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Autore: Icy    16/10/2012    2 recensioni
Lui è un mago, carismatico, focoso, simpatico e allegro.
Lei è una strega, chiusa, timida e rifiuta la sua natura.
Il destino li ha fatti conoscere, e non solo, ma.. cosa succederà?
C'è sempre qualcuno pronto a mettere i bastoni tra le ruote, soprattutto se si parla di un amore proibito.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Capitolo 3 -
 


 


 

Blaze fu preso alla sprovvista da quelle ultime quattro parole, che riecheggiavano nella sua mente, offuscando i suoi pensieri e riempiendogli le orecchie in un'eco interminabile.
Io sono una strega.
Non aveva mai avuto a che fare con streghe, né ne aveva mai vista una. Fino a quel momento.
Blaze fu trasportato rapidamente indietro nel tempo. Era a casa, a Eraklyon con la sua famiglia e stava parlando con i genitori.
«Mi raccomando, comportati bene» gli disse con voce saggia Sky, suo padre.
Non aveva più i capelli lunghi, li aveva tagliati in modo che stessero più ordinati sotto l'imponente corona che doveva portare.
Non indossava più la solita tuta bianca e blu da specialista o altri abiti ritenuti normali. Adesso i sarti reali gli facevano indossare solo le vesti più pregiate, come ad esempio il lungo mantello che portava legato al collo. Era di seta pura, colorato di azzurro con i migliori coloranti in circolazioni e ricami con fili d'oro formavano strane figure su tutto il perimetro del mantello, impreziosendolo forse più del dovuto.
«E stai attento!» aggiunse Bloom, sua madre.
Anche lei era molto cambiata, con il tempo era maturata e aveva smesso di portare abiti troppo colorati, anche perché i sarti erano contrari. Adesso portava un lungo abito principesco turchese opaco, abbastanza sobrio se non fosse per i vari pizzi e smerletti che si trovavano per lo più sul corpetto e sul fondo della lunga gonna.
Si era tagliata i capelli, ma non di tanto, la maggior parte del tempo li teneva legati in una complicata acconciatura reale ornata dalla piccola corona tempestata di zaffiri, anche se continuava a preferirli sciolti o raccolti in una semplice e comoda coda.
Di suo però erano rimasti gli occhi, dello stesso colore dell'acqua del mare.
«E mi raccomando: qualsiasi cosa accada tu stai lontano dalle streghe!» aggiunse frettolosa Bloom.
«Sono creature subdole e malvagie, fidati è meglio non averci niente a che fare» spiegò Sky.
«E perché? Sono tutte così cattive?» chiese Blaze, curioso.
«No, tutte no, ma la maggior parte sì»
«Io e tuo padre, insieme a dei nostri amici, abbiamo più spesso avuto a che fare con le streghe. Sono esseri spietati e senza cuore. Si divertono a spese degli altri, sono incredibilmente orgogliose e oltremodo asociali. Disposte a tutto pur di ottenere ciò che vogliono!»
Bloom ebbe uno dei suoi tanti flashback, dei quali le protagoniste erano sempre loro: le Trix. Ripensò al loro primo incontro, a quando le aveva dovute affrontare da sola e aveva perso i poteri. Alle Trix disposte a tutto pur di avere i Codex per aiutare Lord Darkar. Quando erano alleate di Valtor, pur di ottenere le sue attenzioni si erano messe in contrasto, ed erano sorelle. A quando avevano inquinato la Terra, il pianeta "natale" di Bloom per aiutare Tritannus..
Tutte queste immagini causarono un brivido alla fata del fuoco del Drago che terminò il discorso con un:
«Più stai lontano dalle streghe, più sarà piacevole il tuo soggiorno a Magix».
E adesso era lì, seduto su una panchina accanto ad una ragazza, la più bella e angelica che avesse mai visto, per scoprire che era una strega.
Stava oltremodo disubbidendo ai suoi genitori, eppure li aveva ascoltati. Il problema era che quella strana ragazza non gli sembrava affatto cattiva, o perfida, o subdola. Anzi, gli sembrava fragile, indifesa, in cerca di protezione.
«Davvero?» rispose. Poteva dire qualsiasi cosa, qualsiasi cosa sarebbe stato meglio di quell'unica parola. E lo sapeva.
La ragazza lo guardò con uno sguardo interrogativo, cercando di capire se la stesse prendendo in giro o cos'altro.
«Sì, ti sembra tanto assurdo?»
«No, è che... Pensavo che le streghe fossero... ecco... diverse..»
«Diverse?»
