Alone.

Mi sento sola. Davvero troppo troppo sola.
La testa mi sta scoppiando,non riesco a concentrarmi. Fatico persino a guardare i fogli che ho davanti: decine di equazioni e complicati problemi che sembrano essere pronti a divorarmi.
Da ormai due mesi frequento l'università.
L'ultimo mese di scuola è passato velocissimo,così veloce e vuoto senza di lui.
Ormai si era trasferito ad Atlanta.
L'estate è passata altrettanto veloce.
Il mare e le dormite fino a tardi non son mancati. Ma lui mi è mancato eccome.
Daisy e Tom farebbero di tutto per togliermi dalla testa Justin,almeno per qualche giorno.
Ma niente e nessuno potrà mai farlo. Da quella sera non mi ha mai più cercata e nemmeno io ho intenzione di farlo.
Cerco di vivere senza di lui,ma non passa giorno senza che mi chieda perchè.
Non passa giorno nel quale mi guardi allo specchio e mi dica da sola che sono orribile. Altrimenti lui non avrebbe cercato un'altra.
Sono dimagrita 15 chili. Sono davvero orribile,troppo davvero troppo magra.
Sono sottopeso e i miei genitori si preoccupano per me.
Oggi ad esempio non ho mangiato niente.
Mi nutro dei ricordi di quegli occhi color miele ormai spariti nel buio di una fredda notte del New Jersey.
Ho iniziato l'università. Medicina.
Voglio diventare chirurgo. Alzo lo sguardo da quegli stupidi numeri e guardo la finestra.
Mi immagino lui che si avvia verso casa mia con la sua buffa camminata che ho sempre amato.
Lo immagino lì con la sua Range,proprio come la prima volta in cui siamo usciti.
Ma non voglio piangere. Non di nuovo,perciò mi butto nel letto e lentamente chiudo gli occhi.
Perchè? Beh,sapete.. la mia malattia da quando lui è sparito,è ritornata.
Sono debole,magra,fragile. Tra le calde coperte prendo il diario di nonna,che non leggevo da ormai settimane.
Apro una pagina a caso e leggo la frase: "Pensi di averlo perso,ma niente è perso,ma va riconquistato".
Riconquistato? No,grazie. Se mi vedesse ora al massimo mi compatirebbe.
Gli farei solo pena,perchè non sono più la stessa Abigail Eleanor Jhonson.
Sono soltanto una fragile foglia che il vento vuole portare via.
Piccola povera ingenua me.

La amo. So di amarla ancora,Dio. Ma con che caroggio potrei andare da lei e chiedergli di ritornare assieme?
Per 5 mesi,non l'ho mai più cercata. Sono stato un codardo e un vigliacco,ad aver baciato quella ragazza sconosciuta.
Mi torturo le mani davanti a casa di Tom,per poi girare lo sguardo verso casa di Abbey.
La solita casa rosa in cui un giorno avrei scommesso che i nostri bambini sarebbero cresciuti.
Infilo le chiavi nel motore,metto la prima e sfreccio sull'asfalto.
Vigliacco. Troppo troppo codardo.

- Non ce la faccio più a vederla così!
Esclama la madre di Abbey abbracciando Daisy.
- Mio dio,la sua malattia.. e poi.. è dimagrita troppo.
Continua tra le lacrime mentre Tom sulle sue stampelle guarda la scena preoccupato. Ormai Tommy riesce a camminare.
- Ma non ci possiamo far nulla! Lui.. l'ha tradita,zia.
Esclama la ragazza pronunciando quelle parole quasi schifata.
- Giuro che lo picchierei.
Mormora Tom con la rabbia che gli si legge chiaramente negli occhi.
Daisy sta per dire qualcosa quando di colpo sente una fitta alla pancia e si piega in due dal dolore.
- Aaaah
Urla toccandosi la pancia e sentendo crampi improvvisi. Tom si avvia verso di lei preoccupato,mentre la signora Jhonson corre in cucina a chiamare un medico.
- Ma che succede? Io.. AAAH!
Esclama nuovamente con un gemito, quasi cadendo per terra. Tom la stringe tra le sue braccia chiedendole dove abbia male.
Lei gli stringe la mano.
- Amore,non ho il ciclo da 2 mesi.
Dice tutto d'un tratto con occhi terrorizzati.
Tom rimane paralizzato a guardare la ragazza per poi strabbuzzare gli occhi.
- Stai..stai parlando sul serio?
- si.
- Amore! Non ci posso credere!
Esclama il moro abbracciandola.

