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Autore: RurRK    15/10/2012    2 recensioni
A volte è normale non credere nell'amore. Soprattutto se ti ha fatto male. Ma un'amore può essere tanto forte da fartelo dimenticare? Kristen, ragazza di 17 anni con un sacco di problemi alle spalle e con una marea di problemi nella mente. Robert, ragazzo di 22 anni con un segreto enorme che gli pesa sulle spalle. Si incontreranno .. riusciranno a "guarirsi" a vicenda??
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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E quella fu l’ultima cosa che mi ricordo di quella sera ....
 
Avete presente quelle notti in cui non fai altro che dormire tutto il tempo? Quelle notti in cui esisti solo te e il letto e una sensazione smisurata di tranquillità assoluta? Avete presente quel momento in cui ti svegli la mattina e, circondata dal calore e dalla morbidezza delle coperte, ti senti in pace con il mondo intero? 
Ecco, dimenticate tutto e immaginate il contrario!
 
A disturbare il mio ultimo disperato tentativo di dormire almeno cinque minuti prima di andare a scuola fu, ovviamente, Madison! Mannaggia a me che dimentico sempre di spegnere il cellulare prima di andare a letto!
-"Pronto Mad...che vuoi?!" Quando capirà che non tutti sono mattutini come lei?! Povero Lucas, mi fa una tremenda pena!
-"KRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIISSSS!"
-" Che cazzo urli?!! Dio santo, se continui così dovrai comprarmi un apparecchio per l'udito!"
-" Sisi okkey...allora?!! Non mi racconti come è andata ieri? Vi siete baciati? Vi siete messi insieme? Dove ti ha portato? è stato romantico? Non trovi che sia un fantastico ragazzo? Ho sempre pensato che foste perfetti voi due! Awwwww dovremmo organizzare un'uscita di coppia, già...Che genio che sono!" Ho praticamente la mascella a terra e gli occhi spalancati. Ma siamo sicuri che sta tipa non è malata?
-"Kris che fine hai fatto??Ci sei? O cazzo!Non mi dire che Robert è lì da te! Ho interrotto qualcosa? Oh scusa scusa scusa, non volevo disturbarvi! Ehm vi lascio in pace...continuate pure..quello che stavate facendo, insomma." O cristo questa si è fusa il cervello! Ma che va a pensare? 
"Come se ti dispiacesse.." STA ZITTO CERVY NON è IL MOMENTO!
Feci per rispondere, ma un " tuuuu tuuuuu tuuuuu" metallico mi lasciò DI NUOVO senza parole!Ma faceva sul serio?!
La richiamai immediatamente.
-"Mad, ma mi vuoi far parlare prima di sparare un milione di domande e di tirare conclusioni affrettate? Sai, non sono al tuo stesso livello di pazzia, mi ci vuole un pò per starti dietro."
-"Che vorresti dire? Rob non è lì da te? Tranquilla amica a me puoi dire tutto!"
-"Mad, stai bene? Lo so che a te posso dire tutto, ma perchè dovrei dirti che Rob è qui da me se non c'è?!"
-"Lascia stare, ne riparliamo a scuola! Allora, com'è andata ieri?" Già, come è andata? Bene? No decisamente no! Male? Non lo so!
-"La verità? Non lo so neanche io! Senti Mad che dici di riparlarne in un altro momento, ora non sono proprio in vena. Anzi vado a prepararmi altrimenti farò tardi! Ciao a dopo."
Ho riflettuto tutta la notte, eppure non sono ancora riuscita a spiegarmi il suo comportamento. Ogni volta che provavo ad addormentarmi vedevo quegli occhi freddi, duri, non più del colore dell'oceano, ma del...ghiaccio! Sì erano occhi di ghiaccio, più cercavo di scalfirli, più ci sbattevo contro.
“Baciami ora o rischio di impazzire ..”
Probabilmente avevo tirato un pò troppo la corda, eppure...Anche lui mi sembrava coinvolto, anche lui sembrava provare un certo interesse per me!
Era solo una mia illusione, una mia speranza?
Basta Kristen! non ci devi pensare!
Stufa di quelle domande che mi tormentavano fin da quando mi aveva girato le spalle dentro quella cazzo di cabina (sapevo che non dovevo salirci lassù!!), lasciai perdere tutti i miei pensieri preparandomi per andare a scuola.
 
