Spazio autrice: Allora salve a tutti! Questo è l'ultimo capitolo non ci posso credere!!!!! Sono felice e allo stesso tempo tristissima! Ok bene volevo dirvi solo grazie a tutti quelli che leggono e commentano la mia storia sono super felice ed emezionata per tutto quanto. Grazie davvero di tutto.
Alla prossima ;D
Acator 



[Gerard]

‘’Che succede perchè diavolo il pannello non funziona?!’’

Cazzo la mia gamba è andata a puttane… forse riesco a raggiungere la pistola di Korse.

Ecco ci siamo ancora un piccolo sforzo…

‘’Eh va bene proviamo col tasto di emergenza…’’ disse il dottore.

Cazzo dai… Oh finalmente!

Caricai l’arma e il dottore si girò.

Stava per sparare contro di me.

Sentivo Frankie e Mikey urlare… riuscii a premere il grilletto ma…

‘’Cazzo non ci sono più proiettili ’’

‘’Addio mio caro Way…’’ disse con un sorriso maligno in faccia.

In quegli istanti guardai Mikey

Guardai Mikay e lo vidi urlare ma non sentivo nulla.

Poi mi soffermai su Frankie. Il mio Frankie. Lo vidi piangere, vidi le lacrime rigargli il viso.

Poi d’un tratto… Il buio.

‘’Gee’’ aprii gli occhi. Mi ritrovai in una stazione dei treni.

Ma che diavolo?

‘’Ciao Gee’’ mi girai e vidi… Lindsey.

‘’Lindsey!’’ dissi alzandomi e correndole incontro. ‘’Mi dispiace, mi dispiace tantissimo!’’ dissi con le lacrime agli occhi.

‘’Su su Gee è tutto ok’’ disse con fare materno.

‘’Sai Gee ho vegliato su di te e Bandit per tutto questo tempo’’ disse.

‘’Lindsey io…’’ ‘’Non è colpa tua Gee quello che è successo’’

‘’Sai sono sicura che Frank saprà prendersi cura sia di te che di Bandit’’

‘’M-ma come...?’’ ‘’Te lo detto che vegliavo su di voi’’ disse sorridendo.

‘’Dove ci troviamo Lindsey?’’

‘’No ne ho idea... Penso sia tra il mondo dei vivi e quello dei morti...’’

‘’Vuol dire che sono morto?’’

‘’No non penso... sai la prima volta che sono stata qui riuscivo a vedere una porta rossa... tu la vedi Gee?’’ chiese.

Mi guardai intorno ‘’Sì è proprio lì’’ dissi indicandole la porta dietro di me ‘’Io non la vedo Gee... Non la vedo da un sacco di tempo ormai... Mi hanno impedito di tornare da te e dalla piccola’’

‘’Chi te lo ha impedito?’’ ad un tratto il vento si alzò e la luce stava piano piano svanendo.

‘’Corri Gee vai via da qui!’’ disse Lindsey urlando.

‘’Di alla piccola che le voglio bene e Gee... Ti amo’’ disse baciandomi.

‘’Ora vai!’’

‘’Grazie...’’ sussurrai scappando verso la porta rossa.

Mi mancò il fiato tutto d’un tratto.

‘’Non fermarti continua a correre pensa a Bandit e Frank e Mikey e Donna! Loro ti aspettano oltre quella porta Gee!’’ urlò Lindsey. Feci un ultimo sforzo e riuscii a raggiunge la porta.

Grazie Lindsey.

[Frank]

‘’Gee!!! Ti prego Gee rialzati!’’ urlai.

Lui era lì, disteso a terra e non si muoveva. No lui non poteva essere...

‘’Bastardo figlio di puttana!’’ urlò Mikey.

‘’Mi spiace ma penso che  il vostro caro Way sia morto’’ disse sorridendo il dottore ‘’Ora il mio piano sta prendendo la giusta direzione!’’ disse iniziando a ridere. Una risata malvagia, una di quelle che ti gela il sangue.

‘’Gee riprenderti!!! Non puoi lasciarmi così non puoi!’’ urlai.

Le lacrime ormai scendevano veloci lungo il mio viso.

Il mio cuore batteva all’impazzata sembrava che dovesse scoppiare da un momento all’altro.

‘’Fermi tutti!’’ urlò ua voce sconosciuta. Subito dopo la stanza si riempì di fumo.

‘’Ma che diavolo!?’’

Vidi la figura del dottore cadere a terra ‘’ Adam Bathfoam lei ora è sotto custodia della CIA’’

Dopo un periodo di tempo che mi sembrava infinito il fumo si diradò e finalmente ci tirarono fuori da quei tubi infernali.

‘’Signor Iero stia fermo ora le tolgo le manette’’ mi disse un agente.

Io intanto cercavo Gee. Non lo vedevo da nessuna parte. Era scomparso.

