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Autore: MrBadCath    16/10/2012    2 recensioni
Dalle autrici di best seller (lol) het come 'The days of our lives' e slash come 'Il marinaretto in congedo e il ninfomane pronto a farselo', con la collaborazione della Regina dei matrimoni a Las Vegas... direttamente sui vostri schermi la fan-fiction a sei mani che renderà questo venerdì 17 agosto ancora peggiore di come ve l'eravate immaginato. Muahahahahahah!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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5. Does Your Mother Know?


- 21 novembre 1977 -
Toronto


«Ballerina, che cosa hai intenzione di fare?»
La voce di Roger fece sobbalzare Julia che disegnava assorta accanto a lui. Courtney smise di giocare con il paio di occhiali da sole poggiati sul tavolo, e indossò il suo migliore sguardo provocatore, ma da vittima:
«Che vuoi da me? Non dovresti lasciare le tue cose in giro, se ci tieni tanto!» rispose con la voce con la voce acuta, lasciando l'oggetto della discussione in modo sgraziato. 
Brian e Freddie si lanciarono un'occhiata perplessa, poi il ricciolo posò di nuovo gli occhi sul suo prezioso rubino e pizzicò le corde con le dita lunghe e affusolate. 
-Un segno qui, un po' di carne qua, gli occhi un po' più fini e...Maledizione!- con uno spasmo Julia accartocciò il foglio disegnato all'interno della sua mano destra, -Sembra di nuovo John!- urlò nella sua mente l'artista, mentre buttava il foglio nel cestino; John per di più, in quel momento neanche c'era!
Freddie non poté fare a meno di avvicinarsi al secchio, incuriosito.
«Che succede, tesoro?» il cantante aveva addirittura abbassato la rivista, che parlava di lui, per vedere quanto accaduto.
«No! Ti prego Freddie, non prenderlo, è orrendo! Non merita neanche di essere visto!»
«Scherzi? Un disegno è la nostra anima, solo impressa su un foglio! Certo, c'è chi la rende bene e chi male, ma sai, tu per come sei brava avrai sicuramente prodotto qualcosa di...»
«Inaccettabile!» tagliò corto la ragazza, sorridendo.
Rachel entrò nella saletta, che in teoria sarebbe dovuta essere adibita al suond check, aprendo la porta all'improvviso.
«Ciao!» esclamò radiosa mentre trascinava per la mano, dietro di sé, il suo fidanzato John Richard Deacon, che indossava una t-shirt uguale a lei, azzurro cielo.
«Be', ora vi coordinate anche?» Roger, con il suo commento, causò un rossore sulle guance del suo collega, che si limitò a sorridere.
«Oh sì» rispose la ragazza per tutti e due, mentre abbracciava il suo fidanzato in una maniera meravigliosamente affettuosa.
Che coppia meravigliosa! 
Tutti nella band si chiedevano quando avrebbero messo su famiglia, quando si sarebbero sposati, perché tutti i componenti del gruppo morivano dalla voglia di tenere un piccolo John, o una piccola Rach tra le braccia. Come diceva sempre Freddie: ‘I bambini sono bellissimi, certo, quelli degli altri’, con quella battuta scatenava sempre una risata di consenso dei suoi amici.
«Ciao, come stai?» John salutò la grande disegnatrice fin troppo assorta nei suoi pensieri, che quando alzò lo sguardo lo fulminò.
-I miei disegni sembrano sempre te. Non capisco perché ora mi ti metti davanti, così proprio ti faccio un bel quadro!- di tutti quei pensieri, dalla bocca non ne uscì neanche un piccolo frammento:
«Tutto bene, tu?»
«Un po' assonnato.»
«Almeno spero che i venti minuti di ritardo tu li abbia usati per dormire...»
In quel momento gli angoli delle labbra di John si sollevarono e gli zigomi si colorarono vividamente.
«No», sussurrò Deacon mentre prendeva in mano il basso, con un espressione da pervertito che non gli si addiceva per niente, ma faceva una certa paura.
«Aspettavamo solo te!» esclamò Brian, mentre si alzava in piedi dallo sgabello in legno su cui aveva ascoltato silenziosamente il chiacchiericcio di fondo degli altri.
«Che aspettiamo a cominciare!?» Roger era più energico che mai, mentre Freddie ridacchiava divertito dall'espressione del bassista.
«Vi va di andare a berci qualcosa, ragazze?» propose Courtney.
«Se ce lo offri con i soldi del tuo ragazzo, mi compro tutte le piantagioni del Brasile!» rise Julia, mentre muovendosi elegantemente camminava verso la porta d'uscita; si girò per guardare l'espressione delle due che la seguivano, erano entrambe sorridenti.
«Naturalmente.» ridacchiò la fidanzata del chitarrista.

