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Autore: malikkissme    16/10/2012    1 recensioni
La pensava quotidianamente, e ogni tanto le parlava.
Come se lei fosse ancora in quella casa, lì con lei.
Nella sua testa frullavano mille e una domande.
Perchè era andata così? Perchè?
Perchè i buoni sì e i cattivi no?
Non era giusto, pensò.
Ma infondo, non c'è niente di giusto in questo mondo.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era fermo sulla soglia, indeciso sul da farsi. 
Alla fine decise di rischiare e con un unico ma veloce scatto aprì la porta davanti a sè.
La prima cosa che notò furono ventisette paia di occhi che lo guardavano ammaliato, specialmente le ragazze di quella numerosa classe.
Era normale infondo, era bello, di una bellezza pura, immensa.
Non era il classico ragazzo 'biondo con gli occhi azzurri'. 
Aveva i capelli di un color biondo ramato tendente al castano, con un lieve accenno di cresta.
Gli occhi non erano semplici occhi azzurri, erano molto più di questo. 
Erano due pozze d'oceano, dove si poteva scovare il più immenso infinito. 
Erano speciali. 
Per questo unici nel suo genere.
Era per questo che lei si era innamorata al solo sguardo.
-Scusi l'interruzione, in questa classe c'è un'alunna che si chiama Sidney Jonhson?- chiese educatamente al professore seduto in cattedra.
-Certo, è uscita un attimo, credo sia in bagno.. lei è?- chiese di rimando il professore con l'aria di chi aveva già capito tutto.
E se le ragazze si stavano sistemando i capelli, rifacendo il trucco, o fare il possibile per farsi notare smisero allibite alla risposta -Sono il suo ragazzo.- detta tranquillamente dal giovane.
-Cos'è, sei ritornato per spezzarle il cuore?- domandò una voce dal fondo dell'aula che richiamò le occhiate generali.
Solo adesso il biondo si rese conto della presenza della migliore amica di Sidney, Alessia Stewart.
-Non le spezzerò niente, e tu fatti i cazzi tuoi.- disse acido il biondo alla ragazza, usando termini più volgari data la momentanea assenza del professore.
-No che non me li faccio i cazzi miei, lei è la mia migliore amica, e sono stanca di vederla soffrire dietro te.- disse alzando la voce di un tono la ragazza.
-Oh, e sentiamo.. quando mai io l'avrei fatta soffrire?- chiese il ragazzo con aria superficiale.
A quella domanda l'altra abbassò la testa e la scosse lievemente ridendo tristemente, per poi rialzarla e ricominciare a parlare al ragazzo sotto lo sguardo attento dell'intera classe.
-Hai davvero il coraggio di chiederlo, Niall?- le disse la ragazza a bassa voce, rassegnata.
-Io la amo, Alessia, e lo sai.- disse il ragazzo mostrando un sorrisino compiaciuto.
Boom. 
Ecco. 
Alessia esplose del tutto.
-AMARLA? TU? 
Davvero Niall? Dici davvero? Spero tu stia scherzando. 
Tu non sai neanche minimamente cosa significhi la parola amore, tu non sai provare nessun tipo di emozione, tu fai soffrire ogni ragazza che ti trovi sotto i piedi, semplicemente scopandola la notte e lasciandola la mattina successiva, e mi vuoi davvero venire a dire che la ami?
In realtà è un pò di tempo che penso a questa storia, e mi chiedevo per quale motivo tu non l'avessi ancora lasciata. Cos'è dimmi un pò, scopa meglio di tutte le altre ragazze? 
E' per questo che ancora non l'hai lasciata? Sai che c'è? 
C'è che sei uno stronzo, davvero, e mi dispiace solo che Sidney non se ne sia ancora accorta. 
Ma se ne accorgerà presto, e quando ti lascerà anche lei tu rimarrai solo, ragazzo! 
Rimarrai con la tua famiglia, se ha ancora il coraggio di vederti dopo quello che hai fatto loro, rimarrai solo, solo come un cane. Solo con le tue troie del sabato sera. Sai perchè? 
Perchè non ti sei mai preso la briga di amare seriamente qualcuno. 
Sidney è una brava persona e non merita del male, mi dispiace che sia io a doverti dire queste cose, quando in realtà è compito suo. 
Avrebbe dovuto farlo da un pò di tempo, ma sai com'è.. è innamorata. 
Di uno stronzo aggiungerei.- Alessia disse tutto a tono, fu molto rapida, ma abbastanza lenta da far capire tutto al ragazzo in piedi qualche banco più avanti.
-Io la amo- replicò con tono stafottente il biondo come se non avesse sentito il lungo discorso della ragazza all'ultimo banco.
-Che sta succedendo qui?- chiese confusa Sidney non appena varcò la voglia dell'aula.
Non si poteva dire niente, anche lei era una splendida ragazza.
Occhi verde scuro, ricci castani e un bel fisico, ma un po' troppo alta secondo lei.
-Amore mio.- le sussurrò il ragazzo avvicinandosi alla ragazza che arretrò di qualche passo.
-Sidney, amore, tutto bene?- chiese cautamente il ragazzo con un espressione di finta preoccupazione.
-Non va affatto bene, ora vattene.- disse la ragazza a bassa voce. 
Era una lotta contro se stessa dire quelle parole al ragazzo che amava, ma era ancora più difficile provare a dimenticare ciò che il ragazzzo le aveva fatto passare.
-Vuoi davvero che me ne vada?- chiese il ragazzo mordendosi lievemente il labbro e accennando un sorriso di sfida.
-Io..- furono le poche parole che riuscì a pronunciare Sidney prima di trovarsi le labbra del biondo sulle sue.
In classe partì un applauso generale, tranne Alessia. 
Sapeva che l'amica stava sbagliando, ma ormai era troppo tardi per fermarla. 
Aveva ceduto. 
Non poteva essere più recuperata.
-Sidney- sussurrò solo Alessia a bassa voce, ma non abbastanza bassa perchè l'amica non potesse sentirla.
-Alessia, lui mi ama.- parlò la ragazza all'amica guardandola negli occhi, come per farle capire che era convinta di ciò che diceva -e io amo lui- aggiunse poi sorridendo al ragazzo che le teneva le mani, sorridendo anche lui.
Non avrebbe mai potuto dimenticare ciò che il biondo le aveva causato. 
Se si alzava la maglietta, si potevano ancora notare i lividi. 
Erano neri, e facevano male. 
Un male atroce.
Ma lei lo amava, e non riusciva a vedere l'odio del ragazzo dietro i suoi occhi freddi.
 
