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Autore: BluePrimrose    15/10/2012    3 recensioni
La relazione di Blaine e Kurt non è sopravvissuta alla lontananza. Kurt ormai vive a New York da tempo, è sposato e ha un bellissimo bambino. Ma allora perchè sente che gli manca qualcosa?
Future!Klaine, Hummelberry, Blaintana, Broadway.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non riesco davvero a crederci, ma siamo arrivati alla fine.
Devo ammettere che questo capitolo è stato il più difficile da scrivere per me, forse perchè questa storia mi mancherà.
Ci tengo a dire che è il risultato di una collaborazione con Alice, la ragazza che mi ha anche fatto da beta per tutti i capitoli precedenti, e che non riuscirò mai a ringraziare a sufficienza perchè è fantastica.
Non ho ancora finito con i ringraziamenti, ma preferisco non rubarvi altro tempo, quindi proseguono in fondo.
Per l'ultima volta, vi auguro buona lettura.


Epilogo






sei mesi dopo


Kurt si rimirò nello specchio per l’ennesima volta e prese quello che doveva essere il milionesimo respiro profondo, quella mattina. Era così nervoso che non era nemmeno sicuro al cento per cento di aver scelto l’outfit giusto per quello che, ne era certo, sarebbe stato il giorno più bello della sua vita. Eppure era vestito, come sempre, in maniera impeccabile: indossava una camicia bianca, un gilet blu scuro, dei pantaloni dello stesso colore e una cravatta di seta lilla.
Sentì bussare alla porta della sua stanza ed ebbe appena il tempo di sistemare il colletto della camicia un’ultima volta (il che era totalmente superfluo) prima che Rachel entrasse e lo spingesse letteralmente fuori.
- È  tutto a posto? Sei pronto? Hai preso i fiori? – cominciò a bersagliarlo di domande che non fecero altro che renderlo più nervoso.
Solo quando salirono insieme su un taxi diretto al Plaza Hotel (uno dei più lussuosi della città) riuscì a calmare il tremito che lo aveva colto. Rachel continuava a parlare al cellulare con Mercedes per coordinarsi usando infantili frasi in codice, la sentì sussurrare “l’aquila è in volo” un paio di volte, ma decise di fare finta di non averla sentita.
- Ryan è già nel salone principale, vero? – le chiese poi. Lei guardò l’orologio e iniziò ad agitarsi ancora di più.
- Sì, è con Santana, è andata a prenderlo a casa di… - la ragazza non riuscì nemmeno a finire la frase perché il suo cellulare squillò di nuovo, ma Kurt sapeva che si stava riferendo a Daniel.

Forse avrebbe dovuto ringraziarlo per aver badato a Ryan tutta la mattina, mentre loro si occupavano degli ultimi dettagli del matrimonio.
Dopo aver divorziato, avevano affrontato un breve processo atto per la maggior parte a decidere i turni per l’affidamento, poi le cose si erano evolute al meglio: a cinque mesi da quando si era trasferito a casa di Blaine, quest’ultimo gli aveva chiesto di sposarlo, e Kurt aveva accettato senza alcuna esitazione.
 
Finalmente il gran giorno era arrivato e, anche se era stato un po’ preso in giro per la sua costante agitazione da quasi tutti i suoi amici più stretti, non riusciva a smettere di muoversi sul sedile.
Rachel gli strinse una mano e gli sorrise incoraggiante.
Il viaggio sembrò durare pochi secondi e ben presto la macchina si fermò davanti all’hotel.
Rachel lo spinse nuovamente per farlo uscire ed insieme entrarono da un ingresso laterale perché non vedesse le decorazioni fino all’ultimo momento.
-So che le abbiamo scelte insieme, ma farà tutto un altro effetto più tardi!- trillò, emozionata.
La stanza in cui entrarono poi era piccola e soffocante, tanto era piena. Davanti a tutti spiccavano Burt, Carol, Finn e Ryan.
Kurt sentì che gli si inumidivano gli occhi e prese in braccio Ryan per non cominciare a piangere. Il bambino sembrava percepire l’atmosfera di felicità che lo circondava.
Il resto della sua famiglia si avvicinò e lo strinse in un abbraccio (avrebbe giurato di aver sentito suo padre sussurrare –Era ora. -)
Quando l’abbraccio si sciolse, tutti i suoi amici andarono a sedersi nel salone principale, ognuno esprimendo ad alta voce quanto erano contenti per lui e Blaine.

