Ciao a tutti!
Questa è la mia prima FF su Conan! Ne ho scritte molte, ma sul mio anime
preferito, cioè DragonBall però volevo fare un esperimento sul mio secondo
preferito, il Detective Conan. Ditemi cosa ne pensate e se ne vale la pena
continuare.
Baci la vostra
Kiara (Viky)
CAP1: SGUARDI.
-
Uffa,
ma per forza dovevo venire?! – si lamentò il giovane e bello Shinichi
trasportato con la forza dalla sua amica di sempre, Ran.
-
E
dai Shinichi! Sarà bello, dovrai stare solamente seduto su una poltrona a
guardare – continuava lei senza neanche guardarlo in viso bensì cercando tra la
folla l’amica che a breve avrebbe iniziato ad esibirsi. Mentre si faceva spazio
tra la folla, molte ragazze squadravano quei due ragazzi.
-
Non
si può stare dietro le quinte se non si è addetti – li fermò una ragazza molto
alta, sulla ventina con un tutù rosa confetto.
-
Veramente
noi…-
-
Ran!
Eccoti!!! – disse Sonoro spuntando finalmente dietro quella ragazza altissima –
Scusa Sarah, vanno subito via, la mia amica deve consegnarmi una cosa e scappano!!
– continuò con un sorriso a 32 denti. La ragazza altissima si allontanò con
sguardo scettico e senza replicare.
-
Che
tortura che è questa qua…comunque Shinichi, ci sei anche tu!! –
Il ragazzo scoppiò a ridere.
-
Ma
cosa diavolo ridi?! – disse lei con le mani ai fianchi.
-
Fai
troppo ridere con questo tutù!!! – cercò di dire fra una risata ed un’altra.
-
Hai
finito? – lo rimproverò Ran.
Lui
annuiva trattenendosi il resto delle risate.
-
Bene.
Allora buona fortuna, e vedi adocchiare qualche bel ragazzo, sai ce ne sono in
giro parecchi con tutte queste ragazzine che si esibiscono stasera! – le
raccomandò Sonoko facendole l’occhiolino – adesso andate prima che torna quella
rompi!! –
I due ragazzi si fecero nuovamente spazio fra la folla per
uscire dalle quinte, incredibilmente affollate, quando Shinichi sbattè contro
qualcuno facendo un gran rumore. La ragazza con cui si scontrò aveva in mano un
po’ di libri che caddero a terra.
- Scusami – fece lei iniziando a raccogliere i libri che si
rivelarono pieni di fogli al suo interno e anch’essi finirono sparpagliati per
terra.
- Scusa me – rispose lui aiutandola. Le porse tutti i fogli
e lei con un veloce sguardo, ma intenso, andò via sparendo tra la folla.
“Che strano, una ballerina pronta per ballare, con tanto di
tutù, aveva dei libri in mano” pensò Shinichi rimanendo fermo a fissare la
folla che si agitava.
- Shinichi, ma che fai? Dai sbrigati! – lo chiamò Ran che
era molto più avanti di lui, accorgendosi solo in quel momento che il ragazzo
non era più vicino a lei.
-
é
stato fantastico! – esclamò Ran finito il saggio di danza, fuori il teatro,
all’amica attorniata di compagne del corso.
-
Si,
una meraviglia…- ironizzò Shinichi.
-
Ma
non eri obbligato a venire, sai?! – gli rispose a tono Sonoko.
-
Veramente…-
ma non riuscì a completare la frase che Ran ci parlò di sopra col tono più
alto.
-
Andiamo
a prendere qualcosa!? Per festeggiare! –
-
Ma
certo!! Sai, voleva venire quel bel biondino laggiù! È amico di una mia
compagna di corso…che ne dici? –
-
Niente
male –
-
Vieni,
andiamo a parlarci che voleva una risposta! –
-
Ok,
Shinichi, vieni? –
-
No,
vi aspetto qua. Si sta più comodi appoggiati ad un muro anziché in piedi sai?!
–
Ran sbuffò
facendosi trascinare da Sonoko per non perdere altro tempo in chiacchiere, e
così Shinichi si appoggiò al muro infilando le mani nella tasche del giubbotto
guardandosi in giro annoiato. L’uscita del teatro era davvero affollata, l’età
media andava dai 14 anni, le più piccole dei corsi di danza, ai nonni di alcune
allieve che probabilmente erano lì per assistere alle nipoti, ma gli
adolescenti erano davvero un sacco. Erano più gli amici coetanei delle
ballerine a popolare la piazza, che i parenti.
Poco distante
da lui, un ragazzo alto attirò la sua attenzione, buttando un urlo e afferrando
con forza il braccio della ragazza che aveva di fronte.
-
Lasciami
stare! – gridò lei.
-
Eh
no invece! Hai finito di fare il doppio gioco, eh? –
-
Ma
che doppio gioco, non capisci, io…-
La ragazza
stava continuando, quando la mano del giovane di fronte a lei era partita per
essere diretta al suo viso ma qualcun altro la bloccò.
-
Non
c’è bisogno di alzare le mani, capito? –
-
Umpf,
lo sapevo. Addio, sei stata solo una stupida – rispose beffardo il giovane
rivolgendosi a lei e togliendosi dalla stretta di Shinichi venuto per soccorrerla.
Dopo uno sguardo sprezzante per quest’ultimo salì sul suo motorino e sparì via.
-
Tutto
ok? – le chiese. Per un attimo lei rimase in silenzio dopo averlo guardato in
viso. Era la ragazza con cui si era scontrato prima dell’inizio del saggio,
solo che questa volta i suoi capelli erano sciolti cadendogli appena sotto il
collo e il trucco era tutto sciolto con qualche lacrima che le rigava il volto.
-
Si.
Grazie – rispose tremante.
-
Hai
bisogno di aiuto? –
-
No,
grazie – rispose asciugandosi il viso. Il suo sguardo si fece più serio e
riprendendo il suo zaino buttato per terra sospirò.
-
Io
vado. Grazie dell’aiuto –
-
Prego…-
rispose vago cercando qualche risposta nel suo sguardo.
Lei girò i tacchi e andò via, sparendo tra la folla della
piazza, proprio come la prima volta che la vide, qualche ora prima. E proprio
come prima, lui rimase li a fissarla finché non ne perse le tracce e finché la
voce di Ran lo riportò alla sua uscita.
Ma lui continuava a pensare a quello strano volto che, da
qualche parte, aveva sicuramente visto. Ma non ricordava assolutamente dove.
Continua…