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Autore: Phobos_Quake 3    16/10/2012    1 recensioni
Seguito di “Dolls And Robots War”. Con la distruzione di Unità Alice, il mondo ha riacquistato la pace perduta. Purtroppo, però, nuovi e misteriosi robot compaiono dal nulla e sembra proprio che il loro unico scopo sia distruggere Shinku e le sue sorelle. Da dove vengono? Possibile che Alice sia ancora viva?
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8:

Alice Maiden Parte II: Scontro A Suon Di Musica



La seconda Alice Maiden era alta come Suigintou e Kirakishou quindi Kanaria appariva molto piccola messa vicino a lei. Aveva capelli a caschetto color foglia di tè. Blu verde per usare un sinonimo. Indossava una maglietta a maniche corte nera, che le lasciava scoperta la pancia, con la scritta “Rush” sotto la quale campeggiava il disegno di un uomo nudo di schiena davanti a un pentacolo rosso. Conoscevo quella band, e rispettivo logo, perché Jun possedeva tre loro cd: 2112, A Farewell To Kings e Hemispheres. Il resto dell’abbigliamento, tutto in nero, era costituito da una minigonna, calze lunghe fino al ginocchio e stivali. Portava sulle labbra un rossetto sempre blu verde, la sua pelle era di un bianco cadaverico e aveva in spalla a tracolla una chitarra elettrica, nera ovviamente. Il suo sguardo era come quello della sua collega.
-Dunque, tu sei la mia avversaria? Posso sapere perché diavolo di motivo parli in terza persona? Ti conosco da pochi secondi e già mi stai dando l’urto dei circuiti!-
-Sono affari di Kanaria. La cosa non ti riguarda!-
-D’accordo, come vuoi!-
-Ce l’hai un nome, o Kanaria può chiamarti tranquillamente rottame ambulante?-
-Mi chiamo Jukinzokukohi!-
Un altro nome piuttosto azzeccato. Non volevo ammetterlo, ma Alice aveva un buon intuito in fatto di nomi.
-E questa… è la mia migliore amica!- aggiunse mostrando la sua chitarra.
-Una Gibson Les Paul! Kanaria si congratula con te!-
-Vedo che te ne intendi. Anch’io mi congratulo con te!-
-Anche se non sembra, Kanaria ascolta ogni sorta di musica, anche se predilige quelle con la presenza del violino.-
-Credo proprio che mi divertirò allora. Sei pronta?-
-Kanaria è sempre pronta!-
Il violino comparve magicamente sulla sua mano e se lo mise tra la spalla e il mento. Anche Jukinzokukohi si mise in posa, ma rimasero immobili a guardarsi. Come se aspettassero il momento giusto per attaccare. Rimasero immobili per un tempo indefinito.
-Si può sapere che state facendo? Vi siete addormentate?- chiese Suigintou spazientita.
Jukinzokukohi sorrise.
-Non metterci fretta, vecchia. Sto pensando!-
-V… Vecchia a chi? Ripetilo e ti faccio…-
-Stai buona sorella. Questa è l’avversaria di Kanaria!-
Jukinzokukohi sorrise di nuovo. Era però un sorriso tipico di una persona pronta per qualcosa di terribile.
-Eccoti il movimento di apertura, o meglio, 2112 Overture!-
Me lo aspettavo. Una che andava in giro con una maglietta dei Rush non poteva certo non iniziare a schitarrare l’Overture di 2112. L’effetto dell’attacco era come alcuni di Kanaria: creò un vortice che la scaraventò lontano. Aveva cercato di resistere, ma più la musica proseguiva e più diventava potente. Così come il vortice.
-Mi sono comunque trattenuta. In fondo si trattava solo dell’apertura!- disse Jukinzokukohi ridendo.
Kanaria tornò subito.
-Hai fatto arrabbiare Kanaria e te la farà pagare per questo!-
-Suvvia, quante storie per un volo gratis. Se era a pagamento che facevi? E, comunque, non ho mica finito!-
Continuò a strimpellare, ma stavolta aveva anche iniziato, giustamente, a cantare. E cantava pure troppo bene a mio avviso.
