Hope, quattordic'anni. Venne convocata dalla vicepreside della sua scuola insieme ai genitori, il dieci giugno.
Si, era l'ultimo giorno di scuola. Lei non capiva, pensava tra se e se di non aver fatto assolutamente niente.
Aveva un comportamento eccellente e i voti massimi.
La madre e il padre, l'avevano avvertita,che se si fosse trattato di qualcosa di grave, non avrebbe più visto la luce del sole fino ai diciott'anni, e che sarebbe uscita di casa solamente per andare a scuola.
Erano molto esigenti i suoi, ma sopratutto borghesi.
Il padre veniva dall'Inghilterra e ne portava ancora l'accento,anche se ormai era in Italia da parecchi anni.
Proveniva da una grande famiglia, di quelle ricche,con figli dalle mille qualità,
Voleva che la figlia prendesse tutto da lei. Altrimenti erano guai, seri.
Bene,arrivò quel tanto atteso dieci giugno.
Le gambe tremavano e le mani sudavano.
Hope entrò con faccia sconvolta accompagnata dai genitori nello studio della Sig.ina Ruini.
Vicepreside: 'buongiorno, vi stavo giusto aspettando. Ho delle notizie importanti per tutti e tre.'
Madre: 'Cos'è successo? Hope si è comportata male? Ha combinato quale danno?'
Vicepreside: 'la notizia che devo darvi è assolutamente positiva!'
Sospiro da parte loro.
Continuò, 'abbiamo notato che Hope in questi anni si è davvero impegnata a scuola, i suoi voti sono eccellenti e lei è una studentessa modello. In base ai temi che ha scritto, e come parla di solito in classe, abbiamo capito che la lingua inglese è la cosa che più le piace fare. Abbiamo notato anche che in questa lingua non ha mai preso un voto inferiore il nove emmezzo,che sappiamo tutti essere un gran voto, alle superiori. Di solito non si fa, non con studenti così giovani. Ma vogliamo darle l'opportunità di andare a Londra con una borsa di studio per cinque anni.'
Hope si alzò dalla sua sedia, il viso impallidì e gli occhi si dilatarono. Aprì la bocca per urlare,ma la voce non usciva, era letteralmente senza parole!
Padre: 'Sig.ina, quella che ci sta dando è una notizia notevole! Ma cinque anni, sono davvero molti, forse troppi, ci dobbiamo pensare a lungo, non è una risposta che si può dare subito, su due piedi..'
Hope: 'Papà, io ho già deciso, io ci voglio andare!Lo sapete benissimo che è il mio sogno sin da piccola!'
Padre: 'Ne discuteremo a casa Hope. Intanto sig.ina, la ringraziamo infinitamente, quanto tempo abbiamo per decidere?'
Vicepreside: 'Pochissimo signore, le iscrizioni vanno compilate entro il dodici del prossimo mese.'
Madre: 'Benissimo, allora la chiameremo presto. Grazie ancora'
La famiglia usci dalla porta della stanza, Hope iniziò a piangere, era un pianto felice, uno di quelli che stanno a dire 'ce l'ho fatta, i miei sforzi sono serviti a qualcosa!'
Si guardarono tutti e tre, poi scappò un sorriso.
I giorni passarono e ci furono varie discussioni.
Ma come si fa, come si può infrangere il sogno di una figlia? 
La risposta fu sì, e la ragazza, Hope, partì il due settembre da Milano.