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Autore: Phobos_Quake 3    17/10/2012    1 recensioni
Seguito di “Dolls And Robots War”. Con la distruzione di Unità Alice, il mondo ha riacquistato la pace perduta. Purtroppo, però, nuovi e misteriosi robot compaiono dal nulla e sembra proprio che il loro unico scopo sia distruggere Shinku e le sue sorelle. Da dove vengono? Possibile che Alice sia ancora viva?
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 9:

Alice Maiden Parte III: Il Fiore Del Male



-Piacere di conoscerti. Sono Yudokuhana, la terza Alice Maiden!-
-Non l’avevo capito guarda. Mi piacerebbe stringerti la mano, ma la posizione in cui sto non è il massimo!-
Yudokuhana era alta proprio come la sua avversaria. Aveva capelli rossi, che le arrivavano fino alle scapole, e occhi verde oliva. Un semaforo, direbbe qualcuno. Indossava un corpetto verde smeraldo, pantaloni di color verde acqua e stivaletti e guanti dello stesso colore del corpetto.
-Io e te abbiamo una cosa in comune!- disse Yudokuhana.
-Ovvero?-
-Entrambe manipoliamo le piante e siamo vestite di verde.-
-Vedo! Ora… ti dispiace farmi scendere? È piuttosto scomodo.-
Yudokuhana non disse nulla, le piante che fuoriuscivano dal suo petto tornarono al suo posto dopo aver lasciato la presa e Suiseiseki cadde a terra. Di nuovo, io mi girai verso Laplace per avere delucidazioni riguardo a questo… come dire… “potere”.
-All’interno del suo corpo vi sono piante meccaniche che può usare a proprio piacimento. Tra le altre cose, sia i guanti sia i rovi sono fatti dello stesso tessuto usato per le ali di Aoi Tenshi. Quindi possono allungarsi o assumere varie forme.-
-Perfetto!- dissi.
-Piante contro piante. Vedremo chi vincerà!-
-Sarò io ovviamente!- disse Suiseiseki.
-Non contarci troppo!-
Come Laplace aveva detto, le dita dei guanti di Yudokuhana si allungarono, tanto da somigliare ai rovi di Hinaichigo, si avvolsero attorno al corpo di Suiseiseki bloccandole i movimenti, la sollevò da terra e iniziò a sbatterla a destra e a manca.
-Ti piace la giostra? Ti stai divertendo?- le disse ridendo.
-Maledetta! Piantala!-
-Cosa? Io non pianto le piante, le uso come arma contro di te!-
In un gesto disperato, Suiseiseki usò l’annaffiatoio e una grossa pianta spuntò sotto i piedi di Yudokuhana afferrandole le caviglie e tenendola a penzolare come aveva fatto lei in precedenza.
-Bene, d’accordo. Ora siamo pari!-
Si liberò dalla presa tagliandole a mani nude e atterrando come se fosse un’atleta olimpica.
-Esibizionista!-
-Fattela una risata piccoletta!-
Suiseiseki manipolò ancora la pianta che aveva afferrato Yudokuhana e stavolta mirò al collo e alle braccia.
-Attenta, sentirai un magnifico “crack” seguito da un suono di elettricità.-
-Quello lo fanno le ossa dei patetici umani. Tu, invece, prova a fermare queste!-
Dal suo petto, fuoriuscirono due grosse piante carnivore. La prima cercò di addentare Suiseiseki, ma la mancò perché lei saltò in tempo, ma l’altra la afferrò al volo imprigionandola nelle sue fauci. Dato che non era munita di una spada come Suigintou, o le cesoie della sua gemella Souseiseki, mi chiesi come avrebbe fatto a uscire. Improvvisamente, la pianta cominciò ad agitarsi e pian piano la sua estremità iniziò a sciogliersi come neve al sole e Suiseiseki si liberò. Dato che ero curiosa di sapere come aveva fatto, la mia curiosità fu soddisfatta immediatamente. L’altra pianta si gettò verso di lei che usò il getto dell’annaffiatoio. A contatto con la pianta, non trattandosi di un punto del terreno, aveva lo stesso effetto dell’acido.
-Ah! Tu, maledetta!-
Yudokuhana si liberò dalla sua prigionia e quando atterrò corse verso Suiseiseki e le diede un pugno buttandola a terra. Anche la gemella, dopo aver fatto sparire l’annaffiatoio, di tutta risposta le diede un pugno. Cominciarono, così, a darsele di santa ragione. Era una vera e propria rissa tutta al femminile. Volavano schiaffi, pugni, gomitate, ginocchiate e calci, ma le tirate ai capelli, erano quelle maggiori.
-Ti faccio a pezzi stupida Barbie giardiniera!-
-A chi chiami Barbie, eh? Shinku lo è dato che è bionda!-
-Ehy!- intervenni io imbarazzata.
Quella battuta provocò in tutti, compresa l’imperturbabile Kirakishou, ilarità.
-Suiseiseki, mi vendicherò.- dissi arrossendo.
