L'ultimo ricordo sono i tuoi occhi verdi, mi rilasso pensando a quanto siano belli. Sento il freddo del pavimento, improvvisamente sento intorno a me il calore di un prato, l'odore di quel prato, lo ricordi Lily ? Il nostro prato. Io si, lo ricordo, e dimmi d'altronde come non potrei... forse è l'unica cosa che mi ha mantenuto in vita.
Sai ora ho come l'impulso di aprire gli occhi, ma so che non posso, in realtà non voglio, non voglio svegliarmi, voglio restare a contemplare eternamente i tuoi occhi, per sempre ...
Dicono che quando muori ritorni, come in un sogno al momento in cui hai vissuto il tuo Expecto patronum.
Il mio era su un prato: ero giovane e non tanto bello, ma tanto di bello c'eri tu, tu giocavi a fare la ruota, avevamo circa 15 anni, avevi un bel vestito, io guardavo il cielo e le nuvole, non mi accorsi che facevi la ruota e che inciampasti sul mio piede, ti ritrovai ad un passo dal mio viso: avevi un impercettibile odore di giglio...
Mi sorridevi e mi prendesti il viso tra le mani, scostando i capelli neri "Sev, hai degli occhi bellissimi" sai credo di essere arrossito "Ma non il naso..." ridesti come se avessi detto la battuta più bella del mondo.
Poggiasti il tuo viso sul mio torace, e rimanemmo così finché non venne il tramonto.
Fantastico, ora sento anche le tue mani prendermi il viso.
Così ho aperto gli occhi.
"Hai degli occhi bellissimi... Sev"