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Autore: La Lady    29/04/2007    17 recensioni
PErchè i membri dell'Akatsuki hanno preso quella decisione? Cosa li ha portati a tradire i propri villaggi? Ecco la mia versione delle cose. A molti di voi non piacerà lo so, ma io li veo così. Fatemelo sapere! Un bacio dalla vostra leggenda.
Genere: Triste, Malinconico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akatsuki
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Perchè l'hai fatto...?
Itachi e Kisame
Un altro giorno di cammino. Un altra sera passata vicino ad un fuoco improvvisato. Un altra notte passata guardando le stelle prima di addormentarsi. Stelle fin troppo lontane.
Due figure con un lungo cappotto nero si confondevano con la notte intorno a loro; le piccole e fredde fiamme del fuocherello a mischiarsi con le tre nuvole rosse disegnate nei loro cappotti.
Come tutte le sere, il loro pellegrinare di villaggio in villaggio si ripeteva. Come tutte le sere, i due consumavano una misera cena davanti ad un fuoco. Il silenzio ero un loro degno compagno. Soprattutto di uno, i cui occhi sembravano esser sempre rivolti a pensieri e momenti lontani e passati.
Ma quella sera era diversa. Il gruppo cui facevano parte i due individui era quasi arrivato al completamento della missione. Mancava poco... Ancora tre demoni e tutto sarebbe finito.
Un rumore improvviso dietro di loro, uno strusciare di rappi e foglie. Subito l'uomo più alto si alza, con una velocità pazzesca per la sua fattura prende un grande spadone vicino a se e colpisce sicuro una pianta.
dietro di essa un coniglio ormai morto faceva scorrere il suo sangue sul terreno.
-Che ne dici di un po' di coniglio per cena?- domandò l'uomo più alto.
-Stasera siamo di lusso allora Kisame...- rispose scherzoso l'altro.
La cena venne consumata in silenzio, i due intenti a non sprecar neppur il più piccolo pezzo di carne.
Era primavera inoltrata, e la sera il vento leggero faceva capolino in una piacevole carezza.
Altri pezzi di legna vennero sistemati con cura sul piccolo falò, il ragazzo moro dalle profonde occhiaie sapeva dominare l'elemento del fuoco.
Kisame osservava il compagno curioso. Il ragazzo era così: abile, taciturno, serio, senza emozioni.
-Itachi... Perchè tu l'hai  fatto?- Domandò l'uomo avvicinandosi al falò, la carnagione bluastra a contrastro col rossore del fuoco.
Il moro continuò ad osservar le fiamme, come se esse fossero eleganti ragazze intente ad una lussuosa danza. Kisame sospirò, le mani che vanno a massaggiarsi il collo. Sapeva che aveva parlato troppo. O meglio, sapeva che il compagno non era di parola facile e neppur molto propenso a parlar del suo passato. L'uomo allora si maledì mentalmente, chiedendosi  come avesse fatto a trovare una domanda così stupida.
-Perchè essere capaci ha anche degli svantaggi. I più potenti finiscono per isolarsi e cadere preda della superbia.- Itachi prese un attimo di tempo, nel quale il compagno rimase allibito nella strana risposta.
-Ero l'Uchiha più dotato. Ero quello cui tutti portavano rispetto, quello che tutti adoravano. Quello da cui tutti si aspettavano grandi cose. Il clan Uchiha si aspettava tutto da me... Il problema di molte.. Anzi, della maggior parte delle persone.. Esse quando vedono un ragazzo di talento si avvinghiscono su di esso, dimenticandosi di ciò che gli intorno. vedi Kisame... Guarda la luna.. Stanotte è al massimo del suo splendore essendo visibile per intero... E' stupenda non è vero Kisame?- Domandò l'Uchiha guardando il cielo.
Il compagno guardava ancor più curioso il ragazzo davanti a lui, ascoltando attentamente le sue parole per poi alzare gli occhi alla luna piena che riempiva il cielo.
-Si è vero...Questa notte è veramente bella...- Rispose.
-Cos'è che particolarmente ti piace questa notte della luna?- Chiese il moro sempre con gli occhi fissi sul satellite.
Kisame allora lo guardò male.
-Itachi ma che cazzo stai dicendo questa notte? Ti faccio presente che a me non interessano queli del mio stesso sesso... A me interessano tette e culi...- si difese l'uomo color del mare allontanandosi un po' dal fuoco.
Itachi, per conto suo scosse il capo:
-Ma che cazzo hai capito coglione...- CHiuse gli occhi, per poi riaprirli e portarli di nuovo alla luna- Questa notte tutti hanno gli occhi solo per la luna. Perchè la luna, sia piena che no, ha sempre il suo fascino splendente.. E quando essa è il cielo, tutti si dimenticano che intorno a lei ci sono miliardi di stelle di bellezza pari ad essa. Tutti guardano la luna perchè è la luce più grande del cielo. Ma vedi- Itachi indica un punto  nel cielo- Vei Kisame? quella stella li è Sirio ed è la stella più luminosa del cielo.-
Kisame si alzò, non prima di aver seguito le indicazioni del compagno. Stirandosi andò a prendere la sua arma per poi fare strane manovre con essa. SEntir tirare i muscoli per lo sforzo nell'alzarla, sentir il peso che viene dominato dalla sua forza; questo rilassava molto Kisame.