-We've taken care of everything
The words you read, the songs you sing
The pictures that give pleasure to your eyes.
It's one for all and all for one
We work together, common sons
Never need to wonder how or why.

We are the Priests of the Temples of Syrinx
Our great computers fill the hallowed halls.
We are the Priests, of the Temples of Syrinx
All the gifts of life are held within our walls.
-
Di nuovo, Kanaria tentò di resistere al vortice, ma bastò che Jukinzokukohi gridò “We are the Priests” per volare via.
-Ho la vittoria in tasca!- disse Jukinzokukohi.
-Non ci contare troppo!- le dissi io.
-Oh! Quanta sicurezza hai!-
Kanaria spuntò da sotto la sabbia cogliendo Jukinzokukohi di sorpresa con il violino già in posizione.
-Cominciamo con un antipasto: Larks' Tongues In Aspic Part One!-
Un ottimo inizio. Peccato che, benché fosse piacevole come melodia, l’effetto fosse a dir poco devastante non solo per l’udito di Jukinzokukohi, ma anche per noi purtroppo.
-Perdonate Kanaria sorelle. Se vuole vincere, dovete cercare di sopportare!-
-Dannata mocciosa. Non mi farò piegare da te! Secondo movimento: Bohemian Rhapsody!
Oh mama mia, mama mia, mama mia let me go
Beelzebub has a devil put aside for me
for me
for me
!-
Mi chiesi perché, mentre la sua avversaria, cantava, Kanaria non si muovesse. Mi spiegò, poi, che il canto l’aveva paralizzata. Non appena Jukinzokukohi suonò la chitarra, Kanaria fu colpita come da una serie infinita di pugni invisibili, mentre continuava a cantare.
-So you think you can stone me and spit in my eye
So you think you can love me and leave me to die
Oh baby can't do this to me baby
Just gotta get out just gotta get right outta here
!-
Adoravo moltissimo quella canzone, peccato che fosse usata in quel modo balordo.
-Perché ti colpisci da sola?- si chiese divertita Jikinzokukohi guardando la sua avversaria trattata come un punching ball.
A fatica, Kanaria riuscì a mettere il violino tra la spalla e il mento.
-Se… secondo movimento: In A Glass House!-
Sembrava non avere alcun effetto ma Jikinzokukohi non si era minimamente resa conto di un’innumerevole quantità di mattoni di vetro che le caddero addosso dal cielo formando una casa. Di vetro per l’appunto. Kanaria era così stanca che s’inginocchiò.
-Non dormire! Prova invece a distruggere quell’aggeggio infernale!- disse Suigintou.
-Sì, giusto!-
Si alzò e iniziò a suonare il violino a tutta velocità. Non disse il nome del movimento, ma lo riconobbi. Era Real World. Il dispositivo, purtroppo, non si distrusse perché fu avvolto da una barriera.
-Ah! Maledizione!- esclamammo tutti.
Una risata, seguita dalla casa di vetro che collassava, ci fece capire che la battaglia musicale non era finita.
-Pensavate di poter distruggere il dispositivo così facilmente? Siete delle illuse!-
-Però Kanaria può distruggere te!-
-Non credo!-
La chitarra di Jikinzokukohi si trasformò, emettendo lo stesso identico suono dei Transformers quando si trasformano in veicoli o in robot, in una Fender Stratocaster.
-Kanaria è confusa. Perché questo?-
-Non lo capisci da sola? Per eseguire il terzo movimento: Aqualung!-
Eseguì il famoso assolo provocando una tempesta di neve e ghiaccio. In fondo aveva senso, se si leggeva bene il testo della canzone in questione.
-Stavolta spiegami questa Laplace! Come fa a eseguire attacchi del genere? Stavolta ci sono di mezzo la magia e l’alchimia! Non ci sono altre spiegazioni!- dissi.
-Assolutamente no!- disse lui.
-È la chitarra che è munita di un congegno speciale in grado di tramutare le onde sonore in tutto ciò che vuole. Devi stare tranquilla!-
Kanaria fu trasformata in una statua di ghiaccio e noi rimanemmo senza parole.
