti con noi»
«Già» concordò prontamente Harry, lanciando un’occhiata languida e maliziosa a Niall «dovresti smettere di dare retta a Liam… diventerai patetico e noioso come lui. Vieni qua,» Harry batté una mano sul suo grembo per indicare all’amico di sedersi sopra. «bevi un po’ e lascia andare i problemi»
Richiedeva uno sforzo enorme per riuscire a capire le parole di quei due, sopra la musica assordante. Niall scosse la testa deciso, quando realizzò che i due amici volevano farlo ubriacare. Certo, gli piaceva bere e perdere un po’ il controllo, a volte. Ma non voleva che gli amici, una volta ubriaco, lo costringessero a fare ciò che da sobrio non avrebbe mai fatto.
«E dai!» disse Zayn alzandosi all’improvviso dal divano. E quella mossa era stata troppo veloce ed inaspettata che Niall scattò all’indietro, indietreggiando, mentre Zayn avanzava verso di lui, porgendogli la bottiglia di birra che reggeva in mano. «Dovresti… p-provarlo, Niall. E’ bellissimo… dimentichi ogni… beh, ogni problema»
La voce di Zayn era roca e bassa, le sue parole incomprensibili… per non parlare del suo sguardo assorto e il suo sorriso da ebete.
Di nuovo Niall scosse la testa, aggiungendoci un pizzico di coraggio in più. «N-no. Non voglio ubriacarmi»
«Almeno dicci che vuoi ballare!» esclamò irritato Harry alzandosi, molto più lentamente e in equilibrio precario rispetto Zayn, dal divano.
Niall guardò prima il moro e poi il riccio. I loro volti erano così… attraenti. I loro occhi gli stavano ordinando di prendere la bottiglia di birra, stretta nel pugno di Zayn, e buttare tutto giù. Gli dicevano che doveva divertirsi, che non poteva finire come Liam: un uomo annoiato che non sapeva divertirsi. E i loro occhi erano fin troppo affascinanti e carismatici per potervi resistere.
Non poteva cedere. Si ricordò all’improvviso dei suoi valori… cosa che avrebbe perso se si fosse ubriaco e, molto probabilmente, avrebbe fatto ciò che Harry e Zayn volevano che lui facesse. Ancora di preciso non lo sapeva, bensì capiva che i due amici avevano in serbo per lui brutti giochi.
«E dai, Niall.» sussurrò Harry sotto la musica. Una nuova canzone che stava partendo, iniziava lentamente, la voce della cantante sembrava quasi posseduta da un demone tentatore, malizioso, sensuale e affascinante… proprio come Harry in quel momento, mentre avanzava lento ed instabile verso Niall, con uno sguardo attraente e eccitato.
«Smettetela, vi dico» provò a ripetere Niall ma già aveva perso la forza ed il coraggio. Si stava lasciando influenzare, trasportare da quella voglia, da quella tentazione…
Vide Harry avvicinarsi sempre di più, cercò di muoversi o dire qualcosa ma quando ci riuscì era troppo tardi. Il riccio l’aveva raggiunto, era a qualche centimetro da lui eppure continuava ad avanzare, in modo che Niall indietreggiasse. Harry lo fissava negli occhi, intensamente, con un sorriso malizioso e beffardo in volto. L’alcol che aveva in vena rifletteva nei suoi occhi, così come il fumo che aveva sui vestiti.
«Hai mai pensato… di perdere il controllo, Niall?»
Una risata esplose nella stanza, quasi fino a sovrastare la musica. Solo quando Niall riprese il controllo dei suoi movimenti, e della sua parte razionale, capì che proveniva da Zayn. Gli lanciò uno sguardo veloce ma preoccupato, da dietro la spalla di Harry. Lo vide sorseggiare della birra dalla bottiglia, interrompendo, di tanto in tanto, per ridacchiare e osservare divertito - e… eccitato?- Niall.
Sembrava essere stato fatto apposta, un modo per distrarlo, perché in un batter d’occhio Harry aveva fatto aderire le spalle di Niall alla parete del salotto, premendo il suo corpo contro quello del biondo.
«H-Hazza… che, che stai facendo?» mormorò imbarazzato ed incredulo Niall, mentre le sue guance si tingevano di rosso fuoco. Ancora si udì una piccola risata divertita e nervosa da parte di Zayn, mentre la musica si movimentava.
