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Autore: Ella90    29/04/2007    4 recensioni
Halloween. Odio Halloween. Odio le feste della scuola. Odio, odio, odio dovermi vestire come un pinguino. L'unica cosa buona dello smoking è che ti fa cuccare alla grande. Certo, c'è sempre la tipa che preferisce i tipi più machi, che non si metterebbero mai un vestito del genere. Ma che ci volete fare...
L'ennesima fic sui malandrini e James-Lily, ovviamente... Ditemi che ne pensate, anche se credo che non continuerò molto presto...
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ce la faccio più

-La sai la novità?

James è entrato furibondo nella nostra camerata. Alzo le spalle.

-Non sono un'indovino.

Cerco di sdrammatizzare.

Nessuna sigaretta a fargli compagnia.

-La Evans andrà alla festa di Halloween con quel corvonero!! Grandioso eh?...

 

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Capitolo primo: La festa degli impinguinati

 

 

Halloween. Odio Halloween. Odio le feste della scuola. Odio, odio, odio dovermi vestire come un pinguino. L'unica cosa buona dello smoking è che ti fa cuccare alla grande.

Certo, c'è sempre la tipa che preferisce i tipi più machi, che non si metterebbero mai un vestito del genere.

Ma che ci volete fare...

Ancora poche ore e questo strazio sarà finito.

Non ho ancora incontrato una persona felice di questa cazzo di festa.

James è troppo impegnato a scrutare Lily con il suo bel Corvonero, Peter è rimasto seduto tutto il tempo,  Remus guarda malinconico la luna. In effetti non ha tutti i torti a essere un po' "giù"... Domani ci sarà la luna piena.

Di nuovo. Sinceramente non vedo l'ora di tornare a correre nella foresta...

Io sono l'unico che può consolarsi, essendo venuto a questa stramaledetta festa insieme a una bella gnoccona.

Cecìl  Morrith. Credo. O forse era quella di sabato scorso... Boh, non chiedetemelo.

 

 

Non ce la faccio più.

Ora vado là e lo prendo a calci in culo.

Dove cazzo sta mettendo quella mano?

Ok, ora basta. Tutto ha un limite.

- Cos'hai James?

- Niente Rem...

- Non ti preoccupare... Con Lily ci ho parlato io...

Per poco la birra che avevo in mano non mi va di traverso.

- COS'HAI FATTO??

- Beh ho pensato che dato che tu non ti dai una mossa...

- Tu sei impazzito!

- James...Ti va di ballare?

Una biondina di Tassorosso mi si avvicina. Non faccio in tempo a rispondere che mi ha tirato in centro pista. Cominciamo a ballare. Io mi annoio.

Poi vedo Lily avvicinarsi insieme ad un ragazzo. Quel ragazzo.

Stanno ballando. Beh, è ovvio...

Tiro una gomitata a lui, continuando a ballare.

Poi un'altra. E un'altra. Dio, ma che mi succede?

- Potter FINISCILA!

Lily interviene. La guardo. Abbozzo un sorriso strafottente. Poi mi volto verso di lui

- Noi due dobbiamo fare quattro chiacchiere. In privato.

Aggiungo, prendendolo per la camicia.

- Certo Potter

Ribatte gelido. Poi guarda Lily. Ha un'espressione che non mi piace per niente. Ride sotto i baffi e le fa l'occhiolino.

- Torno subito tesoro, devo fare quattro chiacchiere con Potter!

Pronuncia con estremo sarcasmo. Ora ne ho le palle piene.

Si volta verso di me. Lo guardo, serissimo. 

Lo afferro per il colletto e con l'altra mano gli tiro uno schiaffo. Poi un'altro. E un'altro ancora. Lui cerca di allontanarmi, con pugni e strattoni.

- Potter BASTA! BASTA TI HO DETTO!

- Che cazzo fai, eh? Che cazzo ridi, stronzo?!

Lily mi strattona forte la camicia.

Mi ricompongo e la guardo. Solo ora mi accorgo che la mia dama è sparita. Poco male.

Mi avvio verso la porta, lui mi segue.

Appena volto l'angolo mi fermo. Mi guarda, strafottente. Io lo fisso serio.

-Che cazzo vuoi da Lily?

-Senti, Potter... Non ho intenzione di parlare con te di Lily. E se ci tieni a saperlo...

-Forse non hai capito. Se TU ci tieni a vivere, faresti meglio a non farla soffrire. Perché se scopro che ti stai solo servendo di lei, se vuoi solo divertirti, saranno cazzi amari. E chiaro?

-Come ti scaldi...Mammamia...Non ti preoccupare... Io e Lily stiamo insieme... Quindi faresti meglio a... come dire... dileguarti, prima che ti spacchi la faccia. Lily è mia. E' abbastanza chiaro questo?

Sto cominciando a incazzarmi SUL SERIO. Non solo perché mi ha espressamente provocato, credendo davvero di farmi paura con le sue cazzo di minacce. E in secondo luogo, perché Lily NON E' sua. E il fatto che stiano insieme mi da un motivo in più per spaccargli la faccia.

