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Autore: LadyDaredevil    28/04/2007    6 recensioni
...l’ho aspettato per così tanto tempo ed ora è lì... seduto sulla mia poltrona preferita... Potter...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA MIA POLTRONA PREFERITA

LA MIA POLTRONA PREFERITA

 

 

“Ciao Potter”

“Malfoy...”

 

Sono seduto sulla mia poltrona...

Sento le sue labbra sul mio corpo e per un momento mi lascio andare, ma so che non è quello che voglio. Ritorno freddo e distaccato.

Lui è davanti a me e mi guarda intensamente.

Assottiglio chi occhi e chiedo: “Cos’hai da guardare Potter? Non hai mai visto qualcosa del genere?”

Lui fa una smorfia di disgusto e il suo viso si colora leggermente.

 che c’è?Ti vergogni, per caso?”

Mi guarda con disprezzo, scuotendo il capo.

Lei è già arrivata al basso ventre e gioca con l’elastico dei miei boxer.

Mi accarezza lentamente l’interno coscia, salendo sempre più su.

Potter si avvicina lentamente. Le mette una mano sulla spalla e con tono freddo le intima di andare via. La ragazza alza gli occhi e mi guarda aspettando un mio cenno. Le sue mani però non si fermano ancora.

Lo sguardo di Potter è fisso su di me.

Lo sento.

Abbasso gli occhi e annuisco con il capo. La ragazza si alza e va via, guardando male Potter e borbottando.

Mi passo una mano tra i capelli per sistemarli e cerco di aggiustare alla meno peggio i vestiti.

Cerco di abbottonarmi la camicia, ma la mano mi trema, sono nervoso.

Potter la afferra e mi ferma.

Poi mi chiede in modo lascivo: “non vuoi che continui io il lavoro?”

Alzo un sopracciglio chiedendomi se ho sentito bene o ho solo immaginato quella domanda.

Non ho neanche il tempo per rispondere che Potter è inginocchiato tra le mie gambe e il mio membro è tra le sue labbra.

Mi sistemo meglio e afferro i suoi capelli, spingendo la sua testa verso di me, per fargli aumentare il ritmo.

Piccoli gemiti escono dalle mie labbra, ma cerco di trattenerli il più possibile. Mi trattengo dal gridare il suo nome.

Potter...

Rabbrividisco al tocco delle sue labbra, delle sue mani e vengo in pochi secondi.

Si alza in fretta, senza rivolgermi la parola, asciugandosi con la manica le labbra ancora bagnate dal mio liquido caldo.

Mi guarda intensamente. Respiro con fatica e cerco in tutti i modi di recuperare la lucidità.

Non è facile però.

Sorride soddisfatto e va subito via, lasciandomi solo, sulla mia poltrona preferita.

 

 

È passato un giorno dal nostro incontro e non faccio altro che pensarci.

Cammino per il corridoio, guardandomi bene le spalle.

Non si sa mai...

Cammino ancora, più velocemente.

Sento delle voci.

 

È lì, davanti a me.

 

Lo guardo e mostro il mio solito ghigno.

Mi guarda e si lecca le labbra.

 

Chiudo gli occhi e respiro profondamente, trattenendo l’impulso di avvicinarmi.

È lui ad avvicinarsi però.

 

“Malfoy...”

“Potter...” ricambio il saluto con la sua stessa calma. 

Strizza l’occhio e mi fa cenno di seguirlo.

Ed io lo seguo.

 

Lo stanzino è stretto, ma ci basta.

Non sento niente, solo le sue mani sul mio corpo.

Potter...

Mi bisbiglia qualcosa all’orecchio, ma non capisco cosa vuole dirmi. La mia mente è annebbiata.

Lo allontano da me.

“io sono gay...”

Mi bacia il collo.

mmm... bravo...”

“Vuoi provocarmi?” chiedo irritato.

“no, assolutamente...” risponde in modo ironico. Inizio a perdere la calma.

“almeno io, potty, sono sincero... ti ricordo che ieri, più o meno a quest’ora, la tua testa era tra le mie gambe. Ricordi?”

Il suo viso si colora ed io sorrido compiaciuto.

Lo tiro a me e affondo nella sua bocca. Si divincola, ma la mia presa è troppo forte.

Da quanto tempo desideravo quel bacio...

Lo lascio andare quando sono ormai a corto di fiato.

Mi asciugo le labbra, bagnate dalla sua saliva.

 

Si allontana di qualche passo, ma io elimino un’altra volta le distanze tra me e lui e sono ancora una volta sulle sue labbra.

Gli mordo il lobo dell’orecchio e bacio il suo collo.

Lo circondo con le braccia e gli sussurro all’orecchio: “Tra un’ora, nella mia stanza. La porta sarà aperta... Non farmi aspettare, Potter. Amo la puntualità.”

Non mi risponde.

Sfoggia un meraviglioso ghigno, degno di un Malfoy.

Mi afferra per i capelli e mi bacia violentemente.

Mi sbatte contro il muro e la sua mano scende tra le mie gambe.

Inizio a contorcermi sotto il suo tocco.

Chiudo gli occhi e ben presto non sento più niente.

Li riapro e lo vedo andar via, sbattendo la porta.

Cazzo...

 

Cammino per la stanza come un idiota.

Lo ammetto, sono nervoso!!!

Gli avevo detto tra un’ora, cazzo!!!

Borbotto tra me e me cose confuse e senza senso, miste a bestemmie d’ogni genere.

Odio aspettare.

Le mani mi sudano.

Esco dalla mia camera e percorro il corridoio in fretta.

Di lui nessuna traccia.

Volto l’angolo.

Non c’è nessuno...

Inizio ad innervosirmi seriamente.

E nello stesso tempo ad eccitarmi.

 

Torno nella mia stanza, sbattendo la porta.

 E lo vedo...

L’ho aspettato per così tanto tempo ed ora è lì...

Seduto sulla mia poltrona preferita.

Potter...

 

 

“buon compleanno Malfoy”

 

Fine.

 

Dedicata alla mia amica Adele!

  
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