Dopo le mie solite figure di pazza indemoniata dovute al solito ritardo mattutino, finalmente arrivai a scuola.
Mi diressi verso la nostra panchina, mia e di Madison. Fin dal primo giorno del nostro primo anno ci incontravamo  lì prima della lezione o durante l'intervallo, era diventata un'abitudine. Quella panchina faceva in qualche modo parte della nostra vita ormai, perchè sapeva tutto di noi. Ogni volta che succedeva qualcosa di importante, prendevamo un pennarello e immortalavamo il momento su quella superficie in legno. Ovviamente rimaneva tutto anonimo, non avremmo permesso a nessuno di impicciarsi negli affari nostri.Probabilmente era una cosa un pò stupida, ma ormai era diventata una sorta di tradizione, a cui nessuna delle due voleva rinunciare.
Sorrisi ripensando all'ultima frase che Mad aveva aggiunto, a insaputa della sottoscritta tra l'altro:
" L'artista zitella rimarrà pur sempre artista, ma non zitella"
 
-" Ehi Kris vuoi muovere quel culetto?? Tra poco iniziano le lezioni!" Mad mi riscosse dai miei pensieri attirando l’attenzione di metà scuola. Non finirà mai di urlare, prima o poi andrò a finire in un manicomio!
Affrettai il passo per avvicinarmi alla mia migliore amica, ma nemmeno tre metri che mi bloccai di colpo.
Una macchina di un grigio metallizzato faceva bella mostra di sè accanto a Madison.
Tranquilla Kris è solo Lucas, respira.
E se ci fosse anche lui?
Ma che vado a pensare, ovvio che non c'è, dopo quello che è successo ieri sera....
Eppure..."vorresti vederlo scendere da quella macchina, ammettilo Kris"
Cervy, per favore non ti ci mettere anche tu, la situazione è già complicata di suo. "Non hai risposto alla domanda!"
Ma quale domanda? Vorrei incontrarlo dici? Sì, ok hai ragione! In questo momento desidero che scenda da quella macchina così da dargli due ceffoni, sia per avermi trattato in quel modo così distaccato (mi da' i brividi solo il pensieo) sia per avermi fatto passare la notte senza chiudere occhio.
“A questo punto dovresti domandarti il motivo per cui non hai chiuso occhio!”
STAI ZITTO CAZZO! STAI ZITTO!!!!
Ignorando la vocina di quel cervello che mi ritrovo, raccolsi quel poco coraggio che avevo in corpo e arrivai finalmente a destinazione.
-“ ‘Giorno Kris! Come va? Hai una faccia! Che hai fatto stanotte? “ Mi salutò Lucas  con un sorrisetto più che malizioso. Cos’è lui e Mad si sono messi d’accordo per farmi perdere le staffe, stamattina? Sparatemi, impiccatemi, uccidetemi…
-“ Sempre sulla stessa lunghezza d’onda voi due eh? Comunque non ho fatto niente stanotte, e con niente intendo dire che non ho neanche  dormito… Ecco spiegato il perché della mia faccia da sonnambula. E lasciate che vi dia un consiglio: MAI disturbare un sonnambulo! “   Oggi non è proprio giornata, non c’è niente da fare.
-“ Okkey, va bene ho capito. Senti ti volevo chiedere, sai qualcosa di Rob? Non si è fatto più sentire da ieri sera, inizio a preoccuparmi. Non è che sai per caso dov’è?”
Ecco spiegato il motivo dei sospetti poco casti dei miei amici. Sbuffai e senza neanche degnarlo di una risposta afferrai la mano della mia migliore amica e la trascinai all’interno della scuola. Al diavolo Robert Pattinson!
-“ Kris ma che cazzo fai? Che ti prende?!”  e ora che faccio? Gli racconto tutto?
“Kris è la tua migliore amica, a lei puoi ,anzi, devi dire tutto” Hai ragione Cervy glielo devo! Perché non prendi l’abitudine di fare interventi intelligenti più spesso e di diminuire quelli stupidi e insensati? “ Mi rifiuto di rispondere, per ora mi hai dato ragione su questo e mi basta. Aspetterò con ansia il momento in cui potrò finalmente dirti ‘Te l’avevo detto!’ “ Sogna mio bel cervellino, sogna!
Portai Mad in bagno, controllai per bene che non ci fosse nessuno, chiusi la porta a chiave, e le raccontai per filo e per segno tutto ciò che era successo la sera precedente.