«Possiamo giocare questo gioco a modo nostro…» proseguì Harry avvicinando le labbra all’orecchio del biondo, facendo scontrare i loro bacini. E’ dir poco che Niall rabbrividì e si eccitò come non mai. Beh, chi non si sarebbe eccitato nel sentire la voca bassa, roca e sensuale di Harry nelle orecchie, mentre si veniva toccati da quelle sue grandi mani calde e… molto brave a fare chissà cosa…?
Scuotendo la testa convinto, chiudendo gli occhi e riaprendoli, Niall provò a scacciare quei pensieri e quelle maledette fantasie erotiche, che gli facevano crescere voglia di toccare in modo inappropriato e poco casto il suo amico.
«Smettila… Harry, ti pre…ti p-prego» balbettò il ragazzo, posando una mano sul petto dell’amico per spingerlo via. Non era il fatto che fosse troppo debole e non riuscisse a contrastare il peso di Harry, anche se avrebbe voluto che fosse così, bensì era il fatto che, forse, infondo, a Niall non dispiaceva così tanto quel contatto, quei sussurri sensuali ed eccitanti.
«Harry, basta. Adesso tocca un po’ a me…» la voce di Zayn arrivò da più lontano. L’eccitazione, in parte inspiegabile, di Niall lo faceva sentire distante anni luce dai suoi amici, e dal mondo stesso. Prima che potesse reagire Harry si allontanò, si avvicinò a Zayn e… senza preavviso gli tolse la maglia, sfiorandogli il petto nudo e perfetto. I due ragazzi si guardarono negli occhi, si sorrisero e poi, quasi simultaneamente, si voltarono verso Niall.
«E’ tutto tuo… per ora»
Niall, cucciolo indifeso, si sentiva un completo estraneo. Anche se l’istinto gli diceva di scappare lui restava lì, pietrificato contro il muro della stanza, come se dovesse sostenerlo o quello gli sarebbe caduto addosso. E nel mentre osservava impaurito e, doveva ammetterlo, incuriosito i due amici. Quando bevano andavano completamente fuori di testa… perdevano il controllo
Harry, dopo aver ridacchiato, si mise tra Zayn e Niall, guardando prima uno e poi l’altro.
«Che ne dite di divertirci un po’? »
«Cosa vuole fare il signorino?» le parole di Zayn strisciarono ubriache fuori dalla bocca, che subito dopo si aprì in un largo sorriso malizioso.
«L’avete mai fatto con un ragazzo?»
Bocca e occhi di Niall erano spalancati, il suo cervello era andato a farsi fottere, passatemi il termine, mentre Zayn ridacchiava nervoso e divertito.
«Io non l’ho mai fatto con… due ragazzi» mormorò Zayn passandosi sensualmente la lingua sulle labbra. Harry gli diede un colpetto sulla spalla e rise di gusto.
«Quindi significa che l’hai fatto con un ragazzo»
«Già, qualche problema?»
«E chi è stato il fortunato…?» ammiccò Harry maliziosamente.
E’ raro vedere le guance di Zayn assumere sfumature più rosate, quasi rosse… imbarazzo. E quando Zayn è imbarazzato significa che per lui ha grande valore.
«Beh…Liam»
Era fin troppo chiaro che se fosse stato sobrio non l’avrebbe mai rivelato a Harry. Però ormai le loro menti razionali erano andate, buttate via. L’irrazionalità aveva preso il sopravvento, drogando i loro pensieri.
Niall osservava Zayn e Harry ridere tra di loro e parlare, mezzi ubriachi e mezzi eccitati. Con un movimento sensuale e malizioso il riccio fu a pochi centimetri dal moro, i loro corpi si fiorarono e i loro bacini si scontrarono… a quel contatto gli occhi dei due ragazzi brillarono e sui loro volti presero piede sorrisini eccitati e maliziosi. In tutto quello Niall vi trovava qualcosa di… estasiante. Sentì un dolore ed un fuoco in mezzo alle gambe , e solo quando Harry si tolse il maglione capì che quel dolore non era altro che la sua erezione che premeva contro i boxer ed i jeans. Si stava eccitando… nel vedere i suoi amici a petto nudo, che si guardano maliziosi e si corteggiavano?