-Ah, ah, ah, ah! Le vostre facce deluse sono uno spettacolo. Ora le darò il colpo di grazia e Alice sarà soddisfatta di me!-
Si avvicinò alla statua, ma si distrusse davanti ai suoi occhi.
-Ma… come diavolo hai fatto a liberarti?-
-Forza di volontà? Voglia di farti a pezzi? Kanaria non lo sa, scegli tu per lei!-
-E allora qui ci vuole…-
-Eh no! È il turno di Kanaria adesso. Terzo movimento: Silver Strand!-
Le corde del violino e i crini dell’archetto iniziarono a brillare d’argento, mentre la bellissima melodia era in esecuzione. Dal nulla, spuntarono fili dello stesso colore che si strinsero tutti attorno al corpo di Jikinzokukohi impedendole qualsiasi movimento e più lei si divincolava, più affondavano nel suo corpo.
-Brutta…-
-Peggiori solo la situazione se ti muovi. Anzi, acceleri di più la tua distruzione.-
-Ma stai zitta, brutta nana!- disse Jikinzokukohi liberandosi distruggendo i fili senza il minimo sforzo.
-Questo a Kanaria non piace. Neanche un po’!-
Jikinzokukohi sorrise biecamente, volò verso Kanaria e le diede un pugno buttandola a terra. Le afferrò poi i capelli e le diede prima una ginocchiata sul muso, la sollevò e la gettò a terra con violenza come se fosse uno straccio vecchio. Una volta finito, con la sua chitarra si mise in posizione.
-Questa serenata è un mio regalo per te. Con tutto il mio rispetto! Serenade Of Darkness (Opus#1, Adagio Con Agresso)!-
Mai, da quando mio padre mi aveva creato, ho odiato così tanto gli assoli di chitarra. L’effetto del suo attacco era lo stesso di Larks' Tongues In Aspic Part One, ma molto più terribile. Oltre a Kanaria, stava facendo soffrire anche me, Laplace e le mie sorelle. Avrei voluto fuggire sottoterra pur di non sentire quel suono così distorto e assordante.
-È la vostra fine. Contorcetevi! Piangete! Gridate! E alla fine… andate in frantumi!-
-Al diavolo!- gridò Kanaria.
Non so come, ma riuscì a rialzarsi nonostante si vedeva chiaramente che stava soffrendo le pene dell’inferno. Si mise in posizione.
-Cosa credi di fare? Stai solo facendo uno sforzo inutile!- disse Jikinzokukohi ridendo.
-Q… Quarto movimento: ZZirichiltaggia!-
Come il brano Real World, anche questo era velocissimo e allegro. Non si sa come, ma il suo suono riuscì a soprapporsi a quello della chitarra e l’onda d’urto scaraventò Jikinzokukohi chissà dove.
-Eh! Kanaria voleva usare questo movimento contro Alice. È un vero peccato che l’ha usato adesso!- disse cadendo a terra svenuta.
Quando ci riprendemmo, dopo un bel po’, guardai Kanaria e le sorrisi.
-Poverina!- dissi.
-Qualcosa non torna!- disse Laplace.
-Cioè?-
-La battaglia non è finita. Altrimenti, se segue l’ordine giusto, adesso Suiseiseki si sarebbe dovuta muovere.-
-Ah!-
Jikinzokukohi tornò poco dopo e, vedendola svenuta, sorrise.
-Bene! Possiamo chiudere la partita una volta per sempre!-
-Non è valido. Stai combattendo contro chi non può difendersi!- le gridai.
Jikinzokukohi mi sorrise e atterrò davanti a me.
-Siamo in guerra nanerottola! Le regole non ci sono e quindi tutto è lecito!- mi disse dopodiché mi diede uno schiaffo scatenando le ire di Laplace.
-Prova a schiaffeggiarla un’altra volta ed io…-
-Tu cosa? Sei paralizzato anche tu! Cosa credi di fare?- disse schiaffeggiando anche lui.