Sento qualcosa, all'altezza dello stomaco, che mi blocca. Quando quelle parole sono uscite dalla sua bocca, non so cosa sia successo. Lily. Fidanzata. Non voglio crederci. 

Il fatto è che so per certo che la farà soffrire. E non voglio che succeda. E non succederà, ve lo dico io. Lily non potrebbe stare con nessuno all'infuori di me. Perché non c'è nessuno, e dico nessuno, che la ami più di me. E lei si merita anche molto di più. Per quanto possibile.

Se n'è andato, per sua fortuna.

Improvvisamente è come se mi svegliassi. E me ne torno indietro, incazzato nero.

 

La nostra stanza sembra immersa in un bagno di luci.

Non si vede niente se non una massa di corpi. Ballano, avvinghiati, fluidi.

La musica ci entra nella pelle e noi la trasformiamo in movimento.

Comincia a fare caldo. Molto caldo. Ma noi non lo sentiamo.

Sui tavoli e sulle sedie. Ci muoviamo.

- Bene... Alla fine ci siamo riusciti, Sir...

James mi guarda soddisfatto.

- Se era per te...

Bisogna urlare per sentirsi.

Mi volto un attimo verso l'entrata. Lily Evans, e la sua amica Martha, guardano il nostro capolavoro di festino, incredule.

Guardo James.

- Visto chi c'è? Dai un senso a questa serata, amico...

Dico con fare mooolto allusivo, indicando la porta.

Lui lascia il bicchiere sul tavolo e mi segue.

Ci avviciniamo veloci alle pollastre.

Do un'ultima occhiata a James. Non è in estasi. Ne eccitato, euforico. Allo stato del nirvana. Sembra abbastanza infuriato. Boh.

Mi concentro sull'amica della Evans, davvero ben riuscita.

La prendo per i fianchi e la porto a ballare.

 

- Hey, Evans... vuoi farti un giro?

Le chiedo, indicando la pista. Allusivo, la prendo per un fianco. Lei però si scansa incredula.

- Potter, spegni subito questo coso o questa è la volta buona che ti faccio sospendere.

La guardo scettico.

- Oh, scusa... Cos'è? Il tuo ragazzo si incazza se balli un po'?

- Chi, scusa?

- Non fare la finta tonta con me, Evans... Il tuo ragazzo... Devis?!

- Ma che cavolo stai dicendo?

- Evans... mi sconvolge sapere che hai finalmente trovato qualche buon samaritano che ti voglia... Acida come sei...

Non so cosa mi prende. Le parole escono da sole, senza poterle controllare.

- Problemi?

Si gira e fa per andarsene. Non posso fare a meno di vedere quant'è bella.

D'un tratto la rabbia va via. Sarà per colpa di questa maledetta musica, che sembra rimbalzare su tutto e tornare nelle mie orecchie, che mi assorda.

La avvicino a me, e non so cosa mi prende. Mi abbasso e la bacio.

Peccato che lei, accortasi del "pericolo" si scansa e mi allontana.

Le mie labbra, andate a vuoto, picchiano contro la sua guancia.

Un brivido percorre la mia schiena.

Indietreggia e mi tira un pizzicotto sul braccio.

- AHI!!!

Quando alzo gli occhi, lei è sparita.

Al suo posto c'è Arvey.

E' una mia cara amica, fa parte della squadra.

Mi saluta.

-Allora a quanto pare dovremmo chiamarti Capitano... James!

Esclama, raggiante. Un sorriso appare anche sul mio viso.

-A quanto pare...

-Uff, mi hai rubato il posto!

Mi fa la linguaccia. Io sorrido e gli tiro un leggero spintone, divertito.

La musica avvolge anche noi, e il suo sorriso si allarga quando la invito a ballare.

 

Sono quasi le due e la festa è al massimo.

Strano che la Evans non sia andata a chiamare i professori.

Dopo "l'incontro" con Potter è scappata... Quell'uomo è un cretino...

Io, invece, da buon casanova quale sono, ho portato la sua amichetta in un angolo un po' più appartato.

Non sembra dispiacerle. Meglio.

Dopo sette anni... Beh, nessuna resiste al mio fascino... Non ci vuole un genio per capirlo!

Mi avvicino alle sue labbra di fuoco.

Improvvisamente la luce si accende e la musica cessa.

Sento il viso sbiancare gradualmente.

Sto per perdere i sensi.

Non so davvero dove trovo la forza per voltarmi.

Non sembro l'unico in procinto di uno svenimento.

Sulla soglia della porta, scorgo Lily Evans, accompagnata dalla professoressa McGrannit e dal preside.

 

 

Bene...(male?!) ho scritto questo chap così... mi è venuto proprio di getto... So che sto scrivendo un'altra fic ma non sono stata capace di trattenermi... Non credo che continuerò molto presto, o comunque dipende dalle recensioni... Ditemi se è il caso di continuare o se è meglio concentrarsi su una cosa sola... Baci!

Ella90

  
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