«Sì, sai com'è... naso curvo, nei pelosi, pelle verde...»
«Quelle sono le befane e non esistono, in ogni caso» disse Glace, non molto soddisfatta della risposta del ragazzo biondo.
«... Posso offrirti un gelato?» Niente da dire in sua difesa, aveva fatto una pessima figura e doveva trovare un buon metodo per riparare al suo errore, e cosa c'è di meglio di un gelato, in casi come questi?
Glace sorrise, divertita dal comportamento strano di Blaze, che era leggermente arrossito.
«Volentieri, grazie»
Blaze si alzò in fretta dalla panchina per offrire a Glace la mano e aiutarla ad alzarsi.
«Wow, come siamo galanti!» disse la bionda, con una punta di ironia che non scappò a Blaze.
«Non esistono più rgazzi come me, sai?»
«Oh, se tu non ci fossi dovrebbero inventarti»
I due risero e si avviarono verso l'uscita del parco.
Il sole non era più così alto, si stava avvicinando il tramonto, ma non era ancora tardi, poi c'è sempre il tempo per un gelato.
Le strade di Magix erano meno affollate rispetto a quel pomeriggio, sul marciapiede si camminava senza il rischio di venire urtati.
«Quindi tu vai a Fonterossa, eh?»
«Sì, sono molto entusiasta di frequentare qualla scuola, dicono che sia la migliore!»
«Tutte le scuole di Magix hanno questa fama»
«Sì, lo so, ma per me è solo il primo anno..»
«Lo è anche per me...» Glace sospirò. Evidentemente non aveva la stessa voglia e grinta che c'era negli occhi di Blaze.
«O almeno credo..» sussurrò appena la ragazza, Blaze non sentì cosa avesse detto, ma notò il suo cambio di espressione.
«Qualcosa non va Glace?»
«No, sto bene» disse, accenando un sorriso.
Blaze avrebbe voluto sapere qualcosa in più, la risposta della bionda non lo soddisfaceva, stava nascondendo qualcosa, ma appena cercò di aprire bocca venne fermato da Glace.
«Guarda, lì c'è una gelateria»
«Allora andiamo»
I due attraversarono la strada ed entrarono nella gelateria, presero il gelato e si sedettero ad un tavolino a mangiarlo.
«Mmh, è buonissimo!» esclamò Blaze.
«Già, ma secondo me è un po' troppo dolce»
«Appunto: più è dolce più è buono»
«No, secondo me no»
«Noo, come puoi dire questo! Mi ferisci nel profondo!» disse Blaze cercando di far sembrare il discorso serio e drammatico, ma che scaturì solo la risata della ragazza.
Era la prima volta che la vedeva ridere: era davvero bellissima.
«Hey Amleto, guarda che ti si sta sciogliendo tutto il gelato!»
Blaze si era perso per un momento negli occhi di Glace e non si era accorto che il suo preziosissimo gelato si stava sciogliendo e stava cadendo sul tavolino.
Dopo un po' finirono entrambi il gelato, ma restarono seduti al tavolino a parlare, o meglio a imparare a conoscersi.
«Colore preferito?»
«Arancione, ma del tramonto. Il tuo Glace?»
«Blu notte»
«Cibo preferito?»
«Pizza. Il tuo?»
«Anche il mio!»
«Hai qualche animale?»
«Io no, ma mia madre ha un coniglio, a me piacerebbe un cane, tu?»
«A me piacerebbe un gatto, ma i miei sono contrari... Ho un pesce rosso»
E senza che nessuno dei due se ne accorgesse il sole era basso sull'orizzonte, si stava avvicinando la sera: era il momento di rientrare.
«Mi ha fatto molto piacere conoscerti, Blaze. Sei simpatico» disse la ragazza dagli occhi di ghiaccio a Blaze, sorridendo.
«Sì, anche a me ha fatto molto piacere!»
«Spero di rivederti presto»
«Ci si trova in giro»
Questa scena amichevole fu interrotta bruscamente dal suono di un cellulare. Qualcuno stava chiamando Glace. La ragazza prese in mano il cellulare, ma non rispose, si limitò a fissare lo schermo, e sbiancò.
«Glace? Tutto bene?? Che succede, chi è?»
«Mia madre. Se scopre che non mi hanno preso a Torrenuvola mi ammazza» disse Glace in tono pacato, dove però si sentì una nota di panico, senza staccare gli occhi dal display del cellulare.


Ciao a tutti! Ecco un altro dei miei noiosi capitoli senza senso xD Però va beh.
Lo ammetto, non so neanche io come si evolverà questa storia o cosa succederà, come sempre non so quando posterò il prossimo capitolo e.. boh.
Ringrazio tutti quelli che sono arrivati a leggere fino qui, sperando di non avervi annoiato troppo, e quelli che hanno recensito/letto anche altre mie storie!
Icy

  
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