MESSAGGIO IMPORTANTE!!!
Prima di leggere la
one-shot, vi dico che voglio scrivere un raccolta su questa coppia, saranno
presenti anche altri personaggi del libro e inventati, per quanto riguarda
quelli inventati non ci sono problemi, ma per quelli originali, vorrei sapere
la loro storia passata, precisa, ma non essendo a conoscenza, chiunque voglia
passarmi un link o mandarmi un messaggio privato in cui posso trovare descritte
le loro vite passate mi farà un grandissimo favore!!
Non dico di tutti, ma
almeno degli amati Volturi.
GRAZIE IN ANTICIPO!!!
ROSSE COME LA LORO
PASSIONE
All’interno dei palazzo Priori di Volterra, nei corridoi in
cui le persone comuni non avevano la libertà di accesso, due esseri consumavano
il loro piacere fisico, non era amore e non era neanche semplice sesso, era il
desiderio che li spingeva a essere uniti sia fisicamente che mentalmente, senza
dichiararlo verbalmente.
Il rumore del loro amplesso era riconoscibile, non per i
consueti sospiri passionali, quelli erano minimi e soffocati nella bocca del
compagno, ma il battere ritmicamente della sponda del letto.
TOC
In qui corridoi sotterranei, silenziosi, oscuri, dove ai vivi
non era concesso entrare, quel suono echeggiava.
TOC
Il suono si spandeva in tutte le stanze, il battito faceva
eco sulle storiche parete di pietra e raggiungeva ogni anfratto degli antichi sotterranei.
TOC
Un uomo dalle dimensioni gigantesche, guardava all’esterno,
il suo sguardo cadeva su quel sole che poteva solo vedere senza goderne
appieno, percependo quel leggero suono sorrise, sostituendolo presto con una
risata gutturale quasi metallica.
TOC
Nelle stanze private di uno dei tre Signori del palazzo, il
quale aveva scelto il silenzio come penitenza, al posto della rabbia e dell’odio,
quel suono, che da secoli lui non poteva più ricreare, gli fece alzare lo
sguardo, in direzione del quale questo proveniva.
Vide come il legame tra quelle due creature, quei due amanti,
si saldasse sempre di più, come era stato per lui con Didyme e sorrise dopo
troppo tempo.
TOC
Una bambina, una ragazzina dai setosi capelli biondi, dal
volto angelico, ma dagli occhi di satana fece una smorfia, infastidita nel percepire
quel leggero rintocco, come un fischio nell’orecchio che non vuole andare via.
Il gemello, simile fisicamente alla sorella, ma dal carattere
meno iracondo, sospirò, quasi divertito dalla invidia, mal celata, della
gemella per quel gioco, estremamente fisico, che lei difficilmente avrebbe mai
provato.
TOC
Un uomo elegante, dai lunghi capelli neri, dalla pelle
diafana, pettinava, con delicatezza, i lunghi capelli castani della consorte,
la quale sorrideva compiaciuta per quei pochi momenti di intimità.
Sentirono entrambi quel rumore, non li infastidì, non era
loro interesse come le loro guardie passassero le giornate.
Il marito poggiò un dito sulla spalla nuda della moglie,
muovendolo circolarmente, creando un dolce massaggio sensuale, con quel tocco
soddisfò la compagna di secoli e lui, la sua assetata mente, sempre alla ricerca
della minima di idee e pensieri.
-I miei tesori si danno da fare…- Sussurrò Aro, questo era il
suo nome, all’orecchio della moglie, trasmettendole un erotismo che neanche lui
sapeva o che non aveva ancora saputo.
-Ti da fastidio?-
Chiese stupita voltandosi verso il marito, non credendo che desse peso a
questi fatti, ma lui la sorprese con un dolce sorriso, quasi compassionevole.
-Mia amatissima Sulpicia, se Demetri e Heidi decidessero di
essere compagni per l’eternità, io stesso celebrerei il loro matrimonio,
inviterei tutti i clan più importanti per questo evento!- Disse eccitato a tale
idea, ma il suo pensiero non era per l’amore dei suoi sottoposti, anzi lo era,
ma in minima parte –Tale unione rafforzerebbe il legame che loro hanno per noi
e nessuno dei due ci abbandonerebbe mai più…-
TOC
Nella camera dei due amanti la passione sfrenata era
interminabile.
TOC
TOC
Su quel letto a baldacchino, tutto basato sul colore del bordeaux,
sulle tonalità del rosso e con il letto ligneo, del color dell’ebano riccamente
decorato, si muoveva a un ritmo costante.
TOC
TOC
TOC
Entrambi completamente nudi, lui dalla pelle olivastra, ma
evidentemente pallida, dai capelli mossi, biondo-cenere, stava steso
stringendola a se e non separando le loro bocche e lei dalla pelle lattea,
stava sopra di lui, con il movimento del bacino dettava il ritmo voluto da entrambi, il
suo corpo statuario era perfetto, le gambe tornite, il sedere perfetto e sodo,
era un lasciapassare ai sogni più peccaminosi, un seno invitante che faceva
seccare le gole e i lunghi capelli rossi, acconciati con dei morbidi boccoli
era la testimonianza della passione della donna.
TOC! TOC! TOC!
L’amplesso iniziò a diventare più veloce e le spinte più
profonde.
Lasciarono il loro bacio focoso, lei ringhiò con un sorriso
di pura soddisfazione, gli occhi erano grandi e rossi, focosi, con le iridi
dilatate e lui affondò la testa tra i suoi seni, per baciare e leccare quelle
morbidezze.
TOC! TOC! TOC!
TOC! TOC! TOC!
Con un urlo trattenuto a stento in gola, si lasciò andare all’interno
della compagna, soffoco il suo nome –Heidi- tra i morbidi capelli scarlatti e
stringendola a se spasmodicamente, tremante per il piacere trasmesso.
Lei si lasciò andare sul quel corpo marmoreo, accarezzò il
petto definito e gli addominali scolpiti, mordicchiò il suo capezzolo e
portandolo sopra di se lo invitò a ricominciare quella frenesia.
-Demetri… Ancora…-
Loro erano così, erano due cacciatori, si cercavano, si
attraevano e dopo una lotta, di sguardi e ammiccamenti, inutile, si rotolavano
tra quelle lenzuola di seta.
Rosse come i suoi capelli.
Rosse come i loro occhi.
Rosse come la loro passione.