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Autore: caramel coffee    16/10/2012    2 recensioni
A un tratto avvertì una presenza, che passò vicino a lui sfiorandogli il braccio. Rabbrividì. Ancora impegnato a capire come uscire dal buio che lo circondava, non si accorse della piccola luce che si era accesa in lontananza; solo quando a quella luce se ne aggiunsero molte altre la vide.
“Ma cosa sta succedendo?”
Un lampo accecante blu lo stordì per qualche istante, e quando riuscì ad aprire –anzi, a socchiudere- gli occhi un paio di scaldamuscoli di un fucsia decisamente troppo acceso gli si pararono davanti.

Bene, eccomi tornata con una nuova fic =D
Stavolta il protagonista sarà Endou e fioccheranno crack pairing :'D
Però la coppia principale è la EndoKaze *o*
Il povero Endou si ritroverà a una lezione di Zumba fitness, e gliene capiteranno di tutte i colori, a partire da Afuro che... ehm. Mi fermo altrimenti spoilero çuç
Buona lettura :3
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Afuro Terumi/Byron Love, Mark/Mamoru, Nathan/Ichirouta, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Zumba fitness ♫




Il buio. Un buio denso e pastoso, di quelli che sembra di poter toccare muovendo solo un po’ la mano. Ma in realtà il buio non si può toccare, si può solo vedere. Ma forse neanche vedere era la parola giusta. Fatto sta che Endou era nel buio. Ovunque di voltasse non vedeva altro che buio, lo poteva respirare, assaporare quasi. A un tratto avvertì una presenza, che passò vicino a lui sfiorandogli il braccio. Rabbrividì. Ancora impegnato a capire come uscire dal buio che lo circondava, non si accorse della piccola luce che si era accesa in lontananza; solo quando a quella luce se ne aggiunsero molte altre la vide.
“Ma cosa sta succedendo?”
Un lampo accecante blu lo stordì per qualche istante, e quando riuscì ad aprire –anzi, a socchiudere- gli occhi un paio di scaldamuscoli di un fucsia decisamente troppo acceso gli si pararono davanti.
-Cosa ci fai per terra?-
Il ragazzo annaspò, cercando di capire a chi appartenesse quella voce. Ma la luce era troppo accecante per vedere il volto del suo interlocutore, e gli scaldamuscoli fucsia non facevano che peggiorare la situazione. Riusciva solo a capire di essere per terra, avvertiva il freddo del pavimento sotto il palmo delle mani e attraverso il tessuto della maglietta.
-Allora? Ti senti bene?-
Una mano gli si parò davanti al viso, e lui tentò di afferrarla; dopo vari tentativi riuscì nel suo intento, e si sentì sollevare verso l’alto. Cercava di mettere a fuoco la visuale, era quasi riuscito ad abituarsi a quella luminosità così intensa, quando un volto si mise davanti al suo.
-Ehi!-
Un paio di occhi rossi rubino. Lunghi capelli biondi raccolti in una coda alta, con ciuffi che ricadevano morbidi sulla fronte. Finalmente Endou riuscì ad associare la voce al ragazzo che avevo davanti.
-Aphrodi!- gridò quasi.
-Mh sì, sono proprio io- sorrise l’altro.
Solo allora si accorse di com’era vestito l’amico –fin’ora aveva notato solo gli scaldamuscoli (come non notarli?)- e sussultò; indossava un body rosa spento, pantaloncini molto corti e molto larghi, pieni di grinze e di un colorino verdognolo un po’ schifoso, una fascia fucsia come gli scaldamuscoli gli cingeva la vita e a completare il tutto le scarpe si illuminavano ogni volta che battevano per terra.
Terumi si accorse che l’amico lo fissava a bocca aperta e il suo volto si illuminò in un sorriso di compiacimento.
-Hai visto che look?-
Endou non riuscì a recepire subito il messaggio, ma quando comprese lo fissò un po’ stranito.
“Oddio, avrei preferito non vederlo.”
Ma non essendo lui un tipo scortese, si limitò a sorridere –un sorriso decisamente tirato- e a guardarlo con un’espressione quanto più possibile ammirata.
-Sì, decisamente trendy!-
-Lo sooooo- esultò l’altro- anche tu non stai per niente male, comunque.
-Ehm, sì?-
Non ebbe il coraggio di abbassare lo sguardo, le sue scarpe da ginnastica colorate di un verde acido sparaflesciante gli lasciavano già intuire abbastanza.
