Quella sera tutto l'avrebbe fatta piangere. Tutto. Avete presente quando tagliate un albero nel pieno della sua giovinezza? Quando vedete un treno che lascia i suoi binari preferiti e va a percorrerne degli altri. Quella sera lei così si sentiva, e nulla avrebbe potuto cambiare quell'andazza. Quella delusione. Quel senso di smarrimento. Di tradimento. Quella depressione. Quel peso sullo stomaco. - vieni da me. scegli me. dedica a me i tuoi "ti amo" e ti prometto felicità eterna. - avrebbe voluto gridarglielo, sbraitarle contro e allo stesso tempo sussurrarglielo all'orecchio. Era confusa, delusa, confusa, amareggiata, confusa, CONFUSA. La sua mente annebbiata da dubbi, perplessità. - E se si rovinasse tutto? Non voglio perderla, ma deve sapere. E se.. - continuava a ripetersi. E i pro e i contro affioravano nella sua mennte così rapidamente quanto i singhiozzi e le lacrime che le rigavano il viso. Ma l'altra, l'altra non sapeva ed ignorava. Continuava ad esprimerle il suo bene, e lei dentro moriva. - perché non posso essere io? perché devo nascondere tutto questo? - e intanto piangeva, si chiedeva, moriva.  - vieni da me. scegli me. dedica a me i tuoi "ti amo" e ti prometto felicità eterna. -