-E Sirio chi sarebbe, Itachi...?- Disse con un sorriso Kisame fra un fendente e l'altro.
-Ho voluto fargli vedere la vera forza. PEr essere forti bisogna odiare una persona. Se non hai odio, allora non devi neppur uccidere. E' inutile uccidere una persoan innocente. MA se una persona ha commesso degli errori, se una persona si merita l'odio, allora è giusto ucciderla.- Disse il moro calmo mentre si scioglieva il laccio che teneva la coda di capelli color ebano.
-Tu ritieni gisto che la gente ci dia la caccia vero Itachi? Noi meritiamo la morte.-
-Si Kisame. Perchè anche io sono una persona che ha commesso...- Tentò di terminare l'uchiha
-Perchè semplicemente ti annoiavi a morte dei soliti allenamenti...- Finì per lui Kisame.
-Idiota che non sei altro... Beh, una delle ragioni fondamentali era quella comunque- Rise il moro facendosi una nuova coda- Più che altro ho accontentato il clan. Loro volevano che diventassi forte...Io ero il "prediletto"... Mio padre mi adorava e voleva che diventassi sempre più forte. Diciamo che ho esaudito le sue volontà no?- Rise scherzoso il moro mentre si alzava per fermare la spada del compagno
Kisame tirò altri colpii diretti a Itachi mentre lui ne schivava con estrema facilità tutti. Il fuoco si stava a poco a poco affievolendo mentre i due continuavano il loro allenamento serale.
Stanchi, posarono le loro armi vicino ai resti del falò per poi andarsi a sdraiare poco più lontano. La luna, insieme alle stelle, riusciva facilmente ad illuminar a sufficenza i due che tentavano di regolarizzare il respiro.
-Avevi tutto...- Disse piano Kisame col fiato corto.
-Già... Ma mancava la cosa essenziale..- il moro prese fiato- Lui...lui...- ghignò scuotendo la testa- Era solo uno sciocco bambino... Voleva diventare come me. Voleva arrivare ai miei livelli. Ecco, gliene ho data la possibilità. Io sono spietato come i ninja richiedono. -
Kisame rise. Sapeva i veri pensieri del compagno. Anche se silenzioso e riservato, Itachi per Kisame era ormai un libro quasi del tutto aperto. Aveva poco più di 15 anni quando si unì al gruppo e da quel momento avevano fatto coppia fissa nelle missioni.
-Non ridere.-
-rido perchè ami definire tuo padre una testa di cazzo; e poi subito dopo dichiari di non aver mai avuto famiglia. sei molto ambiguo sai? Quella cosa non l'ho mai capita di te- Kisame portò le braccia dietro la testa da far da cuscino.
-Lui non meritava di vivere-
-Perchè mai?- Chiese curioso l'altro. Non aveva mai approfondito quel lato con Itachi.
-Perchè lui a sua volta, anche se incosciamente, stava uccidendo suo figlio.- Rispose l'Uchiha serio
-Si vabe... Ma tua madre?-
-COme hai già detto tu prima mi annoiavo a morte...-
Kisame rise.
-Se mai ti prendessero Itachi, guarderai i tuoi assassini con occhi fieri...-
-No.-
Kisame smise di ridere, trattenendo quasi il respiro.
-Nessun ninja potrà mai prendermi ed uccidermi.- Rispose sempre serio l'Uchiha puntando gli accchi alle stelle.
-Ti sei convertito come Hidan alle strane religioni immortali pure tu Itachi?- Chiese preoccupato il copmagno accanto a lui.
Itachi si alzò, spazzolandosi la veste con cura:
-Solo una persona potrà uccidermi. E quando arriverà il momento, quella persona si dovrà presenatre a me con i miei stessi occhi. Fino a quel momento Kisame, io non morirò.-
L'uomo chiuse gli occhi, il silenzio che lo circondava gli annunciava che la discussione era finità, L'Uchiha era andato a fare il turno di guardia.
-Ecco perchè lo hai fatto. Per salvare tuo fratello da morte certa. Per salvare tuo fratello dal peso di tuo padre. Facendo così tu sei divenatto il tiranno e lui improvvisamente il membro Uchiha rispettato e coccolato. Per questo Itachi... Per questo io provo ammirazione nei tuoi confronti. Perchè per tuo fratello hai scelto una morte certa... Se gli altri lo sapessero..che ridere Itachi! La marmottina con i sentimenti...-Rise in un sussurro l'uomo girandosi di lato.
-Guarda che ti ho sentito Kisame! Sei un pesce morto se apri bocca!- Si sentì la risposta lontana.
-Questa è la nostra coppia Itachi... - Rise Kisame prima di cadere nel sonno.
*
Questa fic è stata fatta in un momento di follia..cioè circa dieci minuti fa.
SEcondo me
questo è Itachi.
Secondo me lui l'ha fatto solo per il fratello.
Spero piaccia come cosa.
Ditemelo voi!
Il prossimo capitolo , se la cosa piace, sarà con Sasori e Deidara.
Ditemi se continuare o meno!
Un bacio dalla vostra leggenda
   
 
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