Ancheggiavano tutte e tre disinvolte verso il bar più vicino, volevano attirare gli sguardi dei passanti, perché loro si sentivano belle, bellissime. Erano le ragazze più invidiate al mondo, in quel momento: le fidanzate ufficiale di tre dei componenti dei Queen: che tutte le altre si mangiassero il fegato!
«Signorine, cosa posso prepararvi? Cockatil shakerati, non mescolati, birra fresca e tutto quello che volete, bambol...» il classico barman sbarbatello che ci provava con le clienti.
«Bimbo, tieni a freno gli ormoni» Julia scatenò di nuovo le risate delle sue compagne. «Piuttosto, dacci tre tè ghiacciati.»
«Il mio al limone, per piacere.» puntualizzò Courtney.
«Gli altri due alla pesca» asserì Rachel, cercando il consenso negli occhi di Julia, che naturalmente non tardò ad arrivare.
«Quel marpione da dove è uscito?» si lamentò la ballerina, accomodandosi per prima al tavolo più lontano dal bancone.
«Non ne ho idea, ma oltre a essere brutto mi faceva un po' schifo...» commentò la ragazza dai capelli viola, accompagnando l’affermazione con una faccia disgustata che fece ridere Rachel. L’ultima aggiunse:
«Di pervertiti ce ne sono a bizzeffe nel mondo...»
Di fatti l’uomo tornò e ci provò di nuovo, stavolta almeno con una scusa per avvicinarsi, visto che aveva su un vassoio i tre tè.
«Ma ci siamo già incontrati da qualche parte?» domandò con naturalezza.
Julia sgranò gli occhi in direzione di Rachel, che stava per dire qualcosa, quando Courtney, parecchio seccata, si decise a dare voce al suo pensiero, cosa che tutti, a dire la verità, temevano.
«Senza ombra di dubbio, sono piuttosto famosa. E sto per sposarmi con un tipo piuttosto famoso. Quindi se ti paghiamo subito e ti diamo la mancia sparisci?» dondolò la testa e appoggiò il mento su una mano, poi sorrise fittiziamente.
«La mancia se la dovrebbe meritare» ridacchiò Julia, accompagnata da Rachel, che aggiunse:
«Cercate di non sganciare troppo, eh...»
Quando l’uomo finalmente si fu eclissato, le tre iniziarono a bere i loro tè in santa pace. Se non fosse stato per il marpione, quel posto non sarebbe stato poi tanto male. Courtney saggiò con la punta del dito tutto il contorno del bicchiere rotondo, poi si decise a parlare.
«Mi chiedevo se non vi prestereste gentilmente a far parte del mio corteo di damigelle, per il matrimonio.»
Julia stava per sputare tutto il tè che aveva in bocca, rischiando così di allagare il locale, quando Rachel esultò entusiasta:
«Davvero? Per me sarebbe un onore!»
Se proprio doveva partecipare al matrimonio di Brian, l’avrebbe fatto da una posizione di rilievo. Allora anche Julia si finse quanto più possibile entusiasta all’idea di partecipare ad un evento dell’alta società. Magari avrebbe potuto ritrarre John in giacca e cravatta, sarebbe stata un’ottima occasione. Scosse la testa, cercando di cancellare quel pensiero dalla sua testa, e disse:
«Certo che sì!»
Courtney posò un dito sulle labbra, come nel tentativo di trovare il modo più carino di dire qualcosa che qualcuno non vuole sentirsi dire.
«Ehm, tu sei perfetta, Rach, ma tu... pensi di tenere quei capelli viola ancora per molto?» domandò a bruciapelo. Julia la guardò inorridita.