Maledizione! Sembrava che Harry volesse portarsi a letto Zayn e che Zayn non aspettasse altro che essere preso da Harry. In tutto quello Niall che ruolo giocava? Doveva perdere il controllo se “perdere il controllo” significava lasciarsi trasportare dai suoi amici?
Poteva fidarsi? Quali sarebbero state le conseguenze? E si accorse che quei suoi pensieri, quel modo di fare timido ed insicuro lo stavano trasformando in un piccolo seguace di Liam Noia Payn. Diventare come Liam l’avrebbe portato a starsene da solo, mollato dalla propria ragazza che voleva sposare, senza aver nemmeno provato una nuova ed esilarante esperienza.
Gli occhi azzurri di Niall si spalancarono: no, non poteva sopportare di vedere il suo futuro in quel modo. Era ora che iniziasse ad agire d’istinto.
Poteva davvero perdere il controllo per una volta? Poteva mandare tutto al diavolo e divertirsi? Chiuse gli occhi, prese un profondo respiro, mentre Harry e Zayn si guardavano negli occhi, si toccavano i petti nudi e si avvicinavano sempre di più. Non era ubriaco ma l’istinto gli bastava.
Convito serrò i pugni, aprì gli occhi e balzò in avanti, staccandosi dal muro, dirigendosi a grandi passi verso i due amici. Senza preavviso allontanò Harry da Zayn, si mise in mezzo e, all’improvviso, sfrontato e sfacciato, diretto e sicuro, prese il volto del moro tra le mani per poi…
Baciarlo appena.
Furioso con se stesso aumentò la pressione delle sue labbra su quelle di Zayn mentre, alle sue spalle, Harry li guardava e sogghignava divertito. Niall era arrabbiato con se stesso, e anche tanto. Perché era andato bene, aveva tirato fuori le unghie, il coraggio ma… appena aveva baciato Zayn avrebbe voluto tirarsi indietro, si era pentito.
Lentamente, però, aveva percepito Zayn rilassarsi, avvicinarlo di più a sé, cingendogli i fianchi e baciarlo con un po’ più di passione. Non aveva più potuto tirarsi indietro nemmeno se avesse voluto. E non voleva perché gli… stava piacendo.
Le labbra del moro erano morbide e carnose, quel bacio stavano diventando molto più di passionale, con tanto di morsi che facevano diventare quelle belle labbra più rosse.
«Ehi, ehi, non vorrei rovinarvi il divertimento ma…» ridacchiò Harry, facendo qualche passo verso gli amici. «…potreste rendermi partecipe?»
Zayn, ancora impegnato nel bacio, annuì appena, senza aprire gli occhi o senza allontanarsi da Niall. Lentamente e delicatamente fece scivolare via la sua lingua da quella del biondino. Staccò le labbra dall’altro, sfiorò le guance rosse dell’irlandese, lasciando una scia di baci fino a raggiungere l’orecchio. Niall poteva sentire un pizzico di saliva di Zayn, il calore delle sue labbra, il suo profumo, ogni cosa e ogni dettaglio di lui che voleva assaporare. Era stato così riluttante, non voleva provare, aveva paura di buttarsi e aveva paura che fosse sbagliato… ma ora che aveva sfiorato quelle labbra, ora che Zayn gli stava mordendo il lobo dell’orecchio si sentiva in pace con il mondo. Insomma, non gli importava nulla di cosa fosse sbagliato o cosa no. Al diavolo ciò che gli aveva fatto credere Liam e… infondo, da ciò che aveva capito, Zayn e Liam se la intendevano, no?
«Noto che ti stai lasciando andare, Niall» mormorò Zayn al suo orecchio. La sua voce era così roca, bassa ed eccitata! Così sensuale e persuasiva che lo faceva impazzire.
Niall teneva gli occhi chiusi o, se erano aperti, rivolti verso il pavimento. Le sue guance erano rosse come un peperone, lo sguardo tra il beato e il preoccupato, indicava il conflitto interiore che stava affrontando: baciare i propri amici è sbagliato o giusto? Dovrei lasciarmi andare o no?
La musica batteva nel petto di Niall, rimbombava ovunque e, unita al buon profumo della pelle di Zayn ed il suo bacio, inibiva  i sensi del biondino.