 
-“ Kris, magari è stata solo una tua impressione. Conosco da abbastanza tempo Rob e non si è mai comportato in questo modo, avrai interpretato male.” Possibile che mi sia solo immaginata quello sguardo freddo, duro, come il... ghiaccio? No è impossibile! Il ricordo del momento in cui mi guardò per la prima volta in quel modo è ancora vivido e ben impresso nella mia mente : quello sguardo diceva tutto, non c’era niente da capire, non c’era niente da fraintendere. Davanti ad uno sgardo del genere non c’è niente da fare se non abbassare gli occhi, come per scusarsi di qualcosa. Qualcosa che ho cercato di individuare ma che non ho trovato, perché pochi secondi prima  sembrava tutto così perfetto, mentre adesso è tutto così maledettamente ingiusto e insensato! Stavamo imparando a conoscerci, stavamo imparando a volerci bene, insomma…era quello lo scopo dell’appuntamento, no?
-“Ehi Kris sta tranquilla e fidati di me, okkey?” Infondo che motivo aveva di comportarsi così con me? NESSUNO! Ci ho riflettuto, ho ripercorso nella mia mente tutto il tempo passato insieme, ma non ero riuscita a trovare qualcosa che avrebbe potuto ferirlo, che avrebbe giustificato quello sguardo. Allora, forse, la colpa non era la mia, forse aveva dei problemi e in quel momento se ne è ricordato chiudendosi a riccio, forse….. Aaaah lasciamo stare! Non saprò mai cosa gli passava per l’anticamera cervello in quel momento, ma una certezza posso permettermela: non ho fatto niente di sbagliato e non ho motivo di stare qui, chiusa in bagno con la mia migliore amica a rimpiangermi addosso.
Basta depressione! è la tua vita Kris e non sarà sicuramente Robert Pattinson a sconvolgerla!

Presa da questa convinzione, tirai fuori un sorrisino tirato per tranquillizzare Mad e, insieme ci dirigemmo verso l’aula di letteratura inglese per iniziare una nuova mattinata di scuola. Sai che divertimento?!
 
 
Lucas passò a prenderci da scuola anche questa volta, senza toccare l’argomento ‘Robert’, probabilmente gli aveva parlato e aveva capito che quello che era successo la sera precedente era tutto il contrario di ciò che immaginava.
-“Ehi Kris, che ne dici di venire a casa mia? Puoi anche dormire da me se vuoi, non ci sono problemi tanto”
-“ ok Mad, ma niente pigiama party , non sono dell’umore adatto”
-“ come desidera Stewart”
In seguito a questa decisione Lucas ci lasciò entrambe davanti casa della mia migliore amica e, dopo dieci minuti di baci e abbracci, finalmente Mad decise di staccarsi dal suo ragazzo, così da entrare in casa.
 
Mancano precisamente 3 minuti e 46 secondi alla mezzanotte, sono seduta sul pavimento, con il cellullare in mano e Mad a fianco che continua a ripetere, nemmeno fosse una macchinetta “ Forza e coraggio! Metti da parte quel cazzo di orgoglio che ti ritrovi”. Sbuffai per la millesima volta.
E se non mi rispondesse? Se facessi la figura di quelle ochette che hanno un solo scopo nella vita (e avete capito di cosa sto parlando)? E ancora…Se non mi rispondesse e ignorasse il mio messaggio? E se... “ Santa madre Kris da quando sei diventata così paranoica?!” 
Hai ragione Cervy (per la seconda volta in un giorno, quasi mi commuovo)! Ho deciso, gli invio questo maledetto messaggio.
E così feci….
 
1 giorno
2 giorni
3 giorni
4 giorni
5 giorni
 
Anche questa giornata di scuola è finita! Ne ho già le tasche piene!
Come mi era solito ormai da qui a 5 giorni, tirai fuori il cellulare per controllare se ci fosse un nuovo messaggio, un suo messaggio.
La mia delusione non fece altro che aumentare…
 
‘Ehm...Ciao Rob, mi piacerebbe rivederti. Dobbiamo parlare!’
Sono stata troppo diretta? Ormai la mia domanda fissa da giorni è : “Dove ho sbagliato?”
È ovvio che per non rispondere al messaggio, anche con un semplice “vaffanculo”, ce la deve avere con me, e probabilmente non mi vorrà neanche rivolgere la parola.
-“ Kris, stasera si esce!! Andiamo al pub dove lavora Lucas, è da tanto che non usciamo! E prima che tu dica qualcosa…Non accetto un no come risposta! Chiaro?
Ecco ci mancava solo questa ora..
-“ Certo Mad che vengo! Non vedo l’ora di morire congelata per colpa dello sguardo del proprietario del pub! Sai….dicono che morire è un’esperienza ultraterrena, vuoi provare? Perché io posso tranquillamente aiutarti!”
-“ ah, quindi fammi capire bene….Kristen Jaymes Stewart rifiuta di divertirsi per paura che un ragazzo non le rivolga la parola?! Ma dov’è finita la mia migliore amica??” colpita e affondata. Sa benissimo che persona orgogliosa io sia, come sa che non le lascerò mai la soddisfazione di poter dire che sono una fifona. Il fatto che ho una paura matta di incontrarlo  e di dover far finta di non conoscerlo è trascurabile.
-“ Ci vediamo stasera, alle 9 in punto ti voglio sotto casa mia!”
-“ Waaaaaaa bentornata amica!” leccaculo!
-“Sparisci!”
 
