Dopo mesi e mesi di risparmi e buone azioni, finalmente ce l’ho fatta! Sono riuscita a convincere i miei genitori e sto andando in Inghilterra per incontrare i miei idoli. Il viaggio, l’hotel e il biglietto per il concerto me li pagano i miei, e io sono riuscita a racimolare un gruzzolo sufficiente per pagarmi il pass per il dietro le quinte. Arrivata al luogo del concerto prendo posto sulla mia bella poltrona in una delle prime file. Tiro fuori dallo zainetto il mio cartellone e lo attacchi ai due pali di legno che mi sono portata dietro. “I vostri nomi sono scritti sul mio cuore e i vostri visi sono stampati nella mia mente” è la frase che ho inventato dopo giorni di riflessione. Ho impiegato circa una settimana per farlo e ne vado molto fiera. Le ore passano e io mi rigiro tra le dita il pass che ho appeso al collo. Dopo un tempo che sembra interminabile sale sul palco un omaccione che dice al microfono:
-La ragazza col pass mi raggiunga sotto al palco-. Esatto, perché c’era solo un pass, e sono riuscita a prendertelo io. Avanzo nervosamente verso l’uomo sotto gli sguardi invidiosi delle altre fans. Lui mi accompagna nel backstage e mi lascia davanti ad una porta.
-Bussa e entra- ti dice mentre se ne va, lasciandoti da sola. E ora che faccio? Sì, vabbè, è logico. Dovrei bussare e entrare. Ma con molta probabilità dall’altra parte di quella porta c’erano Loro. I Miei Idoli. I One Direction. Senza che io abbia mandato alcun comando, la mia mano si alza e bussa alla porta poi resta sollevata in aria. Nella mia mente comincia a farsi largo un tornado e nel mio stomaco stanno soggiornando migliaia di farfalle. Dopo neanche un minuto, che a me è sembrato un’eternità,  la porta si apre e io mi perdo nel grigio-azzurro degli occhi che da ormai troppo tempo sono l’unica cosa che sogno la notte. Louis Tomlinson.
-Ciao, vieni pure- mi dice lui e con un gesto della mano mi invita ad entrare. Io sono immobilizzata dall’emozione ma i miei occhi riescono a visualizzare che nella stanza c’è un divano dove sono seduti gli altri. E mi stanno guardando.
-Ehi tutto bene?- mi chiede Louis vedendo che non mi muovo. Io annuisco appena poi muovo piano i primi passi verso l’interno della stanza. I ragazzi si alzano e vengono verso di me con dei sorrisi meravigliosi stampati sulle labbra.
-Come ti chiami?- mi chiede Harry.
-Lily- rispondo timidamente.
-Piacere di conoscerti- dice Zayn facendo un inchino.
-Enchanté- dice Louis baciandoti la mano. Abbasso lo sguardo imbarazzata. Sono senza parole. E come non potrei esserlo? Fin da quando lo avevo visto su YouTube lui mi aveva affascinata con la sua simpatia e la sua dolcezza. Mi sento accaldata e mi tocco una guancia. E‘ bollente. Alzo gli occhi e noto che Niall sta mormorando qualcosa a Liam.
-Arrossita- leggo nel labiale del biondino. Ommamma!
-Se stai per piangere diccelo- mi dice Liam sorridente per spezzare il ghiaccio. Ci riesce strappandoti un sorriso.
-E se lo facessi cosa mi direste voi?- chiedo ridendo. Louis si avvicina a me e mi incatena con la trappola del suo sguardo.
-Io ti asciugherei le lacrime con una carezza e ti direi di non piangere perché noi non meritiamo le tue lacrime. Nessuno meriterà mai le tue lacrime- mi dice sorridendo. Io sono senza parole.
-Scusate- mormoro, poi mi volto. Le sue parole mi hanno colpita dritta al cuore e in barba a quello che ha appena detto comincio a piangere. Sento una mano sulla mia spalla e mi volto lentamente. Louis avvicina una mano al mio volto e con un carezza mi asciuga le lacrime.
-Non piangere perchè noi non meritiamo le tue lacrime. Nessuno meriterà mai le tue lacrime- mi dice dolcemente, poi mi sorride.
-Credo di aver bisogno di un abbraccio- dico. Louis è il primo che mi avvolge con le sue braccia, poi gli altri si stringono intorno a lui in un tenero abbraccio di gruppo. Dopo qualche chiacchera, foto e autografi arriva l’omaccione di prima che mi riaccompagna al mio posto. Nelle seguenti due ore racconto ad alcune fans quello che era successo, tralasciando la “storia delle lacrime”. Quando il concerto comincia, io tiro fuori la tua telecamera e comincio a riprendere. Il mio scopo è registrare alla perfezione ogni singolo momento del concerto, in modo da poterlo rivedere tutte le volte che vorrò. Mentre le note di Moments mi riempiono le orecchie, due lacrime mi scivolano sulle guance. Sì, perché quella è la canzone del mio cuore. Quando arriva la strofa di Louis, lo vedo scrutare attentamente il pubblico. Poi i suoi meravigliosi occhi si posano sui miei e sorride. Dopo il concerto l’omaccione di prima viene da me.
-Puoi venire un attimo con me?- mi chiede. Io annuisco. Lui mi porta dietro al palco e mi fa entrare in una stanza. E’ vuota, a parte Louis, che sta in piedi al centro guardandomi e sorridendo.
-Ciao- dice.
-Perché mi hai guardato mentre cantavi?- gli chiedo senza neanche rispondere al saluto. Lui sorride guardando verso il basso, poi alza gli occhi e li incatena ai miei.
-Perché mi hai incantato- dice, poi mi prende il viso tra le mani e mi dà un dolce bacio.