Harry ancora aspettava paziente, anzi si era messo comodo sul divano, disteso tranquillamente, con una mano sul cavallo dei pantaloni, un sorriso malizioso ed estasiato in volto e occhi chiusi come se stesse sognando qualcosa di afrodisiaco.
«Che ne dici di divertirti, eh?»
La voce di Zayn non era mai stata così dolce. Non sembrava pervertita o maliziosa come poteva sembrare quella frase, bensì sembrava quasi rassicurante.
Niall era ancora sconvolto. Sentiva le gambe tremare come budino, le mani sudare e le guance avvampare. Non sapendo più cosa fare o come reagire decise di spegnare del tutto il cervello, di lasciarsi trasportare dai due amici.
Mai più, si ripromise però, avrebbe accettato di stare a casa da solo con Harry e Zayn! Lentamente annuì silenziosamente, lasciando che Zayn gli baciasse una guancia e si allontanasse. Si avvicinò al divano e scosse Harry gentilmente.
«E’ tutto tuo, piccolo» disse biascicando le parole. Harry aprì gli occhi verdi, che già brillavano di malizia e brama. Si alzò dal divano con fatica, cercando di mantenersi in equilibrio. Al contrario Zayn prese una bottiglia di birra, la stappò e si lasciò cadere sulla poltrona, sorseggiando e osservando i due amici di fronte a sé.
Il riccio fece qualche passo fino a quando fu costretto a fermarsi: la sua vista era offuscata da mille puntini colorati, gli girava la testa e aveva la nausea… senza nemmeno accorgersene stava per cadere a terra. Niall, con un scatto veloce, gli si avvicinò e lo prese sotto braccio, per tenero in equilibrio.
«Siete ubriachi marci» commentò, leggermente divertito. Zayn ridacchiò finendo di bere la sua amata birra.
«Ssh, Niall» fece Harry riprendendo il controllo del suo corpo. Si mise davanti all’irlandese, gli posò le mani sui fianchi e lo avvicinò a sé.
Con leggerezza, ed un sorrisino dolce sulle labbra, fece scontrare dolcemente la punta del suo naso sulla pelle liscia, profumata e bianca del collo di Niall.
E quest’ultimo ebbe un sussulto, un fremito misto ad un leggero e nascosto gemito quando sentì il fiato fresco e profumato dell’amico sfiorare la sua pelle calda.
«Non ti farò male…»
Dio, quanto era eccitante la voce di Harry! Niall non l’aveva mai sentita così elettrizzante, roca e sensuale. E non aveva mai pensato di essere fisicamente attratto dal suo migliore amico. Ma cosa poteva fare? Si sentiva spinto verso di lui da qualcosa dentro di sé, che non riusciva a frenare. Restò immobile, ricordandosi di respirare per evitare di svenire e lasciò che fosse Harry a guidare il tutto.
Gemette, questa volta senza riuscire a controllarsi, di piacere quando percepì le labbra calde, rosse e carnose del riccio baciargli il collo, affondando, lentamente e con delicatezza, i canini. Si lasciò completamente andare, rilassando i muscoli, buttando la testa all’indietro e chiudendo gli occhi. Iniziò a sentire le mani grandi e calde di Harry scorrere sul suo corpo, mentre le sue labbra gli lasciavano baci umidi e pieni di calore e passione sulla pelle. Niall sentiva ogni zona del suo corpo, toccata da Harry, bruciare ardentemente e desiderare sempre di più. E, a dirla tutta, non gli importava più nulla di quello che stava facendo.
Stava infrangendo ogni regola morale che si era dato? Al diavolo! Stava rischiando tutto quanto? Anche quello non aveva importanza. Era gay? Ora come ora non aveva proprio intenzione di pensarci.
Improvvisamente le mani di Harry sollevarono la maglia del biondino. Niall rimase fermo, aprendo gli occhi e osservando il riccio sfiorargli il corpo, accarezzandogli i pettorali, la pelle candida e liscia, con gli occhi verdi che brillavano dall’eccitazione.