 
Borsa? Ce l’ho! Cellulare?Preso! Chiavi di casa? Eccole qui! Un po’ di coraggio? Ehm, no…qualcuno sa dove posso comprarlo? Vestito? Tastai  il mio corpo per controllare che fossi vestita...Presente! Bene possiamo andare!
Aprii la porta di casa, preparandomi mentalmente. Dopo sei giorni dalla serata disastrosa, l’avrei rivisto e non sapevo se essere felice o timorosa. Una parte di me voleva vederlo, voleva abbracciarlo, voleva di nuovo provare tutte quelle meravigliose sensazioni. Un’altra parte voleva solo parlargli, cercando di reprimere la rabbia, e chiedergli il motivo del suo comportamento. Un’altra parte ancora, invece, aveva come una strana sensazione che non prometteva nulla di buono, anzi….prevedeva tornadi e tempeste.
Cacciai via i brutti pensieri, perché disperarsi prima di smontarsi la testa?
Salutai Mad e Lucas e salii in macchina.
-“Ma che bella che sei stasera!” Avevo indossato un semplice vestitino blu notte aderente e senza spalline, che arrivava un palmo più su del ginocchio.
-“Grazie Lucas..è per caso un modo gentile per dirmi che sono uno schifo in jeans e t-shirt?” 
-“ Ma perché devi pensare sempre male?” Lasciai scivolare lì il discorso, non ero proprio in vena di scherzare.
Una volta arrivati a destinazione, non ci pensai neanche un attimo e presa da una voglia irrefrenabile di rivederlo anche solo da lontano, aprii immediatamente lo sportello dell’auto. Mano nella mano con Mad entrammo nel locale, che giorni prima era stato il luogo d’incontro per il mio appuntamento al buio. Sorrisi ripensando a quella serata.
Perlustrai con gli occhi ogni centimetro di quel posto con l’obbiettivo di imprimerlo per bene nella  memoria.
“Sì come no!” E va bene Cervy, l’obbiettivo principale è un altro ma sorvoliamo…
Andammo a sederci su dei divanetti in pelle in un angolo appartato del locale e io ne approfittai per scaricare tutta la tensione.
Lucas si dileguò non so dove, ed io e Mad rimanemmo ancora un po’ a parlare del più e del meno. Quello che mi stupì fu che non tirò mai fuori l’argomento ‘Robert’ e gliene fui grata.
Diedi un occhiata al bancone. A servire c’era un ragazzo mai visto prima d’ora, così decisi di alzarmi per andare a prendere qualcosa da bere: una birra per me e una per Mad.
Ma può non succedere qualcosa a questa povera disgraziata ragazza? Può la fortuna stare dalla sua parte, una buona volta? NO, ovviamente!
Non feci neanche in tempo a sedermi su uno degli sgabellini , che un ragazzo sbucò dal pavimento da dietro il bancone. Probabilmente si era abbassato per raccogliere qualcosa, ecco perché non lo avevo visto. Non potevo vederlo ancora in faccia, visto che era girato di spalle intento a sistemare alcune bottiglie sugli scaffali, ma riconoscerei quelle spalle ovunque (del resto…come si fa a non riconoscere la perfezione?).
Fa che non si accorga di me, fa che non si accorga di me!
Fa che mi rivolga la parola, quanto mi manca la sua voce!
Insomma in questo momento sono la coerenza fatta persona.
Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) si voltò:
-“ Cosa le porto?” mi domandò senza neanche alzare lo sguardo. Non mi aveva ancora guardata quindi non poteva sapere che stava parlando con la sottoscritta.
Cosa gli rispondo? “due birre?” no troppo scontato…
-“ Vedi un po’ tu!”  gli risposi facendo riferimento non solo all’ordinazione
Si immobilizzò di colpo. Lentamente alzò lo sguardo e i suoi occhi incontrarono i mei. Blu nel verde….Verde nel blu. Fu come ritornare a respirare dopo sei giorni di apnea. Involontariamente mi sfuggì un sorriso.
Tutto ciò accadde in un attimo, un attimo troppo bello, un attimo troppo breve…ma un attimo perfetto.
