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Autore: PK ShowdowN    17/10/2012    4 recensioni
(Prima The final Act, poi il Regista... quando mi deciderò a trovare un titolo adatto? xD)
Una strana e poco rassicurante chiamata del professor Oak costringe Ash a lasciare Unima per recarsi a Sinnoh, a Duefoglie.
Il Team Rocket sembra aver deciso di riprendere il piano "Celebi" fallito quasi 10 anni fa.
Senza porsi troppe domande, Ash accetta la proposta dello studioso, recandosi immediatamente all'aeroporto di Unima.
(Spoiler)
A Sinnoh, una misteriosa ragazza, Green, avrà il compito di accompagnare Ash a destinazione e di aiutarlo, insieme ad altre due ragazze, a svolgere la missione.
Chi sono? Due vecchie conoscenze, Misty e Lucinda, anche loro coinvolte dal professor Oak.
(Altro spoiler)
Si scoprirà che Oak non è altro che il burattino di qualcuno, qualcuno di follemente cattivo, con in mente un diabolico piano, dove nulla è affidato a caso.
Perchè non basta vincere.
No, chi è veramente forte non si accontenta di questo...
In uno scontro tra Pokemon potentissimi, brillanti scienziati e poliziotti, uno scontro contro la propria personalità, contro il tempo, contro tutto...
Genere: Avventura, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ash, Misty, Prof Oak | Coppie: Ash/Misty
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Manga
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(Scusate l’enorme ritardo con cui arriva questo capitolo, e perdonatemi se non ho potuto leggere le storie di alcuni miei lettori, ma il tempo per scrivere è davvero poco, ultimamente.
Non ho altro da aggiungere, se non buona lettura, e grazie per il vostro continuo appoggio!)
 
Lucinda trattenne un singhiozzo, raggomitolandosi su sé stessa.
Nessuno dei 4, cinque contando Caterpie, aveva chiuso occhio quella notte.
“Deve… dico, deve esserci un modo per uscire di qui!” Urlò Ash sferrando un calcio a quell’antica sedia, difesa proprio qualche attimo prima dalla blu.
Gridare era del tutto vano, in più il cibo scarseggiava.
“Moriremo forse di fame?” Chiese Misty asciugandosi una lacrima.
Ash le sfiorò una ciocca di capelli. “Vedrai che ce la faremo, anche questa volt…”
Quindi, come colpito da una forza misteriosa, il moro si accasciò su sé stesso, senza dare a nessuno il tempo di capire cosa fosse realmente successo.
 
Era l’alba quando il monitor del centro Pokemon di Borgo Foglianova si illuminò, preparandosi a ricevere un’insolita pokeball. Che dire? Sarebbe stato qualcosa di… elettrizzante.
“Pikachu!” esclamò il professore facendo uscire il piccolo roditore dalla sfera.
Il topino ghignò, fulminando tutti coloro che si trovavano lì vicino.
Quindi scosse le orecchie, sperando di udire qualcosa dal suo padroncino.
Il professor Oak, intenerito, lo accarezzò.
“Come vedi Ash non è qui…”
Il topino sgranò gli occhi, rifulminando Oak ed i due agenti di polizia.
MacChaise, mezzo carbonizzato, buttò fuori dalla bocca una nube nera, riprendendo fiato.
“Adesso, mi dica, professore. Come ha intenzione di ritrovare i ragazzi  servendosi di questo Pikachu?”
 
“ASH!!!!” Urlò Misty precipitandosi sul corpo del moro.
Il ragazzo riaprì lentamente gli occhi, massaggiandosi la fronte per la botta subita.
“Cosa… cosa mi è successo?”  Chiese voltandosi lentamente.
Quindi Green trattenne un sussulto.
“Bè, che succede? Mi esce forse del sangue?”
“A.. Ash, la tua faccia…” provò a dire Lucinda mentre le parole le morivano in gola.
“Che sarà mai un livido!”
Misty scosse la testa molto lentamente, provando a rimanere lucida.
“La tua faccia… non è più la stessa”
 
 
Ash aggrottò le sopracciglia, confuso. Quindi si alzò rapidamente per dirigersi verso il bagno.
Spalancò la bocca, shoccato, tastandosi il volto.
Era come se ci fosse una maschera, una maschera bianca e nera, sulla sua vera faccia.
Il colore della sua pelle era mutato, scurendosi.
Quindi gridò, in preda al panico.
 
 
Sulla Jeep della polizia, non vi era forse una cosa che funzionasse.
MacChaise si strinse forte al sedile, sforzandosi di non sentire il dolore al didietro causato dai continui scossoni.
Milligan era alla guida, mentre Oak, stringeva forte Pikachu, la batteria vivente, a suo rischio e pericolo.
“Sei sicuro che sia la giusta pista?”
Oak annuì. “Caterpie aveva addosso un segnalatore. Dubito che l’abbia perso. Certo, c’è la vana, ma che dico, remota, possibilità che non sia riuscito a localizzare i ragazzi…”
“Cosa? Cioè, sarebbe remoto il contrario!”
Oak scosse la testa. “Quel Caterpie, è un Pokemon speciale. E so che non può avere fallito”
Quindi un botto attentò il loro udito.
Avevano forato.
“Ruota di scorta?” chiese MacChaise.
Oak sorrise, osservando il segnalatore. “La meta non è affatto distante”
Quindi cacciò dalle tasche tre pokeball.
Milligan sgranò gli occhi. “Dovremmo montare quei cosi?”
Oak ghignò, fissando i tre Tauros furenti che non avrebbero fatto male ad una mosca, forse.
“Oh, si!” rispose lui.
 
Continua! Per favore, linciatemi per aver scritto questo capitolo così male in nemmeno di mezz’ora. Avrei potuto fare stilisticamente di meglio, e mi dispiace :(
  
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