Kurt si trovò improvvisamente solo con suo figlio, e attese l’arrivo di Rachel (che era sparita in un’altra stanza a controllare chissà che cosa), assicurandosi nel frattempo che il suo completo non si fosse rovinato.

Quando sentì le prime note del Canone di Pachelbel risuonare attraverso i muri mise giù Ryan.
Rachel entrò, controllò che tutto fosse in ordine e diede il cuscino con le fedi a Ryan, accompagnandolo fuori.

Poi Kurt riconobbe la sua battuta d’entrata e si diresse solennemente verso il salone, facendo finalmente il suo ingresso.

Lo spettacolo che lo accolse era decisamente magnifico, mozzafiato.
Le pareti bianche scintillavano nella luce del sole, adornate da nastri di un leggerissimo azzurro, contornati da orchidee. Tutti i suoi amici erano seduti su panche di legno chiaro abbellite da altri fiori. In fondo al salone stava l’officiante, con Blaine al suo fianco.  Dalla sua espressione traspariva pura gioia, e Kurt si chiese se anche lui appariva così in quel momento. Notò che Rachel e Ryan sedevano poco distanti, e fece un cenno di saluto al bambino, che rispose mandandogli un bacio. Continuò ad avanzare, pregando che le sue gambe non cedessero. Era tutto così perfetto.
La cerimonia passò in un attimo, ma Kurt avrebbe potuto ricordare ogni singolo momento, anche se non  riusciva a staccare gli occhi dalla sua futura metà. Si erano tenuti per mano tutto il tempo, e quando finalmente lo potè baciare l’ondata di sensazioni che lo travolse fu talmente intensa che sembrò cancellare tutti gli anni in cui erano stati separati.

Fecero appena in tempo a staccarsi, poi tutti quanti iniziarono a circondarli per congratularsi e abbracciarli (Finn e Puck rischiarono di stritolare entrambi, e la maggior parte delle ragazze, perfino Santana, non riusciva a smettere di piangere).
Alla fine Blaine gli afferrò la mano destra, lui diede quella sinistra a Ryan e tutti insieme uscirono dal salone mentre una pioggia di riso cadeva sulle loro teste.
Prima di salire sulla macchina che li avrebbe accompagnati al ristorante, Kurt si asciugò le lacrime che avevano inevitabilmente preso a scorrere sulle guance e sorrise a Blaine.
Non c’era bisogno che si dicessero nulla.
 
Sentivano entrambi che la loro vita era finalmente completa.



FINE













Okay, scrivere quelle quattro lettere mi ha fatto effetto, devo ammetterlo. E mi sembra incredibile che questa storia (iniziata quasi per scherzo e poi diventata così importante per me) sia giunta alla conclusione. Ha avuto molto più successo di quanto mi aspettassi, e per questo devo davvero ringraziare tutti voi che mi avete seguito (e anche sopportato) fino alla fine. Per cui, grazie di cuore. Tutti i vostri commenti e le vostre recensioni hanno significato davvero tanto per me, che amo la scrittura così tanto. I vostri apprezzamenti per questa piccola e modestissima storia mi hanno fatto tornare la voglia di scrivere, non solo fanfiction, perchè per me è sempre stato un modo per rifugiarmi in un mondo tutto mio. Quindi grazie, grazie, grazie, una montagna, un oceano, un universo di grazie.

E ancora mille grazie ad Alice (sì, ti ringrazio ben due volte nello stesso capitolo, perchè te lo meriti davvero, visto che purtroppo non ho la possibilità di farti una statua).

Non credete però di esservi liberati di me! Probabilmente per un po' non inizierò altre long, ma le one-shot e le drabble ormai sono come un vizio per me, soprattutto quando sono in classe e mi annoio hahaha. Spero che continuerete a seguirmi. 

 
Un ultimo gigantesco abbracico stritolatore.

                                                                        BluePrim
 
   
 
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