-Passiamo alle cose serie adesso- esordì l’altro –benvenuto alla lezione di Zumba fitness!-
-Z…zumba fitness?-
Solo allora si accorse che nella stanza c’era una dozzina di persone, e non solo lui e Aphrodi. Per primi vide Gouenji e Fubuki, intenti a parlare in un angolo; Gouenji indossava un top giallo shock e un paio di pantaloncini nerissimi, scarpe da ginnastica azzurre e una fascia rossa gli teneva su i capelli. Fubuki invece aveva una maglietta bianca con una scritta fucsia e azzurra, pantaloncini verdi e scarpe viola.
Endou distolse subito lo sguardo, ma ovunque si girasse vedeva amici e conoscenti vestiti in modi improponibili; c’erano Kidou, Fudou, Tsunami, Midorikawa, Sakuma, Handa, Aki, Haruna, Natsumi, Someoka e altri, tutti in perfetto abbinamento con lo stile che sembrava essere dilagato in quella stanza.
Vide Miyasaka, quell’inutile biondino che aveva tentato di rubargli il ragazzo più volte.
Poi, una coda di cavallo turchese attirò la sua attenzione; Endou si fece largo nella massa di colori per raggiungere il ragazzo, che sembrava non essersi accorto minimamente di lui.
-Kazemaru!-
Finalmente si voltò, e quando i loro occhi si incrociarono il cuore di Endou mancò un battito, come succedeva ogni volta che incontrava lo sguardo dolce e ammaliante del suo amato Ichirouta.
-Sì…?-
-Uh, meno male che ci sei tu! Almeno sei vestito in modo normale…-
Era vero, a parte gli scaldamuscoli simili in tutto e per tutto a quelli di Aphrodi, l’azzurrino era vestito in modo apparentemente normale, con una maglietta bianca sopra un paio di pantaloncini neri.
-Ragazzi, la lezione comincia!-
La voce di Terumi li richiamò, e tutti presero posto, compreso Kazemaru che si allontanò da lui di qualche metro. Endou si ritrovò in mezzo alla sala circondato da colori sparaflescianti, esaltati dagli specchi che riflettevano tutto e lo moltiplicavano mille e mille volte. Socchiuse gli occhi per vedere un po’ meno quello scempio, ma quando Aphrodi lo esortò a guardare nella sua direzione, fu costretto ad aprirli. In quel momento capì che il ragazzo dagli occhi rossi sarebbe stato l’insegnante di quell’insolita lezione. Ma aspetta un momento… lui cosa ci faceva lì? Non aveva mai accennato al fatto di voler andare a provare la Zumba, e neanche i suoi compagni ne avevano mai parlato! Inoltre restava da chiarire come lui fosse arrivato in quella palestra…
Mentre rifletteva Terumi mise su una musica a dir poco assordante che gli impediva di sentire persino i propri pensieri.
-Bene ragazzi!- gridò Aphrodi –cominciamo!-
Detto questo cominciò una danza a dir poco improbabile, saltando, muovendo braccia e gambe, sbuffando e ansimando, per poi ripartire da capo, in un susseguirsi di mosse assurde e ridicole, decisamente ridicole. Endou non pensò neanche per un secondo di seguire la lezione, piuttosto si fermò ad osservare il suo Kazemaru che ballava, esaltato come non mai. I lunghi capelli fendevano l’aria mentre lui si agitava, ma il castano non lo trovò ridicolo neanche per un istante, anzi, si ritrovò a pensare quanto fosse dannatamente sexy il suo ragazzo, mentre la maglietta lasciava intravedere un pezzo di pelle ogni volta che il turchesino saltava, per poi ricadere, il tutto mentre i pantaloncini oscillavano pericolosamente.
Endou si rese conto di stare sbavando e si affrettò a chiudere la bocca, quindi si rimproverò mentalmente per la sua perversione. Spostò lo sguardo su Aphrodi, che continuava ad impartire ordini e a sistemare le posizioni dei ragazzi. Quando si avvicinò a lui, Endou si sentì morire: l’avrebbe di certo costretto a ballare! E infatti…
-Perché tu non partecipi? Dai prova, è divertente!-
Detto questo, gli afferrò le braccia e cominciò a muovergliele in tutte le direzioni possibili, e il povero Endou non poté far altro che lasciarsi trascinare dall’entusiasta Terumi.
La lezione andò avanti un’ora buona, un’ora interminabile per Endou, che oltre a doversi coprire di ridicolo era pericolosamente vicino a Kazemaru, il quale dopo un’ora passata a scalmanarsi aveva le guance arrossate e il respiro ansante, cosa che il castano trovò assolutamente adorabile ❤ Gli sarebbe saltato addosso, ma doveva controllarsi.