-Si fa per scherzare sorellina. Ridici sopra anche tu!- mi disse facendomi l’occhiolino.
Quell’attimo di distrazione permise a Yudokuhana di sferrare un calcio rovesciato d’incredibile potenza che sollevò Suiseiseki da terra, la raggiunse e la colpì con le mani giunte sulla testa facendola precipitare violentemente sulla sabbia.
-È tempo di finirla!- disse Yudokuhana.
-No, è troppo presto. Che fretta hai?- disse Suiseiseki rialzandosi e cogliendola di sorpresa con una violenta testata, l’unica cosa che non avevano usato durante la loro rissa.
Yudokuhana si riprese dal breve smarrimento e ripagò la gemella con la stessa moneta.
-Così impari a pigliarmi a testate!-
Di nuovo, le dita dei suoi guanti si allungarono e Suiseiseki fu di nuovo sbattuta a destra e a manca. Se fosse stato un film, era come se qualcuno, per risparmiare tempo, avesse rivoluto riciclare la scena.
-Mi stai stancando fiorellino!-
-Non chiamarmi mai più così. Non mi piace!-
-Chi se ne frega!-
Yudokuhana lasciò la presa dopo l’ennesimo tonfo e sorrise. Non appena Suiseiseki si rialzò, Yudokuhana la colpì con un calcio rotante.
-È davvero divertente la lotta corpo a corpo. Facciamola ancora!-
-Se proprio insisti!-
Le due tornarono a picchiarsi selvaggiamente. All’ennesimo colpo, però, Yudokuhana molto scorrettamente utilizzò le sue piante dal petto e i suoi guanti allungabili per immobilizzare i movimenti della sua avversaria.
-Non è corretto, dannata!-
Lei sorrise biecamente e le piante che avvinghiavano Suiseiseki iniziarono a emettere scariche elettriche tanto forti quanto le urla della gemella.
-Ah, le urla! Che suono meraviglioso.-
Suiseiseki cercò di liberarsi e stringeva i denti con tutta la sua forza, ma alla fine cedette e svenne.
-Che fai? Hai finito di lottare? Dai, non puoi farmi questo!-
Se la portò davanti a sé e le sollevò la testa.
-C’è nessuno in casa? Ehy!- le disse schioccando le dita.
Suiseiseki non ebbe alcuna reazione. Guardai sua sorella Souseiseki che era in lacrime e ripeteva il suo nome.
“Dannazione!” mi ritrovai a pensare.
Yudokuhana, per risvegliarla, cominciò a schiaffeggiarla, ma non ottenne grandi risultati.
-Beh, certo che è una situazione imbarazzante e deludente! Molto deludente!- disse continuando a schiaffeggiare.
-Smettila maledetta, smettila!- disse Souseiseki con rabbia.
-Datti una calmata! Tanto dopo, toccherà a te combattere. E ti assicuro che la tua avversaria ti aiuterà a raggiungere la tua sorellina.-
Souseiseki non disse nulla, strinse solo i denti per la rabbia.
Yudokuhana sollevò un’ultima volta la testa di Suiseiseki.
-Devo ammettere che, oltre ad avere degli occhi stupendi, anche il viso è molto grazioso…- disse.
Si avvicinò con l’intento di baciarla, ma fu interrotta da Souseiseki.
-Non ti azzardare brutta schifosa!-
Lei, però, non la ascoltò e fu sempre più vicina.
-Hai sentito quello che ha detto mia sorella?- disse Suiseiseki senza aprire gli occhi.
-Oh, ti sei svegliata! Cosa credi di fare comunque? Poi è solo un bacio, che diamine! Cosa c’è di tanto scandaloso?-
-Che a darmelo è uno sporco robot come te!- disse lei spalancando gli occhi.
-Rassegnati, non hai neanche la forza di darmi una testata!-
-Scommettiamo?-
Senza dire nulla, diede la testata, ma non ottenne l’effetto che sperava.
-Eh, le mie scosse ti hanno indebolito parecchio.-
-C’è ancora una cosa che posso fare…-
-Ma davvero? Cioè?-
L’annaffiatoio comparve nella sua mano destra e il getto colpì Yudokuhana al volto. Se lo coprì con entrambe le mani e iniziò a gemere.
-Per essere un robot ti comporti come un umano!-
Suiseiseki si liberò, fece crescere una pianta che si avvinghiò al corpo di Yudokuhana, iniziò a stringere sempre di più, finché non esplose.
-Uff… che… fatica!-
Il globo giallo del congegno s’illuminò e Suiseiseki si ritrovò di nuovo imprigionata, mentre sua sorella, come da regola, poté di nuovo muoversi.
-Suiseiseki!- disse avvicinandosi a lei.
-Tranquilla sorella! Sto bene!-
-Ehy, preoccupati per te stessa invece di lei piuttosto!- disse una voce alle sue spalle.
-Quindi… sei tu la mia avversaria, la quarta Alice Maiden?-
-Proprio così!-



Nota 10: Yudokuhana (有毒花) è ispirata a Poison Ivy di Batman Forever e il suo nome significa “Fiore Velenoso”.
   
 
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