Senza nemmeno rendersene conto la maglia era caduta sul pavimento, Harry si era impossessato delle sue labbra e le stava torturando, facendole diventare rosse e bramose di ben altro…
Alle spalle di Niall giunse un suono che sovrastò, anche se di poco, il rumore della musica: un gemito di piacere, che eccitò ulteriormente Niall. Il biondo volse lo sguardo alle sue spalle, con la coda dell’occhio notò che Zayn si era buttato sul divano e teneva una mano all’interno dei jeans, muovendola agitato e bramoso.
L’attenzione di Niall ritornò tutta sul ricciolino di fronte a sé, che si era abbassato e lo stava riempiendo di baci umidi e caldi sul petto, scendendo sempre di più. Percorse tutta la pancia, fino ad arrivare all’ombelico. Da lì scese unendo ai baci delle piccole leccate, giungendo al ventre fece rabbrividire l’irlandese.
Chiuse gli occhi e prese un profondo respiro cercando di riprendere la sua razionalità. Era un circolo vizioso, non riusciva più ad uscirne fuori. Era troppo perso per essere salvato da quel fuco che sentiva ovunque. Mai in vita sua, con una donna, aveva provato tali emozioni. Nelle orecchie aveva il suono dei gemiti di piacere di Zayn, che si stava masturbando sulla poltrona alle loro spalle. E ovunque, nel suo corpo e nella sua mente, aveva l’immagine di Harry che, chino di fronte a lui, gli stava abbassando i jeans, per lasciare per ultimi i boxer, dentro i quali premeva l’erezione.
Il riccio risalì, tornando ad unire le sue labbra a quelle dell’irlandese. Con foga lo baciò, fece scontrare le loro lingue contemporaneamente ai loro bacini, eccitandosi ancora di più.
Lasciò la bocca di Niall solo per spostarsi al suo orecchio, mordendogli il lobo e cingendogli la vita per tenerlo stretto a sé.
«Sei sicuro?» chiese sussurrando Harry. Il suo sibilo era tanto eccitato che mandò in estasi Niall. Avrebbe potuto buttare via tutta la sua vita solo per ascoltare la voce sensuale e profonda di Harry.
Annuì desideroso di passare ad altro.
«Sei davvero sicuro di voler perdere il controllo?»
Quella volta Harry si allontanò appena dal ragazzo e lo guardò negli occhi. Quel bel verde- che a Niall ricordava tanto i campi della sua amata Irlanda- si mischiarono con l’azzurro cielo.
E sì, strano a dirsi ma Niall si sentiva a casa con Harry. Si sentiva protetto e amato con lui. Ovvio, spesso il riccio lo prendeva in giro per il suo buffo accento, o per quanto mangiava o per… beh, qualsiasi cosa. Lo assillava di continuo, gli faceva perdere la pazienza e lo faceva impazzire. Ma infondo Niall amava tutto ciò. Amava ogni cosa di Harry, anche i difetti.
E sì, si sentiva sicuro tra le sue braccia muscolose e calde. Non aveva paura se lo guardava negli occhi, non aveva più timore di tentare. Se perdere il controllo significava stare con Harry avrebbe voluto diventare uno squilibrato, un incontrollato.
Annuì. Sicuro, deciso, serio, accendendo la voglia e la passione in Harry. Non se lo lasciò ripete due volte e prese a baciarlo dolcemente, come se non volesse ferirlo. Si staccò per ritornare al suo orecchio.
«E’ la tua prima volta, immagino…» venne interrotto da un gemito, poiché nel mentre iniziava a toccare le parti intime del ragazzo. «Se ti faccio male dimmelo o fermarmi, okay?»
Il ragazzo si limitò ad annuire e diede il via libero a Harry si spingerlo verso il divano, dove lo buttò e lo lasciò sprofondare nei morbidi cuscini.
Harry lasciò un momento il biondino, con un erezione da gestire, per correre da Zayn e ridacchiare con lui per qualcosa di insensato.
«Non voglio escluderti, Zayn» gli disse mentre lo prendeva per mano e lo buttava sul divano, accanto a Niall.
Il riccio restò in piedi, davanti a due ragazzi, che, con i loro grandi occhioni, lo pregavano di fare qualcosa… e anche in fretta!
Harry sorrise malizioso, scoprendo i suoi denti bianchi e perfetti e le sue fossette. Poi si abbassò i pantaloni e si preparò per perdere il controllo.
 
Note finali: dio, non so che cavolo ho scritto. Sopportare i miei scleri. 
  
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