 
2 settimane dopo.
 
Era sempre stata un po' troppo curiosa sua madre, sempre un po' troppo impulsiva.
 
Sentì il rombo della moto e capì che il ragazzo era arrivato a casa sua.
Gli inviò un messaggio per dirgli che sarebbe scesa da lì a minuti.
Doveva ancora cambiarsi, pensò.
Si alzò dal letto e si sfilò lentamente la maglietta, stando attenta a non farsi male.
I lividi c'erano ancora. 
Le ricordavano quotidianamente le mani del ragazzo sul suo corpo, l'odio con cui l'aveva trattata quella notte. 
E si chiedeva se aveva fatto la scelta a giusta a perdonarlo.
Ma quando guardava i suoi occhi, si convinceva che lui era cambiato, e che non avrebbe dovuto più temere niente. 
La posta in gioco era stata alta però: Alessia.
Non le aveva più parlato dopo quel giorno. 
Sidney pensava fosse solo arrabbiata, le sarebbe passato presto, così almeno credeva lei. 
Si sfiorò leggermente i lividi. 
Bruciavano ancora, come il primo giorno. 
Erano ancora neri, anche se stavano svanendo leggermente.
-E quelli?- chiese sua madre sull'uscio della porta cogliendo di sospresa la figlia che si affrettò a coprire con la maglia quei segni ormai indelebili per lei.
-Chi è stato a procurarteli?- domandò sua madre alzando la voce e avvicinandosi alla figlia.
-Nessun.. niente, sono solo scivolata nel tappeto l'altro giorno.- rispose a bassa voce Sidney abbassando leggermente il capo.
-E' stato lui, vero?- disse la madre con tono di disprezzo.
-Lui chi?- chiese la ragazza alzando il viso e incrociando i chiari occhi della madre.
-Niall. Non mi è mai piaciuto quel ragazzo.- rispose la donna fissando intensamente la ragazza.
-Mamma, lui non c'entra niente.- disse leggermente infastidita Sidney.
-Quante volte ho sentito queste frasi.. 'Mamma, lui non c'entra niente' 'Mamma io lo amo' 'Mamma lui è il ragazzo giusto per me'.. tutte menzogne. Lui è un delinquente Sidney, quando lo capirai?-
sussurrò la madre a denti stretti innervosita.
La giovane in tutta risposta abbassò il capo e si sedette nel morbido letto.
-Oh figlia mia- cominciò la madre addolcendosi un po' e facendosi spazio accanto la figlia -come fai a non accorgerti del male che ti procura questo ragazzo? Dici che ti ama? Amare non è far soffire l'altro. Lui ti usa soltanto, amore mio. Lascialo, denuncialo. Ti ha picchiata. Ti ha fatto male.
Male fisico e morale. Non puoi continuare così Sidney. So che lo ami. Ma lui è violento e devi starci alla larga. Io ti aiuterò, sarò sempre accanto a te. Te lo prometto, ma fatti aiutare.-
disse la madre ricordando il motivo della separazione con il marito, il padre di Sidney.
E' proprio vero che le figlie scelgono un uomo simile al padre.
Fu un attimo prima che la giovane ragazza si gettò nelle braccia della madre che cominciò ad accarezzarle i capelli per calmarle i singhiozzi.
Quel dolce momento non durò a lungo. 
Fu, infatti, interrotto dal clacson insistente del giovane con la moto di sotto.
Era l'ora. 
Ne era sicura. 
Doveva affrontare una volta per tutte Niall e mollarlo prima che potesse farle ancora una volta del male.
Si affacciò intimorita al balcone per gridare al ragazzo di sotto un debole 'Arrivo subito'.
Uscì di casa, e nello stesso momento in cui incontrò la faccia del ragazzo, si chiese come mai un ragazzo così bello contenesse tanto odio dentro. 
Non ebbe nemmeno qualche secondo per pensare la risposta perchè il biondo la prese per un braccio strattonandola violentemente per farla salire in moto.
-Niall dobbiamo parlare, non voglio salire.- cominciò a urlare la ragazza al biondino.
Ma lui non sembrò ascoltarla perchè la spinse a cavallo della moto e partì al massimo, senza lasciare alla ragazza il tempo di reggersi. 
-Niall, rallenta.- urlò la ragazza accorgendosi della velocità con cui procedeva il ragazzo.
-NIAAAAALL, NOO!- 
 
