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Autore: Theboywholived    15/10/2012    2 recensioni
Mi hanno incolpato per una serie di orribili omicidi compiuti da dei miei amici all’epoca del liceo. L’intero gruppo era appassionato dagli horror e hanno volto provare qualche omicidio dei film, ma alla fine è andato tutto storto ed ecco che mi ritrovo chiusa qui dentro.
Genere: Horror, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non ci posso credere- disse Clarisse infuriata – mio fratello è morto solo due giorni fa e già hanno lasciato perdere con le indagini.-
Ormai la polizia non girava più molto intorno a questi casi. Si sapeva che non riuscivano a trovare il colpevole.
In quei giorni a scuola si respirava un’aria strana. Tutti erano preoccupati per quello che stava succedendo. Ragazzi che piangevano ancora per la morte di Dan anche se erano passati ormai molti giorni.
-Clarisse,Amanda. Oggi venite da me per studiare?- ci chiese Mike. –Certo. Facciamo alle cinque?- risposi sorridendo. –Si,alle cinque è perfetto.- mi rispose Mike.
                                                            *
Quel pomeriggio fu uno dei più brutti della mia vita.
Appena entrammo in casa di Mike, ci rendemmo conto che era ben arredata. Un enorme atrio, salotto enorme con tre divani di pelle nera.
-Prego. Accomodatevi- ci disse Mike mentre portava due ciotole con dei Pop-corn.
-Da cosa iniziamo?- disse Clarisse. –Da matematica- proposi io. E  così iniziammo a studiare.
Mentre svolgevamo alcuni esercizi, Mike disse –Non posso andare avanti così-.
Io e Clarisse ci guardammo sbigottite. –Posso parlarti Amanda?- mi chiese Mike.
-Certo- gli risposi.
Andammo in cucina, dove nessuno poteva sentirci.
-Sono innamorato di Clarisse- mi disse Mike.
Sentendo quelle parole, ebbi un tuffo al cuore. Ebbene si. Amavo Mike da molto tempo ormai. L’ho sempre trovato un ragazzo interessante sotto molti punti di vista.
-Bene. Ora cosa vorresti fare?- gli chiesi sembrando più calma che potevo.
-Non lo so- mi rispose- spero che anche lei ricambi-. Dopo aver parlato per circa trenta minuti,tornammo in salotto da Clarisse che ormai aveva finito gli esercizi.
-Vado un secondo in bagno.- dissi ai due che ora erano impegnati con delle espressioni.
Il piano di sopra era identico a quello inferiore tranne che per una stanza, quella di Mike.
Entrai: era tutta verde con una grande finestra che illuminava l’intera area.
Sulla scrivania sotto la finestra, c’era posata una lettera. La presi e la lessi:
“Non so più cosa fare. Sono a pezzi. La scuola sta diventando soffocante e non riesco a stare al passo con gli altri. Fortunatamente ci sono i miei amici ad aiutarmi. Poi c’è lei. Clarisse. La amo da impazzire e non so come dirlo.  Poi c’è il problema degli omicidi. Stanno aumentando ed io non so come….”
-Cosa fai?- sussultai. Era Mike. Si accorse che avevo la lettera in mano. Cercai in fretta una scusa ma Mike disse subito –Non preoccuparti, non è niente. Non è successo nulla- e dopo di che, scendemmo in salotto per finire di studiare.
  
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