L’istante dopo infatti il mio sorriso, così come era apparso, scomparve, alla velocità della luce. Il verde dei miei occhi non era più immerso in quell’ oceano blu che tanto adorava,no! Ora al posto di quel blu ce ne era un altro più scuro, impenetrabile. Eppure il verde smeraldo non perdeva le speranze, voleva lottare, voleva vincere, voleva immeggersi di nuovo in quel che era il suo paradiso personale. Ma, il blu, diventato ormai grigio, si faceva sempre più duro fino a che l’oceano non si trasformò in ghiaccio.
E faceva male…
Sei giorni prima pensavo che quegli occhi non potessero essere più freddi, più spaventosì, ma mi sbagliavo di grosso.
-“ Che vuoi…Kristen?” Ennesimo colpo al cuore.‘che vuoi..Kristen’.  C’era una nota di disprezzo nella sua voce, un qualcosa che mi destabilizzò completamente. Un’ondata improvvisa di gelo in piena estate sarebbe stata più genuina a confronto.
Non riuscii più a reggere quello sguardo, abbassai la testa e mi feci coraggio.
-“ Due birre” dissi senza guardarlo negli occhi.
Me le porse e io le afferrai con forza, come per aggrapparmi ad un qualcosa, pur di non cadere. Lo pagai e sussurrando un debole “Tieni pure il resto” andai verso i divanetti per portare la birra a Madison.
Appena vide la mia faccia sconvolta, fece per abbracciarmi ma prontamente mi scansai e corsi in bagno, sbattendo la porta….Dovevo restare da sola.
Si può sapere che cazzo gli avevo fatto, per trattarmi in quel modo?
Ero arrabbiata, infuriata, ma più di tutti…ferita!
Mi avvicinai al lavello per sciacquarmi il viso e solo in quel momento mi accorsi delle goccioline agli angoli dei miei occhi. Stavo piangendo.
Ho sempre pensato che  esistono due tipi di lacrime: quelle di coccodrillo, che usano le ragazzine immature, e quelle vere, spese per qualcuno che le merita realmente.
In vita mia non ho speso lacrime per nessuno, se non per mio padre…ma Robert le merita sul serio? NO! E questa consapevolezza, se possibile, allargò ancor di più la ferita.
Mi alzai, ritornando improvvisamente me stessa. Mi sono data un’opportunità, gli ho dato un’oppurtunità, ma evidentemente è destino: rimarrò per sempre un’artista zitella, e ne devo essere più che fiera.
“Non soffocare ciò che provi, non far finta di niente, o in futuro farà ancora più male…” Cervy evita di sparare cazzate! È stato un momento di debolezza, sono state lacrime di coccodrillo, non ricapiterà mai più! Kristen Stewart non è una ragazzina immatura!
Aprii con forza la porta e voltai lo sguardo verso il bancone: Robert stava servendo una ragazza (gatta morta più che altro) e con un sorriso le porse le sue ordinazioni. Un sorriso che a me era stato negato.
Andai verso Madison e Lucas che stavano chiacchierando (si fa per dire) sui divanetti e li pregai di riaccompagnarmi a casa. Non fiatarono, si alzarono e ci lasciammo alle spalle quel pub che era stato testimone dell’inizio e la fine di tutto.
Tutte le sicurezze che avevo fino a poco fa,però, stavano già crollando….

Ehmmm.....A parlare è Elys, vi ricordate di noi vero?  Ne è passato di tempo...
Io e Melas ci scusiamo per il tremendissimo ritardo, ma tra scuola, compiti, verifiche, interrogazioni, l'isparazione che era andata a farsi un viaggio, ecc.  siamo riuscite ad aggiornare solo adesso. Anche se la colpa è mia quindi prendetevela con me.
Arrivando al capitolo, che ne pensate? Recensite, ci teniamo al vostro parere (negativo o positivo che sia), sia per imparare dai nostri errori e quindi migliorare, sia per sapere se la storia vi piace ;)
Comunque ringraziamo tutti i lettori silenziosi e non. Un grazie speciale va a  NiamIsTheAnswer che ci segue fin dall'inizio e che ci lascia sempre una recensione ( a proposito passate anche dalla sua ff ;) . Bene guys vi lascio che devo andare a studiare latino per il compito in classe GRRRRRRRRRRR.
Alla prossima per vedere cosa succederà tra questi due ragazzi... si parleranno? si incontreranno? Kristen scoprirà qualcosa? La situazione peggiorerà o migliorerà? BHOOOOOOOO lo saprete solo leggendo ;) Promettiamo di provare a rispettare più i tempi ok?!


  
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