-Ringrazia il cielo che son immobilizzato, altrimenti ti prendevo a calci da adesso fino al tremila!-
-Eh! Ne hai di tempo da aspettare. Siamo nel duemilaventidue.-
-Quarto movi…- disse Kanaria rialzandosi.
Purtroppo non finì la frase perché Jikinzokukohi si girò di scatto, saltò atterrando davanti a lei e gridò:
-Quinto movimento: Meteor!-
L’attacco ci lasciò tutti sorpresi perché non stava accadendo nulla.
-Kanaria pensa che tu abbia sbagliato attacco… non sta succedendo niente!-
-Alza la testa, invece di parlare!- disse lei tutta sorridente.
Kanaria, istintivamente, alzò la testa e un grosso meteorite le cadde addosso facendo scoppiare Jikinzokukohi in una risata isterica. Nel vedere tutto ciò, io mi girai verso Laplace e lui mi parlò come se avesse capito dove volevo andare a parare.
-Il congegno ha anche la capacità di attirare, come se fosse un magnete, le meteore nell’atmosfera. Come ti ho già detto: niente…-
-Sì, sì ok. Niente magia e alchimia. D’accordo!-
-Ormai ho vinto!- disse Jikinzokukohi ridendo come una pazza.
Quando sentimmo la melodia di Kanaria, Zirichiltaggia, sollevammo un respiro di sollievo. La stessa cosa, non si poteva dire di Jikinzokukohi che stava per dire “non è possibile”, ma non riuscì a dirlo perché il meteorite si disintegrò scaraventandola a terra.
-Delusa?- chiese Kanaria.
-Indovina la risposta!-
-Mmmmh… Sì?-
-Appunto!-
Non appena Kanaria si mise in posizione, Jikinzokukohi la anticipò con il suo ultimo movimento.
-Soliloquy/Grand Finale!-
Aveva iniziato con i Rush e, giustamente, chiuse con loro. L’attacco creò un vortice di sabbia così enorme che, rispetto a quello usato da Kanaria contro il robot ninja, mi lasciò senza fiato. Incredibilmente, Kanaria suonava il suo violino incurante di tutto. Quando il vortice la investì, sembrava ormai spacciata. Invece lei era ancora lì, con gli occhi chiusi, intenta a suonare.
-Come diavolo hai fatto? È assurdo!-
Solo quando l’assolo raggiunse il suo apice, il Grand Finale appunto, comprese cos’era accaduto. Kanaria si era rinchiusa nella casa di vetro, che le faceva da scudo, che si disintegrò.
-Ah! Brutta piccola…-
-Ultimo movimento: Tema Di Rimini!-
Il vortice che ne seguì, investì Jikinzokukohi distruggendole la chitarra, la pelle artificiale si strappò completamente e il suo corpo si fece a pezzi che volarono via lontano.
-Addio, Jikinzokukohi!-
Se avessimo avuto la possibilità, le facevamo un applauso, perché era tutto meritato. L’attimo di gloria fu brevissimo. Kanaria si paralizzò e Suiseiseki fu libera di muoversi.
-Questa volta è davvero finita e tocca a lei!- disse Laplace.
Sulla mano di Suiseiseki comparve l’annaffiatoio.
-Fatti avanti Alice Maiden. Ti sto aspettando!- disse con aria di sfida.
-D’accordo! Se proprio insisti!- disse una voce.
Da sottoterra comparvero grosse piante che afferrarono le gambe e le braccia della gemella sollevandola in aria.
-Eccomi! Mi volevi?- disse la terza Alice Maiden uscendo dalla sabbia.
-Maledetta!-



Nota 8: Il significato di Jukinzokukohi (重金属后妃) è “Heavy Metal Queen”.

Nota 9: Larks' Tongues In Aspic Part One è una canzone dei King Crimson, Bohemian Rhapsody è dei Queen, In A Glass House è dei Gentle Giant, Real World è degli Young Dubliners, Aqualung è dei Jethro Tull, Silver Strand è dei The Corrs, Serenade Of Darkness (Opus#1, Adagio Con Agresso) è di Axel Rudi Pell, Zirichiltaggia e Tema Di Rimini sono di Fabrizio De André, Meteor è degli Everon.
   
 
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