Mentre era impegnatissimo a distogliere lo sguardo da Kazemaru e dai vestiti di tutti gli altri partecipanti per sbaglio Someoka lo fece inciampare mentre allungava una gamba nel maldestro tentativo di prodigarsi in un passo di danza tribale (?), e Endou precipitò addosso a Midorikawa, che stava davanti a lui. Il povero verdino arrossì immediatamente, era risaputo che fosse molto timido, però non lo aveva mai visto arrossire per lui. Il più delle volte arrossiva per il caro Hiroto, che a quanto pareva in quel momento non era nella stanza. Si sollevò da Ryuuji e riprese il suo posto, mentre il verdino giaceva a terra con lo sguardo rivolto verso il soffitto e l’aria sognante.
“Ma che strano…”
Non fece in tempo a rifletterci che Aphrodi urlò qualcosa di incomprensibile e spense la musica.
-Ragazzi, la lezione è finita! Spero di vedervi la prossima volta!-
Tutti i ragazzi cominciarono a uscire dalla stanza, compreso Kazemaru. Endou rimase un po’ deluso nel vedere che non lo aspettava, ma non si scoraggiò e si diresse verso le macchinette per comprare una bottiglietta d’acqua.
Forse ci mise più tempo del previsto, perché dopo poco vide tutti i partecipanti alla lezione uscire e avviarsi verso le proprie case.
Notò Gouenji e Fubuki che si tenevano per mano, e sospirò.
“Ichikun…”
Entrò nello spogliatoio per cambiarsi –non si sa come, ma aveva la sacca- quando sentì dei rumori provenire dalla stanzetta adiacente.
Impiccione com’era, non potè trattenersi dallo sbirciare.
Si avvicinò quatto quatto senza far rumore, tratteneva anche il respiro senza accorgersene, ma quando si affacciò alla porta si maledisse per la sua curiosità. Sarebbe stato meglio se non avesse guardato.
Sdraiati su una panca c’erano due ragazzi, uno con lunghi capelli azzurri sciolti e ancora bagnati dopo la doccia –il SUO Kazemaru, senza ombra di dubbio- e l’altro…
Non lo riusciva a vedere bene, ma notò i suoi capelli biondi. Subito il suo pensiero andò a Miyasaka, l’insulso ragazzo che aveva visto anche poco prima in palestra, ma i capelli del giovane -che stava a gattoni sopra l’altro- erano più lunghi e di un colore meno acceso. Kazemaru si era accorto di lui, e lo salutò con un cenno imbarazzato. L’altro ragazzo si voltò, i capelli si mossero leggermente seguendo il movimento della testa, e due occhi rossi scintillarono guardando nella sua direzione. Endou rimase di stucco: quello era Aphrodi!
-Ma che diamine…-
Indietreggiò lentamente, non riusciva a crederci, non poteva crederci. Il suo ragazzo lo tradiva con uno che fra poco neanche conoscevano? Ma Kazemaru non aveva la faccia di uno sorpreso a tradire, era solo imbarazzato, e si capiva chiaramente che l’interruzione lo aveva disturbato.
Endou sentì gli occhi riempirsi di lacrime, girò sui tacchi e corse fuori dallo spogliatoio. Come poteva Ichirouta tradirlo e poi non fingersi neanche dispiaciuto? Passò davanti alla palestra dove poco prima aveva partecipato alla lezione di Zumba, e lì qualcosa attirò la sua attenzione. Entrò nella stanzetta, gli occhi lucidi, il labbro tremante, e si guardò allo specchio. Ma la persona nello specchio non era lui. Il ragazzo riflesso nello specchio aveva la pelle pallida, occhi di un colore indefinito fra il verde e l’azzurro, capelli rossi e lisci, con due ciuffi ai lati. Quello non era lui. Quello era senz’altro…
-Hiroto!-
Endou –o forse Hiroto?- si voltò verso la fonte della voce, e vide Midorikawa correre nella sua direzione.
Adesso si spiegava tutto!
“Ecco perché Ryuuji è arrossito quando gli sono caduto addosso, io sono nel corpo di Hiroto! Ed ecco spiegato anche perché Kazemaru non aveva cercato di scusarsi quando lo aveva visto con Aphrodi, non si è sentito in dovere di giustificarsi a me. Ma resta il fatto che mi ha tradito.”
Strinse i pugni e sentì le lacrime scivolare giù per le guance. Non gli importava neanche di sapere come e perché era finito nel corpo di Kiyama. Voleva solo andare da Kazemaru.
Si voltò, pronto a tornare negli spogliatoi, ma una presa salda sul braccio lo costrinse a fermarsi.
-Che cos…?-
Un paio di occhi neri lo fissavano intensamente. Già, Midorikawa.
-Hiroto, stai piangendo?-
Si accorse delle lacrime che ancora scendevano sul suo volto. Le asciugò con il dorso della mano e sorrise.
