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Autore: Kengha    16/10/2012    3 recensioni
Quando questo è iniziato io non avevo niente da dire era un ordine, quello di attaccare Konoha, gli esami erano un pretesto per far introdurre me e i miei fratelli al villaggio. Della guerra non m’importava niente, l’importante, per me, era poter avere una scusa per uccidere. Mi ero perso nel nulla che c'è dentro di me, ero confuso.
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sabaku no Gaara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Somewhere I Belong


Kankuro e Temari mi stanno portando, sono troppo debole per farcela con le mie gambe, questa volta. Avevo bisogno di aiuto e loro sono venuti ad aiutarmi, nonostante le mie minacce, nonostante il mio odio.
Fuggiamo verso il deserto, verso quel luogo che chiamano “casa”, laddove nessun ninja di Konoha potrà trovarci: c’è la guerra, là fuori; mentre noi fuggiamo, si vedono i fumi in lontananza, la gente sta morendo.
E per la prima volta, m’importa.
Quando questo è iniziato io non avevo niente da dire era un ordine, quello di attaccare Konoha, gli esami erano un pretesto per far introdurre me e i miei fratelli al villaggio. Della guerra non m’importava niente, l’importante, per me, era poter avere una scusa per uccidere. Mi ero perso nel nulla che c'è dentro di me, ero confuso.
E’ difficile vivere sapendo che gli altri ti vorrebbero morto, che sei il terrore di un Paese, che sei nato sbagliato e che non sarai mai come gli altri, è difficile camminare senza avere una guida, o ricevere spiegazioni, è dura crescere in balia di sé stessi.
E mentre gli altri vorrebbero vedere il mio corpo senza vita, io vivo per cercare di capire.
Mi hanno ritenuto pazzo, perché l’unica felicità che provo è nel vedere la gente morire dinnanzi i miei distaccati occhi di ghiaccio; sono un assassino e mi temono perché sanno quel che posso fare, il mio solo nome incute terrore. La gente fugge al mio passaggio, spaventata. Qualcuno, però, si è mai chiesto come io mi senta? Perché non riesco a giustificare il modo in cui tutti mi guardano. Perché mi han sempre guardato con odio, sin da bambino, così ho soltanto voluto dar loro una motivazione valida per farlo.
Sono bloccato, depresso e solo e la colpa è dentro di me, un demone che mi tormenta, un mostro che rende i miei incubi reali, la sua voce assassina che rimbomba nelle mie membra, non mi fa dormire, non mi fa vivere.
Essere forti vuol dire essere temuti ed è dunque inevitabile rimanere da soli. O almeno così credevo.
Naruto Uzumaki.
Mi ha detto di essere come me, mi ha sconfitto, mi ha fatto provare il vero dolore, mi ha fatto capire per cosa vale la pena dare la vita; mi ha rammentato dell’esistenza di persone per cui lottare.
La mia realtà era un’illusione, vivevo chiuso in me stesso, sicuro non ci fossero altre soluzioni, ma se è vero che lui è come me, e che è andato avanti grazie ai suoi amici, che ha vinto la solitudine, anche io voglio guarire, voglio provare sensazioni, perché quello che pensavo non era mai la realtà, voglio lasciare andar via il dolore che ho provato fino proprio ad adesso 
voglio provare sensazioni, sentirmi vicino a qualcosa di vero, voglio trovare qualcosa che ho voluto fino adesso, qualche luogo a cui appartenere 
Quando siamo fuggiti, ho ringraziato i miei fratelli, erano sorpresi, sconvolti, dopo tutto quello che ho fatto, dopo tutti i litigi, quella sarebbe stata l’ultima reazione che si sarebbero immaginati da parte mia.
Perché anche loro mi ritengono un mostro, anche loro, infondo, vivrebbero meglio senza di me e mi avranno desiderato morto almeno una volta, perché io ho  rovinato la loro famiglia.
Io ho ucciso nostra madre e nostro zio.
In me vedono solo il mostro della Sabbia, lo spietato Shukaku, ma cosa sono io? Cos'ho io? Solo negatività?
O forse, il mio carattere è solo la conseguenza del mio passato? Sono un fantasma, sono una reliquia, l’essenza stessa del deserto, sono un demone e un assassino.
Secondo quel ragazzo della Foglia, non è mai troppo tardi per tentare di cambiare, per voltare pagina, per imparare a camminare di nuovo … ormai so che non conoscerò mai me stesso finché non proverò a farlo da solo. 
In ogni caso non ho niente da perdere, un giorno, magari, potrò vedere al mio passaggio, negli occhi della gente, non più paura, ma ammirazione e sentire Suna veramente come casa.
Bisogna proteggere le persone a noi care, è una lezione molto importante; finalmente l’ho capito.  
Da oggi io non proverò mai niente altro, finché le mie ferite non saranno guarite, non sarò mai qualcosa fino a che non cambierò questa situazione. 
Cambierò, io oggi troverò me stesso. 

Note dell'autrice:
Non so cosa mi sia preso ultimamente, ma scrivo un po' a raffica! Meglio così, nonostante la sezione di Naruto scarseggi, da un certo periodo, di recensori (ma non di scrittori, ho notato XD) è sempre la mia preferita, praticamente è una vecchia, seconda, casa...
Tornando alla fiction, non ho mai scritto su questo personaggio, quindi è un stata un po' una novità, spero di averlo trattato bene. 
La canzone della Shot è "Somewhere I belong" dei Linkin Park, che ultimamente mi stanno ispirando per la maggior parte delle mie fiction.
Se avete gradito almeno un po' questa fiction, lasciate un commentino. Non costa nulla e fa sempre piacere! ^-^
Se vi ha fatto schifo, chiudete la pagina prima che il computer esploda.
Se volete farmi critiche, sono ben accette le recensioni negative, aiutano a migliorarsi! 
Besos a todos


   
 
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