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Autore: xkissmyjames    16/10/2012    0 recensioni
Parla di una ragazza di 17,Holly West.
Una ragazza sfacciata,senza il senso del dovere,e con un pessimo carattere.
In questa storia si scontrerà con dei personaggi che le sconvolgeranno la vita,in modo positivo e negativo.
Scoprirà nuovi sentimenti e incontrerà vecchie fiamme.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Nel silenzio più assoluto,mi appisolai sulla poltroncina rossa del mio autobus preferito: L’autobus rosso inglese.
-Scusami ti potresti alzare?-
- Perché dovrei alzarmi se sto così comoda?-
-Devono montare delle telecamere proprio dove stai tu,carina-
Disse facendo una faccia schifata,fissandomi dalla testa ai piedi.
-E tu saresti?- dissi sfacciatamente guardando le mie mani ben definite da lineamenti di anelli e accessori vari.
-Mi chiamo Niall,Niall Horan!- alzai lentamente il viso,scostando il cappello verde che ricropiva i miei capelli in una specie di codino.
Si avvicinò a me e al biondo una specie di testa piena di ricci e si appoggiò sulla spalla del sorriso smagliante come se fosse un mobile.
-E chi è questa bella ragazza?-
-Non certo una che uscirà con te!-
-Che bel caratterino!-
-Stai attento a te riccio,che non ti conviene sfidarmi!-
-E’ un affrontro que..- il biondo lo interruppe prima che anche io,sfoggiassi la mia finezza e le mie parole raffinate.
-Calmati Harry, ora vai tranquillo di là, su vai!- disse al quanto irritato il biondo.
-Allora tu,come ti chiami?-
    -Il mio nome è Holly!-
-Non hai un’accento inglese,al quanto sembra-
-Si,sono inglese dalla nascita,ma mia madre è italiana e ora mi ritrovo con questo accento strano!-
Gli dissi sorridendo dolcemente.
-Perché continui a fissarmi,caro biondino?-
-Chi io?No,non ti fissavo-
-Allora,ho voglia di rivederti , mi è piaciuto parlare con qualcuno che a quanto pare , mi ascolta-
-Ah e tu saresti una che non fa la prima mossa?!- sorrisi,arrossendo.
-Okay,allora io va..-
-No,aspetta- mi strinse forte il braccio e mi chiese il numero di cellulare.
Dopo tutti i nostri “affettuosi saluti” me ne tornai a casa,pronta per un’altra cazziata dai miei genitori.
Eccomi,sono fuori al portone di casa mia.
Non sono agitata,sono solo scocciata.
Sto aprendo il portone,ecco sono dentro, sto salendo lentamente le scale, in punta di piedi.
-Eccola, grande figlia di una buona donna,ancora in ritardo? Dove sei stata? Non vedi ch’è pericoloso qui in giro, e poi ci sono certe stradine di Lond..- interruppi l’arrogante signora del cazzo,con un semplice:
-Mi dispiace,mamma non lo farò più- dissi guardando scocciata le mie unghie.
-No,sei in punizione! Per un’intera settimana-
-Una settimana, ma tua sei pazza donna! Non credere che io rimanga chiusa in casa per un’intera settimana!-
-Signorina,vai subito in camera tua, immediatamente!- fine conversazione,ultima conversazione con mia madre.
Sì,l’ultima. Avevo deciso di scappare , e non sapevo dove andare. In qualsiasi posto,tranne che a casa mia.
Preparai un borsone pieno di magliette,jeans,un paio di scarpe e qualche accessorio personale, ed ora via,verso non so dove.
Sentii squillare il cellulare.Risposi.
-Sì,pronto?-dissi più piano è possibile.
-Sono Niall,perché parli così piano?-
-Cose mie,e poi perché mi chiami alle tre di notte, non avevi niente da fare che rompere le balle a me?-
-Come sei dolce,grazie eh. Ti ho chiamato perché sapevo che stavi sveglia,me lo sentivo.E poi sono uscito a prendere una boccata d’aria.-
-Dove sei?Ti raggiungo-
-Tre,quattro isolati più avanti delle tua casa!-
-Okay,ora vengo, ciao biondo-
-Ciao senza cervello-
Sì,tua nonna- dissi in modo sarcastico.
-Cosa?-
-Niente,niente- staccai e scesi le scale in punta di piedi,senza farmi sentire.
Non scrissi nemmeno un bigliettino,per non farla preoccupare,niente di niente, non si meritava nemmeno di essere voluta bene.
Quella donna,non si meritava nemmeno il mio affetto.
-Addio casa dolce casa,se dolce- mi scese una piccola lacrima, e aprii per l’ultima volta la porta di tanti ricordi,brutti e belli.
Sorpassai finalmente quei tre isolati e vidi in lontananza, un ragazzo con una felpa verde dell’adidas, un jeans a vita bassa,e le sue meravigliose scarpe verdi con una striscia bianca.
-Niall,sono qui- strillai per farmi vedere,ma in quel momento una signora si affacciò alla finestra.
-La finite di fare rumore,screanzati,questi maleducati,un po’ di comprensione. Stiamo cercando di dormire- disse una sottospecie di trombetta  affacciata alla finestra.
-Mi scusi, rompiballe, ho solo salutato un amico. Non mi rompa anche lei,per favore- La signora con la forza di una farfalla chiuse le finestre.
Corsi da Niall e lo abbracciai. In quel momento avevo solo bisogno di un caldo abbraccio.
  
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