«Cos'è che hanno che non va questi capelli?»
«Sarebbero... Viola?» rise l’altra moretta, ribadendo il concetto.
La ballerina passò a spiegare in termini pratici.
«Saremo tutte more con i capelli pettinati alla stessa maniera e l'abito uguale, con l’unica differenza che il vostro sarà rosa e il mio bianco, naturalmente. I tuoi capelli... viola, se sono viola, sono viola? Beh, comunque, sarebbero... strani. Stonerebbero.»
«Ma dai, hai paura che i genitori di Brian possano subire un brutto shock?» rise divertita Julia.
«No, ho paura che la mia perfetta composizione possa collassare. Beh, puoi metterti una parrucca, no? Si tratta solo di un giorno dopotutto.» rispose prontamente la mora, cercando un sostegno in Rachel, che da brava ragazza non sapeva da che parte schierarsi.
«Beh... Dopotutto sono scuri, magari non noteranno neanche che son viola,» sorrise la dottoressa «ma se davvero proprio vuoi mascherarli, metti una parrucca e via!»
«Ah fa niente, starò con i comuni mortali...» asserì, decisa a rimanere del suo colore.
«No! Non puoi stare tra i mortali, altrimenti il tuo simpatico ragazzo me la farà pesare per tutta la vita. Anche se non starete più insieme. Correggimi se sbaglio...»
Rachel fece spallucce, poi sorseggiò il tè dal suo bicchiere.
«È proprio un chiodo fisso, però...» dopodiché si rivolse a Courtney sottovoce «Scusa... ma proprio rosa devo averlo, il vestito?»
«Certamente.» spiegò la ballerina «Il modello è uguale per tutte. Il vostro sarà un tutù rosa confetto. Il mio sarà un tutù con strascico bianco, dobbiamo essere tutte uguali. Una composizione perfetta.»
Julia era sempre meno convinta, ma si sentì costretta a fare buon viso a cattivo gioco.
«Mmh... Va bene, allora, perfetto, non lo noterà nessuno...»
«Così mi piaci.»
Rachel era rimasta interdetta, e stava ancora riflettendo sulle idee di tutù, di rosa, e del suo corpo insieme. Non riusciva a farle coincidere. Infine espresse il suo disappunto:
«Un... Tutù?! ROSA?!»
«Eh, bisogna sacrificarsi ogni tanto!» la prese in giro Julia.
Anche lei tintinnò un po’, poi cedette. Dopotutto si sa che i vestiti delle damigelle di solito sono ridicolissimi.
«Ma sì, lo so... Però... Vabbè, per una volta mi sacrificherò. Ma solo per voi, sappiatelo!»
Courtney puntò sul lato motivazionale:
«Brian sarà contentissimo quando glielo dirò!»
«Pensa i nostri ragazzi che reazione avranno a vederci... Con quel coso...» Rachel rise a squarciagola, non riuscendo a trattenersi.
«Avrete tutte le gambe scoperte... non riusciranno a tenerlo nei pantaloni, dai retta a me: ho studiato tutto nei minimi particolari!»
«Ma... Ma dai!»
«Allora tu mi vuoi morta dall'imbarazzo!»
«Sarà una festa indimenticabile per tutti.»


- Fat Bottomed Girls, you make the rocking world go round!
Salve a tutti :) Prima di tutto vorrei segnalare ai nostri lettori la nostra pagina di Facebook ‘ufficiale’, dove potete trovare anteprime, quiz, immagini etc. :D QUI
Sotto uno schizzo (realizzo solo schizzi, sorry about that) delle tre ragazze al bar ;)
Saluti a tutti! Continuate a seguirci!!
- Mayhem.


Tre amiche al bar © Mayhem.

   
 
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