-Oh no, va tutto bene. Non è niente.-
-Ma Hirocchan…-
In quel momento la porta della palestra si spalancò e un uragano dai capelli castani fece irruzione nella stanza. Capelli castani?
Endou osservò meglio: capelli castani, fascia arancione, occhi grandi e marroni.
Il ragazzino si avventò su Midorikawa come una furia.
-Ryuuji-chaaaaan!-
-Endou… staccati!-
Gli occhi del verdino ora erano colmi di imbarazzo, e il viso decisamente rosso. Fissò Hiroto/Endou per un istante, un solo istante; poi l’altro Endou fece unire le loro labbra in un bacio.
Hiroto/Endou era un po’ sorpreso, anzi, un po’ sconcertato. C’era un altro lui! E questo altro lui stava con Midorikawa! Fissò Ryuuji cercando di capire, e il ragazzo, che era finalmente riuscito a liberarsi di Endou, ricambiò il suo sguardo.
-Hiroto, ti sei incantato?-
-No no, è solo che… voi due state insieme?-
-Sì, è anche da un bel po’ ormai- replicò Midorikawa stupito –non te lo ricordavi?-
HirEndo (nome inventato sul momento :’D ndA) sospirò, non ci stava capendo nulla.
-Veramente pensavo stessi insieme a Hiroto…-
Il verdino arrossì fin sopra alle orecchie, mostrando un’espressione imbarazzatissima.
-M…ma cosa dici Hiroto? E poi perché parli in terza persona?-
Si ricordò di essere lui Hiroto, e capì di aver detto una stupidaggine.
-Ah… ehm… sì, hai ragione, io sono Kiyama-
Midorikawa si avvicinò al suo viso.
-Ryuuji con Kiyama? Non ci avrei mai pensato, ma mi pare un’ottima idea…-
“Da quando è diventato così intraprendente?” pensò HirEndo, mentre il verdino annullava le distanza fra le loro labbra, sotto lo sguardo attonito di Endou. I due ragazzi si ritrovarono presto per terra, mentre Mamoru strillava chiamando il suo migliore amico, il caro Ichirouta.
E mentre Midorikawa esplorava l’interno della sua bocca con la lingua, mentre il ragazzo dai capelli turchesi arrivava trafelato seguito da un certo biondino di sua conoscenza, mentre stringeva a sé un ragazzo diverso dal suo fidanzato, Endou aprì gli occhi.

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Si tirò su di scatto dal cuscino, il respirò affannato e i capelli appiccicati alla faccia. Gli pulsava la testa, il cuore gli batteva a mille e sentiva ancora in bocca il sapore delle labbra di Ryuuji. Si guardò intorno; era nella sua stanza, nel suo letto. La sveglia segnava le 4.32.
Si risdraiò lentamente.
“Che sogno orribile… Kazemaru che mi tradiva con Aphrodi…”
Si voltò verso l’altra parte del letto, e fu allora che lo vide. Le lenzuola si alzavano e si abbassavano al ritmo del suo respiro, i capelli blu erano sparsi sul cuscino, sciolti, quei capelli con cui giocava sempre, intrecciandoli attorno alle dita. Il suo Ichirouta era lì vicino a lui, nel suo letto, che dormiva placidamente. Endou tirò un sospiro di sollievo.
Si avvicinò al turchesino addormentato e gli avvolse i fianchi con le braccia. Fu allora che Kazemaru si svegliò, borbottando qualcosa.
-Mamoru, sei sveglio?-
-Sì Ichi-kun. Scusa se ti ho svegliato.-
-Oh, non fa niente. Non stavo dormendo profondamente.-
Endou chiuse gli occhi, assaporando quel momento di intimità e stringendo appena la presa sul ragazzo, che si accoccolò contro di lui. Lo vide muoversi appena e poi sollevare la testa.
-Mamoru?-
-Dimmi.-
-Ti amo.-
Il castano affondò il viso nei capelli dell’altro, respirando il suo profumo.
-Anche io, Ichi-kun.-









*angolinoautrice*
Questa fic mi è venuta in mente quando sono andata a provare la Zumba. E non la consiglio a nessuno. D:
Comunque, mentre cercavo di seguire la tipa che dava indicazioni mi è venuta in mente sta storia, che non ha assolutamente senso *si rende conto di ripeterlo in tutte le fic* :'D
E ci tenevo troppo a inserire Aphrodi in una delle mie storie, lo adoro quel ragazzo **
Ho messo fluff solo per il momento alla fine e perchè mi sembrava di aver scelto pochi generi (?)
EndoKaze ❤
  
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