Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Lustfulness    16/10/2012    0 recensioni
Lui.
Lei.
L'università.
Una cotta epocale, che si sviluppa giorno dopo giorno... Come un diario.
Una storia vera, una storia su quello che davvero succede quando si sentono le farfalle nello stomaco e si vorrebbe ucciderle con l'acido.
E invece ci si ritrova a scrivere qualcosa di romantico, anche se romantici non lo si è mai stati.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Una giornata che trascorse tranquilla, in un nulla di fatto.

Ok, lei lo trovava carino, ma nulla di più: trovava carino anche Adam Levine, ma non per questo stava fantasticarci troppo sopra...

Che ne dite, si va a fare un giro in piazza?”

La proposta veniva da lui, da Federico.

Va bene, va bene.

E' carino, lei di certo non sta a fantasticarci sopra, ma non si rifiuta la proposta di un ragazzo carino.

La pausa pranzo è breve, per cui camminano veloci con una piadina in mano; Federico ne ha due.

Lei lo guarda e ride.

Che vuoi, finché non ingrasso. Tu non mangi?”

No, non ho fame.”

Più che altro lo stomaco le sembrava essersi ridotto alle dimensioni di una monetina, ma non ci faceva molto caso.

Diego e Martina sembravano non finire mai le domande da fare e da farsi, a cui gli altri due rispondevano, ansiosi di sapere qualcosa dei loro nuovi compagni e forse anche di loro stessi.

Come dice mia madre, per me tutte le corriere sono buone!”

Cecilia alza gli occhi al cielo, ricordando il modo tanto carino di sua madre di sottolineare che lei avrebbe fatto qualunque cosa pur di stare in giro...

Allora vieni a fare volontariato come me. Al pronto soccorso.”

Lo stomaco si restringe un po' di più, come se il cuore stesse cercando di scivolarci dentro senza riuscirci, per tornare dolorosamente alla sua posizione iniziale.

Tu scherzi, ma volevo farlo davvero...”

Fu lì, fu quella la prima volta in cui lo sentì... Il suono della sua risata.

Non un modo di ridacchiare sottovoce per scherzo, ma una vera risata.

Lo guarda come se non avesse mai sentito ridere nessuno in vita sua.

Però Bologna è un po' lontana.”

Beh, sono sicuro che c'è anche nella tua città. No?”

Che commento stupido. Che idiota che è stata. Credere che davvero la stesse invitando con lui.

Annuisce speranzosa, per un attimo, come in cerca di recuperare quei punti che ormai ha perso.

Cambiano felici argomento, senza pensarci più (e lei tira un sospiro di sollievo.)

 

Altro argomento gettonato, dopo i dialetti?

La scelta della seconda lingua.

Diego sceglie spagnolo, Martina non vuole abbandonare l'inglese... Cecilia ha già cambiato idea venti volte, ma ha deciso per il Russo.

Non sa cosa sia, una cosa di pancia, ma quella lingua l'attrae troppo.

Russo, decisamente russo. Lo adorerò, lo so.”

Oddio, bello Russo...”

Gli occhi di lei si spalancano ed incontrano quelli di lui, quasi timidamente, senza sapere che imparerà a farlo sempre più spesso e più spavaldamente.

Tu non volevi fare cinese?”

Eh, ma non lo so... Non lo so... Tu sei sicura? 100% russo?”

Sì, mi piacciono le sfide.”

Ride fra sé lui, come se lei avesse detto la cosa più divertente del mondo... Non se ne capacita lei, cosa ha detto di buffo?

Ma decide di tornare alla terra, in mezzo anche agli altri due e alle discussioni che si stanno aprendo su hobby calcistici e motociclistici... Manco a dirlo Federico ama le moto, argomento di cui lei non sa nulla.

Non capisce ancora perché le dia così fastidio e perché senta l'immediato bisogno di informarsi su tutte le moto esistenti al mondo, fino a riconoscerle dal solo rombo.

Ancora non lo sa.

Ed è così che siedono tutti vicini, quel pomeriggio, per seguire le ultime lezioni; scherzano insieme, cercano di costruire i loro orari e capire quali classi hanno in comune.

Si sbirciano ridendo quando la prof dice qualche cavolata e sorridono, come se fosse un segreto racchiuso fra loro 4.

Poi di nuovo l'aria, la fretta di Cecilia che ha un treno da prendere e la calma degli altri che possono andare a casa insieme.

Ragazzi, io vado! Ci vediamo domani, c'è linguistica direi...”

A domani!”

Le rispondono in coro, mentre lei già sta scappando via.

Le hanno sorriso tutti, ma lei ancora non lo sa...

Non sa che un sorriso le è rimasto più impresso degli altri.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Lustfulness