Era preoccupata, glielo si leggeva in viso.
Preoccupata è dir poco.
Andava avanti e indietro da un buon quarto d'ora.
Non ne poteva più di aspettare, aveva bisogno di sapere la verità. 
In quel momento, ora.
Come per risposta al suo desiderio, un medico uscì dalla stanza.
-Signora, mi dispiace..- furono le uniche parole del medico.
Non poteva essere vero. 
Non poteva aver perso sua figlia. 
Era giovane, lei doveva vederla crescere, sposarsi, avere figli.
Non assistere al suo funerale.
Non era giusto.
-Hanno invesitito un autobus, ma il ragazzo è immune perchè il mezzo ha centrato sua figlia...-
A quelle parole scoppiò in lacrime e non smise per una buona manciata di mesi.
 
La pensava quotidianamente, e ogni tanto le parlava.
Come se lei fosse ancora in quella casa, lì con lei.
Nella sua testa frullavano mille e una domande.
Perchè era andata così? Perchè?
E si chiedeva se era colpa sua per aveva sposato un uomo violento e aver abituato la figlia ad avere un uomo così accanto. Probabilmente la ragazza pensava di finire la sua storia come quella di sua madre. Ma non tutte le storie finiscono con il lieto fine.
 
 
Perchè sua figlia sì e lui no? Perchè i buoni sì e i cattivi no?
 
'Perchè Dio si prende sempre le persone migliori, papà?
Se tu vai i un giardino fiorito, quali fiori prendi? Quelli belli, o quelli brutti?'
-Cit.
 
 
SALVE RAGAZZE C:
odio le storie con il lieto fine okay?
perchè ti illudono che tutte le storie finiscono bene, quando la maggior parte delle volte non è così.
allora.. perchè illudere?
 
ho scritto questa os perchè.. be', perchè è molto simile a ciò che ho subito io, ovviamente tralasciando il fatto dell'incidente e della morte. Ho provato le stesse emozioni di Sidney.
Non riuscivo a vedere l'odio di quel ragazzo. Odio che, in mia presenza, diventava amore.
Finto amore. Giusto per farmi credere che mi amava. E io non mi accorgevo di niente.
Ero troppo innamorata per farlo. Solo ora mi rendo conto di tutti gli errori commessi.
Ma adesso è troppo tardi.
anyway, ho scelto il personaggio di Niall: primo, perchè è l'unico che non passa mai per puttaniere(non che gli altri lo siano lol) e credevo fosse il suo turno; secondo, perchè è l'unico biondo con gli occhi azzurri proprio come lui. Ma ormai è finito tutto.
Be', non ho nient'altro da dirvi, spero vi sia piaciuta questa os.
Se è così, lasciate (un messaggio dopo il bip. okay, era squallida.) una recensione, non mi farà altro che piacere c:
Se non vi è piaciuta.. be', lasciatemela lo stesso. Avrò modo di capire se e cosa sbaglio. 
Imparerò da esse.
Vi saluto, ciao a tutte e grazie per aver letto c:
malikkissme.
  
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