Quando il dottor Hephrew finisce la sua visita,sorride ed esclama felice: "Daisy,Tom... Avrete un bambino!"
- O mio dio.
Urla Abbey che proprio in quel momento stava scendendo le scale. Lei era stata la testimone delle nozze di Daisy e Tom. Si erano sposati nell'estate, su una spiaggia, vicino all'oceano.
La biondina corre ad abbracciare i due "genitori" quasi stritolandoli.
- Vuol dire che tu... che tu hai una piccola creatura nella tua pancia??
Esclama sorridendo come non faceva ormai da mesi.
- Esattamente,cara.
Dice il dottore,per poi analizzare Abigail dalla testa ai piedi.
- Piccola,ti trovo debole non è così?
Abbey ritorna al suo solito viso triste sentendo quelle parole.
- Si dottore,non c'è bisogno che me lo ricordi anche lei che sono riluttante.
Dice pronunciando l'ultima parola quasi in un sussurro.
- Non voglio dire questo,cara. Ti conosco da quando sei piccola e sei stupenda ad ogni caso. Ma.. che ne dici? Ho sentito che stai frequentando medicina.. Domani ci potremmo vedere nel mio studio alle 3? Vorrei parlarti.
- Va bene,dottore.
Dice Abbey annuendo.
- Ma ora dobbiamo pensare al bambino! O alla bambina!
Esclama la signora Jhonson entusiasta stringendo forte a se sua figlia.
Il loro rapporto negli ultimi mesi era diventato ancora più profondo.
Per Justin Abbey aveva litigato persino con i suoi genitori quella sera,per essersene andata via dal concerto senza dire niente.
Ma ciò che è stato è stato. Ormai è passato tutto,così come goccie di pioggia sul parabrezza di una macchina.
Passa tutto,tranne che le gocce ai bordi. Per Abbey Justin era stato come una cornice nella sua vita,ciò che la teneva attaccata al muro dell'universo. E ora? Ora sta divagando per le galassie chiedendosi se ne valga ancora la pena di credere all'amore.
Abbandonando questi pensieri sorride alla madre e le stringe forte la mano, per poi abbracciare una seconda volta Daisy, Tom..e la piccola creatura all'interno della sua migliore amica.

Ciaaaaaaaaaaaaaaoo belli!
Premesso che questo capitolo l'ho scritto in... esattamente mezzora ahahaha
Mi piace. Lo ammetto, mi piace questo capitolo.
Triste,è vero... Ma realista. Non sempre la vita è rose e fiori.
Seconda precisazione,ringrazio di cuore questa stupenda persona: bibabelieber1
è grazie a lei che ho scritto questo capitolo :)
Spero che anche le mie altre lettrici che non seguono più la storia un giorno se ne ricorderanno :(
Io vi voglio bene ragazze. Perchè è grazie a voi che scrivo e scrivere per me è fondamentale.
In questi mesi in cui sono sparita,non ho mai smesso di scrivere.
Ho creato nuove storie,di cui però non sono mai sicura.
Poi le recensioni sono pochissime,mi sento incapace :(
Beh,spero vi piaccia e vi chiedo con tutto il cuore di recensire.
Bastano 11 paroline per farmi felice.
Grazie. Un bacio.
Mels