‘’D-dov’è Gerard?’’ chiesi con un fil di voce.

‘’Lo stanno portando in ospedale era in fin di vita’’ mi rispose l’agente.

‘’Devo andare da lui’’ dissi ma come mi mossi caddi a terra privo di forze.

‘’Stia fermo lei non è in grado di raggiungere nessuno’’ disse l’agente.

‘’Agente lo lasci a me’’ disse una voce... Mikey.

‘’Andiamo Frank raggiungiamo mio fratello’’ disse facebdo passare il mio braccio dietro il suo collo e cingendomi la vita.

Dopo aver preso un auto ci dirigemmo in ospedale. Dicevano che Gee era entrato in sala operatoria.

Io avevo paura e il viaggio verso l’ospedale mi sembrò infinito.

Arrivati lì mi fecero andare in una stanza dove mi fecero stendere.

Dopo tre ore finalmente portarono Gee in sala rianimazione. Era fuori pericolo.

Fui sollevato da quella notizia. Decisi di raggiungerlo e di stargli accanto finmo a quando n on si sarebbe svegliato.

Quando entrai in stanza lo vidi. Era più pallido del solito e mille tubi gli stavano intorno.

Mi sedetti su una sedia vicino al suo letto e poco dopo mi addormentai.

‘’Frankie... Ehy Frankie’’

‘’Mhm... Che ore sono?’’ chiesi aprendo gli occhi. Notai subito lo splendido sorriso di Gee.

‘’Gee!!!’’ urlai saltandogli addosso e baciandolo ‘’Ti sei ripreso che bello!!!’’

 ‘’Ehy fai piano’’ disse sorridendo.

‘’Papà!’’ ad un tratto Bandit entrò in stanza ed ebbe la mia stessa reazione.

Subito dopo di lei entrarono Donna e Mikey.

‘’Ehy fratellone come te la passi?’’

‘’Ho visto giorni migliori’’

‘’I medici hanno detto che dovrai rimanere in osservazione per altri tre giorni e poi potrai tornare a casa’’ disse Donna.

‘’Bene’’ disse sorridendo Gee ‘’Sai Bandit la mamma ti saluta’’ disse sussurrando.

‘’Su su ora lasciate riposare il signor Way tra tre giorni lo riavrete tutto per voi’’ disse una giovane infermiera.

Ci fecero uscire dalla stanza e ci dirigemmo verso la macchina di Mikey.

‘’Sai Frankie’’ disse Bandit ad un certo punto ‘’Mi è venuta un’idea di ben tornato da fare al papà tra tre giorni’’

‘’Ah sì? E di che si tratta?’’ chiesi curioso.

‘’Ora te lo spiego...’’

[Tre giorni dopo...]
[Gerard]

‘’Finalmente sono fuori!!’’ urlai guardando il cielo.

‘’Tsz, eri tutto il giorno disteso su un letto a guardare la tv e tu sei felice di uscire?’’ chiese Mikey.

‘’Dove sono mamma Frankie e Bandit?’’ chiesi ignorando la domanda di mio fratello.

‘’A casa ci stanno aspettando’’ disse ‘’vieni ti aiuto a salire con quel gesso la vedo dura che c’è la fai da solo’’ disse sogghignando mio fratello.

‘’Ma come? Non sono venuti a prendermi? Che carini! Io rischio la vita e loro nemmeno vengono a portarmi a casa!’’ dissi offeso.

‘’Su su quanto sei permaloso erano stanchi!’’ disse mio fratello mettendo in moto l’auto.

‘’Certo certo’’ dissi sbuffando.

Il resto del viaggio lo passammo in silenzio e dopo 20 minuti arrivammo davanti alla porta dell’appartamento.

‘’Gee apri la porta’’ disse Mikey.

‘’perché proprio io?’’ chiesi. Magari volevano farmi qualche strano scherzo.

‘’Tu apri e basta’’ disse Mikey. Feci come disse ma tenni gli occhi chiusi e spalancai la porta.

Decisi di aprirli e ciò che mi ritrovai davanti mi sorprese assai.

‘’Gerard Arthur Way vuoi sposarmi?’’ disse Frankie inginocchiato davanti a me in smoking.

Tra le mani stringeva un cofanetto con all’interno un anello d’argento.

Rimasi a bocca aperta. ‘’I-io certo!’’ dissi.

Lui si alzò e mi corse incontro mettendomi l’anello e baciandomi. Mia madre Bandit e Mikey sorridevano felici.

Finalmente tutto sarebbe andato per il meglio.

Eccomi qua.

Mi chiamo Gerard Way e dopo aver sofferto enormemente ho ritrovato la felicità che mi fu tolta tempo fa. Grazie a questa felicità ho ritrovato la voglia di vivere... Come si chiama la mia felicità?

Si chiama famiglia.